marshall

venerdì, ottobre 31, 2008

Il Bamba a Flavio Zanonato

Per chi non è di Milano, è difficile comprendere l'esatto significato della parola bamba, se non si hanno sottomano esempi illuminanti; anche perchè, dallo Zingarelli a mie mani, non risulta alcuna definizione.
Ora forse un pò meno, ma fino a uno o due decenni fa la parola bamba era di uso comune, tra amici giocherelloni, accomiatarsi con un bamba, se ci si erano raccontati episodi di "furbizia", realmente accaduti, o semi inventati, terminati con fiaschi solenni, errori grossolani, stupidi nulla di fatto. E così, la frase "te sé propi 'un bamba", rivolta al malcapitato, era la giusta conclusione a quel genere di racconti.
Il fatto che andiamo a raccontare, fugherà ogni dubbio in quanti non avessero ancora compreso l'esatto significato di bamba.

Dunque: Flavio Zanonato, cresciuto nel Partito Comunista Italiano, poi DS, ora PD, è divenuto sindaco di Padova il 13 giugno 2004. Dalla sua estrazione sociale-cultural-politica, sarebbe lecito supporre che avesse in odio il capitalismo, il vile denaro e, in particolare, tutto ciò che avesse a che fare con le speculazioni finanziarie (peccato mortale per i marxisti!).

Ebbene: in qualità di sindaco aveva investito 6 milioni di euro (12 miliardi di vecchie lire) in obbligazioni strutturate, o derivati, o qualsivoglia titoli assai di moda fino a giorni fa, che promettevano alti guadagni col minimo rischio. L'emittente di questi derivati, o quel che siano, era la famigerata Lehman Brothers (vedi notizia http://www.fainotizia.it/2008/10/25/il-comune-di-padova-e-lehman-brothers ) poi fallita, facendo così perdere quei 6 milioni di euro al comune di Padova.

Ecco, per chi non avesse ancora capito, questo è un classico caso di bamba.
Era un classico dare del bamba sonoro ad un amico, caduto in una disavventura del genere.
Venire abbindolati in questo modo vigliacco, per mania di lucro, e per uno che dovrebbe avere nel proprio DNA il disprezzo, o quantomeno non avere attrattiva per il "vil" denaro, nè per il guadagno facile senza sudore, è il peggio del peggio che poteva capitargli.

Bamba, dunque, al personaggio in questione. Bamba che gli è stato assegnato questa sera da Vittorio Feltri, nel più sfizioso programma televisivo, che va in onda ogni venerdì, alle 20.30, su Odeon Tv.

S'è invece salvato per la rotta della cuffia, dal ricevere un ennesimo Bamba, Walter Veltroni, che con la sua sparata sul numero di "manifestanti" al Circo Massimo, si era lasciato andare col dire che c'erano due milioni e mezzo di partecipanti. Vittorio Feltri ha fatto i conti esatti. Dato che il Circo Massimo misura 70.000 metri quadrati, e in ogni metro quadro ci possono stare 3 persone (a meno che non siano pigiate come le sardine, nel qual caso ce ne possono stare anche 4), il numero massimo di persone che può contenere quello spazio è di 210.000 o, tuttalpiù, 280.000. Si sarebbe certamente meritato un grande Bamba, Walter Veltroni, ma è stato scavalcato dal suo compagno di partito.

giovedì, ottobre 30, 2008

Pecoroni in tre maniere

Nel Tg5 delle 13 ho visto sfilare branchi di pecoroni. Pecoroni per tre ordini di idee.
Pecoroni perchè se chiedete a caso, a qualcuno di loro, i motivi di queste manifestazioni, vi risponderanno in maniera ambigua ed evasiva; oltretutto, parecchi di loro non conoscono nemmeno la ministra Gelmini, non sanno nemmeno che faccia abbia. Manifestano per bigiare la scuola e perchè altri hanno detto loro di far così: pecoroni, dunque, pecoroni. Più pecoroni, fra costoro, sono i genitori di quei bimbi cui è stato imposto di intonare quella filastrocca musicata.

Secondo ordine di idee.
Per mantenere lo status quo, uno status di sprechi, il governo dovrà forzatamente tagliare da altre parti, o aumentare le tasse quel tanto necessario per mantenere quegli sprechi: pecoroni, dunque, e doppi pecoroni a chi manifesta contro i necessari tagli, che tra l'altro erano stati ben visti anche dal Presidente Giorgio Napolitano (vedi articolo Corsera 30 settembre).
Ho poi sentito l'intervista quasi irrealistica all'on.Mussi. Ma qui è un altro discorso: da ridere per non piangere.

Terzo ordine d'idee.
Il mondo avanza, e chi non studia resta indietro. Se poi ci si mettono anche queste manifestazioni manipolate a scopo politico, per distrarre gli studenti dagli studi, che Dio ce ne scampi! Chi non studia seriamente, e resta indietro, sarà destinato, volente o nolente, a fare il manovale, l'imbianchino, il cameriere, la badante, ecc.; tutti quei lavori, insomma, che adesso vengono scartati dalla maggioranza della gioventù italiana, ma che vengono intrapresi a man bassa da extracomunitari, rumeni in primis, come fosse manna del cielo. E sarà soggetta a questi lavori, cosiddetti umili, non di concetto, a causa del nuovo che sta avanzando; il quale, a sua volta, taglierà altri posti di lavoro cosiddetti comodi.
Un grande ipermercato delle porte di Milano, ha da poco inaugurato un grande centro commerciale all'avanguardia, in fatto di tecnologia. Con casse automatizzate, farà a meno delle cassiere. Lo sta facendo in modo soft. Per ora, metà cassiere rispetto prima, e il rimanente casse automatizzate. Ma in futuro, è da presumere saranno tutte in questo modo. Le casse, che non si chiameranno più così, saranno tutte sguarnite di personale. Grazie alle etichette intelligenti e ai lettori ottici disseminati nei punti vendita, o in prossimità dell'uscita, ci si rivolgerà ad una cassa centrale unicamente per pagare il conto prima di uscire. E quindi, salteranno posti di cassiere. Non è questa la sede per dilungarmi in particolari: basta visitare quell'ipermercato dove è in atto l'esperimento.

Dunque, chi non studia, e non si mette al passo coi tempi, è perduto o si dovrà rassegnare a lavori fin qui scartati. Non sono dunque pecoroni quelli che manifestano per il piacere di far niente? C'è il nuovo che avanza, e loro si trastullano, anzi, si lasciano trastullare. A me questo sembra un altro modo stupido per tirarsi la zappa sui piedi.

Vedere anche il post di Nessie: http://sauraplesio.blogspot.com/2008/10/il-68-compie-40-anni-e-li-dimostra.html

mercoledì, ottobre 29, 2008

La protesta dei silenziosi

Il mio più sentito ringraziamento al Senato, che ha votato in favore della Legge Gelmini.
Già, perchè sono in molti a riempirsi la bocca di belle frasi, belle parole in favore della scuola. Quali, per esempio, che sono contrari ai tagli indiscriminati, ecc.ecc. e bla, bla. Parole tutte, che uscite di bocca a certa gente, attirano contro se stesse tanta commiserazione. Perchè nessuno di costoro dice mai che i tagli (che poi tagli non sono) servono a razionalizzare la spesa, a renderla più produttiva, indirizzandola verso quei settori della scuola che diano frutti concreti. In tre parole: tagliare gli sprechi.

E nessuno di costoro ha mai detto che le risorse rivenienti da questi tagli (tagli, come li continuano a sbandierare costoro!) potrebbero servire a qualcosa di più utile e di più importante. Per esempio, a lenire i disagi per i portatori di handicap, mediante l'eliminazione delle numerose barriere architettoniche che ancora esistono nelle nostre città. Operazione costosa, che si potrebbe finanziare con il dirottamento a questo settore delle risorse recuperate con il taglio degli sprechi nella scuola.
Ma di questo nessuno ne parla, neanche tra coloro che si riempiono la bocca di altruismo, di "volemose bene". Altruismo? "Volemose bene"? verso chi, e per chi?

Quindi, Gelmini, avanti tutta!!!
Sono tutto dalla tua parte!!!

La legge per l'abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici esiste dal 1989, eppure le inadempienze in questo settore sono ancora innumerevoli.
Un esempio per tutti.

