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giovedì, novembre 30, 2006

Bamba e Ribamba

Non mi sono scordato del Premio Bamba andato in onda lunedì 27 novembre alle ore 21 su Odeon Tv e, da questo lunedì, replicato alle ore 22,30 circa, visto il grande successo di questo programma di premiazione.

Ne scrivo, per chi non lo avesse visto, perchè è imperdibile.

Sarà poi utile stilare anche una classifica - a futura memoria - aggiornata a partire dal 10 aprile ultimo scorso.

Dunque, il Bamba settimanale.

Bamba a Diliberto anche questa settimana. Ecco perchè nel titolo lo abbiamo chiamato anche noi Ribamba, come hanno fatto Vittorio Feltri e Roberto Vallini, i curatori del programma.

La settimana scorsa gli era stato assegnato il Bamba per i motivi che troverete nel post del 18 novembre.
Saprete anche che - come riferito anche nei blog di Eleonora e Monica, tanto per citarne solo alcuni - Diliberto addossò la colpa dei fatti di Roma del 18 novembre a gruppi di facinorosi che non avevano niente a che spartire con le direttive, in merito a detta manifestazione, impartite dalla direzione dei Comunisti Italiani. E di ciò Diliberto se ne rammaricò con la direzione di Libero, all'indomani dell'assegnazione del premio Bamba.
La redazione di Libero, allora fece una ricerca per trovare tracce del programma o dei volantini di quella manifestazione, e li trovò nientemeno che sul loro sito ufficiale.
Pertanto Libero pubblicò giovedì 23 il programma ufficiale di quella manifestazione così come era uscito dalla direzione Comunisti Italiani.
Diliberto, dopo la pubblicazione su Libero di quel documento, andò su tutte le furie, minacciando di querele il quotidiano, chiedendo loro dove avessero trovato l'originale di quel documento.

Colpo di scena.
Chissà come c'è rimasto male Diliberto nell'apprendere che tale documento è stato trovato e scaricato nientemeno che dal loro sito ufficiale passando da rinascita.it, se non sbaglio nel riferire la notizia!

E' stato quindi smascherato ignominiosamente, e non si poteva, quindi, che riassegnare a lui il premio Bamba settimanale, nonostante le numerose altre candidature.
E, poichè gli era già stato assegnato la settimana scorsa, non si poteva fare altro che chiamarlo
Premio Ribamba.

domenica, novembre 26, 2006

Il pizzo legale

Il pizzo legale sarebbe quel surplus di tasse che viene imposto ai cittadini cosiddetti "onesti" o a coloro che, pur "desiderandolo", non possono sottrarsi alle maglie di un fisco vorace, che si mangia tutto.
Quando l'imposizione fiscale va oltre ogni limite di buonsenso e assennatezza, si può affermare - senza peccare - che si è costretti a pagare il pizzo legale. Lo stato, per dispiegare questo suo potere ha tutti i mezzi "legali" per farlo, anche in virtù del mandato speciale conferitogli da una parte dei suoi cittadini.

Tutti, indistintamente, pagano questa sorta di pizzo.
Anche coloro che "si illudono" di non pagarlo, lo pagano indirettamente, perchè se lo ritrovano aggiunto nel costo delle merci, dei beni, dei servizi di cui hanno necessità.

Facciamo un esempio banale sotto gli occhi di tutti.
Provatevi a chiedere in affitto un locale ad uso commerciale, professionale, artigianale, o per qualsiasi attività di lavoro o di studio o quantaltro! Vi trovereste di fronte a richieste di affitto considerate esose in ogni caso.
Ma se vi metteste nei panni del proprietario del locale e faceste un pò di conti, vi accorgereste di quanto resterebbe nelle sue tasche di quell'affitto: circa la metà di quello che incassa. L'altra metà va al fisco e alla creazione di un fondo della cosiddetta "indennità risoluzione contratto, con restituzione locali", imposta per legge.

Il nostro carissimo blogger ZENER, che mi risulta essere un valente commercialista, potrebbe darci un dato esatto su questo argomento.

E' pertanto palese che gli affitti suddetti debbono essere necessariamente cari e costosi. Tale esosità la si deve, maggiormente, alla esosità del carico fiscale al quale nessun contribuente, proprietario di immobili commerciali, può sfuggire.

