marshall

lunedì, ottobre 21, 2013

Ritorno all'antico

 
Cari amici, scusate se mi sono assentato dal blog. La verità è che sono stato attirato nel vortice di Facebook. Ma oggi ho deciso di estraniarmene un poco, tornando al sempre caro e vecchio blog. Su FB ieri è successo un fatto. In molti avevamo condiviso un articolo, che poi ci è stato bannato (cancellato/oscurato). Erano commenti su un reportage francese che, con documentazione fotografica, riportava di atrocità che vengono compiute su donne congolesi. I signori di FB, dopo tutta la fatica che avevamo fatta per scriverli, mediante condivisione, o mediante commenti, ce li hanno bannati, cancellandoceli od oscurandoceli. Oggi, altro fatto, non mi venivano accettati tanti "mi piace" ed alcune condivisioni, tra cui, da ultimo, l'atto di protesta verso la Rai, la quale non può permettersi di fare tutto ciò che vuole (in riferimento ai super/super ingaggi pagati a vari personaggi, tra cui, in primo luogo, Fazio e Litizzetto), dato che ci obbligano a pagare una tassa/canone, che va a loro esclusivo beneficio. Un pò di rispetto verso gli utenti, anche quelli che NON ADERISCONO A PENSIERO UNICO, e che magari faticano ad arrivare a fine mese, credo sia loro dovuto. Detto ciò, me ne torno ai miei blog, e ai miei cari amici di blog, coltivati in 7 anni di assidua presenza,  e che ultimamente ho un tantino trascurati. E se Facebook continua coi suoi divieti, che se ne resti pure con la sua tecnologia avanzata, non farò che da spettatore per carpire notizie. 

domenica, ottobre 06, 2013

Pensiero condiviso

Di Maria Giovanna Maglie
 
Il secondo

Dagli alla Bossi Fini, dagli ai provvedimenti di Maroni, dagli a tutto quello che ha fatto Silvio Berlusconi , che viene pure meglio nel giorno della ghigliottina al Senato, e per gli slogan da utilizzare biecamente in politica va bene tutto, anche l’ecatombe di Lampedusa, anche lo sfruttamento di quei poveri morti. Forza con l’asilo per tutti, l’accoglienza indiscriminata, lo ius soli, la lacrimuccia tirata fuori ad arte, giuro che non avevo mai visto tanto sfruttamento cinico di una strage. Valgono le ragioni di tutti tranne quelle degli italiani, bisognerà pur dirlo, se non al ministro Kyengè che italiana non si sente, se non al presidente della Camera Boldrini, che si è subito fatta elogiare dai suoi compagnucci del Commissariato per i rifugiati, se non alla defilatissima ministro degli Esteri, Bonino, che è diventata un emulo di de La Palisse e dichiara che non si possono fare miracoli, ma va!, almeno al ministro dell’Interno e vice premier in grande spolvero di quid trovato, Angelino Alfano. Non si faccia tirare per la giacchetta stavolta, neanche dal Quirinale, che continua a fare dichiarazioni sul diritto d’asilo, dimenticando che di quelli che sbarcano vivi, e sono tanti per fortuna, l’asilo in Italia lo vogliono ormai solo in pochi, ma i Paesi ambiti d’Europa non ne vogliono sentir parlare, meglio fregare l’Italia pure sugli immigrati oltre che sul salasso economico. Tenga duro almeno su questo punto.
Lo sbarco dei clandestini è un gigantesco affare della criminalità organizzata in traffico di esseri umani; è tornato ad essere un traffico lucroso perché Africa e medio Oriente sono poveri ma
soprattutto coinvolti in guerre sbagliate, delle quali ben più che l’Italia recano responsabilità la Francia, l’Inghilterra, gli Stati Uniti inetti di Obama; più si garantisce accoglienza più intenso sarà il traffico, figurarsi se dovesse passare uno ius soli; la verità è che se ci fosse stato uno ius soli quella carcassa al fondo del mare sarebbe piena di cadaveri di donne incinta; qualunque politica di accoglienza, anche di rifugiati politici autentici e non sedicenti tali, deve essere condivisa per il numero dei Paesi che compongono l’Unione Europea, visto che quello italiano è un confine continentale; servono quattrini, e tanti, per organizzare l’accoglienza, non pater noster e ave maria, e di quei soldi non c’è traccia. Mi fermo nel memorandum, il ministro Alfano non dovrebbe averne bisogno, ma noi tutti si, dovremmo metterci davanti come un compito per non rimbambirci l’analisi della realtà Per esempi dovremmo chiederci come mai i critici furibondi delle attuali leggi sull’immigrazione, tutte riformabili per carità, si siano ben guardati dall’andare a firmare l’apposito referendum radicale, che infatti non ha raggiunto la quota necessaria di 500mila firme. L’hanno raggiunta quelli della giustizia, per essere espliciti quelli cari agli elettori di centro destra, ma i buonisti della sinistra nazionale chiacchierano e basta. Ipocriti.

Sentite le parole del ministro dell'Integrazione Cècile Kyenge e capirete che è un ministero inutile anzi dannoso.”Quanto accaduto mi spinge ad accelerare sulle norme sull'immigrazione l'integrazione. Lo ius soli deve entrare in agenda di governo come anche nuove norme che possano risolvere l'insostenibile situazione dei Cpt italiani. Su quel barcone potevo esserci anch'io". Non è vero, Il ministro dell'Integrazione è arrivato in Italia con tanto di passaporto, all'aeroporto di Fiumicino, con una borsa di studio e con un visto.
Sentitevi pure le parole del presidente della Camera, Laura Boldrini, che quale sia il suo ruolo super partes proprio non lo sa: "La Bossi-Fini va abolita al più presto, perché condanna anche chi salva la vita ai naufraghi". Servito espresso è subito arrivato un elogio per Boldrini e Kynege dall’Onu, ovvero un’istituzione famosa per non fare niente: "Accogliamo con favore gli sforzi delle autorita' italiane per affrontare la questione in linea con le norme internazionali sui diritti umani e il rispetto della dignita' di ogni essere umano ed in particolare la giornata di lutto dichiarata dal Governo ed il minuto di silenzio che si terra' in tutte le scuola italiane. E' significativo. Segna un grande e apprezzato cambiamento nell'atteggiamento delle autorita' italiane'', ha affermato l'Alto Commissario Rupert Colville. Ascoltate e diffidate, è tutta bassa politica, non gliene frega niente né dei morti né di noi vivi, siamo terra di conquista.
 


 

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