marshall

domenica, gennaio 30, 2011

Canone Tv: pagarlo o non pagarlo?

Di seguito c'è il filmato YouTube dell'intervista alla escort Nadia Macrì, messa in onda nella puntata di Anno Zero del 20 gennaio 2011. A me è bastato visionare questo spezzone per rendermi conto di tante incongruenze, ovvero montature supportate solo da labili prove. E ascoltando le parole dell'intervistata mi son fatta l'opinione che conduttore del programma e intervistatore si sian fatti abbindolare alla grande, o che sian dei gran creduloni.
Io non l'ho fatto, ma per chi ne avesse voglia, sempre su YouTube ci sono forse anche le interviste del 27 gennaio.
Certo che pagare il canone Tv per avere a che fare con programmi del genere, è assurdo. Alla vigilia della scadenza utile senza incorrere in sanzioni, mi chiedo pertanto se sia il caso o no di pagarlo. Dovrei fare come il sindaco di Lissone che, in una intervista apparsa sul Cittadino di qualche sabato fa, aveva forse affermato che lui il canone non lo paga, e non intende pagarlo, proprio per i tanti programmi spazzatura che vi trova nella Tv di Stato. E quindi, avrebbe detto nell'intervista, perchè pagare il canone Rai?

sabato, gennaio 29, 2011

Del non aver nientaltro a cui pensare

Il post è il commento lasciato sul blog di Eleonora, all'articolo Sfiducia a Bondi.
A proposito di crolli di edifici, ce ne sono anche di quelli appena costruiti che crollano.
Facevo il venditore all'epoca dei primi anni '80, e un lunedì mattina di primavera, o di inizio estate, mentre transitavo sulla provinciale che da Velate (Monza Brianza) porta ad Usmate (che è un comune unico: Usmate-Velate) fui scosso da un boato agghiacciante: era crollata la copertura del Palazzetto dello Sport, inaugurato pochi giorni prima. Fortunatamente non c'era nessuno sotto, in quel momento.
Pur essendo vicino ad Arcore, Berlusconi era ancora ben lungi dal pensare di scendere in politica. In quei paesi dominava allora la DC, spalleggiata da altri, e chi ci fosse a Roma in quegli anni non lo ricordo. Comunque sia, non ci fu nessun pandemonio nè richieste di dimissioni da parte di chicchesia.
E quindi, come volevasi dimostrare, quei quattro più gli aggregati e più quei 100 del tutti a casa, che a quanto pare non mi sembrano cime di intellettuali - mi hanno anzi dimostrato di avere una bella dose di stupidità - sono dei gran festaioli, che approfittano di taluni episodi per attirare l'attenzione pubblica facendo festa a spese dei tartassati cittadini, sapendo che parte di loro sono dei gran gonzi creduloni che le bevono tutte.

mercoledì, gennaio 26, 2011

Teoria del ricatto e dei ricattati

Ripensando a due commenti di Johnny doe, questo:
- Ma sarà normale che dev'essere Bagnasco a dire che i pm esagerano?
E tutti gli altri politici che fanno?
Possibile che non si rendan conto di questo potere abnorme?
O sono tutti ricattati?,
che ha scritto a commento del mio post: Giudici, Libero e La7,
e quest'altro, un pochino più palese, scritto a commento del post Intercettazioni: ma quanto ci costano!:
Con la magistratura che ci ritroviamo oggi le intercettazioni sono per buona parte arma di ricatto, nessuno sa chi ascoltano come e dove, e questo non fa altro che aumentare il potere di questa consorteria.
Che ne sappiamo noi cos'hanno in mano, magari da usare quando fa più comodo. Altro che legge ci vorrebbe!
Di questa gente non mi fido, troppe sono state le occasioni d'aver visto come usano faziosamente questo incredibile potere -
- nel frattempo mi è arrivata questa barzelletta, da parte dell'amico Al, che pubblico volentieri.
Attenti al nesso, e che ciascuno tragga il proprio.
Barzelletta
Gli italiani alla creazione
Si racconta che quando Dio creò il mondo, affinchè gli uomini prosperassero, decise di concedere loro due virtù....E così fece.
- Gli svizzeri li fece ordinati e rispettosi delle leggi.
- Gli inglesi perseveranti e studiosi.
- I giapponesi lavoratori e pazienti.
- I francesi colti e raffinati.
- Gli spagnoli allegri e accoglienti.
Quando arrivò agli italiani si rivolse all'angelo che prendeva nota e gli disse:
"Gli italiani saranno intelligenti, onesti e comunisti!".
Quando terminò con la creazione l'angelo gli disse:
"Signore hai dato a tutti i popoli due virtù ma agli italiani tre, questo farà si che prevarranno su tutti gli altri".
"Accidenti! E' vero! Ma le virtù divine non si possono più togliere, che gli italiani abbiano tre virtù! Però sia bene inteso che ogni persona non potrà averne più di due insieme".
Fu così che:
- L'italiano che e` comunista e onesto, non può essere intelligente.
- Colui che è intelligente e comunista, non può essere onesto.
- E quello che è intelligente e onesto non può essere comunista .
Fate anche attenzione alla seguente nota, scritta dal barzellettiere:

INVIA QUESTO MESSAGGIO A TUTTI I TUOI CONOSCENTI PERCHE' QUANDO SI ANDRA' DI NUOVO A VOTARE NON SUCCEDA CHE QUALCUNO PERDA L'INTELLIGENZA E L'ONESTA'...
Credo che, come sembra sia più che ovvio ed evidente, la barzelletta non sia rivolta a tutti, propriamente a tutti quelli di quel pensiero politico, ma a tutti quelli furbi e furbetti senzaltro.
E qui ci sta proprio bene, e quindi lo ripropongo, il monologo di Giorgio Gaber su "Qualcuno era comunista" (sempre dal blog di Giovanni R.).

martedì, gennaio 25, 2011

Giudici, Libero e La7

Questo post è il copiaincolla, rivisto e con aggiunte, del commento fatto al post Intercettazioni: ma quanto ci costano!, di Nessie.

...visto che i giudici hanno il potere di decidere su tutto, e che non pagano mai per i loro errori. Ci sono anche i giudici che sbagliano, e non solo. Come quelli di cui ci informano con le cronache di tutti i giorni; e ce n'è, o sì se ce ne sono! E se a dirlo è stata anche Famiglia Cristiana, in un numero di qualche mese fa (che ho conservato a futura memoria), vuol dire che le magagne eran davvero grosse; soprattutto se si considera che, da quel che noto leggendo almeno i titoli, a me sembra che Famiglia Cristiana abbia occhi malevoli contro Berlusconi, mentre con altri è abbastanza buonista e perdonista. Per farla breve, dopo aver letto sulla rivista delle "distrazioni e manchevolezze" di certi giudici, e dopo aver letto l'articolo di Filippo Facci su Libero del 14/1/2011 (del quale una parte è recensita da Nessie), personalmente pretenderei che i giudici venissero almeno eletti dal popolo, ad intervalli di 4 o massimo 5 anni, così i meno istruiti di loro verrebbero espulsi dal popolo che li aveva eletti. Guardate quanti soldi ci stan facendo sprecare per le intercettazioni inutili! Però nessuno dell'opposizione si straccia le vesti per questo motivo: son capaci solo di protestare e spingere per far protestare la gente per i tagli alla spesa pubblica! Stamattina ho sentito un altro personaggio di spicco del campo musicale, che si lamentava per i tagli alla cultura: poveretto!
E intanto ho sentito stamattina per radio che Berlusconi ha telefonato ieri sera a Gad Lerner (un alter bùn per i caj), mandandolo a quel paese. Qui la registrazione della telefonata. Per il commento a dopo. Ma una cosa la voglio dire a quelli di Telecom Italia Media, proprietaria di La7: "se avessi ancora vostre azioni, le venderei al volo. Liberatevi di gente faziosa come questa, e il vostro titolo, per quel che ne so io, riprenderebbe il volo!".

Berlusconi insulta Lerner: incredibile postribolo televisivo
Caricato da TMNews. - Video notizie dal mondo.

