Auguri 2000
Non vi stupisca il titolo: di seguito, dopo un elenco di detti e proverbi milanesi, c'è un pensiero di ciò che già in quell'anno 2000 si diceva degli articoli griffati. E' scritto in dialetto milanese, ed è inserito nel messaggio augurale col quale una tipografia presentò il calendario di quell'anno alla propria clientela spicciola. Il calendario - ed ecco spiegatomi il perchè l'abbia conservato ancora integro e nella sua busta originale - contiene riproduzioni di fotografie della vecchia Milano, a partire dai tempi dell'invenzione della fotografia; contiene inoltre quei famosi detti e proverbi, tutti in rigoroso dialetto milanese. Ne trascrivo alcuni dei più conosciuti, il cui significato penso sia comunque comprensibile a molti dei miei lettori:
- Vegnì giò de la pianta
- Grass de ròst
- Gh'è pòcch de sfòja verz
- Andà giò piatt
- Oli de gombet
- L'è giò de còrda
- Ofelee fà'l tò meste
- Var pussee on andà, che cent andemm
- Lavorà per la gesa de Vaver
- Var pussee la lappa che la zappa
- Taccà-sù el capell
- Mesterasc...danerasc
- L'ha mangiàa la foeuja
- M'hann faa sù...!
- Che rela!
- L'è on taja e medega
- La regola la ten in pee el convent
e numerosi altri con relativa spiegazione.
Per chi non conoscesse il dialetto milanese, e ne volesse quindi la traduzione, mi rendo disponibile per fornirgliela.
Ed ecco il suddetto pensierino d'accompagnamento.
Semm 'dree viv in d'on temp in doe tutt l'è "griffato". Gh'è perfin el taccoin in doe se ved de "tutt" men che i di del mes.
Num voeurom fà ona bella ròba per i milanes che hinn nassuu chì o hinn rivaa.
L'è on taccoin stampaa da Arti Grafiche Marketpress e l'è quell che ghe voeur perchè oltra a fà vedè in manera ciara i dì che passa, el dà ona resentada al nòster bell dialett che, disemela ciara, l'emm mettuu on poo tròpp de part.
La foto è una riproduzione di proprietà della Ditta Antique French - Vendita di Stampe Antiche e Incisioni Antiche
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5 Comments:
ok .....finalmente un po' di sano Lombardo (milanese).....
fritz
By Anonimo, at 6 gennaio 2011 alle ore 01:41
l'unica che non conosco è
"lavouà par la gesa de Vaver"
fritz
By Anonimo, at 6 gennaio 2011 alle ore 23:14
Fritz
"lavouà par la gesa de Vaver"
secondo me vuol dire: Lavorare per la chiesa di Vaprio (D'Adda).
Sempre secondo me vorrebbe dire che forse la chiesa di Vaprio fu edificata col lavoro gratuito dei parrocchiani.
La frase verrebbe quindi detta di qualcuno che lavora gratis per altri.
E qui mi fermo nel commentare questo detto, mentre invece ci sarebbe moltissimo da aggiungere. Non vorrei aggiungere qualcosa che agli orecchi di qualche sciocco credulone possa suonare come sproloquio. E mi riferisco ad un articolo del Giornale del 5 gennaio, forse recensito da Elly (che purtroppo non ho trovato sennò te lo linkerei). L'articolo di cui parlo si riferisce ad un primo intervento di Fli-fli che, grazie al loro voto, in Sicilia (e nota che mia moglie è siciliana, quindi non ne posso assolutamente parlare male, ma anche lei voterà Lega la prossima volta) è passata una legge con la quale la Regione Sicilia assume ad 800 euro al mese + contributi non so quanti precari, soprattutto ex carcerati. Per far che cosa non si sa, ma soprattutto PAGATI DA CHI?, dato che ci sarà un dipendente pubblico ogni 250 abitanti (nota: dato da verificare), contro i 25000 della Lombardia (nota: dato da verificare)!
Chiusa la parentesi.
By marshall, at 7 gennaio 2011 alle ore 10:50
so quasi per serto che in Lombardia il "popolo"paga circa 30 euro a regionale e praticamente uguale in Veneto......Sorry,ma in Sicilia sono circa 320!?!
fritz
By Anonimo, at 8 gennaio 2011 alle ore 23:51
Fritz,
i dati esatti, trasmessi stamattina nella rassegna stampa di Radio Padania, sono: 21 euro all'anno per ciascun abitante della Lombardia, 31 euro all'anno per ciascun abitante del Veneto. E' plausibile la differenza, se si considera che la Lombardia ha più abitanti del Veneto, e anche la sua densità di popolazione è maggiore. Quindi i dipendenti pubblici vengono meglio utilizzati (c'è meno spreco di risorse umane), e quindi vengono ad incidere meno in forma procapite per ogni abitante, pur avendo equivalente trattamento economico. Il maggior onere di spesa dei regionali valdostani sarebbe plausibile col fatto che la Val d'Aosta ha una bassa densità di popolazione. Ciò che stride è invece il dato siciliano, per il quale è chiara e arcinota la causa (che è superflua e offensiva per qualcuno ricordare).
Nel commento precedente, dove ci sono quei due dati da verificare, l'esatto numero di dipendenti pubblici è di circa 1 ogni 250 abitanti per la Sicilia e di 2500 per la Lombardia. Come si può vedere, vi è un notevole ed incomprensibile (si fa per dire) sbilanciamento fra le due regioni.
By marshall, at 9 gennaio 2011 alle ore 00:24
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