marshall

sabato, maggio 29, 2010

Storia di un servoscala (seguito)

C'è una scenetta, raccontatami da Sarcastycon, che accosto volentieri ad un fatto personale.

Scenetta:
"Livorno,
in un vecchio palazzo di un quartiere popolare, un tizio suona il campanello e ad una finestra del quinto piano si affaccia una donna:
"Chi è?"
"Che c'è Agenore?"
"Quale Agenore? a questo piano c'enno du' Agenori"
"Quello di pelo rosso"
"Enno tutti e due di pelo rosso"
"Quello sposato"
"Enno tutti e due sposati"
"Quello scemo"

"Allora è il mi marito"
"Agenore! affacciati che ti vogliono!"


La scenetta dovrebbe far parte del vasto repertorio del Vernacolo Livornese, ma lo spunto è sicuramente vero.

La performance qui sotto, è invece andata in scena stamattina nello scantinato del mio condominio, dove si svolgono le riunioni bisettimanali tra amministratore e consiglieri. Questione del contendere: il consumo di corrente elettrica provocato dall'uso trisettimanale di un servoscala da parte di un disabile.

Rispondendo al commento di Sarcastycon, che mi ha mandato il testo della scenetta di cui sopra, ribadisco che di Agenore ce n'è anche qui dalle mie parti. E qui siamo in un lembo della Lombardia, fatto per lo più di immigrati venuti dal Sud.

Dunque, stamattina, durante la riunione bisettimanale dei consiglieri di condominio con l'amministratore (mia moglie fa le mie veci in consiglio, da quando mi è diventato impossibile scendere per una irta rampa di scala per raggiungere la saletta riunioni, posta nella cantina sotto la portineria) uno di quei "signori", citati nel post Mariasara l'amica vera , è sceso in saletta, e, quasi sbraitando, ha detto: "chi la paga la luce di quell'aggeggio (il servoscala: ndr)?

Capite l'antifona? Si è attaccato a quell'irrisorio consumo di luce che, diviso le 50 famiglie della scala, farebbero pochi centesimi ciascuno all'anno, senza poi considerare quanto segue.

E' stato installato a mie spese il 3 maggio, dopo un iter durato più di un anno (se n'era parlato ufficialmente nell'assemblea di un anno fa); per 10 anni ho usato l'ascensore 2 o 3 volte la settimana, mentre il tizio lo usa e l'ha usato per almeno 10 volte al giorno (è in pensione e per ogni pisciata scende giù dal quarto piano; e dovete sapere che le spese per ascensore vengono ripartite per metà a millesimi di proprietà e l'altra metà in base al piano). Quindi in dieci anni lo ha usato molto/molto più di me, pur avendo nel frattempo pagato molto meno di me, in proporzione, per il servizio che gli ha reso e che gli rende. Vi lascio inoltre immaginare cosa possa far consumare di luce un servoscala, per fare 5 gradini, cioè l'equivalente di un quarto di piano. Viene inoltre azionato da un motorino miniaturizzato, che funziona a corrente continua, alimentato da una batteria da 18 volt, in presa continua con la presa luce scale.
Credo che il tizio sia un Agenore sobillato dalla moglie. Ha detto di essere stato mandato anche da altri condomini. Ma non credo, perchè se ciò fosse sarei circondato da una branca di ipocriti, falsi e fasulli, che davanti ti fanno gentilezze e moine e alle spalle ti pugnalano. Se ciò fosse confermato, credo che non mi meritino. E scusate l'immodestia.

venerdì, maggio 28, 2010

Azionisti Finmeccanica: calvario senza fine

Ho ricevuto aspre critiche, dagli amici tifosi del PD, per aver pubblicato quella vignetta di Sarcastycon a margine dell'articolo Vicolo dei somari . Ma cosa mi direbbero oggi costoro se sapessero che il titolo sponsorizzato da D'Alema nel 1998 ha compiuto l'ennesima scivolata? E' sceso infatti - per una iniziativa della magistratura che avrebbe aperto certe indagini, per la presunta creazione di fondi neri all'estero da parte della società - fino ad Euro 8,39 contro i 40 che D'Alema, a quel tempo presidente del Consiglio, aveva valorizzato per Finmeccanica, invogliando i risparmiatori a sottoscriverle (in realtà parlava di 2 euro, ma tenuto conto del raggruppamento, avvenuto successivamente al collocamento, di 20 azioni vecchie contro 1 nuova raggruppata, esso corrisponde ai famosi 40 euro). Per chi avesse bontà e voglia di leggere, per farsi una cultura politico/finanziaria, propongo il seguente post e il suo commentario
Tutta la vicenda legata alla privatizzazione di Finmeccanica
Da lì si potrà dedurre se ho avuto o meno ragione di abbinare quella vignetta di Sarcastycon a quel post di cui sopra: Vicolo dei somari.