martedì, gennaio 18, 2011

Le manfrine del Fli

C'è un altro personaggio del Fli che, nel Porta a Porta di ieri sera, mi ha profondamente deluso: Mario Baldassarri. E pensare che fino a qualche settimana fa lo reputavo comunque una persona degna di stima, anche se ha aderito a quel pseudo partito del fli. Ieri sera anche lui si è attaccato alla solita solfa che Berlusconi non ha fatto nulla in questi due anni e mezzo di governo. Dopo tale dichiarazione, la poca stima che ancora gli conferivo è caduta del tutto: dov'è stato lui, dove ha vissuto lui in questi due anni e mezzo, quando Berlusconi era impegnato a portare via la spazzatura da Napoli? Alla quale avrebbe dovuto pensare qualcun'altra. E dov'era quando Berlusconi è stato impegnato dai terremotati dell'Aquila? E dov'è stato lui quando Berlusconi è stato impegnato in tutte quelle battaglie che sta combattendo per cambiare il volto dell'Italia? Di quella parte dell'Italia in cui c'era chi si era arroccato in difesa di antichi consolidati privilegi (vedi baronie scolastiche)? Nel mio ordine di valutazione, Baldassarri è sceso al livello degli altri quattro del suo movimento partitico che ho descritto in precedenti post. E, per non ripetermi in quanto ho già più volte scritto per gli altri quattro, la chiudo qua: sarebbe solo una rievocazione di arrampicate di specchi, quelle degli esponenti di quel pseudo partito. Secondo me stan li a vivacchiare, rompendo scatole al governo e a quella parte della gente che sente di dover sopportare la loro inutile presenza, e vanno in quelle trasmissioni, esponendosi così, agli occhi di costoro, al ridicolaggio di certe affermazioni. Essi devono comunque, loro malgrado, giustificare al popolo di quella parte di elettori che qualcosa stanno facendo, e che quindi il costo della loro presenza non è vano. Senza quelle comparsate non sarebbero in grado di dimostrare un bel nulla, e a nessuno di quelli cosa ci stiano a fare in Parlamento, e per che cosa vengano pagati. Sono il classico caso di quelli che non sono nè carne nè pesce. Hanno imparato a memoria quel motivetto di cui sopra, e se lo scambiano vicendevolmente ogni qualvolta qualcuno di loro deve andare in qualcuna di quelle trasmissioni televisive. Secondo una mia opinione, essi farebbero volentieri a meno di andarci, per evitare a se stessi di esporsi al ridicolaggio di certe affermazioni senza costrutto che devono per forza di cose fare. E così vanno, fanno un pò di manfrina, recitando il tritato discorsetto che Berlusconi non ha fatto nulla in questi due anni e mezzo, ed il gioco per loro è fatto; se ne tornano a casa belli e buoni convinti d'aver compiuto pienamente il proprio dovere autoimpostosi di salvatori della patria. La verità vera è che in quel movimento ho avuta la pura impressione che sian diventati tutti dei bravi scalatori/arrampicatori di specchi. Ed è ormai il quinto personaggio che mi tocca sorbire; a meno che, quando interviene qualcuno di tale movimento non cambi canale per non guastarmi la serata, dovendo ascoltare farneticanti affermazioni.

martedì, gennaio 11, 2011

Sulle origini di banconote e banche

Nota: video e immagini relative al post sono state create, riprodotte e pubblicate su questo sito dagli amici di Aquaeductus.
Di seguito sono trascritte le didascalie della seguente videoregistrazione, di proprietà di auroramarcoaurora (cliccare qui a sinistra per accedere al video YouTube). La registrazione originaria, in lingua inglese, tradotta e didascalata dai legittimi proprietari del video, è del 16 marzo 2008. In quel periodo si era nel pieno della bufera causata dallo scoppio della bolla speculativa sui mutui subprime, ma l'argomento trattato nel video è sempre di piena e scottante attualità.
Qualora i proprietari del video, L'AURORA, non dovessero gradire la piena diffusione del loro video, riscontrandovi una qualche violazione alla legge sul Copyright, prego comunicare l'ordine di cancellazione del testo dalla rete internet.
Il testo delle didascalie viene trascritto a scopo puramente divulgativo (e sarebbe buona cosa leggerle guardando contemporaneamente le immagini diffuse su YouTube) in quanto si ritengono molto interessanti i principi fondamentali sui quali si basano i quattro argomenti che compongono il tema nel suo complesso. Temi che sono illustrati in maniera molto sintetica e che possono innescare più ampie discussioni. In particolare, si è trovato interessante il video per quanto riguarda il contenuto dei quattro capitoli in cui è stato suddiviso molto sinteticamente l'argomento complessivo: 1) Origini degli Stati Uniti, e i padri fondatori che ne hanno redatto la Costituzione; 2) I cambiavalute; 3) L'Impero Romano; 4) Gli Orafi.

1) Stati Uniti

Quel che si deve capire è che dal giorno in cui la Costituzione fu adottata fino ad oggi, gli individui che traggono profitto dalle banche centrali private, i "cambiavalute", come Madison li chiamava, hanno combattuto una battaglia incessante, per ottenere il controllo su chi deve stampare il denaro americano.
Perchè chi stampa il denaro è così importante? Pensate al denaro come ad una qualunque altra merce. Se si ha il monopolio su una merce di cui tutti hanno bisogno, che tutti vogliono e di cui nessuno ne ha a sufficienza, esistono molti modi per trarne un profitto e, inoltre, esercitare una fortissima influenza politica.
Ecco il vero significato di questa battaglia. Nel corso della storia degli Stati Uniti, il potere della moneta è andato avanti e indietro tra il Congresso e una banca centrale in qualche modo di proprietà privata.
I padri fondatori conoscevano i mali derivanti da una banca centrale di proprietà privata. Innanzitutto, avevano visto come la banca centrale privata inglese, la Banca d'Inghilterra, aveva fatto aumentare il debito nazionale ad un tale livello che il Parlamento era stato costretto ad applicare tasse inique alle colonie americane.
Infatti, come vedremo poi, Ben Franklin sostenne che questa fu la vera causa della Rivoluzione americana. La maggioranza dei padri fondatori comprese i pericoli potenziali del sistema bancario ed ebbe paura dell'accumulo di potere e ricchezza da parte dei banchieri. Jefferson disse:
"Credo sinceramente che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà degli eserciti nemici schierati. Il potere di emissione dovrebbe essere sottratto alle banche e restituito al popolo, al quale giustamente appartiene." (Thomas Jefferson)

