marshall

giovedì, maggio 13, 2010

Euro moneta zoppa

Da questo dibattito di 10 minuti della Tv Svizzera
(http://la1.rsi.ch/contesto/index.cfm?scheda=11058&vid=yes)
si può ricavare una ricetta per rendere l'Euro veramente forte e inattaccabile dalle speculazioni finanziarie internazionali, che inevitabilmente si ripresenteranno in futuro.
Dopo quanto successo in Grecia pare che gli ingredienti principali siano: pace, giustizia, operosità. I disordini avvenuti in Grecia, per via dei tagli necessariamente imposti dal governo, non dovrebbero più accadere, pena l'estromissione di quello stato dalla moneta unica. Ma fare marcia indietro, far uscire uno stato dalla moneta unica, sembra essere operazione difficoltosa e quasi inattuabile; praticamente si dovrebbe prima passare dal "fallimento"dell'Euro, per poi riformare l'Europa Unita. Se ne deduce quindi chiaramente che l'Euro è una moneta nata zoppa. Si sono mischiate capre con cavoli, parsimonia e pragmatismo della Germania con la scarsa capacità di governare gli scarsi flussi di risorse disponibili, da parte di altri stati membri meno virtuosi (l'Italia era e sarebbe stata, e potrebbe essere tra questi). Quando il governo greco ha cercato di mettere dei paletti, è accaduto quello che tutti sappiamo. Per il bene dell'Euro, e quindi degli altri oltre 200 milioni di individui, sarebbe meglio escludere dall'Euro gli stati troppo diversi per mentalità e modo di autogovernarsi, rispetto la media degli stati europei (intendendosi quelli appartenenti alla moneta unica, Euro).
Con la manovra delle banche centrali, il problema scoppiato è stato solo spostato di tre anni. Riusciranno nel frattempo ad allinearsi al virtuosismo medio tutti gli stati membri?
Con ciò è chiaro che la moneta unica è nata zoppa. Credo ci sia stata scarsità di vedute e leggerezza nel valutare l'ingresso nella moneta unica di nuovi stati assieme ai sei stati fondatori.

5 Comments:

  • Buona parte dei paesi dell'Occidente vivono da tempo al di sopra dei propri mezzi, abituando i loro cittadini ad un tenore di vita che non potranno mantenere a lungo.
    Chiamiamolo welfare state, tariffe agevolate, salvataggi vari o sussidi, alla fine paga sempre lo Stato, accumulando altri debiti.
    E chi ha troppi debiti finisce facilmente preda degli speculatori o semplicemente di improvvise circostanze avverse.
    Finora abbiamo avuto fortuna, ma quanto può durare ancora?

    By Blogger VP, at 13 maggio 2010 alle ore 15:46  

  • VP,
    per completezza d'informazione e ragionamento, riporto i due commenti pubblicati su AQUAEDUCTUS1, blog che conosci molto bene per via di quel post su
    LIVORNO BELLA, e dove ho ripubblicato l'articolo in seconda battuta, per un motivo specifico che non sto qui a spiegare:

    al commento di Marcello in cui mi dice...

    ""Marshall
    avevo visto il filmato e l'ho anche commentato su quel sito.
    Resta il fatto che l'Italia non è a rischio perchè i ns. numeri sono ampiamente falsi e sottostimati di almeno un 30%.
    Se guardiamo le dichiarazione dei redditi dei piccoli e medi imprenditori,sono paragonabili se non inferiori a quelle di un loro operaio.
    L'operaio spesso, per arrotondare, va a fare lavori in nero.....che certamente non denuncia.
    Basta guardare il tenore di vita di molte persone che se guadagnassero quello che dichiarano, non potrebbero di certo permetterselo.

    Abbiamo in Italia la maggior densità di autoveicoli 1,6 a persona di media, abbiamo 80.000.000 di cellulari,recordo assoluto in europa, abbiamo l'80% di case di proprietà, per non parlare di televisori, pc etc.
    Quelli del Finantial time è 50 anni che ci dicono che domani falliamo, ma è anche 50 che non capiscono un tubo dei ns. affari.

