marshall

mercoledì, maggio 28, 2008

La comicità satirica di Ballarò

Uno dei piaceri che porta con sè l'estate è che non potrò imbattermi, nemmeno per sbaglio, in quella specie di comicità alla Crozza, come quella di ieri sera a Ballarò. Facendo zapping col telecomando, sono capitato su Rai3 nel bel mentre stava per iniziare la "prestazione" di Maurizio Crozza. Ho voluto "sorbirmela" per intero, compreso, poi, gli interventi "mirabolanti" di Fassino e Cremaschi. Ascoltavo, più che guardare, e, a parte Fassino e qualche invitato tra il pubblico in sala, non ho sentito scrosci di risate alle scene comico-satiriche del Crozza. Mi chiedo che ci stia a fare, che ruolo abbia in quel programma? A me personalmente non ha fatto ridere neanche un pò (ammesso che il suo ruolo sia quello di far ridere); e così penso sia andato per tutta la stagione televisiva. Rideva, a denti stretti, Fassino, perchè sentivo che ogni tanto era tirato in ballo dal "comico".
Se dovessimo fare un sondaggio, non sò quale percentuale di gradimento al Crozza ne scaturirebbe, visto anche alla luce del fatto che le sue prestazioni sono pagate, e, penso, profumatamente. Ma tantè, ieri sera, non m'ha fatto stare neanche un po di buonumore. E pensare che ne avrei avuto bisogno.
L'unica, che m'ha fatto sorridere, è stata la battutina ironica, buttata lì, di Nessie, che ha lasciato nel mio commentario, dando bonariamente dell'addormentato ad un personaggio che ho solo intravisto di sfuggita, qualche volta.
Molto spesso, semplici battutine inserite nel contesto di discorsi seri, nei punti giusti, nei momenti appropriati, hanno più valenza di certi spettacoli dalla parvenza comica, condotti da artisti comici "di grido".

Dopo Crozza, mi sono sorbito l'intervento iniziale di Fassino, con tutte le sue elucubrazioni, i suoi contorsionismi dialettici, per esprimere concetti e idee semplicissime che hanno già capito anche i meno istruiti: le rate dei mutui in corso verranno riportate al livello delle rate del 2006, allungando il periodo di rimborso se nel frattempo i tassi resteranno ai livelli attuali. Ci sarà invece un rimborso, da parte delle banche, al termine delle scadenze naturali dei mutui, se i tassi del periodo residuo saranno rimasti mediamente al di sotto dei tassi del 2006. Lapalissiano. Lapalissiano veramente, senza bisogno di tante elucubrazioni. Ma il motivo è che a lui deve avergli bruciato il fatto che tale idea molto semplice, ma di importanza vitale per tante famiglie, sia venuta alla coalizione a lui opposta, che non è marchiata col simbolo delle sinistre.

Ho poi ascoltato un breve tratto dell'intervento di Cremaschi, ma dopo gli sproloqui iniziali, gli argomenti fuori tema, dopo i voli pindarici, non me la sono sentita di buttare via altro tempo, e ho cambiato programma.

sabato, maggio 24, 2008

La volpe e l'uva

Interessante anche l'ultimo post di Elly, nel quale recensisce il blog qui sotto, di Fausto Carioti.

In esso l'autore fa una diagnosi perfetta della situazione in cui versa la sinistra italiana, in questo frangente, soprattutto in conseguenza dei provvedimenti presi dal Consiglio dei Ministri, di mercoledì 21, a Napoli.
Già dal titolo - alla sinistra non restano che le bugie - è chiaro l'intendimento dell'autore di sottolineare il fatto che la sinistra si trova scompigliata, dopo le misure prese dal governo Berlusconi, in tema di sicurezza, legalità, accattonaggio, rifiuti di Napoli.
Ne parlo, di questo articolo/post, per la sagacia con cui l'autore riesce a cogliere e sottolieneare le mistificazioni della realtà in cui si dipanano le argomentazioni di esponenti della sinistra, sia a livello nazionale che europeo (Finocchiaro, ecc.), e di giornali legati alla sinistra (L'Unità, Repubblica, ecc.).
Personalmente, un altro esempio di mistificazioni della realtà, ricollegabili al titolo del post di Fausto Carioti, l'ho avuto giovedì sera quando ho ascoltato alcuni interventi di Travaglio e di Di Pietro nel programma di Santoro.
Leggendo l'articolo, e pensando ad Anno Zero, m'è venuta in mente la famosa favola di Esopo "La volpe e l'uva", nel quale, volpe ed uva sono rispettivamente impersonate dalla sinistra, in questa fase attuale, e dai decreti legge in questione.

