marshall

sabato, ottobre 21, 2006

Uno Stato da rimodellare

Ho appreso in questi giorni che il livello di tassazione generale sul prodotto interno lordo è del 41,5 %.
Ciò vuol dire che il 41,5 % di tutto ciò che si produce, di tutto il lavoro che la popolazione italiana mediamente svolge, va ad alimentare e a sovvenzionare le casse dello stato.

E' come se circa la metà del lavoro che una persona svolge, lo fa gratuitamente per gli altri. Ovviamente, in un apparente rapporto di reciproca mutualità: apparente perchè è sostanzialmente la mutualità quello che i teorici dello stato moderno sostengono e inculcano appassionatamente alle masse.

Riferito all'Italia, questo discorso della reciproca mutualità nasconde verità ben diverse che vanno invece a coprire evidenti sopprusi compiuti dall'invadenza dello stato in questioni prettamente private.
Sopprusi che investono anche l'obbligo che hanno masse di cittadini intraprendenti e produttivi di mantenere una massa di cittadini parassiti e nullafacenti.

E' stato anche Pietro Ichino a denunciare questo fatto dei fannulloni nullafacenti che incassano uno stipendio senza dare alcun corrispettivo in servizi reali allo stato, e quindi senza portare alcun contributo a quel rapporto di mutua reciprocità.
Quanto si risparmierebbe se lo stato fosse veramente solidale come lo si vuole far credere?

In considerazione anche di questo fatto - se il livello medio di tassazione sul PIL è del 41,5 % e vi è una massa di gente che non paga imposte dirette, perchè è con entrate minime, e, dal lato della frazione "tasse/prodotto interno lordo", c'è questa massa di improduttivi che fà solo aumentare fittiziamente il "denominatore della frazione" (e quindi se il denominatore è fittizio, nella realtà sarebbe più basso, portando così la percentuale reale oltre il 41,5 %) - vuol dire che c'è una ristretta massa di persone il cui livello di tassazione generale và ben oltre il 41,5 %. A questo proposito c'è chi ha ipotizzato, per costoro, un livello di tassazione che arriva al 65 %, cioè i due terzi di ciò che produce.

Questo discorso mette chiaramente in evidenza che nel nostro stato c'è qualcosa che non va, che non funziona, che va rimodellato.

Altrimenti, da qui a qualche anno, ci sarà un riappiattimento verso il basso della ricchezza e quindi del tenore di vita di tutti gli italiani, perchè si toglie lo stimolo e l'incentivo all'arricchimento, e quindi al "darsi da fare", che è poi quello che nella realtà nuda e cruda fa progredire ed avanzare uno stato verso un miglior benessere generale.

In buona sostanza vogliamo uno stato meno mammone, meno protettivo, ma che reinsegni alla gente ad essere più autosufficiente e a darsi più da fare.
Solo così ci sarà meno bisogno di "stato sprecone" e quindi pagheremo meno tasse, tutti.

17 Comments:

  • io che non sono un economista, come te,facendo dei calcoli approssimativi,ossia un modestissimo conto della serva,(pardon collaboratrice domestica)
    constatavo che da gennaio a giugno
    lavoravo per mantenere lo stato , la regione ed il comune,il resto per mantenere la famiglia.
    per avere in cambio cosa?
    Servizi scadenti ,strade disastrate etc.
    E come diceva ,il buon gino bartali,"qui gli è tutto da rifare"
    ciao

    ot:
    ti ho comm anche nel post sotto

    By Anonymous Anonimo, at 21 ottobre 2006 alle ore 11:24  

  • Magari qualche tassa locale, chi non paga irpef perchè sotto il limite no tax, la pagherà pure, ma la sostanza del tuo discorso non cambia ed è assolutamente valido.
    E' la politica comunista: togliere a chi ha perchè produce, per dare a chi non ha, per renderci tutti uguali: in basso.