Questa breve affermazione di Jefferson è effettivamente la soluzione a tutti i nostri problemi economici di oggi. Vale la pena di ripeterla: "Il potere di emissione dovrebbe essere sottratto alle banche e restituito al popolo, al quale giustamente appartiene". James Madison, il principale autore della Costituzione, era d'accordo. E' interessante che egli definisse coloro che stavano dietro le trame della banca centrale i "cambiavalute". Madison criticò duramente le loro azioni:

"La storia narra che i cambiavalute hanno usato ogni forma di abuso, complotto, inganno e ogni metodo di violenza possibile per mantenere il proprio predominio sui governi, controllando il denaro e la sua emissione." (James Madison)
La battaglia su chi debba emettere la nostra moneta è stato il problema cruciale nel corso di tutta la storia degli Stati Uniti. Sono state combattute guerre e sono state causate depressioni per acquisire questo potere. Eppure, dopo la Prima Guerra Mondiale, questa battaglia è stata raramente citata sui giornali e nei libri di storia. Perchè?
All'epoca della Prima Guerra Mondiale, i cambiavalute, grazie alla loro ricchezza dominante, si erano impadroniti della maggior parte della stampa nazionale.
Nel corso della storia degli Stati Uniti ha infuriato la battaglia su chi dovesse avere il potere di emettere la nostra moneta. Questo potere è infatti passato di mano in mano per otto volte dal 1764. Tuttavia questo fatto è praticamente scomparso agli occhi dell'opinione pubblica per più di tre generazioni dietro una cortina fumogena generata nei mass media dalle ragazze pon-pon della Fed.
Finchè non la smetteremo di parlare di "deficit" e di "spese governative" e cominceremo a parlare di chi controlla la quantità del denaro che possediamo, avremo sempre di fronte un grande gioco delle tre carte, una truffa assoluta. Non avrà importanza se approveremo un rigido emendamento alla Costituzione che ponga sotto mandato un budget in pareggio. La nostra situazione potrà solamente peggiorare finchè non sradicheremo la causa alla radice.
Qual è la soluzione per il nostro problema nazionale? Innanzitutto, l'informazione. Il video punta a questo. E, in secondo luogo, dobbiamo agire, dobbiamo riprenderci il potere di emettere la nostra moneta. L'emissione della nostra moneta non è una soluzione radicale, lo voglio sottolineare.
Quindi, riassumendo: nel 1913 il Congresso ha dato ad una banca centrale indipendente, denominata ingannevolmente Federal Reserve, un monopolio sull'emissione della moneta degli Stati Uniti e il debito generato da questa società quasi interamente di proprietà privata è ciò che sta uccidendo l'economia americana.
Anche se la Federal Reserve è oggi la più potente banca centrale del mondo, non è stata la prima. Da dove è venuta questa idea? Per comprendere veramente la vastità del problema, dobbiamo ritornare in Europa.

2) I Cambiavalute

Chi sono questi cambiavalute di cui parlava James Madison? Nella Bibbia, duemila anni fa, Gesù cacciò i cambiavalute dal Tempio e fu l'unica volta in cui egli si servì della forza durante il proprio ministero. Che cosa stavano facendo i cambiavalute nel Tempio?
Quando gli ebrei venivano a Gerusalemme per pagare la tassa sul Tempio, essi potevano pagare solamente con una moneta speciale, il mezzo siclo del santuario. Si trattava di una mezza oncia di argento puro, all'incirca di queste dimensioni.
A quel tempo, era l'unica moneta in circolazione fatta di argento puro e dal peso garantito e che non aveva raffigurata l'immagine di un imperatore pagano. Quindi, per gli ebrei, il mezzo siclo era la sola moneta gradita a Dio. Ma non vi era abbondanza di questa moneta perchè i cambiavalute se ne erano accaparrati il mercato e ne alzavano il prezzo al valore che poteva sostenere il mercato, proprio come ogni qualsiasi altra merce.
In altre parole, i cambiavalute stavano realizzando enormi profitti, perchè detenevano, di fatto, un monopolio sulla moneta. Gli ebrei dovevano pagare qualunque cosa essi esigessero. Per Gesù, tutto questo violava completamente la santità della casa del Signore.

