marshall

domenica, dicembre 27, 2009

Avvoltoi

Questo post è dedicato ai tanti creduloni che pendono dalle labbra di Marco Travaglio, e che magari sprecano tempo e denaro per andare ad ascoltare le sue performance giornalistiche in qualche teatro milanese o d'Italia. Personalmente non ho mai nutrito simpatia per lui, tantè che quando appare in qualche trasmissione, cambio subito canale, per poi magari tornarci quando ha terminato le sue elucubrazioni. A parte il fatto che ormai lo si può vedere, forse, solo su AnnoZero, programma del quale stò a debita distanza; stessa distanza che, mi pare, stanno tenendo anche altre trasmissioni, altri programmi. Prima ancora della scoperta su di lui di oggi, lo consideravo già uno di quelli che sanno cavalcare l'onda allo scopo di procurarsi fama ed agi senza faticare troppo. Alla luce di quanto ho appreso dal filmato You Tube, segnalato in calce al presente, devo dire d'aver avuto fiuto nel diffidare di costui. Salvo credibili smentite da parte sua, e profondi chiarimenti in merito alla vicenda testimoniata da questo YouTube, posso ora definirlo un "giornalista" da strapazzo, senza più tema di smentita. Analizzando la vicenda, appare del tutto evidente di trovarsi di fronte ad un giornalista ingenuo, un boccalone (di quelli che, insomma, si possono far su come si vuole, facendogli credere quel che si vuole), oppure un giornalista senza scrupoli, un manipolatore, una sorta di avvoltoio, alla stregua dei due personaggi che si vedono da tale filmato YouTube. Insomma, credo che di questa vicenda dovrà chiarire tanti aspetti, se vorrà recuperare una certa rispettabilità.
Per anni Marco Travaglio ha cavalcato la storia dei cavalli di Mangano, di Dell'Utri mafioso, ecc.ecc., facendocele credere come oro colato; ci aveva montato dei libri, che han venduto e gli hanno procurato fama e denari. Libri come, per esempio, Montanelli e il Cavaliere, che mi regalarono, come scritto in altro post, e al quale feci fare la fine che meritatava.


Dal Blog Aquaeductus:
IMPORTANTE.
Riguarda la famosa intervista a Borsellino, di cui si conosce la copia truccata.

http://www.youtube.com/watch?v=Pa4e1QqG0lg&feature=player_embedded

Aggiornamento:
vedere il blog:
http://segugio.splinder.com/post/21940742/L%27INTERVISTA+A+PAOLO+BORSELLIN

sabato, dicembre 26, 2009

Un duo, quasi trio, di furbacchioni

L'ultimo post di Sarcastycon fa pensare ad un trio di furbacchioni. Un trio che ha trovato modo di far soldi, sfruttando la satira in modo maldestro, e affinandosi nell'arte dello "sputtanamento"; come adesso sembra abbia imparato a fare anche il capostipite dei tre. Che bisogno c'era di tirare in ballo un'intervista del 1991, per scrivere un altro libro su Berlusconi? Già ne ho uno della Baldini Castoldi Dalai, edito l'anno scorso, che, dopo averne letta qualche pagina, l'ho buttato da qualche parte perchè mi era sembrata la solita solfa. Se è per quello, anch'io conosco un aneddoto del presidente Berlusconi, riferito agli anni '80, di quando faceva l'imprenditore a tempo strapieno e curava personalmente tutti gli acquisti di Euromercato, che all'epoca faceva parte del gruppo Standa: l'ho già raccontato in altro post, e non ritorno sull'argomento. Ad ogni modo credo che i tre abbiano trovato la maniera di far soldi puntando sull'ingenuità popolare: un modo per fare lauti guadagni col minimo sforzo: e intanto i gonzi li stanno ad ascoltare e prendono le loro gag e le loro parole come oro colato. Ho incluso anche il capo famiglia, in quello che prima era solo un duo, perchè stando all'articolo di Antonio Selvatici, pubblicato da Sarcastycon, assieme alla sua vignetta satirica, pare che anche il padre si stia adeguando all'andazzo dei figli. Beninteso, però, che, dei tre, sarei propenso a salvare almeno il figlio, perchè sa essere veramente esilarante, soprattutto quando prende di mira anche altri personaggi pubblici, che non sono il solito Berlusconi. Nelle gag del fratello vi è una certa originalità e "decenza", mentre quelle della sorella sembra si basino solo sullo "sputtanamento", e su false credenze popolari (che ormai non sono più quelle della maggioranza). Insomma, nelle sue gag c'è ben poco di artistico, di originale: è meglio che Rai, Mediaset, o altri, si basino d'ora in poi su altri artisti (ne ho vista una brava, romanesca, anche se non più giovanissima, su Rai1, il pomeriggio della vigilia di Natale). Quanto al libro di 600 pagine, scritto dal padre dei due, credo sia un mattone, come quello dell'allora segretario dei DS, libro che mi regalarono e che usai come ferma porte, finchè non lo buttai al macero perchè troppo sgualcito.