Nel maggio scorso mi dovetti presentare alla Camera di Commercio di Desio per una pratica inerente la chiusura della mia attività, per la mia impossibilità fisica a proseguirla. Ero su sedia a rotelle, come lo sono da un anno. Ebbene, l'edificio è posto su una piazzetta senza parcheggio per invalidi. Per accedere agli uffici, posti al primo piano senza ascensore, bisogna varcare il marciapiede (elevato), varcare la soglia d'ingresso (elevata), fare due lunghe rampe di scala, senza che ci sia alcun ausilio per aiuto ai disabili, ad eccezione del corrimano della ringhiera.

Per concludere, evito di raccontare come ho dovuto fare.

Morale della favola: se si risparmia qualcosa da qualche parte, si può portare a compimento l'abbattimento degli ostacoli esistenti per il raggiungimento degli sportelli di uffici pubblici. E non solo. Ma di questo nessuno di quei "benpensanti", cui accenno ogni tanto, ne parla, o si prende a cuore il problema!
Ma sappiano, costoro, che fino a quindici anni fa, anch'io ero un marciatore, e quindi il subentro di un handicap può capitare a chiunque.

lunedì, ottobre 27, 2008

Una speranza dallo STAR

STAR: Segmento Titoli con Alti Requisiti, quotati alla Borsa Italiana.

E' di grande valore il fascicolo allegato in omaggio al n.43 di Economy del 22 ottobre 2008. Da solo, copre almeno il costo di venti numeri del businnes magazine di Mondadori. Questa è la prima considerazione che è portato a fare chi, in passato, si doveva impegnare alacremente per procurarsi le copie annuali del Calepino dell'azionista (edito da Mediobanca), o del Vademecum del risparmiatore (edito da B.N.L.); edizioni fuori commercio, date solo in omaggio ai clienti più importanti che lo richiedessero, e che a loro volta ne facessero provato uso. Per gli appassionati intenditori di borsa, tali pubblicazioni erano considerate come la Bibbia per gli ardenti cristiani. A me capitava spesso di vederli negli scaffali delle librerie, in bella vista, dei miei clienti più importanti. Il più visibile era il Calepino di Mediobanca, dal suo inconfondibile formato e dalla sua copertina cartonata, rivestita in tela verde.

Tornando al fascicolo omaggiato da Mondadori, il suo valore intrinseco sta nel fatto che in cento pagine di patinatino leggero, riescono a condensare le informazioni dei molto più corposi volumetti di Mediobanca (qui c'è da dire che ormai siamo al collezionismo puro: vi risulterà assai difficile trovare vecchie edizioni sulle bancarelle dei mercatini).

Dunque, sfogliavo ieri questo fascicolo, un pò tra il distratto e l'interessato sulle STAR 2008. In esso vi è racchiusa la storia, con dati finanziari, analisi del titolo, controvalore e volatilità del titolo, corporate governance e profilo societario delle "79 società leader nei rispettivi settori di appartenenza, che ben rappresentano la varietà e la competitività dell'economia del nostro Paese".

Passandole in rassegna, ci si può approfondire nella conoscenza di realtà delle quali si ha solo una visione per sommi capi. Di esse trascrivo l'inizio del profilo societario di quelle che, personalmente, considero le più importanti a livello nazionale e internazionale:

- Actelios: la sua attività principale è la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso l'utilizzo di rifiuti, biomasse, reflui zootecnici e solare....
- BB Biotech: investe in società del mercato emergente delle biotecnologie....
- Brembo: è leader mondiale e innovatore riconosciuto della tecnologia degli impianti frenanti....
- Cobra: è uno dei maggiori operatori a livello internazionale nel settore delle soluzioni di sicurezza per il mercato automotive.....
- Datalogic: è leader nel mercato dei lettori di codici a barre, .....
- DiaSorin: operante a livello internazionale nel mercato della diagnostica in vitro....E' a capo di un gruppo composto da 12 società con sede in Europa, Stati Uniti, Asia,....
- EEMS: è tra i primi operatori a livello mondiale nell'assemblaggio, collaudo e finitura di memorie a semiconduttore. .....
- El.En.: è capofila di un Gruppo Industriale higt-tech, operante nel settore opto-elettronico, che produce con tecnologia propria e know-how multidisciplinare sorgenti laser (a gas, a semiconduttori, allo stato solido e liquido) e sistemi laser innovativi per applicazioni medicali e industriali. .....
- Fidia: è leader nel settore higt-tech della progettazione, produzione e commercializzazione a livello internazionale di sistemi integrati per la lavorazione di forme complesse destinati principalmente al settore della stampistica. .....
- Gefran: è tra i leader europei nell'automazione industriale. ....
- GranitiFiandre: è l'azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di lastre in gres porcellanato tecnico, destinate a soluzioni architnettoniche di prestigio. Tali lastre..... presentano le stesse caratteristiche estetiche e cromatiche delle pietre naturali, .....
- IMA: è leader mondiale nella progettazione di macchine automatiche per il confezionamento di prodotti farmaceutici e di tè in sacchetti filtro. .....
- Interpump Group: è leader mondiale nel settore oleodinamico che comprende le prese di forza per veicoli industriali: pompe a pistoni ad alta pressione. .....
- Irce: produce conduttori per avvolgimento di macchine elettriche, comunemente chiamati fili smaltati...; produzione di cavi isolati per il trasporto di energia.....
- La Doria: leader nella produzione e commercializzazione di derivati del pomodoro, di succhi e bevande di frutta, di legumi e pasta in scatola. .....
- Landi Renzo: leader mondiale nel settore dell'eco-mobility. La società progetta, produce e commercializza componenti e sistemi di alimentazione alternativi per autotrazione a GPL e metano. .....
- Prima Industrie:....il Gruppo ha recentemente allargato il proprio perimetro acquisendo la società finlandese FinnPower a capo di un gruppo leader nel settore delle macchine per la lavorazione della lamiera e divenendo così un protagonista a livello mondiale nel settore dei sistemi laser e di lavorazione della lamiera.
- Reply: E' una società di Consulenza, System Integration, Application Management e Business Process Outsourcig leader nella progettazione e nell'implementazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione ed i media digitali. .....
- Sabaf:....è cresciuta tanto da divenire oggi il principale produttore in Italia e uno tra i primi produttori mondiali di componenti per cucine ed apparecchi domestici per la cottura a gas. .....
- Saes Getters: Pioniere nello sviluppo della tecnologia getter, il Gruppo è leader mondiale in una molteplicità di applicazioni scientifiche ed industriali che richiedono condizioni di alto vuoto o di gas ultra puri. .....
- Trevisan Cometal: è una consolidata realtà a livello mondiale, leader nel campo della progettazione e costruzione di impianti dedicati alla produzione di estrusi di alluminio, .....

Questo è il fior fiore dell'industria nazionale italiana. Sono le società leader del gruppo di imprese quotate al segmento Star della Borsa italiana, aventi un grado di capitalizzazione borsistica non superiore ad 1 miliardo di Euro, e che devono rispondere ai migliori standard qualitativi previsti dai mercati regolamentati.

Con un apparato simile, mi risulta difficile credere che l'industria nazionale italiana sia destinata a soccombere, come vorrebbero farci pensare i dati catastrofici provenienti dalle borse di tutto il mondo in questi giorni, compreso dall'Italia, dove ancor oggi, alle ore 14.40, l'SPMIB segna un - 3,77 % e l'ALLSTAR è segnalato a - 2,11 %

Ma perchè tali aziende restino a galla, c'è anche bisogno di giovani sempre più preparati per affrontare le difficili sfide del futuro. E non è certo con il bighellonare o il far scioperi ideologici indiscriminati, e che alla maggior parte degli "adulti" risultano incomprensibili, perchè non vi intravedono una base di costrutto, che i giovani studenti italiani si preparano per bene a quell'ardua impresa.