Vorrei poi dire a Sarcastycon di non preoccuparsi per il suo futuro di autore satirico, in quanto, come potrà osservare, non resterà a digiuno di argomenti per il proprio lavoro: una sinistra cotale allo sbando, gli fornirà tantissimi spunti di sana satira politica.

Leggete l'articolo, e converrete con me:

http://aconservativemind.blogspot.com/2008/05/alla-sinistra-non-restano-che-le-bugie.html

domenica, maggio 18, 2008

Insicurezza reale o percepita

Sono un "prezzemolatore" del blog di Elly, fonte di ispirazioni. Oggi ha recensito l'interessante articolo di Maria Giovanna Maglie, pubblicato sul Giornale, che conclude con l'elogio alla neo ministra Mara Carfagna per il suo disegno di legge sulle clandestine "anomale" rumene che prestano servizio, in nero, presso famiglie italiane.
Proposta semplice e lapalissiana, come semplici e lapalissiane sono le idee fornite dalla giornalista in tema di sicurezza. Far rispettare le leggi ad ogni grado e livello di popolazione - ella dice - senza falsi pietismi, buonismi e quantaltro, contribuirebbe ad abbassare il livello di insicurezza reale, o semplicemente percepita, da parte della maggioranza della popolazione italiana.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=262346

giovedì, maggio 15, 2008

Il moralista

Ho ascoltato in diretta il discorso di Di Pietro sulla fiducia al governo. Un discorso rozzo e grossolano, colmo di odio, astio e livore contro Berlusconi. Un discorso che ha avuto poco o niente di politico. Incentrato nella "costruzione di una ripicca", di un "fargliela pagare", verso colui che aveva cercato di "demolire" nelle aule dei tribunali, senza riuscirvi. Nel suo rozzo discorso se l'è presa anche con le testate giornalistiche e televisive di proprietà del leader, e i dipendenti "prezzolati" (per dirla con parole sue) di tali aziende che "s'è portato appresso". Un discorso incentrato sul "noi dell'Italia dei valori conosciamo benissimo il suo passato personale e politico".

Ma, affermare gratuitamente, come ha fatto più volte durante il discorso, che l'IDV conosce molto bene il passato privato e politico di Berlusconi, ben sapendo che larga parte del pubblico è a conoscenza delle sue proprie tresche (pubblicate anche su Panorama n.43 del 25/10/2007), è stato come buttarsi la la zappa sui piedi. E anche bella forte!

Oggi, poi, ho letto altri particolari riguardanti le tresche di Di Pietro e i suoi. Sul Giornale è uscito l'articolo che propongo qui di seguito.

Ecco la lista degli esponenti dell’Idv coinvolti in guai giudiziari: tra i reati la corruzione e l’associazione mafiosa. Nel Pd via al gioco delle coppie: mogli, mariti e figli in lista
Luca Rocca - Non sono pochi i seguaci di Antonio Di Pietro su cui pendono inchieste, richieste di condanne, sentenze avverse e tante, troppe, ombre. Lo stesso «Tonino nazionale» è indagato dalla Procura di Roma - con la tesoriera del partito, l’onorevole Silvana Mura - per truffa aggravata, appropriazione indebita e falso in un procedimento che cerca di fare luce sulla gestione delle risorse finanziare dell’Italia dei Valori. L’ex Pm è «sotto processo» anche all’ordine degli avvocati di Bergamo perché quando lasciò la magistratura per fare il legale, prima difese il suo miglior amico accusato della morte della moglie a Montenero di Bisaccia, eppoi si costituì parte civile nello stesso procedimento. Tradendo due volte: l’amico e il cliente
. ....(per continuare la lettura, cliccate sotto)
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=244153&PRINT=S

