Lunga vita agli Enti Inutili
Il quotidiano Libero del 25 ottobre pubblica un articolo di Mario Prignano sui 137 Enti che tuttora sopravvivono alla Legge che ne aveva decretato la chiusura per INUTILITA'.
Per il loro mantenimento in vita si spendono 600 milioni di euro l'anno. Hanno ancora 19.000 dipendenti e pensionati a libro paga.
Molti di questi 137 Enti Inutili dovevano essere già stati chiusi, con apposite leggi, fin dal 1956: cinquanta anni fa.
Il caso più singolare trattato da Mario Prignano, si riferisce alla liquidazione, tuttora in corso, dell'Ente Nazionale Cellulosa e Carta (E.N.C.C.).
Conosco bene questo Ente, per aver lavorato molti anni nel settore Carta e Stampa. E ricordo bene le arrabbiature di tipografi, editori, grossisti, cartolai che dovevano pagare il "contributo E.N.C.C." che variava, dal 2,5 % all'1,75 %, a seconda che fosse un prodotto grezzo o naturale (così come usciva dalla macchina continua) oppure lavorato successivamente, prima della messa in commercio (carte patinate, prodotti cartotecnici: buste, quaderni, blocchi notes, ecc.).
Quando questo Ente (inutilissimo) fu abolito, circa 15 anni fa, gli operatori del settore levarono un grosso sospiro di sollievo in quanto furono sgravati dell'onere per il suo mantenimento.
Che non esultò, fu invece lo Stato che si accollò quell'onere e che, a quanto vedo, è tuttora esistente; e lo sarà ancora per chissà quanti anni: si spera, meno di cinquanta, come nei casi sopra.
C'è una battaglia che se dovessevo ingaggiare i noglobal (anzichè andare in giro a sfasciare i negozi del centro di Milano), i disobbidienti, ecc., troverebbero consenzienti e dalla loro parte molti elettori del centrodestra: sono le battaglie per la chiusura e liquidazione in tempi brevissimi di tutti questi enti inutili che ancora sopravvivono e costano alla collettività le cifre che s'è detto.
www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=0000001592
www.indicius.it/archivio/calabria.htm
Per il loro mantenimento in vita si spendono 600 milioni di euro l'anno. Hanno ancora 19.000 dipendenti e pensionati a libro paga.
Molti di questi 137 Enti Inutili dovevano essere già stati chiusi, con apposite leggi, fin dal 1956: cinquanta anni fa.
Il caso più singolare trattato da Mario Prignano, si riferisce alla liquidazione, tuttora in corso, dell'Ente Nazionale Cellulosa e Carta (E.N.C.C.).
Conosco bene questo Ente, per aver lavorato molti anni nel settore Carta e Stampa. E ricordo bene le arrabbiature di tipografi, editori, grossisti, cartolai che dovevano pagare il "contributo E.N.C.C." che variava, dal 2,5 % all'1,75 %, a seconda che fosse un prodotto grezzo o naturale (così come usciva dalla macchina continua) oppure lavorato successivamente, prima della messa in commercio (carte patinate, prodotti cartotecnici: buste, quaderni, blocchi notes, ecc.).
Quando questo Ente (inutilissimo) fu abolito, circa 15 anni fa, gli operatori del settore levarono un grosso sospiro di sollievo in quanto furono sgravati dell'onere per il suo mantenimento.
Che non esultò, fu invece lo Stato che si accollò quell'onere e che, a quanto vedo, è tuttora esistente; e lo sarà ancora per chissà quanti anni: si spera, meno di cinquanta, come nei casi sopra.
C'è una battaglia che se dovessevo ingaggiare i noglobal (anzichè andare in giro a sfasciare i negozi del centro di Milano), i disobbidienti, ecc., troverebbero consenzienti e dalla loro parte molti elettori del centrodestra: sono le battaglie per la chiusura e liquidazione in tempi brevissimi di tutti questi enti inutili che ancora sopravvivono e costano alla collettività le cifre che s'è detto.
www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=0000001592
www.indicius.it/archivio/calabria.htm
8 Comments:
caro marshall ente nazionale cellusa ovvero encc si è stato abolito, ma ne è stato creato un altro il "Conai" che ha assorbito i dipendenti di quello cancellato. ad es. si paga 0,01549 € ogni kg. di carta, 0,00400 € ogni kg. di legno, 0,0723 al kg. di plastica e deve essere messo in fattura sotto la voce "contributo CONAI" e con il nuovo governo e già stato deciso il raddoppio di questo contributo. come vede i carrozzoni entrano nel deposito per essere demoliti ma escono nuovi e ridipinti. un saluto cornelio PS: ma è vero che la regione Sicilia stipendia il direttore alle acque con 1500 € al giorno, 45000 € al mese che fanno 540.000 € anno o se fa più impressione unmiliardoottantamilioni di vecchie lire??? credo proprio di si.
By Anonimo, at 26 ottobre 2006 alle ore 15:18
Monica,
per aumentare la dose a quello che dici, mi son letto il tuo post. E ti confesso che ora comincio a provare, per Prodi, un sentimento spontaneo di compassione e non più di ridicolaggine.