giovedì, maggio 27, 2010

Il bastian contrario

S'è capito da un pezzo che Antonio Di Pietro è il bastian contrario della politica italiana, la sua dichiarazione di ieri alla manovra finanziaria Berlusconi-Tremonti è il suggello definitivo che gli fa conferire tale epiteto a vita natural durante.
Francamente non so e non ci ho capito niente su cosa voglia Di Pietro. Se non gli va bene neanche questa manovra, non so proprio cosa vada auspicando. A me sembra solo uno che ha voglia di parlare; parlare, magari senza dire niente, ma parlare, per far vedere che anche lui c'è. Si c'è, ma per che cosa? per dire che cosa? A me risulta del tutto incomprensibile: che senso ha quella sua uscita di ieri sulla manovra finanziaria del governo?
A quanti desiderano, consiglio la visione della vignetta di Sarcastycon, Mal di fegato , un pò stantia, ma sempre valida.

lunedì, maggio 24, 2010

Dialogo sulla cementificazione

Da alcuni commenti ad un post di Sarcastycon
Sarc., dici che il palco di legno bianco è stato famoso.
Da buon toscano, raccontacene qualche curioso aneddoto. So che Capalbio è punto di ritrovo di tanti politici, quindi le bufale…hai voglia!

Marshall è o, speriamo, era la spiaggia dei vip di sx quelli con la puzza sotto il naso, quelli che non hanno fatto mai un cazzo in vita loro (vedi il duo rutelli palombelli) e per più di 20 anni hanno impedito il completamento dell’autostrada che da Ventimiglia va a Roma, mancano i km che vanno da Rosignano, a sud di Livorno, fino a Civitavecchia. Il tutto con la complicità di verdi, verdastri e rossicci che in modo altezzoso, da tipici cafoni incapaci ed incompetenti, oltre che corrotti, hanno presieduto e presiedono tuttora la regione toscosoviet.
Inutile che ti dica che io vado in Versilia,certamente più cara, ma se non altro dimunuisce la possibilità di vomitare incontrando siffatta gentaglia.
Quindi non posso raccontarti aneddoti, non ci sono mai andato!


Sarc., ricordo benissimo quel tratto di strada. Era forse il 1975, e, per andare da Milano a Roma decisi di…tentare l’avventura prendendo l’autostrada della Cisa. Da lì fino a Livorno era stato un gran bel viaggio, poi il disastro. Strada stretta per cui per ciascuno davanti che doveva svoltare a sinistra si formava dietro una coda sempre più interminabile, a seconda dell’ora del giorno. Erano i primi d’agosto e fortunatamente si erano fatte solo le 8 del mattino (dopo esser partiti alle 4.30 da Milano). Visto l’andazzo decidemmo varie tappe di alleggerimento, tra cui Castiglioncello, Punta Ala, Argentario. Arrivammo a Civitavecchia dopo le 8 di sera.

E quindi mi dici che quella strada è ancora così?

Marshall, hanno migliorato l’Aurelia che in diversi punti è a 4 corsie, perchè essendo una strada dell’ ANAS è potuta sfuggire alle idiozie delle caste, ma con limiti di velocità molto bassi. Ora Matteoli, che è di quelle parti, ha dato il via ai lavori dell’autostrada, speriamo bene perchè la feccia rosso-verde è sempre in agguato.
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Da questo scambio di opinioni, deduco che siamo inseriti in un mondo di grandi falsità, ipocrisie, idiozie e quantaltro.

Deduco, per esempio, che lì in Toscana, con quel freno imposto dalle sinistre e dai verdi ad una miglior viabilità stradale, sembra quasi che i toscani vogliano tenersi tutte per sè le verdi colline, le dolci spiagge, gli spicchi di paradiso (vedi Castiglioncello, Punta Ala, Argentario, ecc.), mentre qui da noi, al nord, nella mia amata brianza, sembrano essere impassibili di fronte allo sfacelo che stanno portando avanti con la cementificazione selvaggia, senza sosta. In trent'anni, da quando sono venuto ad abitare da queste parti, il panorama è radicalmente modificato. Come ben saprai, sono ormai rare le mie possibilità d'uscita per giri di "piacere", ma giovedì scorso mi si è presentata una ghiotta occasione. E così mi sono fatto portare, per un giro praticamente di perlustrazione, a Nova, Muggiò, Desio, Cesano, Limbiate, Varedo, Palazzolo, Incirano. Com'è cambiata tutta questa zona, rispetto a soli vent'anni fa, quando ancora la giravo quotidianamente in lungo e in largo! Ville a schiera, palazzine, palazzi nuovi, dove quel tempo non tanto lontano c'erano ancora verdi prati e campagne lussureggianti.
Non contenti della cementificazione già effettuata, girando per quei paesi si vedono innumerevoli gru, gru, e ancora gru a non finire. Mi chiedo chi mai abiterà tutte quelle case nuove, dal momento dicono la natalità sia in decremento? Sono forse per gli extracomunitari che sloggiate dalla vostra regione? Già perchè la carenza di infrastrutture, le strade scomode e obsolete, stando a quanto mi racconti della strada Rosignano - Civitavecchia, ancora ferma a com'era ancora 35 anni fa, sono un freno alla vivibilità di certe zone. Ma allora, perchè dirottarli qui da noi? Nella regione che per molti, compresi gli stranieri, è a torto considerata la regione razzista e xenofoba per antonomasia? Non credi anche tu, ci sia uno stridente contrasto in tutto questo? La regione "razzista" fa di tutto per accogliere, la regione dell'apparente accoglienza non fa nulla per agevolare l'accoglimento. Intanto però, nel comune dove abito, indagando su Internet, trovo un'ampia offerta di case sia in vendita che in affitto (almeno 500 appartamenti tra vecchi e nuovi, per una popolazione di 24000 abitanti) e nel mio condominio ci sono 7 pignoramenti di appartamenti in corso, perchè i proprietari non riescono più a pagare le spese condominiali.