3) L'Impero Romano
Ma la truffa del cambio della valuta non ebbe origine al tempo di Gesù. Già due secoli prima di Cristo, Roma stava avendo dei problemi con i cambiavalute. Due antichi imperatori romani avevano provato a diminuire il loro potere riformando le leggi sull'usura e limitando la proprietà terriera a 500 acri. Essi furono entrambi assassinati. Nel 48 a.C. Giulio Cesare riprese il potere di coniazione della moneta dai cambiavalute e coniò monete per il bene di tutti.
Con questa nuova e abbondante offerta di denaro, Cesare costruì grandi opere pubbliche e riuscì a conquistare il cuore della popolazione. Ma i cambiavalute lo detestavano e alcuni ritengono che questo sia stato un elemento importante del suo assassinio. Una cosa è certa: la morte di Cesare segnò la fine dell'abbondanza di denaro a Roma. Aumentarono le tasse e la corruzione, come sta avvenendo oggi negli Stati Uniti, e l'usura e la svalutazione delle monete diventarono una prassi.
Il risultato fu che l'offerta monetaria dell'Impero Romano si ridusse del 90% e la gente comune perse i propri terreni e le proprie abitazioni, come accadrà presto in America. Con la fine dell'abbondanza di denaro, le masse persero fiducia nel governo e si rifiutarono di appoggiarlo. Roma precipitò quindi nel buio delle invasioni barbariche.

4) Gli orafi
Un migliaio di anni dopo la morte di Cristo, i cambiavalute, coloro che prestano e manipolano la quantità di denaro, erano attivi nell'Inghilterra medievale. In effetti erano così attivi che, operando insieme, poterono manipolare l'intera economia inglese. Non si trattava di banchieri in senso stretto perchè, in genere, i cambiavalute erano gli orafi.
Gli orafi diventarono i primi banchieri perchè iniziarono a custodire l'oro della popolazione nelle proprie casseforti. La prima forma di cartamoneta era una semplice ricevuta per l'oro depositato presso la bottega dell'orafo. La cartamoneta prese piede perchè era più comoda da trasportare rispetto alle pesanti quantità di monete d'oro e d'argento.
Alla fine gli orafi si accorsero che solo una piccola parte dei depositanti ritornava nello stesso momento per riscattare il proprio oro ed iniziarono ad imbrogliare. Infatti gli orafi scoprirono che potevano stampare più cartamoneta di quanto oro custodissero e, di solito, nessuno se ne accorgeva.
Quindi poterono prestare questo denaro aggiuntivo e raccoglierne gli interessi. Fu la nascita del sistema a riserva frazionaria, ovvero il prestito di denaro in quantità molte volte superiori al valore dei depositi.
Così, se presso un orafo erano depositati mille dollari in oro, egli poteva prestare, con gli interessi, circa diecimila dollari in cartamoneta e nessuno avrebbe mai scoperto il raggiro.

sabato, gennaio 08, 2011

I non sensi di Famiglia Cristiana

A proposito di fabbrica delle risate, che ben vengano, se esse fanno bene alla salute, come ho scritto nel post Yoga della risata , ma se a condurre uno spettacolo di risate vi è una conduttrice che si proclama comunista e poi va ad incassare 65000 euro a puntata per condurlo, c'è qualcosa che non mi quadra.
E a non quadrarmi è soprattutto il comportamento dell'evangelica rivista Famiglia Cristiana, la quale è sempre in prima linea, quando si tratta di rimproverare il governo, e la Lega in particolare, perchè non sanno fare i miracoli, ma poi non dice nulla del super ingaggio di Paola Cortellesi offertole per condurre Zelig. Strano, davvero strano comportamento di tale rivista, che ha sempre occhi particolari rivolti ai senza tetto, ai rom che vivono in roulotte, ai poveri, al vogliamoci bene, alla fratellanza, alle offerte da fare per le varie opere di bene, alla pace interreligiosa, ecc. Mia moglie è abbonata a tale rivista, e sembra non poterne più fare a meno, soprattutto per via di quell'interno dedicato alle lettere strappalacrime. Poveretta anche mia moglie. Non sa che dietro quelle scrivanie ci sono fior di professionisti che vagliano, correggono, impostano ecc. tutto quello che deve andare in stampa? Io stesso scrissi in passato alla redazione, ma non c'è mai stato alcun esito. Ricordo in particolare d'aver loro scritto perchè facessero la recensione del libro di Daniela Pizzagalli Veronica Gàmbara la signora della poesia, appena uscito, e appena lo ebbi letto, ma niente, come avere scritto al vento. E' una rivista davvero strana: tempo fa in un commento a Sarcastycon scrissi che Famiglia Cristiana non avrebbe mai recensito Andrea Vitali, perchè in ogni suo romanzo inserisce sempre episodi dalla componente erotico sessuale (è il caso ad esempio dei romanzi Una Finestra vista lago, Il segreto di Ortelia, Olive comprese, ecc); invece, poco prima di Natale, pubblicarono un'intervista al medico scrittore di Bellano (del quale ho molto trattato in tutti questi post), nella quale parlava anche della sua nuova edizione completamente rivista, sempre ambientata negli anni '30, ma riadeguata con occhio attento rivolto alle vicende attuali (vedi questione legata alla Fiat), del romanzo Il meccanico Landru.