Dai blog di Eleonora e Zener:
http://aconservativemind.blogspot.com/2008/10/i-diritti-degli-invisibili.html http://zener.investireoggi.it/proteste-universitari-1250.html

sabato, ottobre 25, 2008

Tirarsi la zappa sui piedi

Se non fosse stato per il Pensieri & Bamba e per la presenza di Vittorio Feltri a Matrix, che m'ha tenuto un pò appiccicato a quel programma, la serata televisiva di ieri sarebbe stata alquanto scialba. Non c'è stata neppure l'attesa trasmissione del tipo Palcoscenico alla mò di Jannuzzo. Ho tentato su Rai3, ma appena ho visto che la Dandini si stava mettendo a prendere in giro un finto Capezzone, senza peraltro farmi ridere neanche un pò, ho cambiato, imbattendomi in Mentana, impegnato a condurre il programma incentrato nella solita menata di questi giorni: lo sciopero degli studenti. Data la presenza di Concita De Gregorio, avrei cambiato subito programma, per non sorbirmi le sue opinioni prefabbricate, ideologiche e senza costrutto realistico, che sapevo già a priori dove sarebbero andate a parare. Una delle voci giornalistiche coraggiose, fuori dal coro su tanti temi, ma questo in particolare, è quella di Vittorio Feltri. E il suo presenziare (era in collegamento da Milano) mi ha ravvivato la puntata.

Dunque, parliamo di questi giovani e della loro manifestazione.

Per fortuna non sono tutti come quelli che vanno in piazza, nei viali, davanti alle università, davanti al Senato a gridare, a stendere gli striscioni e a far caciara. Ci sono anche quelli che non si fanno abbindolare dai facinorosi, dai fomentatori di disordini, dai seminatori di zizzania. Ci sono schiere di giovani, e sono tanti, che in tante facoltà d'Italia entrano ugualmente in aula a studiare.

Sono giovani volonterosi, con la testa "ben appiccicata sulle spalle", figli di gente laboriosa, anch'essi con la testa "ben ancorata sulle spalle", che sono operai, impiegati, artigiani, piccoli commercianti, liberi professionisti; gente, insomma, che tira il carretto dalla mattina alla sera, e che ha capito la gravità internazionale del momento: siamo prossimi ad una grande debacle: lo ha previsto Roubini (leggi sotto), che ci ha quasi sempre azzeccato.

Ma poi, dico: questi giovani sono gli stessi che si lamentavano e protestavano per gli sprechi e contro le varie caste. Ora che questo governo rompe gli indugi su questi sprechi e comincia a fare qualcosa per eliminarli, questi giovani protestano per i tagli: io proprio non li capisco. Che vedano prima come e dove verranno effettuati, e poi, se mai, protestare. Altrimenti, se non consentiamo al governo di operare i tagli, questo stato andrà a rotoli, e allora non ce ne sarà più per nessuno. Lo stato se non opererà i tagli, sarà costretto a stampare carta moneta per soddisfare tutti, con conseguenze, sulla stessa moneta, che ben possiamo tutti immaginare.

I giovani che si comportano così, mi ricordano tanto quelli che protestavano per le strade colme d'immondizie, ma non volevano le discariche vicino casa propria; quelli che volevano il gas, ma poi non volevano i rigassificatori vicino casa propria. E gli esempi potrebbero continuare.

Le previsioni di Roubini
(da un articolo inviatomi dall'amico Alberto)
ROUBINI: PANICO E FALLIMENTI DI HEDGE FUNDS ALERT CHIUSURA MERCATI

Centinaia di fondi hedge falliranno e i governi saranno costretti a chiudere i mercati per almeno una settimana a causa della crisi finanziaria che spingera’ gli operatori a stare lontani da qualsiasi forma d’investimento. Ad affermarlo e’ l’economista Nouriel Roubini, professore alla New York University.
"Abbiamo raggiunto una situazione di puro panico" ha affermato Roubini, che aveva previsto correttamente la crisi finanziaria 2006, durante una conferenza a Londra. "Ci sara’ una massiccia fuga dagli investimenti, salteranno centinia di hedge funds".
Nelle scorse settimane si e’ assistito ad un taglio coordinato dei tassi d’interesse da parte dei governi a livello globale, sono stati varati piani di salvataggio sulle banche nel tentativo di contenere l’impatto della crisi. "Il rischio sistemico sta divenendo sempre piu’ grande. Non stupitevi se i governi decideranno di chiudere i mercati per una o due settimane nei prossimi giorni" ha continuato Roubini.
Roubini ha sottolineato, secondo quanto riferisce Bloomberg, che la situazione sta peggiorando sopratutto per i mercati emergenti. "Ci sono una dozzina di mercati emergenti che si trovano in guai finanziari molto severi", ha precisato Roubini, sottolineando che "anche un Paese piccolo può avere un effetto sistemico sull' economia globale". Proprio oggi i tassi interbancari nei Paesi emergenti sono saliti ai massimi da sei anni per via del fatto che la Bielorussia si è aggiunta all' Ungheria, all' Ucraina ed al Pakistan nel chiedere aiuti al FMI.

venerdì, ottobre 24, 2008

Il Premio Bamba a Francesco Brancaccio

Il Pensieri & Bamba di questa sera, ha messo in luce parecchie affinità di pensieri, con quelli del direttore di Libero. La rubrica Pensieri, oltre che passare in rassegna le grandi copertine di Libero (quelli usciti nei sette giorni trascorsi) è stata imperniata su temi che hanno tenuto banco in questo periodo: le rivendicazioni e i cortei per le scuole; se sia lecito far intervenire la polizia, per far rimuovere picchetti o quantaltro che impediscano l'esercizio del diritto all'istruzione e allo studio, sancito dalla nostra Costituzione; la manifestazione del PD di domani e il divorzio in casa tra Veltroni e Di Pietro; la crisi delle borse con la possibilità che avrebbero gli stranieri (arabi) di acquistare le nostre migliori aziende a prezzi stracciati; la strumentalizzazione politica degli scioperi della scuola, poichè anche Mussi, nel precedente governo, tagliò di 87 milioni i fondi per la scuola, e non si fece tutta la caciara attuale.

Un pensiero è anche andato al consenso di cui gode Berlusconi, dovuto sì a meriti suoi e del suo governo, ma anche ai demeriti e alle cazzate che fa la sinistra. Commentando un articolo di Libero, è stato poi ricordato il gradimento raggiunto dalla Lega, l'11%, grazie alla simpatia che ha saputo conquistarsi, nonostante tutto, il ministro Maroni.

Più bella è stata la "cerimonia" d'assegnazione del Premio Bamba. C'era solo l'imbarazzo della scelta, e Vittorio Feltri ha saputo sorprendere.

Occorre ricordare che il Presidente Napolitano aveva espresso il desiderio di parlare con uno studente che rappresentasse tutta la categoria, per discutere i motivi della protesta. E chi hanno mandato, costoro? Invece che un vero studente - che sarebbe stato anche molto più credibile - hanno mandato un ex studente, Francesco Brancaccio, un laureato di 26 anni. Pensate che Bamba, lui e chi lo ha scelto per rappresentare gli studenti!

"Invece di manifestare, tu che sei già laureato, e fuori dalla scuola, vai a lavorare!!" - ha concluso Feltri nell'assegnargli un bel Bamba - "che di lavoro ce n'è. Un lavoro qualunque. Basta rimboccarsi le maniche, come fanno gli extracomunitari che vengono da noi!!".

E adesso, alle ore 23, vado a vedere se c'è ancora Gianfranco Jannuzzo, a Palcoscenico.

Leggere qui, il curriculum vitae di Francesco Brancaccio:
http://www.libero-news.it/articles/view/365315

Conti On-line: attenti a Virus, Malware e Trojan

Riproduco la presente notizia di Reuters, desunta da Fineco Bank, che può essere importante per i titolari di conti correnti on-line.

