TreI: Imprenditoria Italiana Intelligente
Ne ha parlato Alessandro Di Pietro nel siparietto "Io gioisco", del suo programma odierno di "Occhio alla spesa", che va in onda la mattina su Rai1.
A Moncalieri è stato aperto un negozio, primo in Italia, del tutto originale: acquista, pagandola in contanti, la raccolta differenziata selezionata che gli viene consegnata: alluminio, ferro, carta, vetro, legno, plastica, ecc.
La vicenda mi ricorda di quando, bambino, raccoglievo i tappi d'alluminio delle bottiglie del latte e le consegnavo ad un intraprendente vicino di casa, che me le pagava dalle 20 alle 100 lire, a seconda della quantità in peso consegnata.
Complimenti, e auguri a questo Imprenditore Intelligente. Spero che a questa iniziativa ne facciano seguito altre in ogni paese d'Italia.
A Moncalieri è stato aperto un negozio, primo in Italia, del tutto originale: acquista, pagandola in contanti, la raccolta differenziata selezionata che gli viene consegnata: alluminio, ferro, carta, vetro, legno, plastica, ecc.
La vicenda mi ricorda di quando, bambino, raccoglievo i tappi d'alluminio delle bottiglie del latte e le consegnavo ad un intraprendente vicino di casa, che me le pagava dalle 20 alle 100 lire, a seconda della quantità in peso consegnata.
Complimenti, e auguri a questo Imprenditore Intelligente. Spero che a questa iniziativa ne facciano seguito altre in ogni paese d'Italia.
6 Comments:
nonostante odi a morte di pietro e la sua infima trasmissione, atta solo a infangare la reputazione dei piccoli commercianti, già mangiati vivi dalle tasse, l'idea di pagare la raccolta differenziata mi pare buona. Un saluto Mar
By Anonimo, at 20 ottobre 2008 alle ore 16:56
Mar,
effettivamente, la sua "moneta" la scaglia quasi sempre contro il manichino del commerciante.
Mia moglie, che è stata anche lei una piccola commerciante, conosce bene - ed io con lei - la realtà, a volte tragica, che sta dietro le tue parole.
Un saluto.
By marshall, at 20 ottobre 2008 alle ore 18:06
Marshall
ricordo che,quando ero ragazzino passava per le strade un uomo col carretto che comprava più o meno le cose che dici tu, con in più gli stracci. Questi ultimi venivano poi portati a Prato e riciclati nei tessuti.
Gli stracci da noi si chiamano cenci pertanto l'ometto veniva chiamato il "cenciao".Poi venne il boom economico...e questa tradizione si è persa.
ciao
Sarc.
By Anonimo, at 20 ottobre 2008 alle ore 20:32
Sarc.,
che ne dici? Pensi che, data la situazione attuale, ci potrebbe essere la possibilità concreta di un ritorno a quelle attività cosiddette povere? Che poi, tanto povere, se ci pensiamo bene, non sono. C'è gente che ci ha fatto i miliardi; e una nota famiglia italiana degli anni '60 - '80, trattando rottami non ferrosi, credo ci abbia costruito sopra un impero economico finanziario conosciuto in tutto il mondo (credo siano stati i Terruzzi).
Ciao.
By marshall, at 20 ottobre 2008 alle ore 21:31
Scusate ma mi accorgo ora di aver scritto "cenciao"invece di"cenciaio".
Io credo che, se fatto su scala industriale, si possa fare.
In altri paesi lo fanno e ci guadagnano.
ciao
sarc.
By Anonimo, at 20 ottobre 2008 alle ore 21:49
ai ai ai di pietro
http://leopinionidigeronimo.blogspot.com/
By Anonimo, at 21 ottobre 2008 alle ore 11:56
Posta un commento
<< Home