marshall

venerdì, dicembre 07, 2007

Storia di un comunista d.o.c.

Ogni tanto, Siro (a lato, il link) tira fuori dal suo cilindro qualche neologismo, qualche concetto inedito che mi fa trasalire. Siro è un blogger di giovane età, eppure può far la barba a tanti anziani. Ieri ha coniato il titolo imprenditore senza rischio d'impresa. Concetto straordinario che racchiude in due parole quella che è la sostanza di un uomo. Termine usato per raffigurare l'essenza di un personaggio molto celebre, descritto da Siro nel suo ultimo post: Caduta massoni. Quel personaggio io lo conosco da trent'anni, eppure non ero ancora arrivato ad appuntargli quel titolo di imprenditore senza rischio d'impresa. Eppure ero a conoscenza dei suoi raider borsistici, uno dei quali ha riguardato un'azienda che ho molto frequentato: le Cartiere Sottrici Binda S.p.A.
I fatti:
Flavio Sottrici, proprietario dell'omonima cartiera Arturo Sottrici, con stabilimenti ad Olgiate Olona e Vedano Olona, fece un salto di dimensioni ciclopiche. Con poche mosse, e facendo leva sul debito, acquisì le Cartiere Sterzi S.p.A. e le Cartiere della Nuova Valtellina, entrambe in amministrazione straordinaria. C'erano in vendita anche le Cartiere Binda, glorioso titolo della borsa milanese. La CIR intervenne in sostegno di Flavio entrando nel capitale delle Cartiere Sottrici e curandone la quotazione in borsa. Dopodichè, acquisirono le Cartiere Binda, fecero la fusione per incorporazione e cambiarono la loro denominazione in Cartiere Sottrici Binda SpA, quotate alla borsa di Milano. In tutto questo trambusto le quotazioni subirono un impennata vertiginosa. Ma era tutto un castello di sabbia. Quando le azioni Sottrici Binda SpA ebbero raggiunto il massimo possibile, la CIR, al cui vertice sedeva Carlo De Benedetti, vendette tutte le sue azioni sul mercato e uscì dall'impresa industriale con una superlauta plusvalenza. Il tutto a danno dei piccoli azionisti che ci rimisero tutto. In pratica avvenne la stessa cosa di quando De Benedetti entrò nel capitale del Vecchio Banco Ambrosiano, che era in difficoltà. Il suo ingresso fece lievitare le quotazioni. Quando queste raggiunsero una cifra ragguardevole, De Benedetti ne uscì con una plusvalenza di 80 miliardi di lire, lasciando i piccoli azionisti con i cerini accesi in mano.
Questi è De Benedetti, comunista d.o.c. Però i vari Santoro e Travaglio se la prendono sempre e solo con Berlusconi, come è stato col programma Anno Zero di ieri sera, che io non ho visto, ma che ho visto commentato dal blogger Le Barricate (linkare Il Castello, per accedervi).

27 Comments:

  • ottima riflessione

    By Blogger Antonio Candeliere, at 7 dicembre 2007 alle ore 10:30  

  • ponderato, preciso, ragionato: perfetto.

    By Blogger CampaniArrabbiata, at 7 dicembre 2007 alle ore 13:12  

  • Marsh, ti ringrazio per avermi citato, ma soprattutto per averci raccontato questa storia... molto istruttiva, direi!
    Non posso che linkarti subito sul mio blog :-)
    Un saluto!

    By Anonymous Anonimo, at 7 dicembre 2007 alle ore 16:39  

  • Piedone,
    ciao Napoli. Mi piace quel verso di Goethe sulla tua città. Non ho ancora letto quel libro, VIAGGIO IN ITALIA, credo, ma ora andrò a cercarmi quel passo.
    Ti ringrazio della gentilezza.
    A presto.

    By Blogger marshall, at 7 dicembre 2007 alle ore 17:44  

  • Antonio Candeliere,
    ho visitato il tuo blog, ma ho visto che siete parecchi membri in quella comunità. Qual'è il tuo? Anche se ricordo di esserci già passato.
    Grazie per il commento. Spero di non aver commesso imperfezioni: sono andato a memoria.