ROMA, 24 ottobre (Reuters)
Se nell'ultimo mese e mezzo i mercati di tutto il mondo hanno affrontato una delle più dure crisi finanziarie degli ultimi tempi, gli attacchi informatici a carattere economico hanno registrato invece un aumento di proporzioni inedite.Secondo i dati di Panda Security -- specializzata in soluzioni software di content security -- diffusi in una nota, mentre i mercati finanziari degli Stati Uniti subivano una caduta dal 3 al 7% nel periodo tra il primo settembre e il 9 ottobre, l'andamento nel mercato del malware cresceva sostanzialmente, con un aumento delle minacce informatiche: ad esempio dall'8 al 10 settembre il loro volume giornaliero è aumentato da 10.150 a 24.000, mentre dal 14 al 16 settembre il malware è cresciuto del 50% ogni giorno, passando da 8.276 a oltre 31.404 esemplari.La compagnia sostiene ci sia un legame diretto tra il recente andamento negativo delle borse e l'aumento di nuove minacce informatiche."Quando abbiamo iniziato a verificare gli effetti specifici che gli hacker avevano sull'economia durante periodi di crisi, abbiamo riscontrato una relazione allarmante: la criminalità in Internet è strettamente legata all'economia", ha detto Luis Corrons, direttore tecnico dei laboratori di Panda Security.Gli analisti del laboratorio pensano che l'incremento del malware sia collegato al fatto che ora i cyber criminali possiedono meno obiettivi da colpire, a causa del consolidamento dell'industria bancaria dopo i piani di salvataggio predisposti dai governi e delle fusioni che possono avvenire tra istituti di credito.Con una riduzione degli enti bancari sul lungo termine e la percezione di instabilità nella comunità finanziaria -- continua la nota -- aumenta la quantità di altri tipi di malware, come l'adware, il quale, in circostanze normali, sarebbe al secondo posto dietro i Trojan.

giovedì, ottobre 23, 2008

Risposta a commento

Questa è la risposta ad un commento dell'amico Sarcastycon.

Sarcastycon, è evidente, quello che affermi!
Poichè lo reputo persona intelligente (fino a prova contraria), quello che afferma, come se fossero slogan politici, lo dice tutto in malafede, per tirare l'acqua al mulino del suo partito. Ma sai: tutti i nodi, prima o poi vengono al pettine. Guarda il caso Capezzone! Farà scuola nel mondo politico! Da quasi bastian contrario di Berlusconi, a portavoce di Forza Italia. Personalmente, era stato un grande piacere, quando appresi della sua entrata in tal partito. Portare avanti le battaglie ideologiche di Pannella era tempo perso ed energie sprecate inutilmente: ci vuol ben altro per far andar avanti una nazione!!! E credo che questo, Capezzone lo abbia capito per tempo. Là era come un pesce fuor d'acqua. Diceva perfino cose strampalate, senza costrutto. Ora si sente, che quando parla, dice cose logiche. Quando era di là, era tutto un cianfrugliamento. Logica, dunque, che è quella che sento mancare nei discorsi di Franceschini. Spero se n'accorga anche lui per tempo. Le qualità non gli mancherebbero: ha pure scritto vari libri!!

mercoledì, ottobre 22, 2008

Bufale, malignità o ignoranza?

(ignoranza: nel senso di ignorare)

Sono bastati cinque minuti di Ballarò, ieri sera, per farmi stancare. Parlava Dario Franceschini sulla questione dell'ambiente; ascoltai anche un suo accenno sulla questione della scuola; e Roberto Castelli a rispondere che la Francia fà la voce grossa sull'ambiente perchè lei ha 50 centrali termonucleari per produrre energia elettrica, mentre noi, per l'iniziativa dei Verdi fummo costretti a mettere fuori uso le uniche quattro centrali termonucleari esistenti in Italia. Ora siamo costretti a importarla da loro, e a produrla ricorrendo a carbone, gas, olio combustile; tutte fonti che producono CO2 inquinante. E' seguito il bla bla di Franceschini, che non ho più ascoltato e ho spento il televisore.

La Germania, che sembra più avanti di noi, attraverso le sue 15000 piccole centrali fotovoltaiche ed eoliche produce appena lo 0,...(vedere tutti gli studi sulla questione al link, qui sotto, del prof.Franco Battaglia) del fabbisogno elettrico. Il grosso proviene ancora da centrali a carbone. Questo però Dario Franceschini non lo dice: per malafede o ignoranza?

Questa mattina poi, è stato ancora in televisione, a UnoMattina intervistato assieme a Fabrizio Cicchitto. Anche qui s'è portato a dietro il bagaglio di frasi ad effetto di ieri sera. Frasi di facile presa per i meno documentati - oserei dire boccaloni! - a riguardo della posizione del governo, sul tema dell'ambiente. Una posizione che, in questo momento contingente, ci obbliga a doverla affrontare in tempi più lunghi, rispetto i tempi ravvicinati che erano stati concordati a Kyoto, in un momento in cui le prospettive economiche globali erano più favorevoli. Comunque, tutte le persone con la testa sulle spalle hanno a cuore il problema dell'ambiente, non solo i vari Franceschini o Veltroni; il quale ultimo sta un pò sproloquiando, in questo momento, anche su tale tema. Ma forse lo fa per cercare di aumentare il suo indice di gradimento, in vista di quella manifestazione di sabato 25 ottobre, con la quale si propone di "salvare l'Italia".

Ma salvare l'Italia da che? Per che cosa? Per metterci nelle mani di politici come loro? Come loro, i vari Veltroni, Franceschini, Di Pietro? Dove sono le proposte concrete per salvare l'Italia, come intendono loro? Se fossimo nelle loro mani, avremmo sicuramente ancora le montagne di immondizia sulle strade di Napoli; e la vicenda Alitalia sarebbe ancora in fase di discussioni (anche se personalmente avrei propeso per il fallimento, e poi il riavvio dal punto zero, a bocce ferme, come per tutti).

A UoMattina s'è fatta anche la solita battuta che quando il greggio sale, la benzina aumenta..., bla bla. Però, da persona furba o maliziosa non ha anche detto che nel frattempo il cambio euro/dollaro è sceso da 1,55 circa di luglio a 1,28608 delle ore 16 di oggi.
Inoltre, Franceschini avrebbe preso i soldi dati ad Alitalia, e quelli fatti risparmiare agli italiani sull'ICI prima casa, in totale 4,5 miliardi, per ripartirli (non si sa come) tra i 15 milioni di poveri (a UnoMattina è stato presentato un libro che parla dei 15 milioni di poveri). In totale sarebbero andati 300 euro a testa (non si sa in che modo). Ma non si è soffermato sul fatto che il governo sta erogando quella carta acquisti per i poveri (vedi qui http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=32378&sez=HOME_ECONOMIA

Anche quando ha parlato di scuola e decreto Gelmini, è stato parimente malizioso o impreparato. Per colmare la propria lacuna su questi temi, basta si riascolti il discorso che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha tenuto ieri presso l'Associazione Industriali di Napoli. L'ho fatto, in diretta su Rete4 ieri sera, e ho concluso che sia Franceschini che Veltroni stanno spandendo malignità e false notizie. Sarei pertanto pronto a ribattere parola per parola a quello che Franceschini ha detto nelle due trasmissioni: di Ballarò e di UnoMattina. Ribatterei anche sulla questione degli eventuali 100.000 esuberi delle scuole e sul come reperirebbe le risorse per pagarli.

http://www.galileo2001.it/materiali/documenti/Franco_Battaglia/08_01_26_battaglia.php

lunedì, ottobre 20, 2008

TreI: Imprenditoria Italiana Intelligente

Ne ha parlato Alessandro Di Pietro nel siparietto "Io gioisco", del suo programma odierno di "Occhio alla spesa", che va in onda la mattina su Rai1.
A Moncalieri è stato aperto un negozio, primo in Italia, del tutto originale: acquista, pagandola in contanti, la raccolta differenziata selezionata che gli viene consegnata: alluminio, ferro, carta, vetro, legno, plastica, ecc.
La vicenda mi ricorda di quando, bambino, raccoglievo i tappi d'alluminio delle bottiglie del latte e le consegnavo ad un intraprendente vicino di casa, che me le pagava dalle 20 alle 100 lire, a seconda della quantità in peso consegnata.
Complimenti, e auguri a questo Imprenditore Intelligente. Spero che a questa iniziativa ne facciano seguito altre in ogni paese d'Italia.