mercoledì, dicembre 23, 2009

Montanelli e il suo Inquisitore


A proposito del mio ultimo post, Il mistero del Natale, pubblicato sul Giardino delle Esperidi, nell'archivio storico del Corriere della Sera ho trovato un articolo di Indro Montanelli, linkato in calce, che sintetizza bene la figura di padre Alessandro Scurani. I due ebbero scambi di vedute assai vivaci; scambi avvenuti nella chiesa di San Fedele, a Milano, dove anch'io, a proposito del suddetto post, solevo talvolta incontrarmi con padre Scurani. Costui, nel 1971, aveva pubblicato un libro di 100 pagine, dove accusava il giornalista Montanelli di ogni sorta di misfatti. La notizia è riportata nel link sottostante ed è interessante (è del 10 febbraio 1999, pagina 37 del Corriere; non riproducibile a causa del copyright) perchè contiene una vivace disquisizione sulla figura di papa san Gregorio Magno, un papa straordinario, per l'epoca in cui è vissuto; epoca di sbando e di tragedie immani, ove bisognava tenere insieme i cocci di quello che era rimasto dell'Impero Romano d'Occidente. Questo papa seppe adempiervi egregiamente, nonostante, è stato scritto, fosse stato un uomo fisicamente poco dotato.

http://archiviostorico.corriere.it/1999/febbraio/10/mio_inquisitore_Padre_Alessandro_Scurani_co_0_990210232.shtml

Sopra: Chiesa di San Fedele - Milano: foto di milanoneicantieridellarte.it

Buon Natale a tutti

sabato, dicembre 19, 2009

Alla riscoperta di Venezia


Ho perso tempo prezioso, restando fermo nella mia convinzione che un disabile in sedia rotelle non possa vivere a Venezia: un errore madornale. E' vero, ci sono ben 200 canali nel centro storico di Venezia, per attraversare i quali ci sono oltre 400 ponti, delle più svariate dimensioni e tipologia; grosse e spesso invalicabili barriere per un disabile in carrozzina; ma ci sono zone di Venezia perfettamente vivibili, e soprattutto godibili anche per un disabile. Ormai, tramite il sito www.venezia.360map.it, ho girato parecchio per Venezia, localizzando Campi e Calli - le famose piazze e vie di Venezia - tra l'altro, tutte di bellezza fuori dal consueto, perchè sgombere e libere dall'invadenza automobilistica e motociclistica. Ho notato che in talune piazze e vie (campi e calli) vi sono anche alberi e aiuole, che nelle foto estive appaiono splendidamente fiorite, e vi sono anche diversi parchi, tra pubblici e privati, che rallegrano le vedute, già belle di per sè. Piazze e vie che sono comunque sempre servite da un efficientissimo servizio di vaporetti, perfettamente attrezzati anche per il trasporto di carrozzine. Errato pregiudizio, pertanto, quello per me vissuto sinora, che Venezia fosse una città "nemica" dei disabili.

Partendo da questo cambio di convinzione, sto quindi pensando di cambiar casa, andando a vivere a Venezia, lasciando quindi la vita caotica di Milano; tutto questo, ovviamente, in prospettiva per figli e nipoti.

Sono giunto a questa decisione dopo aver visto la puntata odierna di Ambiente Italia. Ho visto cortei di gente contrari al Ponte sullo Stretto, cortei di gente contrari alla costruzione delle nuove nove centrali elettriche nucleari programmate; ho visto gente contraria all'installazione delle centrali elettriche fotovoltaiche, perchè sottraggono terreno all'agricoltura; e ho visto gente contraria alle pale eoliche, perchè deturpano il paesaggio. Mia madre, in casi come questi, dice che non si combinerà nulla, perchè c'è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda. Tutto questo, fnchè resteremo a secco di energia, quando allora qualcuno cambierà opinione e si provvederà a lasciar costruire qualcosa, in tutta fretta e furia.