    By Blogger marshall, at 7 dicembre 2007 alle ore 17:48  

  • Siro,
    e mi sono contenuto. Per non dar l'idea di un lecchino, come mi aveva chiamato quel tizio nel tuo blog, solo per averti fatto un meritato complimento. Qui, per esempio, avrei voluto scrivere che hai capito tutto della vita. E' difficile che predicatori come Santoro ti mettano nel sacco!
    A proposito del post, valga anche per te la segnalazione che ho fatto ad Antonio Candeliere.

    Per quanto riguarda Luca Barbareschi, che tu dovresti aver conosciuto di persona, sapevo già da tempo che è anche un pò vanesio. Però, nella serie che va in onda stasera lo trovo impeccabile.
    Ciao, e grazie per la reciproca stima.

    By Blogger marshall, at 7 dicembre 2007 alle ore 17:56  

  • Dalla mia piccola esperienza direi che De Benedetti abbia ricevuto molti "sacramenti" dai piccoli risparmiatori che hanno creduto nelle sue società.
    Ma, ancora una volta, pirla noi che prestiamo fede e diamo importanza a simili individui che, dal canto loro, fanno bene a menare per il naso chi crede in loro ;-)

    By Blogger Massimo, at 7 dicembre 2007 alle ore 18:31  

  • Ma ce la farò stavolta a postare ed a fare i complimenti al mio amico anche per il precedente post ?Mah ....proviamo!

    By Anonymous Anonimo, at 7 dicembre 2007 alle ore 20:24  

  • Sii ce l'ho fatta allora...per il prec post , ho detto che questo dimostra , ove ce ne fosse bisogno, che una persona , di qualunque nazionalità essa sia , se perbene è bene accetta anche dalla destra .Per il post di oggi , beh molto istruttivo ,molto molto molto ......Saluti

    By Anonymous Anonimo, at 7 dicembre 2007 alle ore 20:26  

  • Ah dimenticavo :i miei complimenti vanno anche a Siro (quanno ce vò ce vò)

    By Anonymous Anonimo, at 7 dicembre 2007 alle ore 20:29  

  • Nemo,
    sembra che hai problemi col mio commentario. Hai visto che ho messo il modera commenti? Vuol dire che finchè non ho letto e approvato il commento esso non viene pubblicato. Forse il disguido da te segnalato dipende da questo. Ho dovuto installare questo marchingegno perchè ricevevo anche insulti, che ora sono quasi del tutto spariti. Pensa che un giorno ho ricevuto una frasaccia ripetuta una cinquantina di volte; un pò le ho cancellate e alcune lasciate (gennaio c.a.). Anche di recente ne ho ricevute e cancellate. L'ultima risale a qualche giorno fà, ed è stata, probabilmente, di un signore che ho citato in un post. Il post, di tanti mesi fa, riguardava il Premio Bamba assegnatogli da Libero e che io ho riportato come notizia: quella dell'assessorato alla pace e perdono (a proposito di sprechi!).

    By Blogger marshall, at 8 dicembre 2007 alle ore 12:22  

  • Massimo,
    tanti "sacramenti" li aveva ricevuti da una mia ex anziana collega (io a quel tempo ero un giovincello). Aveva investito tutta la liquidazione di una vita di lavoro - 54 milioni di lire dell'epoca (l'equivalente odierno sarebbe non meno di 1 miliardo di lire: era stata dirigente) - nelle azioni del "famoso e glorioso" Vecchio Banco Ambrosiano, nel periodo in cui De Benedetti decise di diventarne azionista e vice presidente: cioè specchietto per le allodole, come poi si dimostrò. Potrai ben immaginare che perse quasi tutto. Gli rimasero dei Warrant commerciabili con i quali erano state tramutate le azioni diventate carta straccia. Ricordo che dalla loro vendita riuscì a ricavare ben poco.
    A onor del vero, devo dire che chi seppe resistere alla tentazione di vendere quei warrant, racimolò ben più che quella mia sfortunatissima collega.