Gianfranco Jannuzzo: lapsus, mendi

Chiedo scusa all'attore Gianfranco Jannuzzo, per avergli involontariamente storpiato il cognome in Iannuzzi, nel mio post di sabato scorso 18 ottobre.
La mia storpiatura è dovuta al fatto che, in almeno la metà degli articoli scritti su di lui, consultabili attraverso Google, egli viene chiamato Iannuzzi, anzichè Jannuzzo. E poichè non avevo altri riferimenti a portata di mano, nella foga di completare il post l'ho erroneamente chiamato Iannuzzi.
Ci sono voluti il ritaglio del Corriere di venerdì 17 e la locandina ufficiale degli spettacoli teatrali del mio comune, dove Jannuzzo si recherà presto per interpretare Il divo Garry, assieme a Daniela Poggi, per accorgermi concretamente dell'errore fatto nella scrittura del cognome del nostro attore. Chiedo pertanto scusa all'interessato.
http://www.musicalstore.it/artisti/jannuzzo.htm

domenica, ottobre 19, 2008

Le bufale europee sull'Italia

Se i vertici di Bruxelles hanno gettato tutte quelle croci addosso all'Italia, sulla questione del clima, è perchè sono in malafede, oppure non leggono o non si informano abbastanza, ed adeguatamente, sulle questioni di qualsiasi genere che possano mettere in discussione gli interessi del nostro paese, ivi compresa, da ultimo, e per l'appunto, quella del clima. Eppure, avrebbero il gran dovere di informarsi, prima di prendere una qualsiasi decisione, dato che sono ben pagati anche per questo. Basta leggere l'articolo di Salvatore Tramontano, dal Giornale (vedi sotto il link), per rendersi conto - scorrendo l'elenco di bufale riguardanti l'Italia, lì menzionate - di quanta mancanza d'informazione, o di superficilità nel procurarsele, ci sia da parte della Comunità Europea nei confronti dell'Italia. Se così non fosse, resta solo da pensare che da parte di detti membri ci sia pregiudizio, cattiveria, malafede, arroganza nei confronti dell'Italia, da quando è tornato Berlusconi al governo.

A sostegno della mia tesi, su quanto affermato a riguardo dei membri superiori della Comunità Europea, in seguito alle loro bufale incidentali o create ad oc nei confronti dell'Italia (in fattispecie sulla questione clima), c'è il fatto che ai loro occhi sono passati inosservati - o non gli hanno dato il minimo peso, perchè erano contro le loro posizioni: posizioni prese nei confronti dell'Italia - i dati annunciati dal Comitato Onu per i cambiamenti climatici, che ha studiato e concluso come le emissioni di gas serra prodotti dalle città sia appena dei due quinti, o addirittura meno, del totale prodotto nel mondo, e non del 70-80%, come affermato in altre sedi istituzionali di rilevanza mondiale. Basta leggere la notizia Reuters, alquanto vecchiotta, qui sotto, per scoprire che, anche sul clima, addossando tutte le croci sulle spalle dell'Italia, stanno prendendo un'altra bufala.

Reuters - 26/09/2008 11:32:05
LONDRA, 26 settembre (Reuters) - Le città, spesso additate come responsabili del grosso delle emissioni di gas serra nel mondo, in realtà ne producono appena i due quinti o addirittura meno, secondo uno studio pubblicato oggi. Agenzie dell'Onu, l'iniziativa per il cambiamento climatico dell'ex presidente Bill Clinton e il sindaco di New York Michael Bloomberg hanno dichiarato che il 75-80% delle emissioni globali vengono dalle città. Ma utilizzando i dati del Comitato Onu per i cambiamenti climatici, lo studio pubblicato sulla rivista Environment and Urbanization parla del 30-40%. L'autore dello studio, David Satterthwaite, ricercatore dell'International Institute for Environment and Development di Londra, ha detto che l'errore ha guidato le politiche per il cambiamento climatico."Attribuire alle città la responsabilità delle emissioni di gas serra non tiene conto del fatto che le città sono una parte importante della soluzione", dice il ricercatore in un comunicato. "Città ben governate possono fornire alti standard di vita che non richiedono alti livelli di consumo e alte emissioni di gas serra". Satterthwaite dice che alcuni esperti hanno attribuito alle città una quota troppo alta di emissioni prodotte da industrie e centrali elettriche che si trovano fuori dai loro territori.Il ricercatore sottolinea inoltre che gli abitanti di molte città inquinano meno delle famiglie delle aree rurali."Le persone che vivono nei sobborghi o sono pendolari effettivamente hanno emissioni di gas serra molto più alte per persona di quelle che vivono a Chelsea (quartiere di Londra) a parità di reddito", ha detto a Reuters.


http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=298842
Tratto dal blog di Eleonora.
(a seguire)

sabato, ottobre 18, 2008

Gli sketches esilaranti alla Iannuzzi

(Scusate l'inglesismo, ma non trovo la corrispondente ed esatta parola italiana che me ne faccia esprimere appieno il significato. Sketch, ovvero scherzo, ma con qualcosa in più).

Ieri sera, per un imprevisto contrattempo, mi sono perso le battute sagaci di Vittorio Feltri, che ha ripreso, su Odeon Tv - andato in onda alle 20,30 -, lo spassoso e nel contempo intelligente programma Pensieri & Bamba. Mi sono rifatto della perdita, in modo casuale, sintonizzandomi dopo le 23,30 (ma il programma era iniziato alle 23,05) su Rai2. Gianfranco Iannuzzi stava recidando uno dei suoi classici soliloqui: mi disposi ad ascoltarlo. Erano una serie di monologhi, ben fatti, e molto ben recitati (a parte qualche momento in cui egli stesso non resisteva alla sua stessa battuta, e rideva lievemente trascinato dal pubblico, andato in visibilio), incentrato sulle diversità Nord e Sud Italia, siano esse del modo di vivere, di parlare, di comportarsi, di socializzare, di comunicare. Sono stato avvinto dalle sue prime battute (prime per me, che mi sono collegato a mezz'ora dall'inizio) e così ho fatto le ore piccole, per ascoltarlo fin quasi verso la fine (chissà perchè i bei programmi li fanno dopo mezzanotte).

Mi è piaciuto assai il suo modo esilarante di far teatro. Esilarante, ma serio nel contempo. Mai uno sconcio, una battuta volgare, una presa di mira diretta verso chicchesia (è riuscito perfino a farmi accettare volentieri, e farmici ridere sopra, sulle battute rivolte in modo quasi diretto, e indiretto, verso Lega, Padani, Milanesi). Sempre nel generico, nel vago, nel "mucchio" alla ricerca e puntualizzazione dei mille difetti, smagliature, tic, abitudini, di cui è sommersa l'Italia.

Se l'Italia avesse uno stuolo di attori bravi, bravi e preparati, bravi (e "utilizzati", non lasciati nel dimenticatoio) come Gianfranco Iannuzzi, l'Italia sarebbe indubbiamente migliore. Migliore e anche più unita perchè Iannuzzi col suo modo di far teatro, fa emergere in maniera piacevole, e molto soft, quelli che sono i "vizi" degli italiani. E lui, col suo modo di denunciarli, renderli pubblici in maniera allegra, contribuisce senzaltro a far sì che vengano lentamente estirpati, perchè chi si vede raffigurato in quelle macchiette, penso che col tempo, se non è propriamente uno stupido, si vorrà correggere.

Penso così alle macchiette cui ho assistito in questi giorni, sugli scioperi e i cortei per la scuola. Vere macchiette da portare in teatro. E se io fossi un attore alla Iannuzzi, studierei uno sketch che, senza offendere nessuno, metta in risalto la stupidità di coloro che hanno inscenato e partecipato a quei cortei.

Aggiornamento del 19 ottobre 2008, sulla scuola italiana; vale anche per Iannuzzi, per comporci una scenetta: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=299129

venerdì, ottobre 17, 2008

Torna Pensieri & Bamba. Forse?

Avviso i bloggers interessati a Pensieri & Bamba, i quali mi scrivono, quasi allarmati, per chiedere quale fine abbia fatto tale programma, che in seguito alla modifica del palinsesto operata da Odeon Tv, tale trasmissione dovrebbe andare in onda di venerdì sera, presumibilmente all'orario consueto: ore 20,30 - 21,30.
Non vi è nulla di preciso. Tali dati li ho desunti anch'io dal loro sito, e non vi è neppure specificato l'orario.
Spero tanto che riprenda, perchè di premi Bamba, dopo il rientro dalle ferie, ve ne sarebbero tanti da assegnare: basta dare un'occhiata al sito satirico di http://www.sarcastycon.wordpress.com/ , per rendersene conto.
All'erta, quindi, per stasera!
Aggiornamento ore 23.16: sò per certo che è andato in onda, ma per un contrattempo non ho potuto assistervi. Spero nella replica.
Aggiornamento ore 23.32: per chi l'ha persa, o volesse rivederla, la puntata odierna è visibile sulla nuova tv internet di Odeon:
http://www.odeontw.tw/?view=archives&month=10&year=2008
Non voglio togliere il piacere della sorpresa, a chi gradisse conoscere i vincitori (ma vederla in diretta tv, è tutt'altra cosa, tutt'altro piacere).

giovedì, ottobre 16, 2008

Lettera aperta a Dacia Valent

Vincenzo, nome di fantasia, tre decenni fa, con due soci e rispettive consorti, ha creato un'impresa che oggi dà lavoro a ventotto dipendenti. Sono stati trent'anni di dedizione all'azienda, con un'impegno medio giornaliero di 13 ore, e di 6 ore il sabato.