Per quanto detto sopra, e per quel che mi riguarda, trovo assai strana la rivista, ultimamente piena di compromessi e di cosiddetti salti della quaglia. Il caso dell'elevato compenso a Paola Cortellesi, per esempio, per vicende analoghe, in passato avevano gridato allo scandalo, stracciandosi le vesti di dosso; in questo caso, niente. Ma c'è di più: il n. 2 del 9 gennaio 2011 ha dedicato la copertina alla coppia Bisio - Cortellesi, e a pagina 66 c'è un servizio sulla nuova edizione di Zelig, in cui parlano della coppia. Ma del compenso alla Cortellesi, che per altri casi sarebbe stato citato come un enorme scandalo, neanche un accenno.
Rivista strana, quindi, come dicevo, alla quale siamo abbonati per una questione di tradizione pluri decennale, ma della quale farei volentieri a meno perchè la trovo piena di tutti quei bei discorsi retorici.

Sui gonzi creduloni

Avevo già letto uno stralcio della notizia dal giornale La Stampa del 5 gennaio, e ieri ho avuta la conferma di una notizia similare dal giornale online della Lega Nord, Sezione di Nova Milanese .Titolo di quest'ultimo: Sicilia, polemiche contro il bando per 8400 stagisti.

Premesso che mia moglie è siciliana, che ho amici siciliani dove vivo e giù in Sicilia, non posso essere sospettato di avere alcunchè contro i siciliani, nè tanto meno, quel che verrebbe da sospettare per uno che vive in Lombardia, che nutra sentimenti di qualunque genere.

Veniamo ai fatti
Il giorno 5 leggo sul Giornale di quelle 144.147 persone stipendiate dalla Regione Sicilia. Poi leggo di quei 8400 nuovi precari che dovrebbero essere assunti dalla stessa; e mi chiedo per far che cosa, dal momento che c'è già uno strabordante esubero. Poi leggo il caso di quella dirigente regionale costretta a vivere a fianco di quell'ex carcerato che anni fa le aveva scippato la borsetta, il quale è stato assunto come precario e messo nel suo ufficio per svolgere mansioni di spostacarte, fattorino e quant'altro. A me, come a molti altri bloggers, la notizia non ha fatto granchè piacere, per via dello scempio inutile di denaro pubblico; ma ha fatto piacere sentire che la legge regionale sia passata con favorevole voto del Fli, il partito del Futuro e libertà. E questo, tanto per puntualizzare su quale futuro e quale libertà si basi il darsi da fare per il futuro e la libertà da parte dei finioti: risolvere problemi, facendoli gravare sulle spalle di altri. E' di oggi infatti la notizia, trasmessa da Radio Padania nel corso della consueta Rassegna stampa, che i dipendenti pubblici incidono come costo, su ogni abitante della propria regione, per 21 euro all'anno agli abitanti della Lombardia, 21 euro all'anno per gli abitanti del Veneto, oltre 320 euro all'anno per gli abitanti della Sicilia ed oltre 2000 euro all'anno per ogni abitante della Val d'Aosta, e così via. Va da se che sappiamo tutti da dove arrivano i 320 euro all'anno che gravano sulle spalle di ogni abitante della Sicilia (compresi vecchi e neonati) e a da dove arrivano gli oltre 2000 euro all'anno per ogni dipendente pubblico stipendiato dalla Regione Val d'Aosta, che gravi sulle spalle di ogni valdostano.
Tornando al fatto siciliano, e che la legge regionale sia passata col voto favorevole di Fli, tanto per disilludere eventuali estimatori di tale partito Fli, noi bloggers di questo gruppo chiamiamo quel partito il partito del pifferaio fli-fli, fli-fli, e a tal proposito abbiamo scritto una valanga di post, tra i quali il mio (Caso Fini, caso da manuale), contenente anche il progetto per proporre una modifica alla Costituzione in cui venga impedito ai parlamentari di qualunque schieramento politico di tradire così spudoratamente e in maniera così arrogante e vistosa il proprio elettorato, come han fatto Fini e compagni (sfido qualunque elettore del PDL a dare spiegazioni logiche e convincenti su quanto accaduto. Sfido in pratica costoro a dire cosa volessero e che intenzioni avessero quelli).