E' quindi altrettanto palese che il costo di tali affitti, obbligatoriamente maggiorati, vadano poi a scaricarsi sui prezzi dei beni o servizi che vengono prodotti in tali locali.

Ragionando, e applicando questo genere di considerazioni ad altri settori della vita quotidiana, è quindi dimostrato, con questo banalissimo esempio, che nessuno può sottrarsi al "pizzo legale".

mercoledì, novembre 22, 2006

Il paese di cuccagna

Parafrasando il sentimentale romanzo di Matilde Serao, Il paese di cuccagna, è l'Italia intera a dare i numeri "del lotto", non solo Napoli: dove per Italia si deve intendere i suoi attuali governanti.

In un galà di cena tenutosi a Vicenza tra il ministro Padoa Schioppa e una folta rappresentanza di industriali veneti, tra i quali Benetton e Moretti Polegato, il ministro ha dichiarato che per restare entro i parametri di Bruxelles sono sufficienti 14 miliardi di manovra finanziaria. Gli altri miliardi richiesti agli italiani, per arrivare ai 35 o 40 miliardi, servono per lo sviluppo.

Sviluppo: in questo caso a me suona più come un eufemismo per disorientare gli italiani sulla vera natura dell'ulteriore prelievo. Natura che nasconde la vera volontà di perpetuare lo stato degli sprechi, dell'assistenzialismo "alla cieca", degli aiuti "a pioggia" e "senza controllo", dell'accoglienza "incondizionata" di tutti e di chiunque, ecc.,ecc.

In pratica, questo ulteriore prelievo serve per mantenere rigogliosamente in vita il paese di cuccagna: appellativo che ormai si è addossata e si vuole far mantenere all'Italia da parte dei suoi governanti.

Il paese di cuccagna dove sanno di trovare ottime condizioni di vita - tutelati dalla legge e dalla costituzione - i lazzaroni, gli sfruttatori, i mantenuti dello stato, i delinquenti comuni e non comuni, i profughi, i diseredati, gli esclusi, gli abbandonati e cacciati di altre nazioni; e chi più ne ha, più ne metta.

Per farla breve, in questo paese di cuccagna, o di bengodi, che dir-si-voglia, tutti trovano libera, gratuita, incondizionata assistenza, a spese dei tartassati, bonaccioni e boccaloni italiani.

lunedì, novembre 20, 2006

Assegnato il premio BAMBA

In diretta dalla redazione di Libero.
Programma ripreso dalla rete televisiva Odeon e altre emittenti locali nazionali.

Il premio BAMBA è stato assegnato all'on.Diliberto per aver partecipato al corteo svoltosi sabato scorso a Roma.
Corteo durante il quale sono anche stati dati alle fiamme tre fantocci raffiguranti tre soldati: un americano, un israeliano, un italiano. Oltre a tutto il resto che sorvoliamo.

Ora, poichè Diliberto fa parte della coalizione di governo, risulta incomprensibile un simile comportamento.
Comportamento che risulta pertanto inaccettabile da buona parte della gente comune; anche se Diliberto pare essersi giustificato dicendo che lui manifesta ogni qualvolta lo ritiene opportuno (manifesta contro se stesso - a me sembra masochista).

Quindi: BAMBA. Bamba meritato; che gli è stato assegnato, come di consueto, da Vittorio Feltri e Roberto Vallini.

Alla fine si è anche stabilito che una parte del premio dovrebbe andare all'on.Prodi perchè inserendo nella sua coalizione certi partiti, doveva sapere che avrebbe dovuto sopportare manifestazioni del genere; e il riprendere Diliberto per quel che ha fatto non ha certo ridotto la figuraccia e crollo di consensi che si è accollato.

A questo punto la classifica provvisoria dei premi Bamba è la seguente:
on.Prodi 3 premi bamba più un pezzetto di questo
on.Diliberto 2 premi bamba
a seguire una folta schiera con 1 premio bamba.

sabato, novembre 18, 2006

Educazione Civica nelle scuole

Sono contrario all'idea lanciata da Fini di portare nelle scuole italiane lo studio del Corano, sia pure come materia facoltativa.

Chi ha voglia di leggerlo o studiarlo può farlo direttamente, e crearsi una cultura islamica: ci sono innumerevoli testi sulla materia.

