marshall

martedì, gennaio 11, 2011

Sulle origini di banconote e banche

Nota: video e immagini relative al post sono state create, riprodotte e pubblicate su questo sito dagli amici di Aquaeductus.
Di seguito sono trascritte le didascalie della seguente videoregistrazione, di proprietà di auroramarcoaurora (cliccare qui a sinistra per accedere al video YouTube). La registrazione originaria, in lingua inglese, tradotta e didascalata dai legittimi proprietari del video, è del 16 marzo 2008. In quel periodo si era nel pieno della bufera causata dallo scoppio della bolla speculativa sui mutui subprime, ma l'argomento trattato nel video è sempre di piena e scottante attualità.
Qualora i proprietari del video, L'AURORA, non dovessero gradire la piena diffusione del loro video, riscontrandovi una qualche violazione alla legge sul Copyright, prego comunicare l'ordine di cancellazione del testo dalla rete internet.
Il testo delle didascalie viene trascritto a scopo puramente divulgativo (e sarebbe buona cosa leggerle guardando contemporaneamente le immagini diffuse su YouTube) in quanto si ritengono molto interessanti i principi fondamentali sui quali si basano i quattro argomenti che compongono il tema nel suo complesso. Temi che sono illustrati in maniera molto sintetica e che possono innescare più ampie discussioni. In particolare, si è trovato interessante il video per quanto riguarda il contenuto dei quattro capitoli in cui è stato suddiviso molto sinteticamente l'argomento complessivo: 1) Origini degli Stati Uniti, e i padri fondatori che ne hanno redatto la Costituzione; 2) I cambiavalute; 3) L'Impero Romano; 4) Gli Orafi.

1) Stati Uniti

Quel che si deve capire è che dal giorno in cui la Costituzione fu adottata fino ad oggi, gli individui che traggono profitto dalle banche centrali private, i "cambiavalute", come Madison li chiamava, hanno combattuto una battaglia incessante, per ottenere il controllo su chi deve stampare il denaro americano.
Perchè chi stampa il denaro è così importante? Pensate al denaro come ad una qualunque altra merce. Se si ha il monopolio su una merce di cui tutti hanno bisogno, che tutti vogliono e di cui nessuno ne ha a sufficienza, esistono molti modi per trarne un profitto e, inoltre, esercitare una fortissima influenza politica.
Ecco il vero significato di questa battaglia. Nel corso della storia degli Stati Uniti, il potere della moneta è andato avanti e indietro tra il Congresso e una banca centrale in qualche modo di proprietà privata.
I padri fondatori conoscevano i mali derivanti da una banca centrale di proprietà privata. Innanzitutto, avevano visto come la banca centrale privata inglese, la Banca d'Inghilterra, aveva fatto aumentare il debito nazionale ad un tale livello che il Parlamento era stato costretto ad applicare tasse inique alle colonie americane.
Infatti, come vedremo poi, Ben Franklin sostenne che questa fu la vera causa della Rivoluzione americana. La maggioranza dei padri fondatori comprese i pericoli potenziali del sistema bancario ed ebbe paura dell'accumulo di potere e ricchezza da parte dei banchieri. Jefferson disse:
"Credo sinceramente che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà degli eserciti nemici schierati. Il potere di emissione dovrebbe essere sottratto alle banche e restituito al popolo, al quale giustamente appartiene." (Thomas Jefferson)

Questa breve affermazione di Jefferson è effettivamente la soluzione a tutti i nostri problemi economici di oggi. Vale la pena di ripeterla: "Il potere di emissione dovrebbe essere sottratto alle banche e restituito al popolo, al quale giustamente appartiene". James Madison, il principale autore della Costituzione, era d'accordo. E' interessante che egli definisse coloro che stavano dietro le trame della banca centrale i "cambiavalute". Madison criticò duramente le loro azioni:

"La storia narra che i cambiavalute hanno usato ogni forma di abuso, complotto, inganno e ogni metodo di violenza possibile per mantenere il proprio predominio sui governi, controllando il denaro e la sua emissione." (James Madison)
La battaglia su chi debba emettere la nostra moneta è stato il problema cruciale nel corso di tutta la storia degli Stati Uniti. Sono state combattute guerre e sono state causate depressioni per acquisire questo potere. Eppure, dopo la Prima Guerra Mondiale, questa battaglia è stata raramente citata sui giornali e nei libri di storia. Perchè?
All'epoca della Prima Guerra Mondiale, i cambiavalute, grazie alla loro ricchezza dominante, si erano impadroniti della maggior parte della stampa nazionale.
Nel corso della storia degli Stati Uniti ha infuriato la battaglia su chi dovesse avere il potere di emettere la nostra moneta. Questo potere è infatti passato di mano in mano per otto volte dal 1764. Tuttavia questo fatto è praticamente scomparso agli occhi dell'opinione pubblica per più di tre generazioni dietro una cortina fumogena generata nei mass media dalle ragazze pon-pon della Fed.
Finchè non la smetteremo di parlare di "deficit" e di "spese governative" e cominceremo a parlare di chi controlla la quantità del denaro che possediamo, avremo sempre di fronte un grande gioco delle tre carte, una truffa assoluta. Non avrà importanza se approveremo un rigido emendamento alla Costituzione che ponga sotto mandato un budget in pareggio. La nostra situazione potrà solamente peggiorare finchè non sradicheremo la causa alla radice.
Qual è la soluzione per il nostro problema nazionale? Innanzitutto, l'informazione. Il video punta a questo. E, in secondo luogo, dobbiamo agire, dobbiamo riprenderci il potere di emettere la nostra moneta. L'emissione della nostra moneta non è una soluzione radicale, lo voglio sottolineare.
Quindi, riassumendo: nel 1913 il Congresso ha dato ad una banca centrale indipendente, denominata ingannevolmente Federal Reserve, un monopolio sull'emissione della moneta degli Stati Uniti e il debito generato da questa società quasi interamente di proprietà privata è ciò che sta uccidendo l'economia americana.
Anche se la Federal Reserve è oggi la più potente banca centrale del mondo, non è stata la prima. Da dove è venuta questa idea? Per comprendere veramente la vastità del problema, dobbiamo ritornare in Europa.

2) I Cambiavalute

Chi sono questi cambiavalute di cui parlava James Madison? Nella Bibbia, duemila anni fa, Gesù cacciò i cambiavalute dal Tempio e fu l'unica volta in cui egli si servì della forza durante il proprio ministero. Che cosa stavano facendo i cambiavalute nel Tempio?
Quando gli ebrei venivano a Gerusalemme per pagare la tassa sul Tempio, essi potevano pagare solamente con una moneta speciale, il mezzo siclo del santuario. Si trattava di una mezza oncia di argento puro, all'incirca di queste dimensioni.
A quel tempo, era l'unica moneta in circolazione fatta di argento puro e dal peso garantito e che non aveva raffigurata l'immagine di un imperatore pagano. Quindi, per gli ebrei, il mezzo siclo era la sola moneta gradita a Dio. Ma non vi era abbondanza di questa moneta perchè i cambiavalute se ne erano accaparrati il mercato e ne alzavano il prezzo al valore che poteva sostenere il mercato, proprio come ogni qualsiasi altra merce.
In altre parole, i cambiavalute stavano realizzando enormi profitti, perchè detenevano, di fatto, un monopolio sulla moneta. Gli ebrei dovevano pagare qualunque cosa essi esigessero. Per Gesù, tutto questo violava completamente la santità della casa del Signore.

3) L'Impero Romano
Ma la truffa del cambio della valuta non ebbe origine al tempo di Gesù. Già due secoli prima di Cristo, Roma stava avendo dei problemi con i cambiavalute. Due antichi imperatori romani avevano provato a diminuire il loro potere riformando le leggi sull'usura e limitando la proprietà terriera a 500 acri. Essi furono entrambi assassinati. Nel 48 a.C. Giulio Cesare riprese il potere di coniazione della moneta dai cambiavalute e coniò monete per il bene di tutti.
Con questa nuova e abbondante offerta di denaro, Cesare costruì grandi opere pubbliche e riuscì a conquistare il cuore della popolazione. Ma i cambiavalute lo detestavano e alcuni ritengono che questo sia stato un elemento importante del suo assassinio. Una cosa è certa: la morte di Cesare segnò la fine dell'abbondanza di denaro a Roma. Aumentarono le tasse e la corruzione, come sta avvenendo oggi negli Stati Uniti, e l'usura e la svalutazione delle monete diventarono una prassi.
Il risultato fu che l'offerta monetaria dell'Impero Romano si ridusse del 90% e la gente comune perse i propri terreni e le proprie abitazioni, come accadrà presto in America. Con la fine dell'abbondanza di denaro, le masse persero fiducia nel governo e si rifiutarono di appoggiarlo. Roma precipitò quindi nel buio delle invasioni barbariche.