Ma, a proposito di gonzi creduloni, è di ieri la notizia, confermata stamattina nella rassegna stampa di Radio Padania, che Paola Cortellesi, che da sempre si proclama comunista, va a Canale 5, nella trasmissione Zelig, e verrà retribuita per 65000 euro a puntata. Come a dire: cuore a sinistra, ma portafoglio a destra.
O gonzi creduloni, giù dalla pianta!!!
Sono patetici, e a me personalmente fanno straridere tutte quelle persone (che considero buffone) che sputano nel piatto dove mangiano!!! Si dà infatti il caso che Canale 5 sia di Mediaset, quindi di Fininvest, quindi indirettamente del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il quale ha sempre visto come il fumo negli occhi tutti i comunisti.
Evviva la coerenza di comportamenti!!! Berlusconi è troppo buono. Fossi io, farei veramente epurazione di tutti quei personaggi ambigui e falsi (e poi c'è qualche bamba che crede a quelle proclamazioni di autovicinanza ai partiti di sinistra. Si, col cuore a sinistra, ma il portafoglio a destra!!!. E poi c'è qualcuno che addita Berlusconi come un dittatore/tiranno!!! Personalmente sono arcistufo di tutte quelle baggianate e falsità. Ultrapatetici e ultraipocriti anche questi attori/cantanti finti sinistrorsi.
A parte il fatto che è un'indecenza, oltre che è come dare un pugno in faccia ai poveri, dare 65000 euro a puntata a chicchessia, per condurre un programma. Paola Cortellesi, la Montessori, la comunista, meriterebbe una bordata di fischi, con lancio di uova marce, non appena salirà sul palco dello Zelig al Teatro Arcimboldi di Milano.

giovedì, gennaio 06, 2011

Caso Fini, caso da Manuale

Condividendo in toto il contenuto del post di Sarcastycon: Epitaffio Profetico, lo firmo aggiungendo che Fini mi si è rivelato come il peggior politico degli ultimi cinquant'anni. Quelli di sinistra sono stati almeno coerenti con la propria ideologia, e non ho mai assistito in tale lasso di tempo ad un tradimento così vistoso: dall'estrema destra all'estrema sinistra, con tanta disinvoltura, come se nulla fosse.

E' VERAMENTE PAZZESCO, VALE A DIRE, DA MATTI, DA MANICOMIO, DA RINCHIUDERE CON LA CAMICIA DI FORZA.
UNO DEL SUO RANGO, CHE REPUTAVO UN SUPER COLTO, E CHE PASSA CON DISINVOLTURA DA DESTRA A SINISTRA, E' TIPICO DI UNA PERSONA CHE MANIFESTA CHIARI SINTOMI DA SQUILIBRIO MENTALE.
PURTROPPO LA NOSTRA COSTITUZIONE, TANTO OSANNATA, NON E' ARRIVATA A PREVEDERE CHE PER CASI DEL GENERE, IN CUI IL TRADIMENTO VERSO IL PROPRIO ELETTORATO E' MANIFESTATAMENTE PALESE, VENGA ESPULSO DAL PARLAMENTO E TORNI A FARE IL CITTADINO QUALUNQUE, DOPO, PERO', CHE GLI SIA STATO TOLTO TUTTO QUELLO CHE HA GUADAGNATO PER VIA DI QUELL'INCARICO, CHE GLI ERA STATO AFFIDATO, AVENDO PALESEMENTE INGANNATO IL PROPRIO ELETTORATO.

SE LA NOSTRA COSTITUZIONE NON PREVEDERA' UN ORDINAMENTO DEL GENERE, IN FUTURO CHIUNQUE POTRA' COMPORTARSI COME IL SIGNOR FINI, SENZA CHE GLI SI POTRA' IMPUTARE NULLA. POICHE' PENSO CHE LA LIBERTA' DI PENSIERO VALGA PER IL CITTADINO QUALUNQUE, MENTRE INVECE, PER CHI VIENE ELETTO IN PARLAMENTO E' LOGICO PENSARE DEBBA SEGUIRE LA LINEA DI CONDOTTA MANIFESTATA AL PROPRIO ELETTORATO IN FASE DI RACCOLTA VOTI.

Aggiornamento delle ore 16

Qui di seguito, due post il cui contenuto condivido pienamente. Il primo, scritto mezz'ora fa da Tommaso Pellegrino, parla di come egli si sia tolto Qualche sassolino dalla scarpa. Il secondo, di Caravaggio, anche se è scritto da ormai 23 giorni, mi appare ancora di magnifica freschezza, come se fosse stato scritto ieri, tanto è il disgusto che anch'io, al pari dell'autore, proviamo per l'uomo di cui si parla nel mio post. Infatti, parafrasando un titolo di Primo Levi, l'autore del post lo ha così intitolato: Se questo è un uomo. In questo secondo post c'è un filmato YouTube, della durata di circa un minuto, che vi invito a guardare: sentirete la voce di un uomo come bastonato, mentre annuncia il risultato della votazione che ci fu quel giorno.

