La Paura e la Speranza per capire che cosa ci sta succedendo è il titolo dell'ultimo libro di Giulio Tremonti, giunto alla seconda edizione. Non l'ho letto, non ne conoscevo l'esistenza, se non che ieri ho visto la pubblicità sul fondo della prima pagina del Corsera, con foto giovanili dell'autore all'interno del quotidiano. Del libro, se n'è parlato ad Anno Zero e a Porta a porta, ma non ho visto nessuno dei programmi. E' stata
Nessie, con la
recensione scientifica che ne ha fatto sul suo blog, ad addentrarmi in questo
caso letterario. E' proprio il caso di chiamarlo in questo modo, poichè farà molto discutere.
Non l'ho ancora letto, ma, ispirato dalla prefazione al libro, riportata nel blog di Nessie, sono pervenuto a certe conclusioni, legate alla attuale situazione dei mercati finanziari globali.
I possessori di titoli azionari, non solo i neofiti, anche quelli di vecchia data, hanno ormai costatato sulla loro pelle, nelle loro tasche, che
il mercato azionario non paga: tutto questo, nonostante i guru e i maghi della finanza continuino a predicare che "
alla lunga, il mercato paga": tutte balle. Provate a raccontare questo concetto ai detentori di azioni
Alitalia, Telecom, S.T.M., Seat P.G., Mediaset - titoli ai quali se ne aggiungeranno altri nei prossimi mesi - e poi aspettate di vedere la loro reazione.
Alla fine, il mercato non paga e anzi è fonte di litigi familiari, dispiaceri, per via delle inutili privazioni a cui ci si è sottoposti per rincorrere le false chimere dell'investimento in azioni -
per quanto esse buone possano sembrare - come salvaguardia dei risparmi dall'erosione monetaria, onde procacciarsi un gruzzolo alternativo per la vecchiaia.
Nel futuro, prima di effettuare un investimento azionario, le nuove generazioni è meglio che si premuniscano adeguatamente, ponendosi questa semplice domanda:
perchè devo investire in borsa i miei risparmi?Se troveranno una risposta soddisfacente al centopercento, che investano pure, altrimenti è meglio che si astengano.
Divoramento dei risparmi: è uno degli effetti nefasti della globalizzazione spinta e accelerata che si potrebbe evincere dalla prefazione al libro di Tremonti - prefazione che si può leggere dal blog di Nessie.
Un
problema globale, che però potrebbe scaturire da una
disaffezione globale ai mercati - poichè la caduta che sta avvenendo sui mercati azionari è anche globale - potrebbe essere quello che non arriveranno più soldi da privati alle aziende
- poichè il gioco di investire in borsa non varrà più la candela. Esse, quindi, languiranno in attesa di salvataggi o finanziamenti dagli stati, con tutto quel che ne conseguirà in termini di produttività (rallentamenti, ritardi, qualità fuori controllo, ecc.). A creare accupazione, resteranno l'arte, il turismo, lo sport, lo spettacolo, ecc., ma se non saranno affiancate da una sana e forte attività industriale, che assicurino adeguate entrate agli stati, i servizi salteranno perchè gli stessi non saranno più in grado di provvedervi, salvo che non si torni alla schiavitù.
Si prospetterebbe, insomma, uno
scenario di miseria globale. E' questa, forse,
la paura richiamata nel titolo del libro di Tremonti? Lo sapremo solo leggendolo.
BUONA PASQUA A TUTTI