Voi toscani, mentre da un lato predicate l'accoglienza, stimolando alla pace con quello strano e alquanto inutile assessorato alla pace e perdono, che sà tanto di spreco, dall'altra, col mantenere disagevoli le strade, non stimolate certo a venire a stare da voi. E, per una volta tanto, mi onoro di stringere la mano ad un verde, o ex verde, Virginio Bettini, che, sul Cittadino di Monza e della Brianza, del 22 maggio scorso, in una intervista dice: "Ormai bisognerebbe recuperare quanto c'è già e favorire la diffusione di energia rinnovabile in centro e periferie,...". In pratica,"Basta case nuove, recuperare l'esistente".
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Una breve biografia di Virginio Bettini.
Nato a Nova Milanese, in una delle 45 corti (un'indagine più accurata ne ha fatte scoprire altre 14, che si aggiungerebbero alle 31 del racconto qui a destra) storiche del paese (vedere: concerti di musica sacra nelle antiche chiese e corti di Nova Milanese ) risiede ora a Mestre ed è docente all'Università di Venezia. Nel 1989 era stato eletto al Parlamento Europeo come esponente dei Verdi Arcobaleno; nel 2008 aveva partecipato, in assoluto incognito (secondo i dettami del concorso), al Premio Letterario Città di Nova Milanese, classificandosi sorprendentemente al secondo posto.

sabato, maggio 22, 2010

Il valzer delle bufale


Per uno che si voglia candidare a futuro premier d'Italia si suppone che se esce con certe affermazioni abbia poi la ricetta giusta per risolvere certi problemi.
http://notizie.virgilio.it/politica/bersani-gelmini-rompic-insegnanti-eroi.html?pmk=nothpstr1
Ma quale sarà mai la sua ricetta? Non sarà forse un'altra delle bufale a cui ci abituano certi giornali e leader politici?
Vi invito pertanto alla vignetta di Sarcastycon, quella sopra, per gentile concessione.
Per uno, poi, che alle recenti regionali ha conseguito il peggior risultato in termini percentuali di preferenze dagli abitanti del proprio comune di residenza (Bettola - Prov.Piacenza), è tutto dire!

Questa la notizia, con più argomentazioni, sulla performance di Bersani, dal blog di Elly:

Bersani: la Gelmini rompe i c...

A proposito, adesso ho capito perchè Bersani è stato tra i meno votati dai residenti dei collegi elettorali dei candidati per le recenti regionali. A Bettola, dove risiede Bersani, solo un terzo degli elettori lo aveva votato. In un articolo del 12 maggio scorso, un editoriale diceva che "quando Bersani parla dice tante cose, ma non dice niente".

Quel giorno, infatti, disse anche:

“Ci sono tante iniziative in programma nelle prossime settimane, a partire dall’assemblea del 21 e 22 maggio. Faremo una discussione trasparente e aperta, ma su un oggetto che si chiama Italia e sulle nostre proposte per il Paese. Lontano da questi orizzonti – ed è qui che esprime il dissenso – altre discussioni appaiono poco comprensibili. La candidatura a premier del centrosinistra non è un tema all’ordine del giorno. Lo dico per quanto riguarda Vendola, ma anche per tutti gli altri”.

Ecco il punto, parlava di proposte per l'Italia. Ma se oltre a parlare "per non dire niente" - come detto sopra - ha saputo fare solo discorsi del tipo "la Gelmini rompe i coglioni", credo che di diventare futuro premier se lo possa scordare!

venerdì, maggio 21, 2010

Vicolo dei Somari


La vignetta, gentilmente concessami dal titolare del blog
http://sarcastycon.wordpress.com/2010/05/18/radicalpocoscic/,
rappresenta due celebri personaggi che nei giorni scorsi si sono scornati a vicenda per l'ennesima volta. Nessuno di essi mi è mai stato particolarmente simpatico, anzi direi il contrario. Della mia simpatia verso l'onorevole ne ho parlato nel post precedente, e in tanti altri in questo blog. E' quindi superfluo e noioso riparlarne. Dell'Ingegnere c'è una lunga serie di post in questo blog che ne parlano; tra i quali:
http://ecopolfinanza.blogspot.com/2007/12/storia-di-un-comunista-doc.html
http://ecopolfinanza.blogspot.com/2009/10/sentenza-politica-sul-lodo-mondadori.html

Ma ora, che mi fa andare un poco fuori dei gangheri è una dichiarazione dell'ingegnere dove dice che "Berlusconi rappresenta per l'Italia la peggiore soluzione possibile" (Corriere della Sera 19 maggio 2010 pag. 14).