Non faccio commenti, ma, come scritto in altro post, e che qui ribadisco, quando leggo notizie come questa, mi vien sempre da pensare a quel famoso detto popolare che termina dicendo che...il più pulito ci'à la rogna.

domenica, maggio 11, 2008

Una gita a Nova Milanese

(Canale Villoresi - Vittorio Viviani - 1932)
Dal mese di maggio, in tanti comuni d'Italia si dà inizio alle varie Feste di Primavera. Una di queste è stata inaugurata ieri a Nova Milanese, comune del Nord Milanese. E' stata un'occasione per farmi tornare in visita a questa cittadina.

La Festa è patrocinata dal Comune, ed è finanziata dalle quote di partecipazione di aziende locali ed esterne che espongono i loro prodotti negli stand fieristici. La manifestazione, che durerà fino al 18 maggio, si svolge nella grande piazza del mercato del mercoledì.
Ma la vera ragione che mi ha invogliato a tale gita è stata quella di andare a curiosare e visionare i lavori di manutenzione straordinaria e di ammodernamento che stanno interessando per piccole tappe forzate gli 86 km del Canale Villoresi. Ho così potuto aggirarmi con estrema facilità lungo le piste pedonal-ciclabili predisposte in questi ultimi anni lungo un buon tratto cittadino del canale. Le piste sono in tutta sicurezza e sono state costruite ora a destra, ora a sinistra del canale, a seconda del grado di difficoltà riscontrato durante la fase di realizzazione. Esse sono perfettamente percorribili, senza soluzione di continuità, facendo passare gli utenti da una sponda all'altra per mezzo di ponticelli pedonali che le collegano. Un lavoro ben fatto, che mi ha entusiasmato.

Le piste del canale Villoresi, nel tratto cittadino di Nova Milanese sono fruibili, in assoluta sicurezza, anche da persone affette da problemi di difficoltà motorie. E questo è un esempio di soldi spesi bene da parte delle amministrazioni ad esso preposte.

Anche gli stand della Festa di Primavera di Nova Milanese, sono stati resi fruibili per persone disabili. Essa era iniziata in sordina, come una sorta di fiera di paese, oltre dieci anni fa, per iniziativa di piccole realtà locali. Poi, col passare degli anni, ha acquisito una crescente importanza, fino a farsi apprezzare in tutti i comuni del circondario. Ora è diventata una sorta di attrazione di richiamo, ed uno dei punti di forza di questa cittadina.

L'altra vera ragione che mi ha portato a Nova Milanese è stata quella di rivedere luoghi in cui si aggirava il maestro di pittura Vittorio Viviani, del quale sono stato ammiratore durante i suoi ultimi anni di vita (sue opere sono esposte in vari locali pubblici, negli uffici municipali, nelle biblioteche, nelle scuole, nella chiesa parrocchiale, sulla strada provinciale Milano-Desio, ecc). Occorre qui ricordare che tra gli eventi estivi di Nova Milanese, cui sono stato particolarmente affezionato, vi è la Rassegna Internazionale di Pittura e Scultura, voluta dal maestro Viviani, cittadino onorario novese, oltre cinquant'anni fa. La mostra è a cadenza annuale, mai interrotta da quando è stata fondata, e si svolge nel periodo compreso tra metà giugno e i primi di luglio, alla fine dell'anno scolastico.