    By Blogger Massimo, at 21 ottobre 2006 alle ore 12:38  

  • Sarcastycon,
    grazie per il complimento, ma io non sono un economista come quelli che ne hanno diritto e che, giustamente, hanno il piacere e l'ambizione di farsi chiamare "Economista". Sono soltanto un gran praticone, curioso, osservatore, avido di sapere e andare a fondo delle cose con la mia testa; senza farmi imbambolare o incantare da nessuno: attitudine che chiunque può avere e coltivare.
    Osservo, memorizzo e discerno ragionando e traendone le relative conclusioni da me stesso.
    Tutto molto semplice, in apparenza, a quanto si può vedere, ma difficile da realizzare da parte della massa. In specilamodo quando determinate prese di posizione posso andare a ledere i propri interessi personali.
    E qui concludo. Ben conscio che tu hai capito il succo e la conclusione di questo argomento. Avremo entrambi parecchie occasioni per ritornarci sopra e toccare tutti i punti che citi.
    A presto.
    -----
    Ho riletto quei tuoi post sulla battaglia di Lepanto e sulla Entropia. Sono di una acutezza straordinaria e reinvito chiunque alla lettura. Ne vale la pena!

    By Blogger marshall, at 21 ottobre 2006 alle ore 14:49  

  • Monsoreau,
    nella realtà dei fatti, non esiste nessun contribuente totalmente esente e nessun evasore totale.
    Anche gli invalidi civili che hanno una pensione totalmente esente da IRPEF, pagano comunque l'IVA su tutti gli acquisti che fanno. Anche sul pane. E questo vale anche per quelli che vengono additati per essere "evasori totali", che nella realtà non esistono.
    Questo discorso dell'appiattimento verso il basso, lo faceva già Arbasino negli anni settanta, a proposito della politica comunista, che voleva tutti livellati in giù.
    Alla fine, come si vede, gli italiani "intelligenti" non si sono fatti ingabolare e imbambolare da quelle "discutele/tranello" anni '70.

    By Blogger marshall, at 21 ottobre 2006 alle ore 15:05  

  • "Osservo, memorizzo e discerno ragionando e traendone le relative conclusioni da me stesso."

    sono più o meno le stesse parole che ho scritto nella mia home page:
    io sono colui che pensa bene o male ma col proprio cervello.

    Purtroppo in giro ci sono troppi cervelli prima lavati e poi riempiti di ideologie nefaste.

    Per rimodellare lo stato,prima bisogna rimodellare gli abitanti di questo stato........
    ciao

    By Anonymous Anonimo, at 21 ottobre 2006 alle ore 23:33  

  • non tutti però :molti sono usa e getta..............

    By Anonymous Anonimo, at 22 ottobre 2006 alle ore 05:36  

  • Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    By Anonymous Anonimo, at 22 ottobre 2006 alle ore 07:26  

  • Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    By Anonymous Anonimo, at 22 ottobre 2006 alle ore 10:03  

  • scusa caro Marshall, ma blogger ha fatto tutto da solo. hai la gomma?

    By Anonymous Anonimo, at 22 ottobre 2006 alle ore 10:20  

  • x Stealth
    ahahahahah

    By Anonymous Anonimo, at 22 ottobre 2006 alle ore 11:42  

  • Stealth,
    fatto!
    Ma che, avevi in mano la mitragliatrice?
    Guarda che se è così, cancello la mia preferenza per la tua nomina a Ministro della Guerra.
    Vogliamo un ministro che faccia rispettare le nostre leggi agli stranieri ospiti, ma non che faccia guerra agli stranieri!