Nel 2004 lessi un libro sull'Islam: racconta la vita del ragazzino arabo che scrisse il Corano sotto dettatura di Maometto. E narra la vita del Profeta e la nascita dell'Islam, per come la vide e la descrisse il giovane ammanuense del Corano.

Questo libro - di cui non ricordo l'esatto titolo e nome dell'autore - è stato scritto da un giovane scrittore napoletano originario dell'Egitto.

In una nazione come l' Italia, a maggioranza cattolica, è stato fatto di tutto per relegare l'ora di religione al ridicolo di materia cenerentola; ridotta a materia inutile e facoltativa.
Ora, invece, si fanno avanti promotori dello studio del Corano nelle nostre scuole; materia che interessa una parte molto marginale degli abitanti, e quasi nessun interesse da parte della popolazione autoctona.

Ciò che invece vedrei di buon auspicio, e con me sarebbero moltissimi i sottoscrittori di questa idea, è il ripristino di due ore settimanali OBBLIGATORIE di EDUCAZIONE CIVICA con regolare e serio voto che influisca sulla promozione o bocciatura dell'alunno.

Materia nella quale vengano anche insegnati i fondamenti delle più importanti religioni monoteiste del mondo: CRISTIANESIMO, ISLAMISMO, EBRAISMO, BUDDISMO, in modo da ben educare i giovani a scelte consapevoli sul loro futuro indirizzo religioso.

mercoledì, novembre 15, 2006

Livia Turco, ovvero Ponzio Pilato

Ci sono notizie che i Blogger impegnati del Gruppo il Castello1.blogspot hanno già riferito da mesi, in tante versioni. Sono notizie importanti, la cui ripetizione non nuoce e non stona; ed è un bene che vengano rispolverate ad ogni propizia occasione.

Quando ieri ho sentito dal telegiornale che il ministro Livia Turco ha raddoppiato per decreto la quantità di cannabis che si potrà detenere senza rischiare il carcere, sono stato colpito da un raptus di rabbia.

E mi sono detto: è meglio che persone del genere se ne stiano a far danni - se i loro concittadini glielo permettono - nelle loro terre d'origine, anzichè sedere ai vertici delle istituzioni nazionali a sfogare la loro mania di protagonismo.

Si. Perchè è solo mania di protagonismo e ambizione di voler lasciare in ogni caso una traccia di sè nella storia della Repubblica Italiana che la ministra Livia Turco si è accinta a varare quel decreto: come se ce ne fosse veramente bisogno!

La vicenda è nota a tutti. Aggiungo una nota in questo barracame.

Il principio attivo della cannabis esplica un "benefico" effetto su determinate patologie: particolarmente nella sclerosi multipla.

E' scientificamente provato che l'uso della cannabis, per chi è affetto da tale male, riduce la rigidità muscolare e affievola il senso di dolore - costituito da fitte lancinanti - che si provano durante l'uso "forzato" dei muscoli colpiti dalla malattia.

Ma è anche altrettanto noto, ai più, che l'uso della cannabis - perchè in sostanza di ciò si tratta - continuato, prolungato e consumato anche quando si potrebbe farne a meno, riduce via via le funzioni del cervello, sfaldandolo.

E' quindi noto, a chi vuole informarsi, l'effetto negativo che viene prodotto sulla salute di un individuo che fa uso prolungato di cannabis.

Mi chiedo pertanto, e per l'ennesima volta, cosa abbia a che fare con la salute un provvedimento del genere preso dal suo ministero.

In questo caso, Livia Turco mi ricorda tanto Ponzio Pilato che per scrollarsi di dosso una "rogna" ha fatto mandare a morte Gesù Cristo, Il Salvatore.

lunedì, novembre 13, 2006

Cronache dalla Brianza

Scusate se mi concedo una frivolezza.
Rileggendo il bando del concorso letterario "Citta di Nova Milanese" - del quale ho parlato nel post qui sotto - noto con piacere che l'associazione culturale "Il Cortile", promotrice e curatrice del premio, ha sede in quella scuola di Nova Milanese, dove è avvenuto quel fatto di cronaca che ha visto interessata un'insegnante supplente di matematica e cinque suoi allievi.
Ne ha parlato anche Vittorio Feltri assieme a Roberto Vallini in Libero di sera, andato in onda poco fa.
Essi, con una gradevole e sorniona ironia, hanno sdrammatizzato completamente la vicenda, mettendo quanto meno in evidenza il fatto che in quella cittadina ci sono ragazzi virili.