Intanto oggi alla Camera, diversi cartelli con la scritta, che tradotta in milanese diceva: "Prodi casciaball".
Sul fatto dei commessi da 7/8.000 euro netti al mese, e sulle authority, che hanno un unico scopo di "sistemare" qualche "amico", a spese dei contribuenti, qui al nord si ricomincia sentire il motto bossiano "Roma ladrona".
Brutto segno! perchè potrebbe tornare a spirare il vento della secessione!
By marshall, at 26 ottobre 2006 alle ore 23:13
Cornelio,
vedo che sei molto ferrato in materia, e, da vecchia data (vedere commenti al post sulle cartiere).
Solo un operatore del settore chiamerebbe quel disciolto ente col nome di encc (senza puntini).
Non ho mai avuto modo di avere a che fare con i contributi CONAI. Essendo obbligatori, sono una vera tassa sull'acquisto di carta e quantaltro. Dall'entità della sua tassazione deduco che corrisponde a circa l' 1,5 % del valore merce, quindi più o meno come il vecchio contributo encc che era mediamente del 2,125 %.
Se però verra raddoppiato, diventerà del 3 %. Mi immagino già le scenate e le discussioni che si faranno tra clienti e fornitori dei vari settori interessati, qualora andasse in porto!
Sul fatto della Sicilia, mi devo interessare, ma sta tranquillo che se c'è di mezzo Forza Italia, mi farò sentire dai miei amici!
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Visto che conosci molto bene Venezia, e hai menzionato la difficoltà dei disabili nell'attraversamento dei suoi ponti, mi puoi dare un ragguaglio anche sui BAGNI PUBBLICI PER DISABILI?
Molti di costoro vorrebbero fare un viaggio a Venezia, ma, oltre al problema dei ponti, hanno anche particolari esigenze con i servizi!
A risentirci.
By marshall, at 27 ottobre 2006 alle ore 08:04
x marshall
avevo lasciato qui un comm. ma è scomparso.
niente di importante.
OT:
se non hai trovato il post su venezia clicca su "indice dei post"
lo troverai "come è triste venezia" e dal titolo puoi immaginare il contenuto, è un link
Altrimenti mi puoi mandare una mail: sarcastycon@libero.it
e provvederò a inviartelo.
Se ti aggrada puoi scrivermi per qualsiasi altra cosa.
ciao
By Anonimo, at 27 ottobre 2006 alle ore 11:13
per quanto riguarda i servizi igienici, ci sono dei luoghi pubblici dove c'è accesso anche per i disabili. le indicazioni, per la verità sono molte e ben visibili, solo che il costo è di 1 € a servizio, potendo è consigliabile prendere un caffè ed usare quello del bar, ma capisco che per un disabile potrebbe essere difficoltoso. saluti cornelio.
By Anonimo, at 27 ottobre 2006 alle ore 15:03
allora facciamolo anche noi un ente: E.B.C.M.C ( Ente Blogger Contro Mortadella e Company)! Si diventerà ricchissimi!:-)
By Niccoló, at 27 ottobre 2006 alle ore 18:52
Imhotep,
l'E.N.C.C. era stato istituito negli anni '30 per gestire le entrate provenienti dal contributo encc, obbligatorio (e quindi una vera e propria tassa, poichè non ci si poteva autoescludere).
L'intento fu quello di raccogliere fondi per fornire aiuti finanziari, a fondo perso, all'editoria "meritoria": editori di libri e giornali ad alto contenuto divulgativo/culturale.
Doveva essere limitato nel tempo. Invece sopravvive tuttora perchè è diventato - e lo si capì fin dagli anni '70 - UN CARROZZONE nel quale venivano mandati "amici" a barcamenarsi, traendo lauti compensi alla faccia dei "gonzi" contribuenti.
Ora, come mi dice Cornelio, è diventato CONAI, ma, a quanto pare, la sostanza non è cambiata; poichè ieri sera a Striscia la Notizia hanno fatto vedere dove vanno a finire, comunque, i rifiuti riciclabili costituiti da carta, legno, lattine, bottiglie plastica: vanno a finire nelle discariche pubbliche, assieme a tutto il resto dei rifiuti.
E intanto, però, paghiamo il contributo CONAI e la tassa raccolta rifiuti.
By marshall, at 28 ottobre 2006 alle ore 10:32
il caro mortadella o chi per lui, ne ha combinata un'altra: ha inserito nella lista degli enti inutili i consorzi che regolano e gestiscono i grandi laghi alpini, che come si sa' sono al nord, hanno sempre avuto dei bilanci in attivo, che con pochi dipendenti e sottopagati (io prendo 1250 euro al mese con 6 mesi di reperibilita' continua compresa)gestiscono laghi come quello di garda, como, maggiore, senza mai chiedere un euro a roma......probabilmente dal 1 gennaio 2008 faro' anch'io parte della grande famiglie dei disoccupati.....PADANIA LIBERA
By Anonimo, at 1 ottobre 2007 alle ore 16:13
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