Anche tale rassegna è perfettamente fruibile da persone disabili. Nei punti d'accesso alla mostra e nei locali dove essa si svolge, infatti, non esistono barriere architettoniche di alcuna sorta. La Mostra Internazionale di disegno, pittura e scultura, intitolata ad anni alterni al pittore Giovanni Segantini e alla sua consorte Bice Bugatti, originaria di Nova Milanese, si svolge infatti nell'ampio salone delle conferenze, nelle aule e nei vasti corridoi della Scuola Elementare di via Mazzini, il tutto, situato in un unico piano terra.

Allegati: http://www.mecenate.info/articolo.asp?id=972
http://www.comune.novamilanese.mi.it/news/pagina1315.html
http://www.rassegna.liberaaccademiapittura.com/
http://www.liberaaccademiapittura.com/artisti/maestri_o.cfm?userID=1

venerdì, maggio 09, 2008

Auguri al ministro Mara Carfagna

Un giornale tedesco ha nominato Mara Carfagna la più bella ministra del mondo.
Non posso che concordare con loro (anche perchè a me piacciono le more).
Mara Carfagna, neoministra per le Pari Opportunità del IV Governo Berlusconi è una bella trentaduenne nata a Salerno il 18/12/1975.

Mara Carfagna è stata una delle conduttrici televisive da me molto apprezzata. Assieme a Davide Mengacci, ha condotto uno dei programmi più intelligenti di Mediaset, e al quale Mediaset deve molto del suo successo: La Domenica del Villaggio. Ne sono stato un grande estimatore. Per me, le domenica mattina era diventato un rito vedere quel programma che andava in onda su Canale 5, e poi replicato l'anno, o anni dopo, su Rete4. Ricordo anche che il mio interesse per il programma era aumentato da quando fu inserita Mara Carfagna alla co-conduzione.

Doppia gioia per me, nel vedere ministra una delle mie teleconduttrici preferite. Perchè, oltre alla bellezza, Mara Carfagna ha sicuramente acquisito una grande cultura su storia, usi, costumi, tradizioni di quasi tutte le più importanti città, borghi e località della nostra bella Italia. Quando ha girato in lungo e in largo la Penisola per la preparazione e la registrazione delle circa trenta puntate (vado a supposizione, non conoscendone il numero esatto) ha dovuto certamente studiarne quegli aspetti che ora fanno parte del suo bagaglio culturale.

Ho avuto la passione e la costanza di registrare alcune di quelle puntate memorabili. Ricordo la registrazione della puntata su Ferrara, della quale ho scritto in un mio post, e che molti ferraresi ricordano come un evento straordinario. Ricordo le registrazioni da me effettuate delle puntate su Amalfi e la Costiera Amalfitana, sulla città di Siracusa e il triangolo sud orientale della Sicilia. Poi quelle di Trento e del Golfo del Tigullio; e la puntata sulle Murge.

Al ministro Mara Carfagna formulo i miei più fervidi auguri di buon lavoro.

mercoledì, maggio 07, 2008

Trattato di Lisbona

Sulla scia di alcuni schieramenti politici, molti blogger si sono spesso dichiarati fortemente contrari alla permanenza dell'Italia nell'Unione Europea, per una serie di motivi ritenuti penalizzanti. Tra questi, vi sono le questioni lasciate aperte dal cambio fissato nel 1998 per il passaggio dalla Lira all'Euro, e le questioni legate a imposizioni di norme sull'immigrazione, legate anche all'allargamento della Comunità Europea (vedi caso Romania). E tantissime altre norme, tra le quali voglio ricordare quelle sul vino italiano e l' olio italiano che sono stati fortemente penalizzati dalle norme introdotte in sede comunitaria.

Spesso, per dare un senso di legittimazione a certe decisioni "mortificanti" per l'Italia, si addossa la "colpa" alla Costituzione Europea. Costituzione che non esiste, come dimostra l'interessante articolo pubblicato su L'altra Sicilia, che riporto integralmente.

Bisogna peraltro riconoscere all'Europa il grande merito d'averci fatto godere di un lungo periodo di pace, che dura ininterrottamente da 63 anni. E, ulteriore grande beneficio per l'Italia, il fatto di dover sottostare a rigide regole su deficit, e debito pubblico che ci ha indubbiamente preservati da ulteriori dannose svalutazioni monetarie, come avvenivano di frequente prima dell'introduzione della moneta unica.