Mi è poi sovvenuto un ricordo di gioventù.
Anch'io, quando facevo l'avviamento professionale (allora non si chiamava scuola media inferiore), avevo una professoressa di matematica che si era letteralmente innamorata di un mio compagno di scuola di 14 anni, che ne dimostrava almeno 17 per prestanza fisica e corporatura. E, se proprio devo essere completamente sincero, tutti i suoi compagni di classe, me compreso, invidiavano costui.
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Per la cronaca, il premio bamba è andato al ministro Giuliano Amato.
Il perchè lo potrete trovare cercando e frugando nel blog di Eleonora.

sabato, novembre 11, 2006

Il serpentone di Milano

La recente edizione del concorso letterario "Città di Nova Milanese" è stata vinta da Angelo Paschi, provetto scrittore in erba di Mestre.
Il tema di quest'anno è stato dedicato "all'uomo e l'ambiente che lo circonda". L'opera vincitrice ha per titolo "L'evoluzione costruttiva"
In essa, l'autore prefigura un ambiente in preda all'inquinamento atmosferico, e che la Natura, per consentire la sopravvivenza del genere umano, compie sull'uomo una raffinata mutazione genetica.

E' la narrazione fantascientifica del dramma cui potrebbero andare incontro le generazioni future, a causa dell'inquinamento, e di come "mamma Natura" potrebbe "intervenire" risolvendo il "problema".
Per sopravvivere nelle città inquinate, gli individui dovranno adattarsi, "mutare geneticamente", e procreare individui "adatti" all' "ambiente sconvolto".

Il tema trattato dall'autore è quindi quello degli effetti dovuti all'inquinamento atmosferico e le ripercussioni che ha sulla salute umana; e si cimenta nella ricerca, attraverso ipotetiche - ed ironiche - mutazioni genetiche, di nuovi "modus vivendi".

Per inciso, sembrerebbe che l'autore abbia trovato ispirazione da un nostro post del 6 settembre scorso " Emergenza Terra ", e dai commenti scientifici dei blogger Monsoreau e Imhotep.

In ogni caso, il fatto che la giuria di tale concorso letterario abbia assegnato la vittoria ad un racconto incentrato sulle mutazioni genetiche, che sarebbero necessarie all'uomo per poter sopravvivere in un pianeta avvolto e surriscaldato da una cappa incessante di smog, è indicativo del fatto che il problema è molto sentito dalle masse.

A dar man forte a questo genere di tesi è intervenuto anche il Wwf che nel suo ultimo rapporto "Living Planet 2006", ha sparso ulteriore catastrofismo sulle pagine dei giornali.

Ben vengano quindi idee come quella del sindaco di Milano Letizia Moratti che, anche se improponibili e inaccettabili, servono però a mantenere viva l'attenzione di tutti sul grave problema dell'inquinamento atmosferico.

Si afferma che ogni giorno Milano è attraversata da un fiume di 800.000 automobili. Un serpentone di auto lungo 4.000 kilometri - quattro volte la lunghezza dell'Italia.

L'imposizione di tiket all'ingresso in città - disposizione della quale si parla ormai da tanti anni - potrebbe essere una della tante soluzioni al problema del traffico cittadino e dell'inquinamento atmosferico, ma è la più controversa e la più difficile da adottare.

Una soluzione tecnica più facile e più veloce da attuare, sarebbe quella dell'utilizzo su larga scala del cemento TX-Active, tecnologico, autopulente e antismog, messo a punto e brevettato nel 2004 da Italcementi, uno dei leader mondiali del settore.

La caratteristica di questo cemento è quella che, aggiunto negli impasti per asfaltatura di strade e negli intonaci per pareti esterne di fabbricati, contribuisce all'abbattimento, quasi a zero, delle polveri sottili presenti nello smog.

Invece, dopo le notizie rimbalzate due anni fa, di questa clamorosa scoperta, e di iniziative sul suo utilizzo, non si è più sentito parlare.

Sono pronto a fornire la mia consulenza gratuita, su questo argomento, al sindaco di Milano Letizia Moratti; affinchè non vada ad assumere altre persone superstipendiate, come i 55 nuovi dirigenti che ha in animo di assumere a PalazzoMarino.

Ma su questo argomento, che mi vede assolutamente contrariato, tornerò con un apposito post.