    By Blogger marshall, at 22 ottobre 2006 alle ore 12:24  

  • egr.sig.marshall non sapevo che lei si intendesse di cartiere forse operava nel ramo? allora siamo colleghi. tutto giusto quello che lei ha scritto , vorrei aggiungere che per quanto riguardava la "VITAMEYER" che avrebbe prodotto per la prima volta in italia la cellulosa, è stata boicottata dalle multinazionali straniere, con il ns. governo di allora sempre supino". Sottrici, che aveva rilevato la cartiere Binda divenne mio cliente al che fui convocato nei suoi uffici a Busto arsizio e quando mi fu ventilata l'ipotesi che i pagamenti mi sarebbero stati corrisposti con assegni , perchè il sig. Sottrici ogni fine mese si richiudeva nel suo ufficio per firmare migliaia di assegni cappi che "il manico" aveva qualche problema mentale e fui fortunato a lasciar perdere poiche di li a poco andò a finire come si sa. il mio intervento era però per parlare della città per me più bella del mondo "VENEZIA" dove mi reco spesso; orbene è amministrata dalla sinistra e il sindaco è un famoso quanto irrascibile filosofo. se volete mandarlo su tutte le furie chiedetegli perchè i ponti di VENEZIA non hanno nessuna passerella per i disabili. ma non solo anche per le signore che portano nel passeggino i bambini, quante volte mi sono trovato nella situazione di aiutare donne e disabili ad attraversare i canali. sapete cosa basterebbe una piccola passerella larga non più di 70 cm. ai lati di ogni ponte volete sapere la spesa ? all'incirca dai 2 ai 3000 € a ponte ,perchè non si fa? se questo è un paese civile?!!! salve a tutti cornelio.

    By Anonymous Anonimo, at 22 ottobre 2006 alle ore 14:26  

  • Marshal, ma come, non sai che io adoro i turisti?


    ehm,...quante "buone azioni" vuoi per il tuo voto?.....


    **********
    in effetti il tuo blog è da alcuni giorni che mi crea problemi. ho clickato una sola volta su invio. il risultato lo hai visto. non sparo col pensiero. non ancora......

    By Anonymous Anonimo, at 22 ottobre 2006 alle ore 14:39  

  • OT:
    ti ho lasciato un comm ehm"sostanzioso" su sarc3
    ciao

    By Anonymous Anonimo, at 22 ottobre 2006 alle ore 15:16  

  • Cornelio,
    mi fai andare indietro nel tempo, con i ricordi.
    Si, ho lavorato a lungo nel settore della carta e della stampa - mondo che conosco molto bene - e ho anche conosciuto di persona il sig.Flavio Sottrici.
    Su Venezia, che ho potuto vedere di persona, una sola volta, metti un dito nella piaga.
    Essendo disabile - non dico niente di nuovo per i blogger che mi conoscono - potrei visitarla soltanto stando seduto su una sedia a rotelle (che tra l'altro non ho e della quale vorrei rimandare il più in là possibile la sua necessità di utilizzo). Comprendi quindi le difficoltà che dovrei affrontare se desiderassi ritornarci!
    Ora che mi hai messo al corrente di questo problema delle passerelle per disabili, mi rende ancor meno simpatico quel sindaco, per me famoso solo per la sua prosopopea.

    By Blogger marshall, at 22 ottobre 2006 alle ore 18:30  

  • x Marshall
    sembra una strana coincidenza,molti anni fa abitavo a Venezia,poi,negli anni, ci sono tornato altre volte ed una anche abbastanza recentemente.
    In occasione scrissi un post su Venezia che se, ti interessa leggerlo, lo trovi su sarc3 come primo articolo della 2°pagina.
    per il resto ti ho lasciato un mega comm.di risposta.

    Coraggio Marshall.
    con affetto
    sarchy

    By Anonymous Anonimo, at 22 ottobre 2006 alle ore 20:57  

  • Sarcastycon,
    mi interessa quel post su Venezia per ragioni che spiegherò, e che hanno a che vedere col mondo dei disabili.
    Non l'ho trovato, ma ora ho capito che devo cliccare pag.2.

    By Blogger marshall, at 26 ottobre 2006 alle ore 21:47  

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