Vincenzo, e un suo cognato, 14 anni fa, colpiti da una delle tragedie umanitarie che periodicamente scoppiano in Africa, decisero di portare un aiuto concreto ad una di quelle popolazioni martoriate. Il cognato si è addirittura trasferito in quella terra, e raccoglie i piccoli orfani di quella nazione, limitatamente alla sua disponibilità e possibilità di uomo che opera in quasi totale solitudine, avendo al suo fianco solo sporadici collaboratori locali da lui addestrati. Un uomo lasciato quasi solo, che opera in una terra dove maggior parte dei "grandi adulti del posto" gli sono ostili e nemici, perchè di religione diversa; intanto, però, lascerebbero senza alcun aiuto o sostegno i bimbi rimasti orfani, destinandoli a morte certa.

Vincenzo, pur oberato dalle numerose e pressanti incombenze della sua attività di imprenditore, trova sempre il tempo per inventarsi nuove attività per aiutare e sostenere quel progetto umanitario: quante ne ha create in 14 anni! E d'altronde, continua a ripetere a chi glielo chiede: "chi ci pensa, se non ci fossi io?"

Domenica scorsa, per esempio, in uno dei mercatini che ho ripreso a frequentare, da quando mi sono attrezzato con la sedia a rotelle, l'ho visto dietro uno di quei banchetti che vendeva oggetti di modernariato, il cui ricavato destina a quella tal'opera. Inutile dirvi che ho svuotato le mie tasche per acquistare uno di quegli oggetti che ho già relegato in un angolo, in attesa di conferirlo nuovamente a lui, per contribuire alla sua raccolta fondi.

Signora Dacia Valent, mi fermo qui, per ora. Ho voluto portarle uno dei tanti esempi di italiani che operano nell'ombra, per portare aiuto concreto nella terra dalla quale lei proviene. Egli, come il sottoscritto, fa parte di quella civiltà di "Italiani di merda, Italiani bastardi", come lei li definisce, che però non fa morire i suoi bambini per stupidità.

mercoledì, ottobre 15, 2008

Farneticazioni

Ho letto attenamente la lettera di Dacia Valent: non merita neanche un commento! Spero solo che se ne vada dall'Italia, perchè non è degna di restarci un minuto di più. Ma se non lo dovesse fare lei spontaneamente, spero ci sia ancora un'autorità in grado di espellerla. Una che scrive così, è nei gradini più bassi dell'umanità. Pace all'anima sua!
http://mediachiara.splinder.com/post/18723681/Sparati!

martedì, ottobre 14, 2008

Giudicate voi

L'amico Sarcastycon mi ha fatto scoprire il blog di: http://mangoditreviso.blogspot.com/2008/10/italiani-di-merda-italiani-bastardi.html

Vi invito a leggerlo perchè riporta quanto scrive l'ex deputata e parlamentare europea di Rifondazione Comunista, Dacia Valent, nel proprio blog.

In qualche mio post successivo, racconterò, per la signora Dacia Valent, cosa fanno questi "Italiani di merda, Italiani bastardi!" (così li definisce lei), in favore e per extracomunitari. E lo fanno in silenzio, senza troppo clamore.

Bocciatura di certa informazione

Matrix, di ieri sera, ha messo in risalto come certa informazione sia inattendibile. I fatti accaduti sabato sera a Sofia, nel corso della partita di calcio Bulgaria - Italia, a causa di una cattiva informazione ci erano subito apparsi come tutti causati dalla tifoseria italiana: tafferugli, dimostrazioni di forza, esibizioni di svastiche e lupa romana, saluto fascista, messa al rogo di bandiere al coro di inni nazisti. La ricostruzione scrupolosamente documentata dei fatti, compiuta da Mediaset, ha modificato la realtà, addossando la maggior parte della colpa alla tifoseria ospitante; tanto che il ministro Ignazio La Russa, dopo aver assodato, dalla ricostruzione filmata di Matrix, quanto realmente accaduto, ha escluso categoricamente ogni qualsiasi matrice politica di parte italiana, e credo anche bulgara, per i disordini avvenuti prima durante e dopo la partita; concludendo perfino che si sarebbe auspicato una richiesta di scuse per l'Italia, da parte di autorità bulgare, per quanto accaduto.

Intanto oggi, di tali disordini non se ne è più parlato, dimostrando così quanto sia incolta, impreparata e con la coda di paglia una certa informazione. Se invece dei bulgari a provocare i disordini fossero stati i tifosi italiani: apriti cielo! Si sarebbe continuato col can can per giorni, insistendo su una certa matrice politica di destra, mentre invece così, per il quieto vivere, è stato messo tutto a tacere.

Apprendo, nel frattempo, che oggi è partita YouDem.tv, la televisione del Partito Democratico, che, per i non abbonati a Sky, è visibile sul sito www.youdem.tv .

Sono curioso di vedere come verranno comunicate certe notizie collegate con la politica, per poi confrontarle con altre fonti divulgative. Per intanto faccio loro i migliori auguri, con la speranza che, sapendo di essere sotto gli occhi di tutti, siano il più onesti ed obiettivi possibili. Se poi riusciranno ad essere anche veramente imparziali, ciò andrà tutto a loro merito.

lunedì, ottobre 13, 2008

Le scialberie della Rai

Quanta scialberia, e dimostrazione di scarsa intelligenza c'è, a volte, in Rai. Per questo non mi stupisce il fatto che molti ascoltatori di Radio Padania vogliano disdettare il canone rai; e c'è addirittura un movivento per la promozione di una proposta di legge per abolirlo.
Questa mattina nel Tg1 delle 9, hanno trasmesso un servizio sulla suora americana ultracentenaria, che vive a Roma, la quale ha manifestato apertamente che tifa e che voterà per Obama. Dopo averla presentata in una veste come fosse quasi una Madre Teresa, hanno focalizzato il servizio sulle sue simpatie e antipatie politiche americane, calcando il dito sul fatto che Sarah Palin dovrebbe starsene a casa ad allervare ed accudire i figli, come invece fa la moglie di Obama, e che costui gli piace perchè è onesto. Nessuna menzione per McCain, come se costui fosse un personaggio secondario, candidato alla vice presidenza, o anche meno. Anche nella trasmissione di ieri, Alle falde del Kilimangiaro, e anche se in modo leggermente soft, la Palin è stata raffigurata come donna truce e nemica dell'ambiente.

Ma tornando al servizio del Tg1 su quella suora americana, ora, per quella par condicio che in Rai vanno sempre propugnando e invocando, se fossero veramente accorti e intelligenti, andrebbero alla ricerca di un personaggio, parificato a questa suora, che però tifi e che esprima la sua manifestazione di voto per McCain; e andrebbero anche alla ricerca di risvolti poco chiari che avranno sicuramente anche i due candidati democratici.

Eppure, in Rai, televisione di stato a pagamento, avrebbero tante occasioni per riempire in modo più informativo ed educativo, il tempo dedicato ai pettegolezzi e alla propaganda di parte senza par condicio: per esempio, parlando dei massacri di cristiani che stanno avvenendo in India e in Congo.