    By Blogger marshall, at 8 dicembre 2007 alle ore 12:39  

  • Nemo,
    hai detto bene: è ben accetta anche dalla destra.
    E' una falsa diceria quella che vuole la destra chiusa, razzista, intollerante ecc. Diciamo piuttosto che quelli di destra sono più sinceri, meno falsi, meno infingardi. Infatti, solitamente quello di destra te lo dice in faccia quello che ti deve dire, e te lo dice molto spesso senza troppi giri di parole, senza troppi salamelecchi, senza troppa falsa diplomazia. Al contrario di quelli di sinistra che invece sanno essere molto diplomatici, falsi, bugiardi, meschini. Se ci fai caso, questa immagine corrisponde a quella di Prodi in campagna elettorale. Aveva promesso mari e monti, sapendo di mentire e sapendo di non poter mantenere nessuna delle promesse fatte. Ricordi cosa disse. Ridurrò le tasse, taglierò il cuneo, l'IRAP, ecc. Stà facendo il contrario perchè era inevitabile, con la nostra situazione, non poter fare diversamente.
    Salutoni.

    By Blogger marshall, at 8 dicembre 2007 alle ore 15:06  

  • caro marshall tra i vari regali ricevuti da flavio sottrici da quel famoso giro ti sei dimenticato delle cartiere di ascoli e marsoni.
    alberto

    By Anonymous Anonimo, at 9 dicembre 2007 alle ore 11:59  

  • Alberto,
    è vero, non me n'ero ricordato, ma comunque non potevo citarle tutte: l'elenco è alquanto lungo. Che fine avranno fatto, tutte quante? Le avranno fatte andare tutte in malora come la GLORIOSA STERZI di VARESE e CREVACUORE? Le avevo visitate più volte entrambe. Che gioielli di cartiere!!! E non di meno erano i due stabilimenti di Ascoli e di Villorba di Treviso.
    Sapevamo da tempo che le cartiere italiane avrebbero subito un massiccio ridimensionamento. E lo sapeva anche De Benedetti, il quale non è certamente stupido, ma approfittatore sì. E infatti ha abbindolato tutti i piccoli azionisti, entrando, facendo lievitare le azioni e poi...spiccare il volo col "malloppo". A proposito di fine delle cartiere italiane, siccome vedo che conosci il settore, ricordi Le Cartiere del Sole di Fabbri e Bonelli, un altro gioiello? Probabilmente avrebbero fatto la stessa fine di Sottrici se non fosse intervenuta BURGO, a sua volta sostenuta massicciamente dalla lungimiranza di Cuccia con la "sua" Mediobanca. Qui fu adottato uno stile ben diverso perchè Burgo, spalleggiata da Mediobanca, si assunse anche il RISCHIO D'IMPRESA

    Se sai qualcosa della fine degli stabilimenti della SOTTRICI BINDA - erano una decina - ti prego di scrivermi qualcosa: l'avevo nel cuore!
    Ciao.

    By Blogger marshall, at 9 dicembre 2007 alle ore 13:29  

  • ti posso dare notizie su:
    cartiera ascoli passata al gruppo ahlstrom
    cartiera marsoni passata al gruppo marchi
    cartiera crusinallo passata al gruppo favini
    cartiera crevacuore passata al gruppo ermolli ora in amm. straordinaria
    cartiera valtellina passata al gruppo diatec

    olgiate è stato chiuso come
    la gloriosa binda chiusa, ma era nelle mani delle banche

    non ricordo a chi sono stati venduti gli stabilimenti di besozzo, vedano, vaprio
    saluti
    alberto

    By Anonymous Anonimo, at 9 dicembre 2007 alle ore 14:09  

  • Purtroppo questi sono gli imprenditori.
    Basti pensare alle IPO in borsa;.
    All'estero sono un occasione per crescere,da noi nella maggior parte dei casi,sono un occasione per arraffare i soldi ai piccoli risparmiatori,o per pagare i debiti che si hanno con le banche.

