marshall

mercoledì, ottobre 08, 2008

Sulla crisi dei mercati mondiali

Articolo 47 della Costituzione Italiana

La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.
Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.

La crisi che ha investito le borse di tutto il mondo è una crisi di fiducia. Eppure, per quanto riguarda l'Italia, nell'articolo 47 ci potrebbe essere la chiave di volta per risolvere, e definire una volta per tutte, questa crisi. E siccome penso che tutti gli stati del mondo abbiano all'interno delle proprie costituzioni analoghi articoli di difesa e tutela del risparmio, basterebbe che costoro si accordassero nel definire norme stringenti di difesa del piccolo risparmio investito in azioni. Per esemplificare, e per farla breve, casi come Parmalat, Cirio, Giacomelli, Alitalia, Telecom, non dovrebbero più avvenire. E per questi, che sono avvenuti, lo Stato, per dare segnali chiari e forti ai risparmiatori potenziali investitori, dovrebbe cominciare col comminare punizioni esemplari ai responsabili di tali debacle; siano essi anche dirigenti di organismi istituzionali, politici o sindacalisti. Le vicende Parmalat e Cirio sono note al pubblico, quella di Giacomelli è nota solo agli interessati, e quelle di Alitalia e Telecom sono note al pubblico indistinto, e, ancor più, ai diretti interessati, a quelli cioè che vi hanno investito risparmi.

L'esempio che questa è anche una crisi di fiducia, oltre che di liquidità disseminata chissà dove, l'ho avuta personalmente seguendo il titolo Danieli in questi giorni. Danieli, che chiude l'anno finanziario al 30 giugno, ha presentato un ottimo bilancio (vedere qui: http://zener.investireoggi.it/danieli-3-1216.html ) e ha ottime prospettive future, nonostante la crisi mondiale delle borse; eppure il corso delle sue azioni stanno subendo la stessa sorte delle azioni di aziende percepite come in stato di insolvenza e fallimentari. In pochi giorni, dal 26 settembre, quando valeva intorno ai 16,5 euro, e quando era già scesa di oltre il 50% da inizio anno, è scivolata intorno ai 12 euro, senza soluzione di continuità. Se così vanno le cose, ritengo che oggi le si possa comprare intorno agli 11 euro.

Questo è un esempio lampante della maniera in cui stanno vivendo i mercati in questo momento: totale mancanza di fiducia nelle istituzioni preposte alla tutela del rispamio. E quindi i risparmiatori si comportano di conseguenza, buttando via anche i titoli che non meritano assolutamente tale trattamento.

Se si vorrà risolvere la crisi delle borse e scongiurare il pericolo del ritorno di regimi autoritati, come è stato dopo il '29 per la Germania, prima, e per l'Italia dopo, bisogna che gli stati stabiliscano di concerto norme stringenti di assicurazione e tutela del piccolo risparmio investito in titoli azionari,
altrimenti, difficilmente si potrà uscire da questa crisi di fiducia mondiale.

Aggiornamento del 9 ottobre - chiusure di ieri
Danieli min.10,68 / max.12 - prezzo di chiusura (h.16,33) € 11,38
SPMib - 5,71% ; MibTel - 5,72% ; AllStar - 5,64% ; Midex - 6,32%
Dax30 - 5,88% ; Cac40 - 6,31% ; DJ - 2,00% ; Nasdaq + 0,05%

Nota: dopo 6 giornate di forte discesa dei mercati americani, si può notare un rallentamento nella discesa dei corsi.

2 Comments:

  • ciao Marshall
    hai detto bene: è una crisi di fiducia che purtroppo si accompagna anche ad una crisi di liquidità..un mix spaventoso visto che ne basterebbe una sola di queste due crisi per fare sconquassi.
    Danieli, che di debiti non ne ha - anzi ha liquidità pronta per 700 mln e ne capitalizza intorno ad 800 di mln! - è solo unlampante esempio che se va male va male per tutti.
    Non sapremo mai se Danieli in questi giorni è stata vittima di vendite da parte di fondi costretti a liquidare i goielli di famiglia oppure c'è stato il timore che la crisi di liquidità possa mettere in pericolo la futura redditività della società nonostante ci siano ordini per 5 miliardi di euro..mah
    Ciò che conta sono i prezzi correnti e questi ci dicono che danieli (ma Danieli è solo un esempio) è giù.
    speriamo in futuro si possano recuperare sia la fiducia (ma la vedo dura) ed i gestori del credito giochino meno pericolosamente di quanto hanno fatto fino ad oggi.

    By Blogger Zener1992, at 9 ottobre 2008 alle ore 12:42  

  • Zener,
    ti ho risposto componendo il post successivo.
    E' un piacere che tu sia tornato a scrivere! Si vede che ora il figlioletto ti lascia dormire!
    Ciao.

    By Blogger marshall, at 10 ottobre 2008 alle ore 14:10  

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