marshall

giovedì, ottobre 30, 2008

Pecoroni in tre maniere

Nel Tg5 delle 13 ho visto sfilare branchi di pecoroni. Pecoroni per tre ordini di idee.
Pecoroni perchè se chiedete a caso, a qualcuno di loro, i motivi di queste manifestazioni, vi risponderanno in maniera ambigua ed evasiva; oltretutto, parecchi di loro non conoscono nemmeno la ministra Gelmini, non sanno nemmeno che faccia abbia. Manifestano per bigiare la scuola e perchè altri hanno detto loro di far così: pecoroni, dunque, pecoroni. Più pecoroni, fra costoro, sono i genitori di quei bimbi cui è stato imposto di intonare quella filastrocca musicata.

Secondo ordine di idee.
Per mantenere lo status quo, uno status di sprechi, il governo dovrà forzatamente tagliare da altre parti, o aumentare le tasse quel tanto necessario per mantenere quegli sprechi: pecoroni, dunque, e doppi pecoroni a chi manifesta contro i necessari tagli, che tra l'altro erano stati ben visti anche dal Presidente Giorgio Napolitano (vedi articolo Corsera 30 settembre).
Ho poi sentito l'intervista quasi irrealistica all'on.Mussi. Ma qui è un altro discorso: da ridere per non piangere.

Terzo ordine d'idee.
Il mondo avanza, e chi non studia resta indietro. Se poi ci si mettono anche queste manifestazioni manipolate a scopo politico, per distrarre gli studenti dagli studi, che Dio ce ne scampi! Chi non studia seriamente, e resta indietro, sarà destinato, volente o nolente, a fare il manovale, l'imbianchino, il cameriere, la badante, ecc.; tutti quei lavori, insomma, che adesso vengono scartati dalla maggioranza della gioventù italiana, ma che vengono intrapresi a man bassa da extracomunitari, rumeni in primis, come fosse manna del cielo. E sarà soggetta a questi lavori, cosiddetti umili, non di concetto, a causa del nuovo che sta avanzando; il quale, a sua volta, taglierà altri posti di lavoro cosiddetti comodi.
Un grande ipermercato delle porte di Milano, ha da poco inaugurato un grande centro commerciale all'avanguardia, in fatto di tecnologia. Con casse automatizzate, farà a meno delle cassiere. Lo sta facendo in modo soft. Per ora, metà cassiere rispetto prima, e il rimanente casse automatizzate. Ma in futuro, è da presumere saranno tutte in questo modo. Le casse, che non si chiameranno più così, saranno tutte sguarnite di personale. Grazie alle etichette intelligenti e ai lettori ottici disseminati nei punti vendita, o in prossimità dell'uscita, ci si rivolgerà ad una cassa centrale unicamente per pagare il conto prima di uscire. E quindi, salteranno posti di cassiere. Non è questa la sede per dilungarmi in particolari: basta visitare quell'ipermercato dove è in atto l'esperimento.

Dunque, chi non studia, e non si mette al passo coi tempi, è perduto o si dovrà rassegnare a lavori fin qui scartati. Non sono dunque pecoroni quelli che manifestano per il piacere di far niente? C'è il nuovo che avanza, e loro si trastullano, anzi, si lasciano trastullare. A me questo sembra un altro modo stupido per tirarsi la zappa sui piedi.

Vedere anche il post di Nessie: http://sauraplesio.blogspot.com/2008/10/il-68-compie-40-anni-e-li-dimostra.html

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