    By Anonymous Anonimo, at 9 dicembre 2007 alle ore 17:20  

  • Frank77,
    è vero. Delle IPO degli ultimi due anni sono solo il 10 o 20% quelle riuscite a mantenere o superare il prezzo di collocamento. Per le altre? Uno sfacelo. Seguivo Elica: è a metà del prezzo IPO. Avevo in mente qualcosa, tipo COBRA: anche lei andata sotto. Insomma, son venuto alla conclusione, dopo 25 anni di borsa, che sulla borsa italiana c'è da metterci la croce sopra; nonostante il parere positivo di Marco Liera il quale dice che "alla lunga l'investimento azionario paga". Vado avanti con gli ETF stranieri.

    By Blogger marshall, at 9 dicembre 2007 alle ore 18:55  

  • Alberto,
    ERA UN GRUPPO SPLENDIDO!!!
    Che misera fine, ahimè.....

    By Blogger marshall, at 9 dicembre 2007 alle ore 18:58  

  • Marshall, ciò che disgusta in tutto ciò è il ritratto che i vari Santoro e Travaglio si ostinano a fare di Berlusconi, manco fosse un marziano crudele caduto sulla Terra dei santi...
    E' sempre la solita storia: se lo fanno gli altri tutto ok (e tutti zitti), se lo fa Silvio...apriti cielo...

    By Blogger Old Whig, at 9 dicembre 2007 alle ore 22:56  

  • Salo,
    mi sbaglierò, ma secondo me c'è una regia ben orchestrata, a tutti i livelli, per farlo apparire come il lupo mannaro, il principe delle illegalità ecc., per metterlo in pessima luce. Perchè da quando è sceso in campo ha messo i bastoni fra le ruote a parecchia gente. L'accoppiata con Bossi, poi, è stato il massimo delle incazzature per la sinistra. Spero vada avanti l'idillio tra i due, nonostante le scaramucce, altrimenti mi vedrei costresso a spostarmi sulla Lega per le sacrosante battaglie che vedo stà portando avanti. Purtroppo, per i cambiamenti ci vuole tempo, ma purtroppo la base leghista sta perdendo la pazienza. E tu che sei valtellinese, lo dovresti sapere meglio di me.
    Un saluto.

    By Blogger marshall, at 10 dicembre 2007 alle ore 14:02  

  • Marsh, i luoghi che citi li conosco benissimo e la Sottrici, pure. Che significa esattamente l'acronimo CIR di Debenedetti?
    Il fatto che l'ingegnere non sia mai nel mirino del duo Santoro-Travaglio è presto detto: basta buttarsi a sinistra che i vari guitti e cronisti rossi si adeguano. Berlusconi ha sbagliato tutto: se fosse diventato un cavaliere rosso, lo avrebbero lasciato stare :-)

    By Blogger Nessie, at 10 dicembre 2007 alle ore 18:12  

  • belin marshall, il tuo articolo su cdb casca a fagiolo... ihhhihhh

    By Blogger LL, at 12 dicembre 2007 alle ore 15:12  

  • Nessie,
    la CIR era una conceria quotata in borsa, acquistata da De Benedetti e trasformata in Compagnia Finanziarie Industriali Riunite (se non ricordo male). E' il suo "giocattolo" col quale compie tutte le "manovre" finanziarie. I piccoli azionisti di questa società "stanno a guardare".

    By Blogger marshall, at 12 dicembre 2007 alle ore 21:25  

  • Luca L,
    a fagiolo? Devo capire bene il perchè: poi ti scriverò. C'è anche la vicenda legata alla CDB WEB TECH, anche qui aveva guadagnato 50milioni di Euro, facendo leva su voci sparse ad OK.

    By Blogger marshall, at 12 dicembre 2007 alle ore 21:31  

  • questo è Debenedetti ma dall'elenco delle sue "performance" hai dimenticato OLIVETTI un'azienda di valore mondiale azzerata non solo con danno dei piccoli azionisti ma un fallimento che ha coinvolto una zona intiera con danni enormi, ma nessuno ne ha mai parlato.
    complinenti per il blog

    By Anonymous Anonimo, at 17 dicembre 2007 alle ore 09:56  

  • Il mio blog è storiadiierioggidomani.blogspot.com
    A presto

    By Blogger Antonio Candeliere, at 1 marzo 2008 alle ore 20:36  

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