Ma senti chi parla! Senti da quale pulpito viene la predica! Fosse uno che ha sempre operato correttamente sui mercati finanziari, e forse anche del lavoro, potrei anche accettare le sue prediche. Ma per uno che ha sempre agito da panzer, senza troppi scrupoli, da raider incallito, guardando sempre esclusivamente al proprio tornaconto personale, neanche a quello dei suoi piccoli azionisti, certe prediche stonano, e stonano alquanto.

La soluzione migliore sarebbe forse quella rappresentata da lui, che dove ha messo piede ha fatto solo piangere, piangere e anche rovinare migliaia, decine di migliaia, forse centinaia di migliaia di persone? Vedi casi Vecchio Banco Ambrosiano, Olivetti, Lagomarsino, Cartiere Sottrici Binda, CDB Web Tech e quindi Aedes, Telecom, Tecnost, Tim, e poi altre medio piccole realtà.

Basta digitare una parola chiave nel riquadrino in alto a sinistra (quello affiancato da una corposa B su fondo rosso, la B di Blogger) e accedere a tutti i miei post che, per esempio, parlano di: Telecom, Olivetti, Banco Ambrosiano, Cir, Cartiere Binda Sottrici, Mondadori, De Benedetti.

Questa una selezione:
http://ecopolfinanza.blogspot.com/2010/03/scenari-telecom.html
http://ecopolfinanza.blogspot.com/2007/11/le-tresche-su-telecom.html
http://ecopolfinanza.blogspot.com/2006/09/i-veri-gonzi-4a-parte.html
Dalla lettura di essi, si potrà così evincere come l'Igegnere possa essere la persona meno adatta per gettare certe sentenze.
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Anticipo una risposta a quanti si chiederebbero se esiste realmente, e dove eventualmente esiste il VICOLO DEI SOMARI.
Sarcastycon, autore della vignetta, che l'ha elaborata traendo l'idea da fatti raccontati dai giornali nei giorni scorsi (quindi non vi è nulla di inventato), mi fa sapere che a Pisa c'è una Via dei somari e che a Turrita di Siena, dove si svolge il palio dei somari, c'è forse un vicolo chiamato vicolo dei somari, ma è bene precisare che non è certo di questo; attenderemmo eventuali conferme dai lettori.
Comunque sia, mi precisa che la foto è di una lapide vera, e quindi da qualche parte quel vicolo deve esistere.
Il perchè abbia poi adottato quel titolo per il post, lo potrei spiegare correttamente in un post dedicato. Per ora mi fermo qui.

Lavoro, quale lavoro?

I lettori di vecchia data di questo blog diranno che sono ripetitivo, se torno a parlare di Telecom e Finmeccanica. Ma d'altronde son passati 12 anni da quando nel 1998 sono state privatizzate con sponsorizzazione e benedizione dell'allora presidente del Consiglio Massimo D'Alema, e cosa ne è venuto in tasca a quei risparmiatori che vi hanno investito risparmi? Perdite, dolori e perdite. Di Finmeccanica sappiamo che, salvo approfonditi conteggi, la sua quotazione dovrebbe risalire ad almeno 30 euro (contro i 9,20 che sta segnando stamattina) per far rientrare quei risparmiatori del capitale investito. Di Telecom Italia, che in quegli anni era arrivato ai 20 euro (da molti mesi stenta a mantenere 1 euro di quotazione), poi, con tutte le operazioni sul capitale che sono state fatte, è diventato difficile quantificare le perdite subite. Ma, grossomodo, sono tante, tante. E per la gloria di chi?
Mi fanno sorridere le idee e i proclami al lavoro da parte di opposizioni e leader sindacali. Anche ammesso, con quali soldi lo farebbero? Non credano di trovare altri milioni di gonzi che, come allora, fecero la corsa e poi la fila agli sportelli bancari per sottoscrivere azioni. Azioni di chi? Dal momento che Telecom, la madre di tutte le privatizzazioni, quella che avrebbe dovuto garantire il capitale investito ai sottoscrittori, per loro e per i loro eredi, è poi stata invece quella fonte divoratrice di risparmi, senza dare nulla in cambio. Privazioni. Privazioni in cambio di che? Li avessero almeno spesi, in qualsiasi modo, ma spesi, oggi quei risparmiatori non sarebbero qui a piangere sul latte versato.