A proposito di persecuzioni in India, vedere appello al seguente sito: http://elioarte.blogspot.com/2008/10/aggiungi-la-tua-firma.html

(segue)

domenica, ottobre 12, 2008

Marina Petrella non verrà estradata

PARIGI, 12 ottobre (Reuters)

La Francia non estraderà in Italia l'ex-brigatista rossa Marina Petrella, dopo che il presidente Nicolas Sarkozy ha rinunciato ad applicare il decreto di estradizione. Lo scrive oggi il Journal du Dimanche."Si tratta di una decisione particolare, giustificata da ragioni umanitarie", precisa il quotidiano, senza citare le sue fonti.Marina Petrella è stata condannata nel 1992 all'ergastolo in Italia per diversi reati, tra cui l'omicidio di un agente di polizia.Trasferitasi in Francia dall'inizio degli anni 80, ha beneficiato della "dottrina Mitterrand" che offriva asilo agli attivisti pronti a rinunciare alla violenza.Arrestata nell'agosto 2007, era stata liberata due mesi fa per ragioni di salute.Sarkozy ne aveva annunciato l'estradizione chiedendo al premier Silvio Berlusconi di intercedere presso il capo dello Stato affinché le concedesse la grazia.

Mi trovo nettamente contrario a decisioni come queste, le quali non faranno altro che esacerbare gli animi delle destre estreme. Le autorità francesi dimostrano inoltre, con tale diniego, di non avere esatta conoscenza della giustizia italiana, la quale è molto più benevola e paternalista con gli estremisti di sinistra, quale è stata appunto la Petrella, che non con gli estremisti di destra. Se quindi si tirano in ballo questioni umanitarie, per giustificarne il rifiuto all'estradizione in Italia, essa è (e mi si scusi il termine grossolanamente popolare, ma molto efficace) una panzanata vera e propria. E il caso Sofri è la più lampante delle dimostrazioni a giustificazione di questa affermazione.

Vedere anche, dal blog di Massimo:
http://blacknights1.blogspot.com/2008/10/francesca-mambro-e-adriano-sofritana.html

sabato, ottobre 11, 2008

Una Mela per la Vita

Oggi e domani, 4 milioni di mele verranno distribuite in 3000 piazze italiane per “Una Mela per la Vita”, l’iniziativa di solidarietà nata per sostenere la ricerca scientifica e potenziare i servizi sanitari e sociali per le persone con sclerosi multipla. In particolare il progetto “Giovani oltre la sclerosi multipla”. E per combattere la sclerosi multipla Gianluca Zambrotta dà appuntamento nelle piazze italiane con un messaggio “colpire la sclerosi multipla oggi è possibile”

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venerdì, ottobre 10, 2008

Il mercato coperto di Livorno

Nel marasma che sta avvenendo in questi giorni, a causa del crollo delle borse mondiali, e che, direttamente o indirettamente arrecherà danni a tutti quanti, per via degli effetti malefici che si innescheranno a cascata, per rigenerarci nello spirito cerchiamo interesse volgendo lo sguardo a quelle opere magnifiche che pur esistono in ogni più piccolo comune d'Italia.
L'amico Sarcastycon ha esaudito una mia richiesta, facendomi gustare nei dettagli come è stato edificato il monumentale mercato del pesce al coperto di Livorno, del quale ignoravo perfino l'esistenza perchè poco pubblicizzato.
Ammiratelo in tutte le sue particolarità, dalle volte alle cariatidi, i suoi veri gioielli, e poi, forse, converrete con me nel decretarne la meraviglia.
Beati i livornesi che se ne possono deliziare durante le loro semplici uscite per shopping!
http://sarcastycon3.wordpress.com/2008/10/02/204/

p.s.
Da una precisazione di Sarcastycon, e come si può anche intuire osservando attentamente le foto da lui scattate all'interno del Mercato Coperto (o Mercato Centrale), oltre al pesce, oggi vi si possono acquistare prodotti alimentari di qualsiasi genere. Una ragione in più per andarvi a fare qualche acquisto, o anche una semplice passeggiata al suo interno, e godere delle bellezze artistiche e architettoniche di quella pregevole struttura.

giovedì, ottobre 09, 2008

Borse, questione di fiducia

Proseguendo nella carrellata sulla crisi mondiale delle borse, e anche nell'intento di dare una risposta ai commenti al post precedente, di Nessie e Sarcastycon, cerco di formulare una ragione quanto più ovvia ai crolli spaventosi che stanno avvenendo in questi giorni. E che essi siano dovuti in principal modo a crisi di fiducia nell'istituzione della borsa, così com'è stata finora, da parte mia non vi è alcun dubbio; e il caso Warren Buffett - General Electric, di questi giorni, me ne dà ampia conferma.

Il caso General Electric - Warren Buffett è assai singolare e unico, finora, nella storia di salvataggi di grandi aziende andate in crisi. General Electric, che per capitalizzazione di borsa è stata la prima della classifica per parecchi anni (negli anni '80 e '90, era presa ad esempio e riferimento per questa sua posizione d'elitè, dai borsini di tutto il mondo). Da qualche mese si vociferava su sue presunte difficoltà finanziarie, fin quando, scoppiato il bubbone della borsa americana, anche il suo titolo ha cominciato a precipitare a razzo. Stava rischiando il fallimento quando Warren Buffet le è andata incontro orchestrando un'operazione di salvataggio che farà scuola nelle generazioni future di risparmiatori/investitori di tutto il mondo, a partire da subito.

E' notizia dei primi d'ottobre, il salvataggio di GE è stato così congegnato: Warren Buffet entrerà nel capitale di General Electric attraverso un aumento di capitale a lui riservato. Vi investirà 3 miliardi di dollari sottoscrivendo azioni privilegiate con dividendo garantito del 10%; e riceverà diritti d'opzione per acquistare altri 3 miliardi di dollari in azioni ordinarie al prezzo di 22,25 dollari (l'azione veleggia intorno a questo valore, dopo i recenti crolli): diritto da poter esercitare entro i prossimi cinque anni.

Andando alla nostra Italia, se si imparerà ad adottare tale sistema studiato e messo in atto da Warren Buffet, casi come Alitalia, Telecom, Saras (vedere qui la storia scritta da Zener
http://zener.investireoggi.it/saras-7-1193.html ) - (escludendo i casi precedentemente citati di Cirio e Parmalat, vere e proprie truffe ai danni degli azionisti tutti), anche qui da noi non si verificheranno mai più.

Crollo di fiducia nelle borse

Nel post precedente ho teorizzato sul fatto che il crollo delle borse è da imputare al crollo di fiducia che i piccoli risparmiatori hanno nelle stesse: e ne ho spiegato i motivi. Ad esso, in questo periodo, va aggiunta la crisi di liquidità, così come suggerito da Zener, autore del report su Danieli.
Il concomitante crollo, scoccato all'unisono durante la seduta di borsa odierna, di azioni considerate di rifugio, come quelle del settore energetico (Enel, Edison, Eni), non sono certo da imputare all'asserita crisi di liquidità, bensì alla crisi di fiducia testè ipotizzata. E' bastato infatti che gli operatori di borsa venissero a conoscenza di un probabile blocco delle tariffe di luce e gas per le famiglie, concordato o da concordare tra i governi europei, che si spargesse il panico tra di loro; i quali si sono precipitati a liquidare le posizioni in eccesso su azioni Enel, Eni, Edison, facendone crollare i relativi titoli. Tra gli operatori c'è il timore che una eventuale manovra di questo genere tenda a scaricare sulle relative società gli oneri derivanti dagli aumenti che nel frattempo interverranno: aumenti di costi per manodopera, risorse energetiche, ecc. Sarebbe l'ennesima beffa a danno dei piccoli azionisti, così come è stato per Telecom. Avete presente, infatti, la pubblicità di Fiorello di questi giorni "...e non paghi neanche il canone Telecom!..." Tutta questa regalia va a danno dei piccoli azionisti di Telecom, beffati a suo tempo dalle istituzioni governative. Infatti, sotto il governo D'Alema era avvenuta la privatizzazione ed ai sottoscrittori era stata venduta anche la rete telefonica (e quindi pagata da costoro). I governi successivi, e loro emanazioni, anche sotto la spinta dell'opposizione, oltre che delle associazioni di consumatori, dei sindacati, ecc., per creare la cosiddetta concorrenza, hanno liberalizzato anche la rete fissa, senza però acconsentire che Telecom licenziasse parte del suo personale che nel frattempo, a causa dell'entrata sul mercato degli altri operatori, era diventato in esubero. Tutte queste scelte e decisioni sono andate a chiaro discapito dei piccoli azionisti che hanno visto scendere il valore delle loro azioni dai 13 Euro dell'epoca (diventati poi oltre 7 euro dopo operazioni sul capitale) ai poco più di 0,8 euro attuali.

