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martedì, febbraio 26, 2013

Grazie Grillo

Anche se fino ad un mese fa, con altri blogger de Il Castello 1 abbiamo avuto la forte tentazione di votarlo, credo che non l'avremmo mai fatto. Personalmente sono rimasto troppo affezionato al movimento creato a suo tempo da Berlusconi, poi successivamente sfociato anche in simpatie verso la Lega, che invece fino ai primi anni '90 avevo visto come il diavolo e l'acqua santa: e per uno ha genitori e moglie del sud, avere di queste attrazioni è tutto dire. Ma d'altronde, dopo lo scandalo alla ASL di Caserta, portato alla luce domenica scorsa da L'Arena di Giletti su Rai1, anche i miei sono d'accordo sull'istituzione delle macro-regioni, in cui ciascuna trattiene e amministra il 75% delle proprie entrate tributarie. E anche se ora, da appassionato di borsa, vedo i mercati che ci stanno dando parecchio contro, esco pienamente soddisfatto dal risulato di queste elezioni, perchè cessata la momentanea parvenza di caos, ne usciremo guariti e vaccinati, e forse l'Italia tornerà ad avere il ruolo di nazione primaria che le compete. Queste elezioni hanno per me avuto il pregio di spazzare via dal parlamento personaggi che credevano d'essere diventati ormai inamovibili, ed in primis Fini e Di Pietro, spesse volte criticati dalle pagine di questo blog. E di questo risultato non posso che ringraziare Beppe Grillo.

sabato, febbraio 23, 2013

Le istanze di Grillo

Ricevo e pubblico
..."Comunque sia, sarò costretto a votare ancora PDL, perchè, con buona pace di tutti, in ogni caso Berlusconi non potrà più fare il presidente del consiglio. A me che interessa più di tutto è che, votando PDL sarò sicuro che, se vincesse il PDL, sulla prima casa non avranno più niente da pretendere. Se devono tirar su dei soldi lo facciano da altre  parti, oppure risparmiando sulle spese, come per esempio rivedere e farsi restituire i soldi dati alle varie ciccioline, ai vari capanna, ai vari battista, ai vari toni negri, ecc.ecc. Perchè, comunque sia, e chiunque vada al governo, a far rientrare queste strampalate elargizioni dovrà provvedere. Chiunque sarà a governare, non potrà più far finta di niente su questi inconsulti fatti. In buona sostanza, dovranno prendere in seria considerazione - mediandole per quanto lo si voglia - tutte le istanze del Movimento 5 Stelle, visto che ieri sera a Roma erano in 800.000 ad applaudire Beppe Grillo".

martedì, febbraio 19, 2013

Si potrebbe forse fare

 
Panorama di Varzi - da Wikipedia
 
Anche questa sera i telegiornali sono stati inondati di notizie e di numeri a riguardo della crisi. Si è riparlato di numero di aziende che chiudono, di cassintegrati in continuo aumento, di nuovi poveri, categoria che in Italia assomma ormai a diversi milioni. Ma un segnale di speranza, quasi un aiuto, ci viene dall'Oltrepò Pavese, dove Eugenio Barbieri da Rivanazzano Terme (Pv) ha riscoperto, parlandone in maniera chiara e semplice dell' economia di sussistenza, la quale può essere d'aiuto a tanti.
Sorvolando la Valle Staffora, sopra Varzi, ha "declamato" la frase di Mario Soldati, dallo stesso "profferita" (così ha ripetuto con forza Eugenio Barbieri) durante uno speciale del Tg1 dell'8 agosto 1975.
 
Frase profetica, da veggente, da mettere in relazione con lo sopolamento avvenuto nei decenni addietro sulle colline dell'Oltrepò Pavese, e la crisi perdurante che stà attanagliando l'Italia e il mondo intero.
 
Quaranta anni fa le colline della Valle Staffora erano tutte popolate e coltivate, e chi scrive aveva avuto modo di appurarlo più volte. Oggi quelle colline sono spopolate e incolte, e proprio per questo potrebbero diventare fonte di sostentamento per molti nuclei familiari, fornendo loro la soluzione del problema. E in questo caso, il primo che arriva meglio s'accomoda. Perchè, non facciamoci illusioni, la crisi che stiamo vivendo sarà lunga, dura, e senza soluzione di continuità.    
 
Questo il messaggio profetico di Mario Soldati, estrapolato da Linea Verde del 17 febbraio 2013. 
 