Morale: come fuzioneranno le industrie, se si dovrà ridurre il consumo di combustibili fossili per ridurre l'emissione di CO2? E come funzioneranno le macchine del futuro ad energia elettrica, se di energia elettrica non ne verrà prodotta di più, per poter far funzionare le auto elettriche? Una delle possibili soluzioni intelligenti potrebbe essere quella di far ridurre drasticamente i coonsumi elettrici del 20% a ciascuno. Ma di questa soluzione non se n'è neanche accennato. Ecco allora che torneranno in auge le città d'acqua come Venezia, dove per muoversi basteranno gambe buone e robuste braccia per poter far scivolare sull'acqua un gondolino.
Foto: Canal Grande - Venezia. Da terjenet.com

mercoledì, dicembre 09, 2009

Monte Rosa visto da Milano

Oggi Milano si è svegliata con un sole sfavillante, questo è il massiccio del Monte Rosa (cliccare, per ingrandire, andando sopra con la freccetta), come si vedeva alle ore 8.3o, da nord-nord Milano. E' appena percepibile la lieve tonalità del colore rosa, caratteristica peculiare di questa montagna - anche se il nome Rosa non le deriva dalla colorazione, bensì da altri motivi - soprattutto all'alba, e dall'angolazione in cui mi trovo; da altre angolazioni è più percepibile al tramonto. Per vedere la colorazione del rosa bisogna essere mattinieri, e sempre all'erta, dalle mie parti, perchè bisogna anche essere fortunati e trovarsi nel bel mezzo della concomitanza di vari fattori ambientali e climatici: cielo terso, sereno, privo di nuvole, proprio come oggi; e privo di quella cappa di smog che sovente aleggia su Milano; fattore, questo, che ne comprometterebbe irremidiabilmente la visuale. E' necessaria, poi, la giusta angolazione del sole rispetto al punto d'osservazione. Ad ogni modo, alle ore 10 il Monte Rosa e le alte montagne che le stanno a destra e sinistra, stanno splendendo di luce bianca propria: il colore della neve.

domenica, dicembre 06, 2009

Odissea, ricordo di un evento

NO B day

Non ho seguito il NO B day, non so quindi come sia andata a finire, e, francamente, non mi interessa più di tanto. Mi è bastato, infatti, vedere la vignetta creata da Sarcastycon, questa , per capire che sia stata una delle solite cretinate messe in piedi da buontemponi.
Detto questo, mi è bastato aver assistito alla furiosa invettiva di Vittorio Sgarbi nella Domenica 5 di oggi, che se l'è presa indirettamente contro i giudici che avevano ritenuto credibile Spatuzza, per concludere che, se uno dei motivi della "sfilata" è stato quello che Berlusconi dovrebbe farsi processare, egli fa bene a non farsi processare da certa magistratura. Di quale magistratura? Di quella che dice essere credibili i ricordi di fatti avvenuti 15 anni fa, e raccontati da un pluri-pluriomicida come Spatuzza, che ha già 40 (o forse più, dato che non lo ricorda più nemmeno lui) omicidi sulle spalle - tra i quali quelli di un bambino tenuto 700 giorni in ostaggio, prigioniero, e del quale ha forse anche abusato, prima di essere stato sciolto nell'acido! - e che, stando alle parole di Emilio Fede nel Tg4 di giovedì, ha partecipato a 9 raid, o stragi, ed ha già accumulato 6 ergastoli, tanto che dovrebbe rinascere 5 volte, per poterli scontare tutti! Questo genere di magistrati, dunque? Magistrati per i quali, persone come Spatuzza sono credibili? Ma mi facciano il piacere: che vadano a lezioni di psicologia criminale, prima di fare i magistrati penalisti!