Detto questo, mi fanno sorridere i vari propositi di cui sento parlare in questi giorni. Le nozze coi fichi secchi non si fanno! Dopo quei grandi "exploit" del passato, chiedere ai risparmiatori di mettere spontaneamente i propri risparmi in certe imprese sarebbe come prenderli in giro un'altra volta, e quindi neanche a sperarci; coinvolgere tutta la popolazione con altre tasse mirate per creare nuovi posti di lavoro? E a chi si darebbe il bandolo della matassa? Chi dovrebbe dirigere tutto l'ambaradam?
Non resta che affidarsi all'iniziativa privata, singoli individui con idee da mettere in pratica; incentivandoli, sgravandoli di tasse e pastoie burocratiche, e da lì ripartire verso il futuro.

martedì, maggio 18, 2010

Recensione di peso al nostro film


Dopo la nostra, è arrivata una "grande" recensione per il Film "Voglio essere profumo". L'ha scritta Franco Olearo, giornalista professionista di Family Cinema Tv. Con ciò, spero però di non incappare in un ammonimento da parte della testata giornalistica, o dell'autore della recensione, avendo ricopiato integralmente il loro articolo, come da seguito. Ma per poterlo leggere in maniera corretta, consiglio di passare direttamente sul loro sito, Cliccando qui.
Come avrete modo di notare, non troverete sostanziali differenze tra le mie due recensioni questa, su questo blog e quest'altra, sul Giardino delle Esperidi dove, tra l'altro, il collega Josh è impegnato in questi giorni nella gradevole disquisizione incentrata sul suo articolo del mese: un viaggio Breve tra teatro e cinema


FAMILYCINEMATV
Settimanale di orientamento per la visione di film e della TV
16 maggio 2010, n. 20
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FILMVERDI FILMORO CATALOGHI TEMATICI CLASSICI DEL CINEMA
VOGLIO ESSERE PROFUMO
Italia 2009
Titolo originale:
Regia: Filippo Grilli
Sceneggiatura: Filippo Grilli
Produzione: GPG
Durata: 120'
Interpreti: Fabio Sironi, Lorenzo Pozzi, Marta Filippi, Simone Farina, Giulia Trabucco, Alberto Crippa
Genere: Dramma
Francesco, un seminarista alle soglie del sacerdozio, ha una solida fede che trasmette agli altri con il suo buonumore, le sue poesie ispirate e la sua capacità di porsi in ascolto di chi gli sta vicino. Cinque personaggi hanno potuto beneficiare della sua serenità e della sua parola di conforto prima della sua morte, causata da una malattia incurabile: Lorenzo, un professionista sicuro di se che si trova inaspettatamente lasciato dalla fidanzata; Susanna, una adolescente che deve decidere come rispondere alle pretese del fidanzato; Barbara, giovane novizia che prima di prendere i voti cerca di verificare la sua vocazione tornando in famiglia; Davide, impegnato a fare progetti di matrimonio; Andrea, seminarista amico di Francesco.
valori/disvalori
in visione a partire da: giudizio tecnico
Tutti
Un seminarista, animato da una solida fede, sa trasferire il suo entusiasmo di cristiano ai giovani che lo hanno conosciuto e affrontare serenamente una malattia incurabile
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Il film ha tutte le caratteristiche di un film professionale: solo qualche incertezza di recitazione in qualche personaggio, ma molto ben riuscita è la figura del protagonista Francesco.
Recensione di Franco Olearo
Alcuni film vengono strutturati fin dal loro concepimento per soddisfare le aspettative di un settore di pubblico ben individuato; altri, definiti autoriali, hanno a priori un loro pubblico affezionato che apprezza lo stile personale del regista/sceneggiatore; Voglio essere profumo è nato perché Filippo Grilli e tutto il suo staff avevano qualcosa da dire, avevano qualcosa da comunicarci.
Il baricentro della storia è sicuramente il seminarista Francesco, ma come tutti i veri sacerdoti o aspiranti ad esserlo non vive di se ma vive per gli altri: evita in particolare di parlare della sua malattia (che cerca sempre di minimizzare) ma è pronto ad ascoltare chi accetta di confidarsi con lui.
Il film quindi non è solo la storia di un spirante sacerdote: ampio spazio viene lasciato alle vicende dei giovani che in modo più o meno occasionale lo hanno incontrato.

Da questo punto di vista il film rompe alcuni rigidi schemi ai quali le produzioni cinematografiche o televisive ci hanno abituato: se si vuol parlare di fede sono ben accette le storie di santi, di papi, di importanti uomini religiosi; se si descrive una storia di amore fra giovani, sulla famiglia o qualche altro tema "laico", è severamente vietato abbinarvi il tema della fede.
Se guardiamo alla produzione recente, per trovare esclusivamente dei laici che parlano di fede dobbiamo far riferimento ad un unico film: Fireproof scritto da uno sceneggiatore di fede evangelica. Voglio essere profumo si pone in mezzo: parla dell'interazione fra un seminarista e alcuni laici che rinforzano la loro fede grazie al suo esempio di amore per Gesù Cristo. Ci mostra inoltre una realtà per fortuna ancora diffusa nel nostro paese ma che è praticamente assente nella nostra produzione cinematografica: la vita di una comunità parrocchiale con giovani impegnati nell'animazione o nella catechesi.
Il regista/sceneggiatore ha scelto correttamente un piglio realistico, mostrando la vita dei protagonisti all'interno della loro comunità, evitando di prolungarsi in passaggi riflessivi o frasi troppo dichiarative di fede. Le due ore di proiezione passano senza un'ombra di stanchezza: solo in poche occasioni si indulge al simbolismo (come la scena finale dove a turno vengono posti dei doni-simbolo ai piedi dell'albero che era stato caro a Francesco).