martedì, gennaio 04, 2011

Auguri 2000


Non vi stupisca il titolo: di seguito, dopo un elenco di detti e proverbi milanesi, c'è un pensiero di ciò che già in quell'anno 2000 si diceva degli articoli griffati. E' scritto in dialetto milanese, ed è inserito nel messaggio augurale col quale una tipografia presentò il calendario di quell'anno alla propria clientela spicciola. Il calendario - ed ecco spiegatomi il perchè l'abbia conservato ancora integro e nella sua busta originale - contiene riproduzioni di fotografie della vecchia Milano, a partire dai tempi dell'invenzione della fotografia; contiene inoltre quei famosi detti e proverbi, tutti in rigoroso dialetto milanese. Ne trascrivo alcuni dei più conosciuti, il cui significato penso sia comunque comprensibile a molti dei miei lettori:
- Vegnì giò de la pianta
- Grass de ròst
- Gh'è pòcch de sfòja verz
- Andà giò piatt
- Oli de gombet
- L'è giò de còrda
- Ofelee fà'l tò meste
- Var pussee on andà, che cent andemm
- Lavorà per la gesa de Vaver
- Var pussee la lappa che la zappa
- Taccà-sù el capell
- Mesterasc...danerasc
- L'ha mangiàa la foeuja
- M'hann faa sù...!
- Che rela!
- L'è on taja e medega
- La regola la ten in pee el convent

e numerosi altri con relativa spiegazione.

Per chi non conoscesse il dialetto milanese, e ne volesse quindi la traduzione, mi rendo disponibile per fornirgliela.

Ed ecco il suddetto pensierino d'accompagnamento.

Semm 'dree viv in d'on temp in doe tutt l'è "griffato". Gh'è perfin el taccoin in doe se ved de "tutt" men che i di del mes.
Num voeurom fà ona bella ròba per i milanes che hinn nassuu chì o hinn rivaa.
L'è on taccoin stampaa da Arti Grafiche Marketpress e l'è quell che ghe voeur perchè oltra a fà vedè in manera ciara i dì che passa, el dà ona resentada al nòster bell dialett che, disemela ciara, l'emm mettuu on poo tròpp de part.
La foto è una riproduzione di proprietà della Ditta Antique French - Vendita di Stampe Antiche e Incisioni Antiche

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sabato, gennaio 01, 2011

Ambrogio Sparagna al Parco della Musica

Auditorium Parco della Musica, visto dal tetto: dal sito Auditorium/Urbanistica

Nel programma televisivo di Rai1 "Mattino in Famiglia" hanno oggi intervistato Ambrogio Sparagna. Di lui e del suo gruppo di canto popolare ne avevo già parlato in questo post, quando, in quei primi giorni del 2009, presentava il suo spettacolo a Roma nell'Auditorium Parco della Musica e Antonio Socci ne aveva parlato in termini entusiastici nella sua periodica news.
Come avviene da anni nel periodo natalizio, l'evento musicale si ripeterà anche durante queste festività, e sarà un'ottima occasione, soprattutto per i turisti che invaderanno la capitale, in questo ponte dell'Epifania, per concedersi uno svago scacciapensieri, facendo un tuffo nel passato, anche assai remoto. Durante la trasmissione il trio dimostrativo, diretto da Sparagna all'organetto, ha dato una dimostrazione di quello che sarà lo spettacolo all'Auditorium, esibendosi in un classico del loro repertorio la Tarantella d'Amore.



La tarantella di cui sopra è stata caricata su YouTube dal sito "Pioggiasporca 2010" ed è tratto dal Tg3 Linea Notte dell'8/1/2010. E' una dimostrazione simile a quella effettuata stamattina, tranne che per i componenti del gruppo di accompagnamento musicale che in questa registrazione sono al completo. Rispondendo alle domande di Tiberio Timperi e Miriam Leone, Sparagna ha poi voluto precisare che la Tarantella è sicuramente napoletana, mentre la Pizzica è sicuramente pugliese. Il 4 e 5 gennaio sono in programma due spettacoli (qui le informazioni su orari e prezzi). In ogni caso il prezzo del biglietto sembra essere abbastanza contenuto, variando dai 15 a 20 euro, a seconda della dislocazione, se galleria o platea.
E' uno spettacolo imperniato sui canti popolari natalizi, dall'evidente titolo di "La Chiara Stella".

Perchè ne riparlo in questo blog? Perchè quando scrissi il post dedicato ai canti religiosi tra folclore e devozione, non avrei immaginato che nel periodo '75-'85 tra i suonatori di organetto che accompagnavano il gruppo dei devoti di Vallerotonda, diretti alla Madonna di Canneto, ci fosse stato proprio lui Ambrogio Sparagna, che all'epoca era un giovincello alle prime esperienze. E' stato lui stesso ad avermene scritto.

Un'altra dimostrazione di gruppo:

Questo l'indirizzo del nuovo blog di Antonio Socci

Organetto Bova - Chora. Di seguito Tarantelle Calabresi. Aggiunta a seguito di gentile richiesta

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