    Passo spesso davanti ad un cosiddetto quatiere popolare dove c'è un passaggio a livello,il più delle volte chiuso, per cui mi devo per forza fermare davanti all'uscita di un parcheggio facente parte di quel complesso di abitazioni di case popolari.Bene in quel parcheggio ci sono molte auto popolari come mercedes,bmw, porsche e suv di tutte le razze!!!!
    Quindi andrei molto cauto a fare previsioni negative.
    Per noi la vera sfortuna è stata di entrare nell'euro e per di più con un cambio assurdo,l'euro che doveva valere 1936,27 lire invece di fatto vale 1000 lire e forse meno(grazie prodi).
    Ciò ha portato al raddoppio dei costi di molti generi di merci""

    HO COSI' RISPOSTO:

    ""quel video è incentrato su quanto poi accaduto in Grecia (se non sbaglio il video è precedente ai fattacci). Dell'Italia ne parla marginalmente, e comunque il tiro andava e andrà corretto ulteriormente anche qui da noi, volenti o nolenti,
    Si lamentava una prof. perchè nella sua scuola hanno ridotto i bidelli da tre a due. Piccole cose, in termini di singoli risparmi, ma costei non capiva che per colpa dei comportamenti dei governi precedenti si era passati a situazini non più sostenibili, in futuro. Tagli che dovrà fare per forza di cose anche la Grecia, se vorrà continuare a far parte di una moneta forte. Altrimenti che resti con la sua dracma, come ha fatto finora: nessuno, volendo, glielo potrà impedire.
    E' molto interessante quell'immagine che hai dato della tua Pisa, che poi è lo specchio di quasi tutta l'Italia.
    In quel paese della Sicilia, da cui proviene mia moglie, correva la storiella che gli abitanti facessero a gara a chi avesse l'auto più lunga. Quando si vedeva un auto nuova parcheggiata, c'era sempre qualcuno che notte-notte andava a misurarne la lunghezza, per poi comprarsene una più lunga. Credo che la tendenza di fondo non sia modificata, poi però si ricorre allo stato centrale per cose più necessarie!! ""

    VP,
    come avrai notato sono sulla sulla tua stessa linea di ragionamento.
    UN CARO SALUTO A "LIVORNO BELLA".

    By Blogger marshall, at 13 maggio 2010 alle ore 16:24  

  • marshall,

    Grazie per aver aggiunto i commenti, mi erano sfuggiti e sono molto interessanti.

    By Blogger VP, at 13 maggio 2010 alle ore 18:37  

  • Grosso guaio, quello dell'Euro e delle possibili altre crisi tipo Grecia di Paesi "a rischio", qual'era appunto la terra ellenica.
    Non saprei suggerire "ricette" particolari per evitare il peggio, e soprattutto è improponibile (oltre che, leggevo da qualche parte, persino teoricamente impossibile) l'uscita ipso facto di qualche membro dall'area Euro. Credo che ci sia soltanto da darsi un po' tutti "una regolata", tenendo sempre ben presente il caso Grecia come monito.
    Intanto ti ringrazio, Marshall, per la puntata da te fatta sul mio blog e per l'indiretto apprezzamento delle mie qualità "letterarie". Purtroppo non sono io, ahimè, quel prof. Pellegrino cui alludi, e neppure ho visto la presentazione del suo libro in TV; ho tentato una ricerca su Google in proposito, ma senza risultato. Ti sarei grato se potessi farmi sapere qualcosa di più (tipo titolo completo, casa editrice ecc.)o tramite controcommento qui sul tuo blog o con un altro intervento sul mio.
    Ti saluto caramente.
    Tommaso Pellegrino-Torino

    By Anonymous Anonimo, at 16 maggio 2010 alle ore 17:05  

  • Tommaso,
    anch'io ho fatto ricerche vane.
    Mi ero imbattuto a caso su quel programma (Rai1 ore 11 circa), ad intervista iniziata. Intervistatore e intervistato sessantenni. Lo ha chiamato un paio di volte professor Pellegrino. Il libro in questione è un tracciato dell'Italia dal 1900 al 1992, soffermandosi soprattutto sull'era Craxi e sul ruolo del partito comunista in Italia, che, per l'autore, è un partito di protesta: sa solo potestare, ma quanto a proposte si è sempre fatto molto desiderare.
    Se lo troverò, mi farò vivo.

    By Blogger marshall, at 17 maggio 2010 alle ore 12:00  

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