Il film non avrebbe comunque avuto successo, al di là della buona volontà e bravura di tutti, se la figura di Francesco non fosse emersa in tutta la sua potenza, come infatti è avvenuto. Grazie all'ottima interpretazione di Fabio Sironi e alla sceneggiatura, emerge un personaggio dove pensiero, parola ed azione sono coerenti. Alla fine del film si vorrebbe stare ancora con lui, sentirlo ancora parlare.
Francesco mostra la gioia come espressione visibile dell'amicizia con Gesù e questa felicità la trasmette realmente agli altri. Utilizza un linguaggio semplice, non "pretesco" per intrattenersi con i suoi amici laici ma il suo non è uno "sconto" sulla verità per risultare più simpatico e meglio accettato: resta esigente con la sua fede e con quella degli altri ed anche dal suo letto di malato, negli ultimi giorni della sua vita saprà essere profumo, saprà emanare il "bonus odor Christi", come aveva sempre desiderato.
Sopra: manifesto del film

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giovedì, maggio 13, 2010

Euro moneta zoppa

Da questo dibattito di 10 minuti della Tv Svizzera
(http://la1.rsi.ch/contesto/index.cfm?scheda=11058&vid=yes)
si può ricavare una ricetta per rendere l'Euro veramente forte e inattaccabile dalle speculazioni finanziarie internazionali, che inevitabilmente si ripresenteranno in futuro.
Dopo quanto successo in Grecia pare che gli ingredienti principali siano: pace, giustizia, operosità. I disordini avvenuti in Grecia, per via dei tagli necessariamente imposti dal governo, non dovrebbero più accadere, pena l'estromissione di quello stato dalla moneta unica. Ma fare marcia indietro, far uscire uno stato dalla moneta unica, sembra essere operazione difficoltosa e quasi inattuabile; praticamente si dovrebbe prima passare dal "fallimento"dell'Euro, per poi riformare l'Europa Unita. Se ne deduce quindi chiaramente che l'Euro è una moneta nata zoppa. Si sono mischiate capre con cavoli, parsimonia e pragmatismo della Germania con la scarsa capacità di governare gli scarsi flussi di risorse disponibili, da parte di altri stati membri meno virtuosi (l'Italia era e sarebbe stata, e potrebbe essere tra questi). Quando il governo greco ha cercato di mettere dei paletti, è accaduto quello che tutti sappiamo. Per il bene dell'Euro, e quindi degli altri oltre 200 milioni di individui, sarebbe meglio escludere dall'Euro gli stati troppo diversi per mentalità e modo di autogovernarsi, rispetto la media degli stati europei (intendendosi quelli appartenenti alla moneta unica, Euro).
Con la manovra delle banche centrali, il problema scoppiato è stato solo spostato di tre anni. Riusciranno nel frattempo ad allinearsi al virtuosismo medio tutti gli stati membri?
Con ciò è chiaro che la moneta unica è nata zoppa. Credo ci sia stata scarsità di vedute e leggerezza nel valutare l'ingresso nella moneta unica di nuovi stati assieme ai sei stati fondatori.

lunedì, maggio 10, 2010

Strani comportamenti

A proposito di Moody's, e di suoi eventuali strani comportamenti, riporto la notizia delle ore 17.32.39 di Websim, nella speranza che la medesima SIM non mi diffidi dall'aver divulgato una sua notizia, riservata ai suoi clienti. Ma essa è troppo in stretta connessione con i due post precedenti, per essere ignorata. La news è ricavata -come al solito - dal sito dei clienti di Fineco Bank, del Gruppo Unicredit
Prestate particolare attenzione alla parte dell'articolo evidenziata in neretto.

"MOODY'S -8% Cade a WallStreet: è nel mirino della Sec
Websim - 10/05/2010 17:32:39
Moody's (MCO.N) affonda a Wall Street in ribasso dell'8% sulla notizia che la Sec potrebbe avviare un'azione amministrativa contro l'agenzia di rating.

Moody's ha rivelato in un filing di avere ricevuto una cosiddetta "Wells Notice", un avviso delle autorità di Borsa che informano di aver avviato un'azione civile.

"Il mercato ha reagito in modo molto violento", dice Bill Bergman di Morningstar a Chicago. "E' un altro passo su un sentiero che presenta rischi materiali sia per gli azionisti di Moody's che per quelli di McGraw-Hill".

McGraw-Hill (MHP.N), la società editoriale che controlla l'altra agenzia di rating americana, Standard & Poor's, cade in ribasso del 5,8%. Morningstar ha giudizi di grande incertezza sulle azioni di entrambe le società di rating.

Secondo le dichiarazioni di Moody's, nella lettera la Sec avverte che potrebbe fare un'azione civile e chiede all'agenzia di cessare (il cosiddetto "cease-and-desist") alcuni comportamenti.