"Io sento che verra un giorno in cui ci sarà una catastrofe ecologica, forse il mondo andrà male, e allora la gente sarà obbligata a disperdersi, a rifugiarsi qua e la in posti selvaggi, e allora tornerà di nuovo a capire qual'è la bellezza, qual'è la gioia della vita. Un giorno avremo per caso, e attraverso la sconfitta, attraverso un disastro, avremo quello che non abbiamo avuto il coraggio di darci per noi stessi: il rifugio dell'eremitaggio, di un ritorno alla natura.
... Sento questa gioia meravigliosa di vivere  ... Questo sole, questa gioia meravigliosa che è vivere fra queste cose povere ... Si potrebbe forse con un pò di buonsenso organizzare ... per tutti ... la vita ... una vita che andrebbe bene, si potrebbe forse fare. Si potrebbe forse fare".
 
Da Rai Replay, replica della puntata, visibile fino a lunedì 25 febbraio 2013 

domenica, febbraio 17, 2013

Le perle di Prodi

Poichè oggi si è rivisto in giro Prodi, per sostenere suoi amici di partito, ecco qui una carrellata delle sue performance, vere perle, a partire da quando fu nominato presidente dell'IRI nel 1982. Spicca la cronistoria degli affari portati a termine con De Benedetti, tessera n.1 del PCI, ora PD. Di costui spiccano gli affari portati a termine grazie a Prodi, tra cui spicca la vicenda Buitoni. Poi spicca la cronistoria degli affari portati a termine dall'Ingegnere in Olivetti, Infostrada, ecc. L'elenco è molto lungo, e non l'ho ancora letto del tutto, ma credo manchi la cronistoria della vicenda che mi riguarda direttamente, quella delle Cartiere Sottrici Binda.
 
E' un articolo ben fatto, che vale la pena di essere letto, non fosse altro che per rinfrescarsi la memoria su fatti salienti che, direttamente o indirettamente, hanno inciso sulla vita di ciascuno di noi.
 
 
Buona lettura

sabato, febbraio 16, 2013

Vicenda Finmeccanica

I detentori di azioni Finmeccanica han vissuto una settimana da incubo. Non è stata la prima volta, a dire il vero, ma ora è stata la magistratura, organismo all'interno del suo socio di maggioranza, a decretarne la debacle. E' come a dire che per colpa di un suo organo, lo Stato si è buttato la zappa sui piedi. Da lunedì pomeriggio, infatti, le azioni Finmeccanica han perso circa il 20%. Fate voi il calcolo di quanto han perso in capitalizzazione il pacchetto di azioni detenute dallo Stato in Finmeccanica, in tal modo, poi, calcolate quanto lo Stato, e quindi tutti noi, abbiamo perso in cinque giorni grazie al solerte intervento di un organismo dello Stato. Da notare che l'azienda non era in crisi e non aveva mancanza di lavoro o di commesse. Ma ora la vedo assai grigia per Finmeccanica, perchè ora, giocoforza, verrà messa nella lista nera da parte di molti stati. E ciò le pregiudicherà la possibilità di partecipare a gare internazionali per ottenere commesse. 

Molte volte ho scritto di questa società, e come son lontani i tempi in cui Finmeccanica, per bocca di D'Alema valeva molto di più dei 30 euro con cui fu privatizzata nel maggio 2000 (sic! ora vale 4 euro, e anche meno). In realtà Finmeccanica venne privatizzata ad euro 1,5 ma poi ci fu un raggruppamento mediante il quale 20 (venti) azioni divennero 1 (una).

Alla luce dei fatti di questi gioni (ENI, SAIPEM, FINMECCANICA, ecc. ecc.) vien da chiedersi a quale pro un piccolo risparmiatore debba continuare a credere alla borsa quale fattore di sviluppo? E' il caso di credere ancora all'istituzione borsa se basta uno stormir di fronda per distruggere valore?
Di questo passo, vedo assai buio il futuro dell'Italia. E a questo proposito c'è questo articolo ben fatto di Barbara di Salvo su Il legno storto http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=36223

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-i-tifosi-del-suicidio-industriale-italiano-5819.htm

domenica, febbraio 10, 2013

La chimera di Oscar Giannino

Dopo che ieri su Il Cittadino di Monza e Brianza avevo letto la notizia sulle grosse difficoltà che si incontrano nel poter vendere un certo immobile dell'hinterland milanese, m'è venuto da sorridere quando, nel programma In Onda di ieri sera su La7, Oscar Giannino ha lanciato come prima idea per la riduzione del debito pubblico italiano quella di vendere il, o parte del patrimonio pubblico. E l'ha detto convintamente Giannino, tanto che l'ha inserita al primo posto nel primo Consiglio dei Ministri, qualora dovesse vincere le elezioni.

Ed ecco il fatto raccontato a pag.25 de Il Cittadino del 9 febbraio 2013.