Fa bene, dunque, Berlusconi a voler procrastrinare i processi alle calende greche, se poi a giudicarlo dovesse incappare in persone-giudici incompetenti come queste, che, tra l'altro, non risponderebbero mai del proprio operato!

sabato, dicembre 05, 2009

Pennellata del Monte Rosa


Le giornate primaverili continuano, qui a nord diMilano, e mentre scrivo, ed alzo gli occhi, vedo davanti a me il massiccio del Monte Rosa innevato. Alla sua sinistra si vedono nitidamente le cime imbiancate di quelle che credo siano il Weisshorn e il Cervino. Credo siano loro perchè sono le due cime perfettamente imbiancate, assieme al massiccio del Monte Rosa, che invece si riesce a distinguere perfettamente, in quanto domina tutti i monti circostanti. E pare che esso stia giocando col sole e col velo di nuvole, perchè cambia di aspetto attimo per attimo: all'inizio del post era bianco grigio, poi era diventato tutto bianco, e ora, alle 11.20 mostra bianca e splendente la cima esposta al sole e grigia la parte in ombra. E' uno spettacolo: sembra che ora, alle 11.24, stia irradiando luce alle cime dei monti che gli stanno a sud-ovest, perchè prima erano grigi ed ora appaiono anch'essi di color bianco innevato.
Ore 11.26: il Monte Rosa è diventato improvvisamente grigio, tranne qualche chiazza alla base, ancora bianca luminescente. Nel frattempo le due cime alla sua sinistra sono ridiventate bianche indorate.
Ore 11.32: ciò che prima ai suoi piedi e intorno a lui sembrava grigio - verde scuro, ora sta assumendo una colorazione biancastra, bianco/grigia, bianco/sporca.
Ore 11.35: il Monte Rosa sta assumendo una colorazione a macchia di leopardo: qua e là macchie di bianco sporco, e qua e là macchie di grigio chiaro. Il bello è che, mentre scrivo, il Monte Rosa sta ridiventando quasi tutto bianco: sembra appunto quel gioco che il monte Rosa sta facendo col sole, nel cielo velato.

Insomma, riprendere il Monte Rosa in queste condizioni di continua mutevolezza, anche per un pittore Macchiaiolo, per quanto bravo egli sia, sarebbe impresa ardua. E il blogger Josh, grande esperto di storia dell'Arte, ci saprebbe fornire ampie spiegazioni di tale difficoltà.
Ore 11.44: cime grigie e base bianco/grigia; intorno grigio, grigio chiaro alla sua destra, grigio, con ampie chiazze di bianco alla sua sinistra.
Ore 11.47: vedo riapparire la strisciolina di bianco fulgente dietro il versante che dirada dolcemente verso sudovest. La cima del Rosa era grigia mentre scrivevo, ed ora, alle 11.51 riprende ad illuminarsi di bianco splendente.

Il rintocco delle campane mi segnala che è mezzogiorno, e la cima del Monte Rosa è ridiventata tutta bianco/luminescente, tranne le parti in ombra che sono grigie.
Or e 12.30: al rintocco della mezza, terminate le correzioni e inserita la foto, il Monte Rosa domina la veduta. Bianca luminescente la parte esposta al sole, grigia la parte in ombra, tanto che si riescono a distinguere chiaramente tutte le numerose cime da cui è formato.
Foto: Monte Rosa, parete est, dal passo del Monte Moro. Wikipedia

mercoledì, dicembre 02, 2009

Giornate primaverili a Venezia e Milano

L'amico Fausto, nel post Bella giornata a Venezia, documenta di come ieri sia stata una gran bella giornata nella sua città, e che il fenomeno dell'acqua alta, del quale i telegiornali non documentano compiutamente, dura solo le 3 / 4 ore della mattinata; ciò che è avvenuto anche l'altro ieri, 30 novembre. Ieri, come ci documentano le sue foto, dal suo blog , è stata una gran bella giornata, con temperature gradevoli e quasi primaverili, confermando così il messaggio, Autunno a Venezia , secondo il quale l'autunno, e, per ragioni anche prettamente economiche, soprattutto novembre e dicembre sono i mesi migliori per visitare Venezia.
Comunque, anche qui a nord di Milano ieri è stata una gran bella giornata: l'aria era talmente pulita, e il cielo tanto terso, che dalle finestre di casa riuscivo a vedere nitidissima la Corona delle Alpi, in mezzo alle quali svettava il massiccio del Monte Rosa. Anche oggi c'è il sole, ma una bassa coltre di smog preclude la vista dell'orizzonte; la Corona delle Alpi non è più così nitidamente visibile come ieri; si riesce però a vedere la sommità del Monte Rosa. Comunque, ieri ho approfittato della mia uscita settimanale per la fisioterapia, andando poi in campagna a trovare certi amici, con i quali siamo stati fin quasi alla una a goderci il sole primaverile, stando fuori all'aperto. Non faceva il benchè minimo freddo.


 

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