Moody's dice di aver ricevuto la Wells Notice il 18 marzo e dichiara di aver risposto alla Sec, sottolineando la correttezza dei suoi comportamenti.
"

Borse in forte recupero

Alle ore 15,04 la borsa è a + 9,58% e il titolo Unicredit a Euro 1,92 (+17,86%). Riprendo allora il commento delle 9,59 fatto a Sarcastycon nel post precedente.

"Sarc., vedo adesso: Unicredit + 18%.
Pensa a quelli che venerdì han venduto, contando su un continuo ribasso del titolo.
E che! Speravano di ricomprarle ad un prezzo ancora più basso di quello cui erano arrivate?
Pensa che io le avevo svendute 2 anni e mezzo fa a 6,3, quando era scoppiata la bolla speculativa sui mutui subprime. Ora, anche col rialzo odierno del 18% le potrei ricomprare, recuperando comunque gran parte di quella perdita (mi costarono circa 7 euro).
Ecco, ben gli sta ai ribassisti di venerdì, che avevano creduto nei guru delle varie agenzie sparagiudizi negativi (per guadagnare loro sui ribassi pilotati!!!)."


Nel frattempo ho controllato: la mia "svendita" la feci il 4 ottobre 2007 a 6,275. Inoltre dal 5 gennaio 2008 al 23 gennaio 2008 Unicredit ha chiuso un aumento di capitale a 3,083 per ogni azione nuova, il che ha ulteriormente modificato i rapporti di cambio. Vale a dire che quel 6,275 a cui ho venduto, sarebbe ben superiore in rapporto al prezzo segnato oggi da Unicredit.

Questo per raccontare un aneddoto relativo alla mia esperienza di borsa di anni fa, che credo d'aver già narrato in questo blog.
Era il giugno-luglio 1997, era in carica il governo Prodi, con Bertinotti (rifondazione comunista) in appoggio esterno. Bastò una sua semplice dichiarazione in aula parlamentare, che la borsa italiana da positiva che era stata fin verso le 13, divenne improvvisamente negativa nel breve volgere di tempo necessario affinchè rientrassi a casa, circa 20 minuti. In quel breve lasso di tempo la borsa aveva pers il 5% (da +1% a meno 4%), grazie (grazie, si fa per dire!) ad una semplice dichiarazione di Bertinotti (qualcuno aveva anche ironizzato che l'aveva fatta per far scendere la borsa). Eh, quando si dice della scarsità di cultura!

Alla mia perplessità su quel crollo repentino, il funzionario di banca, un carissimo amico, mi tranquillizzò dicendomi: "vuoi che il governo non faccia il necessario per correggere questa situazione?" Ciò che infatti fu.

Esperienza docet!

Ed è un pò quello che è successo la notte scorsa, quando i governi dell'area Euro si sono accordati per la sistemazione dei conti. Alla faccia di quanti hanno remato contro, scommettendo sul crollo dell'Euro.

venerdì, maggio 07, 2010

Declassamento alle agenzie di rating

Fiat 0,17
Prysmian 0,417
Recordati 0,275
Landi 0,062
Astaldi 0,13
Brembo 0,225

E' una selezione di titoli industriali che hanno pagato il dividendo nei giorni scorsi.
A seguire, una selezione di titoli industriali che lo pagheranno il 17 e 24 maggio.

17 maggio:
Actelios 0,085
Maire Tecnimont 0,07

24 maggio:
Ansaldo STS 0,31
Pirelli 0,0145
Pirelli risparmio 0,0406
Buzzi 0,18
Italcementi 0,12
Snam Rete Gas 0,14
Telecom 0,05
Telecom risparmio 0,061
Eni 0,5 (oltre a 0,5 già pagati in settembre scorso, come acconto dividendo)
Finmeccanica 0,41

Vi è poi tutta una serie di titoli che pagheranno il dividendo più avanti, entro fine luglio.

Tutto questo per dire che la giornata di ieri, sui mercati finanziari, funestata da crolli clamorosi, tra i quali in Italia, dove l'indice FTSE MIB ha chiuso con un meno 4,27%, con punte intraday vicine al 6%, e negli USA dove il maggior indice, il DJ, ha sfiorato perdite intraday del 10%, chiudendo poi a meno 3,2%, è stata magistrale per capire quanto siano veramente poco (o per nulla) attendibili le valutazioni (rating) delle varie agenzie internazionali di rating, che li rendono simili, poco più, che a chiacchiere di corridoio (per essere allineato con la valutazione di "titoli spazzatura" che danno loro di alcuni bond), almeno per quel che mi riguarda.

Ne ho già scritto altre volte, di quanto siano per me fasulle le valutazioni, le indicazioni, i consigli d'acquisto o vendita redatti dalle agenzie di rating nazionali e internazionali, e quella di ieri è stata, secondo me, la stoccata finale che me le ha messe in totale discredito. Detto in parole povere, ciò vuol dire che delle loro valutazioni, dei loro consigli a comprare o vendere me ne faccio un baffo. Infatti, delle pagime giornalistiche del Corriere o del Sole 24 Ore rifuggo ormai dal leggere gli articoli dove vengono indicati i loro consigli d'acquisto o vendita; detto sempre in parole povere, di cantonate ne han prese e ne han date tante. Se mi faceste avere i quotidiani degli ultimi dieci anni, vi farei avere un'ampia selezione delle loro maggiori cantonate.