Quindi, come dimostrato in tutti i casi della vita, la scienza contribuisce e trova i rimedi per risolvere i grandi problemi che assillano l'umanità. Sono poi i politici e gli amministratori locali che devono ingegnarsi per dirottare risorse su quelle scoperte.

Magari prelevandole dal settore che ho testè denunciato: quello dei nuovi 55 dirigenti che ha in animo di assumere Letizia Moratti.

venerdì, novembre 03, 2006

L'oro di Napoli

Le immagini e le notizie su Napoli e Campania, diffuse in questi giorni nel mondo, offuscano oltremodo la sua immagine di regione a vocazione prettamente turistica.
Nessuno, estraneo alla regione, deve avere la pretesa di dettare ricette risolutive per i problemi - criminalità e smaltimento rifiuti - che attanagliano questa regione. Nessuno, perchè se non ci sono riusciti coloro che ci vivono - e i risultati ce lo stanno a dimostrare - figurarsi un estraneo!
La vocazione turistica della Campania è nota in tutto il mondo. Si pensi, a tal proposito, a sue "ricchezze" quali: la zona archeologica di Pompei - Ercolano, la Reggia di Caserta e la Penisola Sorrentina.
Un trentennio fa, ebbi la fortuna di poterle visitare tutte e in più riprese.

Posso pertanto affermare, con cognizione di causa, che la visita a quei luoghi, affinchè risulti appagante e soddisfacente, richieda almeno sette giorni di permanenza a Pompei e almeno tre a Caserta. Discorso a parte, merita la Penisola Sorrentina.

Mi piacerebbe parlare di quelle visite che feci a Pompei, Caserta, Sorrento, ma non essendo argomento di questo post, l'ho cancellato dalla bozza. Tanto basta, comunque, a dimostrare che l'Industria turistica - alberghiera dovrebbe essere il primo interesse e cura di ogni napoletano.

I napoletani potrebbero, forse, lamentarsi di scarsi aiuti da parte dello stato. Ma, forse, si dimenticherebbero anche che metà del deficit pubblico nazionale è stato prodotto dalla Cassa per il Mezzogiorno. Soldi del Nord profusi a piene mani, a fondo perduto, alle regioni del Sud. Un terzo dei quali è andato proprio alla Regione Campania.

E' doveroso precisare, a questo punto, che parecchi imprenditori del Nord avevano approfittato di quelle situazioni, aprendo e chiudendo ditte nel meridione, principalmente in Campania, dopo essersi appropriati dei fondi messi loro a disposizione dalla Cassa del Mezzogiorno.

Ruberie e sprechi. Sprechi come quelli messi in atto recentemente dalla delegazione della regione Campania, andata alle celebrazioni del Columbus day con suoi 23 esponenti, per promuovere il made in Campania.

Quando, invece, per la promozione turistica e culinaria della Campania basterebbe chiedere a Mediaset di rimandare continuamente in onda, in tutto il mondo, le straordinarie e numerose puntate della Domenica del Villaggio, di Davide Mengacci e Mara Carfagna, fatte proprio dalla Regione Campania. Ne conseguirebbero un risultato migliore e a costo zero.

Tralasciando tutti i luoghi comuni che si dicono di questa regione e della sua gente, si potrebbe affermare che le sue "vere" emergenze e necessità sono, come "da sempre", giustizia e istruzione. E che, risolto queste "necessità", tutto il resto - tra le quali il lavoro - si risolve da se, per conseguenza diretta.


Non includo, infatti, la sanità perchè questa regione sta dimostrando di avere proprie forze e proprie capacità intellettuali per poter competere e primeggiare, in questo campo, anche con le migliori strutture sanitarie del mondo.
Lo dimostrano gli studi e le sperimentazioni in corso, sulla sclerosi multipla, che sta portando avanti l'Università Federico II di Napoli, in collaborazione con quella di Firenze.
Scoperta che, se darà i risultati sperati, porterà, come risultato immediato, a diagnosi più rapide e meno invasive di questa malattia, e aprirà una breccia alla individuazione dei "meccanismi" di formazione della stessa, e, da qui, alle cure preventive.

Se, quindi, i napoletani dovessero profondere in tutte le discipline del vivere civile, le stesse energie che profondono nella ricerca scientifica, non avrebbero nessuna delle "emergenze" in atto.


 

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