Al confine tra i comuni di Nova Milanese e Muggiò esiste un enorme edificio costruito negli anni '90, che ospitò per alcuni mesi il cinema multisala Magic Movie. Era dotato di enorme parcheggio privato e di una struttura moderna, avveniristica e all'avanguardia; dotata di tutti i più possibili e immaginabili confort. Ma non ebbe successo, tanto che dopo neppure un anno di proiezioni il cinema multisala cessò l'attività. E pensare che novesi, muggioresi, cinisellesi, desiani, ecc. vi avevano nutrito numerose speranze. Dopo mesi o anni di inattività e di abbandono era subentrato un gruppo di cinesi che vi avevano insediato centinaia di attività commerciali, vendendo merci a prezzi molto convenienti rispetto alle attività commerciali locali. Anche questa iniziativa però fallì quasi subito. Il tutto rimase fermo per qualche tempo, finchè qualche anno addietro il complesso immobiliare fu messo all'asta fallimentare per la vendita. Si aggiunga anche che nel frattempo in qualche modo si era dovuto provvedere alla costruzione ex novo di una strada a norma di legge.
 
Concludendo
 
Dopo il tentativo dei cinesi l'edificio andò all'asta. Dal 2010 ad oggi si sono sono svolte 3 aste, tutte andate deserte. La prima, quella del 2010, con prezzo base d'asta di 26 milioni di euro, la seconda con 20 milioni di euro, la terza, svoltasi martedì scorso, con prezzo base d'asta di 9 milioni di euro.
 
Si è quindi scesi da 26 milioni a 9 milioni, senza aver concluso nulla.
 
Ecco perchè il sogno di Oscar Giannino è destinato a naufragare. Infatti, chi comprerebbe gli immobili che lui avrebbe in mente di vendere, qualora vincesse le elezioni? Solo una cosa certa sarebbe capace di fare il suo movimento, quella di far perdere le elezioni al centro-destra. Con buona pace sua e dei 100 economisti (sic!!!) che dice gli si sono aggregati.       

lunedì, febbraio 04, 2013

Fine di un'epoca


Se qualcuno è arrivato ad inventare la tassa sull'ombra, allora ha ragione Berlusconi quando dice che anche gli imbecilli sanno inventare nuove tasse. Qualunque genere di tasse, e non c'è limite alla fantasia. Il difficile, per i futuri governi, di qualsiasi colore essi saranno, è di saper fare i dovuti tagli alla spesa pubblica. E' finita la pacchia per la casta politica, adesso, volenti o nolenti, arriverà la mannaia anche per loro; lo stato non ce la fa più a mantenere tutta quella schiera di politici. E' qui che cadranno tutti gli asini, quelli che si illudono di poter aumentare le tasse all'infinito, senza poi subirne le conseguenze disastrose. E' finita un'epoca, è ora che non illudano più i tartassatori di poter fare il bello e il cattivo tempo sulla pelle degli italiani. E' bastato l'annuncio di eliminazione dell'IMU sulla prima casa, e contestuale restituzione della stessa pagata l'anno scorso, per scatenare il panico tra gli avversari politici di Berlusconi. Anche ammettendo per valide le motivazioni da loro addotte, non è forse vero che dall'IMU si sono incassati 4 miliardi di euro in più del previsto? E allora dov'è tutto il timore su dove andrà a prendere i soldi Berlusconi per restituire l'IMU a chi l'ha pagata sulla prima casa? Il fatto è che i fautori delle tasse stan tremando perchè perdono consenso, e lo perdono perchè, oltretutto, sono loro ora a perdere di credibilità: il paese del bengodi è finito anche per loro. Tagli in vista anche per loro.   

domenica, febbraio 03, 2013

Quando Siena aveva un'anima

In questi giorni si sente molto parlare del Monte dei Paschi di Siena, ma poco o niente si sente parlare della sua città, della sua storia e della sua gente. Ci ha pensato Antonio Socci, con la news La mia bellissima Siena alla ricerca della sua anima, pubblicata da Libero il 27 gennaio 2013. La news si riallaccia alla questione dei derivati, che anche il Monte dei Paschi aveva sottoscritto.
 
La questione dei derivati è tra l'altro descritta molto bene nel libro/saggio di Giulio Tremonti Uscita di sicurezza.

Derivati, una  mina vagante, una bomba ad orologeria ad elevato potenziale dirompente, in grado di provocare un cataclisma a livello planetario, di mano in mano che essi giungeranno a scadenza. Nel libro Giulio Tremonti ne indicherà poi anche la via d'uscita, che in fondo, e con ogni probabilità, sarà molto simile a quella indicata da Socci nella news per la sua città di Siena. Dei tempi in cui i senesi si affidavano alla Madonna, e il Monte di Pietà, il loro Monte di Pietà era il vero Monte di Pietà, quello che avevano inventato loro frati alla fine del Quattrocento, e che fu poi copiato da tutto il resto del mondo.

Quando Siena aveva inventato il Monte, e tale si era mantenuta fino all'immediato dopoguerra, i senesi erano considerati italiani di alto rango, perchè la città aveva avuto un'anima.  


 

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