Come si può aver fiducia in un sistema che permette queste cose?
Ecco dimostrato che buona parte del crollo attuale delle borse mondiali è dovuta al venir meno della fiducia in tutto quel groviglio di istituzioni che interferiscono nel buon andamento di una azienda. In pratica, ai piccoli azionisti non viene data nessun garanzia sul proprio investimento azionario; e allora, perchè rischiare?

mercoledì, ottobre 08, 2008

Sulla crisi dei mercati mondiali

Articolo 47 della Costituzione Italiana

La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.
Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.

La crisi che ha investito le borse di tutto il mondo è una crisi di fiducia. Eppure, per quanto riguarda l'Italia, nell'articolo 47 ci potrebbe essere la chiave di volta per risolvere, e definire una volta per tutte, questa crisi. E siccome penso che tutti gli stati del mondo abbiano all'interno delle proprie costituzioni analoghi articoli di difesa e tutela del risparmio, basterebbe che costoro si accordassero nel definire norme stringenti di difesa del piccolo risparmio investito in azioni. Per esemplificare, e per farla breve, casi come Parmalat, Cirio, Giacomelli, Alitalia, Telecom, non dovrebbero più avvenire. E per questi, che sono avvenuti, lo Stato, per dare segnali chiari e forti ai risparmiatori potenziali investitori, dovrebbe cominciare col comminare punizioni esemplari ai responsabili di tali debacle; siano essi anche dirigenti di organismi istituzionali, politici o sindacalisti. Le vicende Parmalat e Cirio sono note al pubblico, quella di Giacomelli è nota solo agli interessati, e quelle di Alitalia e Telecom sono note al pubblico indistinto, e, ancor più, ai diretti interessati, a quelli cioè che vi hanno investito risparmi.

L'esempio che questa è anche una crisi di fiducia, oltre che di liquidità disseminata chissà dove, l'ho avuta personalmente seguendo il titolo Danieli in questi giorni. Danieli, che chiude l'anno finanziario al 30 giugno, ha presentato un ottimo bilancio (vedere qui: http://zener.investireoggi.it/danieli-3-1216.html ) e ha ottime prospettive future, nonostante la crisi mondiale delle borse; eppure il corso delle sue azioni stanno subendo la stessa sorte delle azioni di aziende percepite come in stato di insolvenza e fallimentari. In pochi giorni, dal 26 settembre, quando valeva intorno ai 16,5 euro, e quando era già scesa di oltre il 50% da inizio anno, è scivolata intorno ai 12 euro, senza soluzione di continuità. Se così vanno le cose, ritengo che oggi le si possa comprare intorno agli 11 euro.

Questo è un esempio lampante della maniera in cui stanno vivendo i mercati in questo momento: totale mancanza di fiducia nelle istituzioni preposte alla tutela del rispamio. E quindi i risparmiatori si comportano di conseguenza, buttando via anche i titoli che non meritano assolutamente tale trattamento.

Se si vorrà risolvere la crisi delle borse e scongiurare il pericolo del ritorno di regimi autoritati, come è stato dopo il '29 per la Germania, prima, e per l'Italia dopo, bisogna che gli stati stabiliscano di concerto norme stringenti di assicurazione e tutela del piccolo risparmio investito in titoli azionari,
altrimenti, difficilmente si potrà uscire da questa crisi di fiducia mondiale.

Aggiornamento del 9 ottobre - chiusure di ieri
Danieli min.10,68 / max.12 - prezzo di chiusura (h.16,33) € 11,38
SPMib - 5,71% ; MibTel - 5,72% ; AllStar - 5,64% ; Midex - 6,32%
Dax30 - 5,88% ; Cac40 - 6,31% ; DJ - 2,00% ; Nasdaq + 0,05%

Nota: dopo 6 giornate di forte discesa dei mercati americani, si può notare un rallentamento nella discesa dei corsi.

martedì, ottobre 07, 2008

Tutela dei depositi bancari

FACTBOX - Depositi bancari, attuali schemi garanzia Ue
Reuters - 07/10/2008 13:13:11
(Stralcio dal comunicato)

Un sempre maggior numero di paesi dell'Unione europea hanno deciso di calcare le orme della Germania, che lo scorso fine settimana ha posto sotto garanzia pubblica il totale dei depositi privati nell'intento di riportare la fiducia di fronte alla peggior crisi finanziaria degli ultimi ottant'anni.Di seguito la sintesi degli schemi di garanzia attualmente in vigore nei principali paesi europei.

AUSTRIA: Vienna ha annunciato domenica scorsa che intende seguire l'esempio di Berlino garantendo i depositi privati. Una decisione sull'innalzamento della soglia rispetto agli attuali 20.000 euro verrà presa dopo la riunione dei ministri delle Finanze europei. Alcuni istituti di credito commerciali, casse di risparmio e banche cooperative offrono già un tetto più elevato di garanzia.

FRANCIA: La garanzia sui depositi, denominata "garanzia cash" offre a ciascun risparmiatore una compensazione fino a 70.000 euro. La garanzia massima si applica a qualsiasi istituzione, indipendentemente dal numero dei conti intestati al medesimo correntista in Francia o sedi della banca in alti paesi europei.

GERMANIA: Sabato sera la cancelliera Angela Merkel ha annunciato la garanzia pubblica totale sui depositi privati, un assegno in bianco del valore di oltre 500 miliardi di euro. Finora la Schema di compensazione delle banche tedesche (EdB) era limitato al 90% dei depositi e a un massimo di 20.000 euro a risparmiatore.

ITALIA: Il Fondo di garanzia sui depositi interbancari prevede un massimale pari a 103.291,38 (200 milioni di vecchie lire) a risparmiatore.

OLANDA: Il fondo DGS garantisce fino a un totale di 40.000 per ciascun correntista in ciascuna banca, a prescindere dal numero di conti intestati allo stesso risparmiatore. Per ogni correntista, l'importo superiore ai 20.000 euro è però soggetto a un rischio del 10%.

SPAGNA: Madrid ha annunciato ieri che innalzerà la garanzia sui depositi rispetto al precedente tetto di 20.000 euro a correntista senza però specificare a quale livello.

GRAN BRETAGNA: Il massimale di compensazione è stato innalzato da Fsa (Financial Services Authority) da 35.000 a 50.000 sterline (90.560 dollari) sul totale dei depositi di ciascun correntista presso la stessa banca.

domenica, ottobre 05, 2008

Invito alla lettura

Amici cristiani e islamici,
scusate il revival dal blog di Sarcastycon, ma non posso esimermi dall'invitarvi a leggere il suo ultimo post. C'è la narrazione di una delle pagine più atroci e buie di quello che l'Islam ha compiuto nei confronti della cristianità. I mass media parlano tanto, e gratuitamente, e ipocritamente, di convivenza, con tutti gli aggettivi e appellativi che di volta in volta vengono "inventati" e le vengono appioppati. Poi però si trascura sempre di chiedergli pubblica ammenda di episodi, come questo narrato da Sarcastycon, compiuto da rappresentanti ai massimi gradi dell'Islam e degno della peggior estrazione umana (qui, parlare di "estrazione umana" è un eufemismo puro e buono, e del tutto gratuito).
http://sarcastycon3.wordpress.com/2008/10/04/227/
Con tutto ciò, mi ha ben impressionato apprendere che sette musulmani, in forma strettamente personale, si apprestano alla lettura della Bibbia in continua.

giovedì, ottobre 02, 2008

Premi letterari

Amici,
ho poco tempo per scrivere. Sto facendo parte di una Giuria Popolare per l'assegnazione di un premio letterario. Mi sto sorbendo la lettura di venti brevi racconti. Ne avrò fino a domenica. Per intanto, posso anticiparvi che la nostra amica blogger Hesperia, nel suo blogspot Il Giardino delle Esperidi, scrive in maniera superiore alla media di quanto ho letto finora. Se vi avesse partecipato, avrebbe avuto buone probabilità di arrivare prima.

Per conoscere come scrive, eccovi un saggio, il suo più recente post: http://esperidi.blogspot.com/2008/09/amico-aspertini-orbis-pictus.html
Poi, a seguire, tutti quelli precedenti.


 

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