4) Gli orafi
Un migliaio di anni dopo la morte di Cristo, i cambiavalute, coloro che prestano e manipolano la quantità di denaro, erano attivi nell'Inghilterra medievale. In effetti erano così attivi che, operando insieme, poterono manipolare l'intera economia inglese. Non si trattava di banchieri in senso stretto perchè, in genere, i cambiavalute erano gli orafi.
Gli orafi diventarono i primi banchieri perchè iniziarono a custodire l'oro della popolazione nelle proprie casseforti. La prima forma di cartamoneta era una semplice ricevuta per l'oro depositato presso la bottega dell'orafo. La cartamoneta prese piede perchè era più comoda da trasportare rispetto alle pesanti quantità di monete d'oro e d'argento.
Alla fine gli orafi si accorsero che solo una piccola parte dei depositanti ritornava nello stesso momento per riscattare il proprio oro ed iniziarono ad imbrogliare. Infatti gli orafi scoprirono che potevano stampare più cartamoneta di quanto oro custodissero e, di solito, nessuno se ne accorgeva.
Quindi poterono prestare questo denaro aggiuntivo e raccoglierne gli interessi. Fu la nascita del sistema a riserva frazionaria, ovvero il prestito di denaro in quantità molte volte superiori al valore dei depositi.
Così, se presso un orafo erano depositati mille dollari in oro, egli poteva prestare, con gli interessi, circa diecimila dollari in cartamoneta e nessuno avrebbe mai scoperto il raggiro.

6 Comments:

  • Bel lavoro di paziente compilazione Marsh. Dovrebbe circolare su tutti i blog del web, questa roba.
    Mi soffermo su un punto di Madison:

    "La storia narra che i cambiavalute hanno usato ogni forma di abuso, complotto, inganno e ogni metodo di violenza possibile per mantenere il proprio predominio sui governi, controllando il denaro e la sua emissione." (James Madison)

    Sarà per questo che chi pensa male delle banche e del loro strapotere viene chiamato "complottista"?
    Della serie, il ladro grida al ladro.
    Ho scritto anch'io di economia, oggi. Ogni tanto ci vuole.

    By Blogger Nessie, at 11 gennaio 2011 alle ore 17:36  

  • Marshall
    penso che sarebbe importante sapere la situazione italiana in merito, perchè dove c'è da rubare sicuramente qualcuno ruba.
    ciao
    Sarc.

    By Anonymous sarcastycon, at 11 gennaio 2011 alle ore 21:06  

  • Nessie,
    di quel video m'ha attirato la Storia.
    Ho immaginato, inoltre, che oggi una vita senza banconote, e di riflesso senza banche, sarebbe inimmaginabile. Pensa alla questione del baratto oanche solo al fatto di doversi portare appresso sacchi di monete coniate nell'oro e nell'argento, per avere un controvalore reale, quando ci si scambiano beni e/o servizi.

    Il tema forse più istruttivo e da studiare è quello riguardante la nascita del sistema a riserva frazionaria, ovvero il prestito di denaro in quantità molte volte superiori al valore dei depositi. E' sicuramente da quel meccanismo che possono innescarsi molti degli imbrogli moderni (vedi storia della Banca Romana, sul finire dell'800).

    Il tuo dubbio sui complottisti, della serie, "il ladro grida al ladro" è più che lecito. E comunque, a fronte delle numerosissime banche (entità private o governative) che da quel tempo sono saltate, sappi che c'è sempre stato qualcuno (persone fisiche) che ne è uscito (stra)arricchito.

    Passo a leggere il tuo "trattato" di economia.

    By Blogger marshall, at 11 gennaio 2011 alle ore 21:24  

  • Sarc.,
    questo è poco ma sicuro. D'altronde, l'occasione fa l'uomo ladro, e chi sa resistere?

    By Blogger marshall, at 11 gennaio 2011 alle ore 22:31  

  • Molto interessante questo post.

    A margine,vorrei far notare che la BCE,in pratica è un'associazione privata e che il dolaro è ancora la moneta di pagamento internazionale,ciò vuol dire che gli americani pagano i loro debiti con la loro moneta (senza cambio)che ovviamente è manovrata da loro.(quando han bisogno di vendere abbassano il corso del dollaro,quando devono comprare lo alzano.L'intervento militare in Yogoslavia è stato pagato dall'europa con questo sistema).
    Ciò ha come conseguenza la facoltà di stampar moneta all'eccesso e di esportare la probabile inflazione da altre parti (ricordate i famosi eurodollari),circolante appunto fuori dallo stato.
    Se si facesse il conto poi di tutti dollari circolanti nel mondo,il suo valore sarebbe quasi dimezzato.

    Insomma,noi stam qui ad arrabattarci con cose minime,mentre quel che conta è ben altro,come il post suggerisce.

    By Anonymous johnny doe, at 14 gennaio 2011 alle ore 00:43  

  • Johnny doe,
    come avrai notato, non è opera mia: mi sono limitato a trascrivere le didascalie. Trascritte, proprio, e non facendo un semplice copia-incolla; così ho avuto modo d'imparare anch'io qualcosa.
    Anche il tuo commento, direi che è istruttivo e andrebbe approfondito, proprio a scopo divulgativo; specie per quanto riguarda la storia che l'America si sarebbe finanziata il costo della guerra nei Balcani,col sistema che avresti indicato tu.
    Ottimo commento!

    By Blogger marshall, at 15 gennaio 2011 alle ore 09:50  

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