Ieri sera ho assistito al programma 
Otto e Mezzo su 
LA7. Ritanna Armenni e 
Giuliano Ferrara hanno intervistato il ministro delle 
Comunicazioni Paolo Gentiloni sul tema delle 
frequenze televisive, del tetto alla 
raccolta pubblicitaria, del trasferimento di 
Rete4 e 
Rai3 sul digitale ed altro ancora.
L'impressione che ho avuto è stata quella di aver conosciuto un 
ministro altamente incompetente. Di un ministro talmente incompetente che può creare solo danni all'economia della nazione.
La tesi sulla quale si basa il desiderio di questo governo di chiudere Rete4 ( perchè di chiusura si tratta. Altro che trasferimento sul digitale!) e di conseguenza di
 chiudere Mediaset, è che siccome Mediaset raccoglie troppa pubblicità, non da spazio ad altre emittenti di crescere e svilupparsi.
Non poteva uscire, da bocca di Ministro, una motivazione più banale e più incompetente di questa!Gente così può creare solo danni ad una nazione.Mi spiego con un esempio istruttivo e illuminante per il Ministro.Negli anni settanta c'erano in Italia numerose cartiere, molte delle quali erano quotate in borsa.
Tra queste ricordo: Cartiere Donzelli, Cartiere Vita Mayer, Cartiera Italiana, Cartiera Valtellina, Cartiera Tolmezzo, Cartiera Timavo, 
Cartiere Binda, Cartiere Sterzi
, Cartiere Sottrici, Cartiere Del Sole, Cartiere di Arbatax, Cartiere Voltri, 
CARTIERE BURGO.L'elenco potrebbe continuare.
Erano tutte imprese autonome e indipendenti.
Si fecero una tale concorrenza, una con l'altra, che alla fine 
caddero quasi tutte, tranne una, nel novero delle cartiere maggiori: la CARTIERE BURGO S.P.A.Burgo ha anche raccolto quello che è rimasto di alcune di quelle cartiere che ho nominato ed ha creato un 
Gruppo cartario unico in Italia.Questo è accaduto perchè a partire dalla fine degli anni settanta la produzione di "carta per la stampa" ha dovuto subire processi di notevoli miglioramenti qualitativi per rispondere a richieste di carta di sempre maggiore 
qualità. Qualità via via crescente e necessaria per
 stare al passo con lo sviluppo tecnologico che si è avuto, nel frattempo, nelle 
macchine da stampa. Macchine
 sempre più 
veloci e sempre più sofisticate.Ho assistito direttamente alla 
rivoluzione cartaria di quegli anni.
Processo di notevoli trasformazioni e cambiamenti che ha richiesto 
ingenti iniezioni di capitali freschi nelle cartiere.
Alla fine, solo un gruppo cartario avente alle spalle una 
struttura finanziaria solida e senza limiti - come appunto è la 
Burgo, controllata totalmente da 
Mediobanca e dal gruppo di imprenditori che costituiscono il suo "nocciolo duro", in primis 
Gruppo Pesenti - poteva reggere e sopravvivere a quella sfida.
E' stato un processo di 
concentrazione naturale, come quello avvenuto, più o meno, con le televisioni private.
Spero sia chiara la metafora cartiere/televisioni!
Rimando quindi ad informarsi sul programma, chi volesse approfondire la questione.
Devo dire che Giuliano Ferrara è stato abile e intelligente nel tener testa ad un ministro Paolo Gentiloni che mi è parso impreparato, impacciato, privo di argomenti validi in tema di comunicazioni e di nozioni basilari sull'economia. Nozioni che anche uno studente di terza media conosce senza averle mai studiate da nessuna parte.
L'ho visto come un 
arrampicatore di vetri.Secondo il mio personale punto di vista, questo ministro non ha la qualifica necessaria per ricoprire tale ruolo. La sua formazione e i suoi pregiudizi sono tali, che possono causare notevoli danni economici alla nazione.E quindi, secondo me, va rimandato a casa.