Testo dell'articolo:
« Primo, non esiste nessuna "costituzione europea": questo semplice concetto, basilare, è ora che cominciamo a ficcarcelo in testa. Quella che fu denominata "costituzione europea" è un TRATTATO INTERGOVERNATIVO (trattato internazionale concordato e stipulato fra i governi dei paesi UE). Le costituzioni sono le leggi fondamentali degli stati: non esistendo uno stato europeo non può di conseguenza neanche esistere una "costituzione europea ».

«Potrete ingannare tutti per un po’. Potrete ingannare qualcuno per sempre. Ma non potrete ingannare tutti per sempre»
Abramo Lincoln

Trattato di Lisbona: Praga e Berlino rinviano la ratifica
Il Trattato di Lisbona mette in pericolo le leggi nazionali della Germania e della Repubblica Ceca.

È quanto hanno messo in luce i parlamentari tedeschi e cechi rimettendo la carta Ue al giudizio della Corte costituzionale. Ciò potrebbe provocare un ritardo nell’entrata in vigore della carta costituzionale, previsto per il primo gennaio 2009. Il Senato ceco il 24 aprile scorso ha votato favorevolmente affinché venga esaminata dalla Corte costituzionale se il Trattato Ue è in linea con le leggi della Repubblica.
Dei 70 senatori presenti, 48 hanno votato a favore, 4 contro e 18 si sono astenuti. Il Senato non voterà per la carta sin quando la Corte non si sarà pronunciata. Finora soltanto la Camera ha espresso il suo parere favorevole. La questione cha assilla i senatori su cui la Corte dovrà pronunciarsi riguarda certi poteri che dovranno essere trasferiti alle istituzioni Ue, il divario fra Stati membro sull’unanimità alla maggioranza di voto, oppure le implicazioni legali sull’adozione della Carta fondamentale dei Diritti, un allegato al Trattato questo che provoca molto sconcerto fra i giuristi cechi.

La mozione è stata presentata da un gruppo di parlamentari euroscettici del Partito Democratico Civico (ODS), il cui leader è il primo ministro Mirek Topolanek, sostenuti da altri membri della coalizione di governo, i Cristiano-democratici (KDU-CSL). I maggiori fautori del Trattato sono stati invece i parlamentari dell’opposizione di centro-sinistra rappresentati dal Partito Social-democratico (CSSD) che hanno fatto tutto il possibile per raggiungere l’obiettivo neoliberista.

Nel frattempo anche la Corte tedesca dovrà pronunciarsi sulla natura costituzionale del Trattato. Dopo il sostegno del Bundestag il conservatore Peter Gauweiler della CSU ha ripetuto la sua intenzione di portare la carta Ue davanti alla Corte costituzionale. “Ciò che Bruxelles ha sostenuto di mettere in atto non è compatibile con i nostri principi democratici”, ha osservato Gauweiler al quotidiano Saarbrücker. “Con il Trattato di Lisbona, la sovranità su questi diritti è data alle corti estere, i cui membri non sono investiti per proteggere la Costituzione. Ciò non è concesso dalla Costituzione”, ha dichiarato il membro della CSU. La pronuncia della Corte potrebbe rinviare la firma della carta Ue da parte del presidente tedesco, Horst Köhler.

A tutt’oggi hanno approvato il Trattato Ue 11 Paesi: Austria (manca ancora firma capo dello Stato); Bulgaria; Danimarca; Francia; Malta; Polonia; Portogallo; Romania; Slovacchia; Slovenia; Ungheria. (Rinascita)

Articolo pubblicato il 2 maggio 2008 su:
http://www.laltrasicilia.org/modules.php?name=News&file=article&sid=1239

giovedì, maggio 01, 2008

Anno Zero: festival delle stronzate

Questa, in particolare, è una pagina di diario personale. Voglio esprimere liberamente quello che penso, sull'argomento in questione, senza frapporre vincoli di galateo, cortesia o riverenza.

