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domenica, ottobre 19, 2008

Le bufale europee sull'Italia

Se i vertici di Bruxelles hanno gettato tutte quelle croci addosso all'Italia, sulla questione del clima, è perchè sono in malafede, oppure non leggono o non si informano abbastanza, ed adeguatamente, sulle questioni di qualsiasi genere che possano mettere in discussione gli interessi del nostro paese, ivi compresa, da ultimo, e per l'appunto, quella del clima. Eppure, avrebbero il gran dovere di informarsi, prima di prendere una qualsiasi decisione, dato che sono ben pagati anche per questo. Basta leggere l'articolo di Salvatore Tramontano, dal Giornale (vedi sotto il link), per rendersi conto - scorrendo l'elenco di bufale riguardanti l'Italia, lì menzionate - di quanta mancanza d'informazione, o di superficilità nel procurarsele, ci sia da parte della Comunità Europea nei confronti dell'Italia. Se così non fosse, resta solo da pensare che da parte di detti membri ci sia pregiudizio, cattiveria, malafede, arroganza nei confronti dell'Italia, da quando è tornato Berlusconi al governo.

A sostegno della mia tesi, su quanto affermato a riguardo dei membri superiori della Comunità Europea, in seguito alle loro bufale incidentali o create ad oc nei confronti dell'Italia (in fattispecie sulla questione clima), c'è il fatto che ai loro occhi sono passati inosservati - o non gli hanno dato il minimo peso, perchè erano contro le loro posizioni: posizioni prese nei confronti dell'Italia - i dati annunciati dal Comitato Onu per i cambiamenti climatici, che ha studiato e concluso come le emissioni di gas serra prodotti dalle città sia appena dei due quinti, o addirittura meno, del totale prodotto nel mondo, e non del 70-80%, come affermato in altre sedi istituzionali di rilevanza mondiale. Basta leggere la notizia Reuters, alquanto vecchiotta, qui sotto, per scoprire che, anche sul clima, addossando tutte le croci sulle spalle dell'Italia, stanno prendendo un'altra bufala.

Reuters - 26/09/2008 11:32:05
LONDRA, 26 settembre (Reuters) - Le città, spesso additate come responsabili del grosso delle emissioni di gas serra nel mondo, in realtà ne producono appena i due quinti o addirittura meno, secondo uno studio pubblicato oggi. Agenzie dell'Onu, l'iniziativa per il cambiamento climatico dell'ex presidente Bill Clinton e il sindaco di New York Michael Bloomberg hanno dichiarato che il 75-80% delle emissioni globali vengono dalle città. Ma utilizzando i dati del Comitato Onu per i cambiamenti climatici, lo studio pubblicato sulla rivista Environment and Urbanization parla del 30-40%. L'autore dello studio, David Satterthwaite, ricercatore dell'International Institute for Environment and Development di Londra, ha detto che l'errore ha guidato le politiche per il cambiamento climatico."Attribuire alle città la responsabilità delle emissioni di gas serra non tiene conto del fatto che le città sono una parte importante della soluzione", dice il ricercatore in un comunicato. "Città ben governate possono fornire alti standard di vita che non richiedono alti livelli di consumo e alte emissioni di gas serra". Satterthwaite dice che alcuni esperti hanno attribuito alle città una quota troppo alta di emissioni prodotte da industrie e centrali elettriche che si trovano fuori dai loro territori.Il ricercatore sottolinea inoltre che gli abitanti di molte città inquinano meno delle famiglie delle aree rurali."Le persone che vivono nei sobborghi o sono pendolari effettivamente hanno emissioni di gas serra molto più alte per persona di quelle che vivono a Chelsea (quartiere di Londra) a parità di reddito", ha detto a Reuters.


http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=298842
Tratto dal blog di Eleonora.
(a seguire)


 

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