Aggiornamento delle ore 10,33

Come volevasi dimostrare, alle ore 10,23, in uno stringato comunicato apparso sul sito ufficiale dei clienti di FINECO BANK, del gruppo Unicredit Banca, è apparsa la seguente notizia:


ITALIA, MOODY'S CHIEDE SCUSA SU "OPINIONE TROPPO SINTETICA" IN COMUNICATO STAMPA SU REPORT BANCHE - DIR GEN

Reuters - 07/05/2010 10:23:36

domenica, maggio 02, 2010

Mariasara, l'amica vera

Mariasara è l'amica vera della persona del racconto di cui sotto.
Approfitto di questa pausa forzosa domenicale, per pubblicare, in forma assolutamente integrale, un commento di Mariasara pervenutomi il 2 marzo scorso.

"Una mia amica affetta da questa malattia mi diceva che in realtà non si conosce la causa e nemmeno c'è una diagnosi esatta...in pratica, mi diceva, molte malattie neurologiche si diagnosticano per una serie di sintomi e per l'evoluzione della stessa. lei dopo tre anni con cortisone e altri farmaci che non conosco era pieni di problemi collaterali peggiori di quelli che aveva prima. Essendo una persona che mai già di suo credeva troppo nei faramaci ha inziato a fare varie cose tra cui psicoterapia, yoga, massaggi ayurvedici e altro...so che ha consultato diversi medici esperti in medicina alternativa e ora la segue un neurologo specializzato anche in queste discipline. Non segue una dieta rigidissima, ma d'altra parte già di suo non mangia molto, ama i dolci però e quelli ha detto solo da morta glieli toglieranno...mangia poca carne e poco formaggio, per il resto prende alcuni integratori, che alterna per diversi periodi dell'anno. Va a camminare e ha gettato il cortisone. ha dimezzato gli esami clinici e le visite in ospedale...praticamente va una nvolta al mese da questo medico e due volte all'anno in ospedale a fare alcuni controlli.Senza eccedere agli estremismi di diete troppo frustranti, anche se sicuramente efficaci, ha trovato un suo equilibrio e benessere.
Più che santoni, per la mia conoscenza dell'india e delle medicine orientali che approfondisco da un po'...diciamo che è la visione dell'uono e della malattia ad essere diversa, perchè viene preso in considerazione ogni suo aspetto e non solo la malattia in sè, che per loro è solo l'ultimo dei passaggi. E' quello che qui ora in occidente viene chiamato appraccio olistico e secondo me dobbiamo per una volta mettere da parte la nostra supponenza di essere sempre superiori in quanto occcidentali e imparare, o meglio recuperare molte cose, sia nel modo di vedere la vita, che nella gestione della salute e della malattia.
In bocca al lupo per il tuo percorso, un abbraccio.
Mariasara.
"

A proposito di supponenza, a me sta capitando un fatto nuovo e quasi imprevisto, per quel che mi concerne: ha a che vedere con le barriere mentali della gente.
Dopo aver vinto la mia battaglia personale contro barriere psicologiche che mi si frapponevano all'uso regolare e disinvolto di una sedia a rotelle, il cui impiego mi ha consentito di tornare a vivere con una certa soddisfazione, ora mi sto imbattendo a dover combattere contro l'ottusa mentalità di alcuni individui del mio condominio. Costoro mi hanno tolto il saluto, fanno il muso torvo incontrandomi, creano zizzania con altri condomini, i quali non prendono alcuna posizione, nè con me, nè contro di me: classici ponzio pilato. I tre o quattro "fomentatori" di zizzania hanno da ridire che il servoscala fatto installare per superare i cinque gradini che si frappongono fra il piano strada e il pianerottolo con accesso al vano ascensore sia di intralcio e impiccio alla loro "libertà di movimento". Fortunatamente, a pensarla come costoro, solo solo tre o quattro su cinquanta, almeno in apparenza. E pensare che ho fatto tutto secondo regole del buon vivere; inoltre, a quanto mi risulta, l'installazione di un servoscala in costruzioni ante 1989 farà salire di un punto, o una lettera, la categoria d'appartenenza dell'immobile. Detto venalmente, ciò vorrebbe dire che gli appartamenti di quel dato edificio varranno di più. Oltretutto, il lavoro era stato posto all'ordine del giorno nell'assemblea di quasi un anno fa, che lo aveva regolarmente approvato all'unanimità; inoltre, è stato apposto un avviso, in posizione ben visibile, tramite lettera ufficiale dell'amministratore, 30 giorni prima dell'installazione, e nessuno aveva obiettato nulla.
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E qui mi sia consentito di dare libero sfogo ad una constatazione di ordine politico personale: i tre o quattro citati sono tutti accesi antiberlusconiani; ciò mi rende ulteriormente sgomento e perplesso.


 

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