Dunque.
Alle ore 22,10 interrompo la visione spettacolosa dell'accozzamento tra Sgarbi e Travaglio, ad Anno Zero, per buttarmi subito sul blog. Non resisto all'impeto suscitatomi, tanto da dover esprimere subito il mio parere su Marco Travaglio e Michele Santoro; e anche di Beppe Grillo.
Anzitutto, un caloroso plauso a Vittorio Sgarbi che ha messo a tappeto il duo Santoro-Travaglio, complici, soprattutto Travaglio, di dire un sacco di stronzate durante questa trasmissione. Mi riferisco alle sparate di quest'ultimo fatte su Parmalat, Fiat, Gardini, Biagi; e poi anche sul professor Veronesi, sulla scia dell'intemerata vaffa di Beppe Grillo.

Travaglio deve aver imparato a memoria qualche brano dai suoi libri, o di altri, e poi li viene a raccontare in questa trasmissione sotto forma di "stronzate" (questo è il mio parere, dopo averlo ascoltato). Penso di conoscere molto meglio di Travaglio le verità, come le chiama lui, su Parmalat, Fiat, Gardini, ecc., per cui, il modo come lui le viene a raccontare in televisione mi fanno sorridere spassosamente. Tanto che ha fatto bene Sgarbi a ripetergli in continuazione che stava dicendo un sacco di stronzate.

Tra parentesi, quanto guadagna Travaglio per la sua partecipazione al programma di Santoro?

Di Beppe Grillo devo sottolineare il fatto che quando ha letto la lettera dell'operaio morto, ha dimenticato di incolpare anche gli operai addetti a girare per il controllo dell'efficienza degli estintori collocati in tutte le aziende e imprese (Striscia la Notizia, tempo fa, aveva fatto vedere la complicità di quegli operai e degli operai/dipendenti addetti al controllo affinchè venissero fatti bene quei lavori, nelle loro aziende!: quanta complicità da parte di quegli operai, gli uni e gli altri). Forse temeva che addossando la colpa anche a quel genere di operai, venisse fischiato e fatto scappare dalla folla. Bella coda di paglia!! Bell'opportunista!!

Poi, Beppe Grillo, anche a mio parere, come quello di Sgarbi, ha detto un sacco di cazzate a proposito di Veronesi e delle basi Nato americane. E il pubblico presente applaudiva!
Così va il mondo!

E a riproposito di Basi Nato, quando Travaglio e Santoro hanno infierito sulla presenza, secondo loro negativa, delle 113 Basi Nato presenti in Italia (a detta di Beppe Grillo, in maniera comica, scherzando sugli americani che son venuti a liberarci e "non se ne sono più andati" perchè "innamorati delle bellezze dell'Italia"), Vittorio Sgarbi li ha letteralmente zittiti facendo loro il paragone con Cuba, Cina, Praga e Varsavia dove non ci sono basi Nato, ma non hanno certo goduto di maggior pace, libertà e benessere rispetto a noi che ospitiamo da sessant'anni dette basi.

Quando poi Sgarbi, a proposito della legge Biagi, tirata in ballo, assieme ad una sorta di salario minimo garantito, da Travaglio e dall'altro ospite giornalista presente in sala (e secondo me, idee sparate là solo per "ingraziarsi il pubblico costituito da lavoratori", credendoli tutti dei "gonzi creduloni"), ha parlato del milione di dipendenti pubblici che prendono lo stipendio senza far niente, il trio Travaglio-Santoro-altro giornalista non hanno saputo replicare in maniera altrettanto arguta (dimostrando così la loro strumentalizzazione su un tema tanto importante) ad un coriaceo Sgarbi. In pratica, quei tre ci hanno fatto la figura dei macachi.

Isomma, fino alle 22,10 mi sono goduto uno spettacolo comico. Tale considero la puntata di stasera.


 

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