marshall

domenica, dicembre 31, 2006

Auguri, Radio Padania

Questa sera, a Tradate (Varese) ci sarà il tradizionale cenone di San Silvestro degli amici della Lega Nord, promosso e organizzato da Radio Padania Libera.
Radio Padania, ho cominciato ad ascoltarla tre mesi fa, e via via, con sempre maggior passione ed interesse, è diventata, assieme al BLOG, la mia passione principale.
Nessuna altra radio fà la rassegna stampa come Radio Padania. Rassegna stampa che va in onda dalle 8 del mattino a mezzogiorno ed è condotta da Giulio Cainarca e Matteo Salvini, ex europarlamentare.
Nessuna Radio permette le telefonate in diretta del pubblico, senza filtro e senza preventiva comunicazione dei propri dati e della preventiva comunicazione del quesito che si vuole esporre: è una Radio Libera, aperta a tutti. Chi telefona è gente comune.

Grazie, Radio Padania!
Molte cose che prima non sapevo o che non mi sforzavo di conoscere e approfondire, le ho apprese da voi e da chi vi telefona, oltre che dagli amici BLOGGER preferiti.
Grazie anche a Voi, amici blogger.

C'è anche un'altra radio che, di tanto in tanto, mi capita di ascoltare: è Radio Radicale.
Mi piace quando trasmette i dibattiti parlamentari, e posso così ascoltare i discorsi e farmi un'idea di come la pensano i vari rappresentanti del popolo.
Ieri, da Radioradicale, ho sentito una frase, detta da Marco Pannella, dal suono stonato.
Ha parlato male del governo presieduto da Berlusconi, dicendo che non aveva mantenuto le promesse fatte.

Signor Pannella, mi permetto di dirle che anche lei è tra coloro che hanno - mi consenta - la memoria corta.

Il contesto in cui ha governato Berlusconi non è certo paragonabile a quello attuale.
Adesso le borse mondiali sono in piena euforia, e ciò agevola e aiuta anche la politica dei governi, che possono andare in "carrozza" in tale favorevole situazione.
Il governo Berlusconi, invece, era iniziato sotto pessimi auspici, i peggiori augurabili per un governo!
Le ricordo brevemente l'attacco alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001, che ha prostrato i mercati e le economie mondiali per due anni. Dopodichè una vera e lenta ripartenza si è avuta solo dal 2004.
Ora, con questo governo, del quale lei fa parte, siamo in pieno vistoso recupero mondiale.
Come se non bastasse, c'era stato, precedentemente a quel tragico evento, il disastroso scoppio della bolla speculativa sui titoli legati alla new-economy, che aveva trascinato al ribasso tutti i titoli e di tutte le borse mondiali: un evento che in molti hanno paragonato alla crisi economica del '29.
Detto questo, Signor Pannella, prima di parlare, poichè le sue parole sono come vangelo per i suoi appassionati elettori, si documenti bene, e prepari bene i suoi discorsi.
Non faccia anche lei come Prodi e/o Visco che hanno gettato fango sui contribuenti del Nord, additandoli come ladri evasori, quando invece ho appurato, dalle trasmissioni documentate di Radio Padania, che i maggiori evasori fiscali sono concentrati nel Sud Italia.
Loro, i signori Prodi e/o Visco, con queste affermazioni sui presunti evasori del Nord, omettendo di parlare direttamente anche di quelli del Sud, hanno riacceso un rancore assopito del Nord verso il Sud.

Attenzione, quindi, signori Politici! le vostre parole hanno un peso sulla formazione mentale dei vostri seguaci; pertanto avete una grande responsabilità su ciò che affermate!

Per quest'anno chiudo.
Auguro a tutti Voi i migliori, fervidi auguri per un felice e prospero anno nuovo.

giovedì, dicembre 28, 2006

Sognando l'Australia


Questo post è dedicato a Riccardo, il giovane blogger milanese che dal mese di maggio è in Australia per un lungo viaggio itinerante di oltre 10 mila chilometri sul suolo australiano.
Partito da Perth, è transitato da Broome, poi a Darwin e quindi in tutto il nord Australia fino a Cairns. Da qui è sceso a Brisbane e poi a Sydney. Breve tappa a Melbourne. Qui si è imbarcato per la Tasmania, dove si trova tuttora.
Suppongo che poi, tornato sul continente, da Melbourne ripartirà in direzione di Perth, percorrendo tutto il sud Australia. Prima di questo, suppongo vorrà fare una visita alla capitale, Canberra - se non l'ha già fatta - da dove, presumo, prenderà la volta di Adelaide e, da qui, l'attraversamento della Nullarbor fino a Perth da dove era partito il 19 maggio per il suo fantastico viaggio.

Ma questo post è dedicato anche a coloro che hanno ancora voglia di sognare; e sognano all'esistenza di una possibile e probabile "Terra Promessa" al di fuori dell'amata Italia.
Italia, questa terra tanto amata che l'ottusità e la malapolitica vogliono distruggere.

Distruzione cui la stanno portando l'ignoranza - nel senso di ignorare - di tanti politici, i quali non sanno vedere in prospettiva e non sanno vedere oltre il proprio naso.
Con il loro comportamento distruggeranno questo bel paese e lo faranno ridurre a un cumulo di macerie.
Non è pensabile, infatti, credere che si possa far convivere, per lungo tempo e in maniera decorosa, una popolazione maggiore di quella che attualmente siamo.
Anzi, è scritto da più parti che l'Italia, per la sua conformazione - il 77 % è costituito da colline e montagne - non potrebbe ospitare e sfamare più di 40 milioni di abitanti: tanti eravamo negli anni trenta, e soffrivamo la fame!
Oltretutto, per un altro genere di ottusità, si vogliono bandire gli O.G.M. E va bene! Ma mi vorranno spiegare in che modo penseranno di alimentare una popolazione che intendono far crescere in maniera abnorme? In caso di carestie, gli stranieri che adesso ci riforniscono di prodotti agricoli, penseranno prima alle loro popolazioni!

E dunque, sognando l'Australia, mi permetto di trascrivere alcune chicche tratte dal belllissimo libro di BILL BRYSON - In un Paese bruciato dal sole - l'Australia.

Pagina 89.
...Ero passato di qui non molto tempo prima con l'Indian Pacific, ma la vista dal treno non era delle migliori - immagini fugaci colte attraverso una fitta barriera di eucalipti e poi, ogni volta, una repentina virata nel bosco più fitto - e in ogni caso ero molto più preso dall'esplorazione del treno. Così ora ero desideroso di studiare le montagne da vicino, in particolare, le vedute da sogno, celebri, dalla piccola città di Katoomba.

Pagina 143.
...Ma davanti a me, a riempirmi la vista fino al lontano orizzonte, si allargava una terra promessa dall'aspetto biblico: boschetti di agrumi e vigneti e coltivazioni di verdure in tutte le deliziose sfumature del verde. Mentre proseguivo, l'equilibrio tra alberi da frutto e vigneti si ruppe in favore sempre crescente di questi ultimi, finchè non rimasero l'unica presenza e mi resi conto di essere giunto nella Barossa Valley, un angolo piuttosto spettacolare dell'Australia Meridionale, con dolci colline cariche di verde che le conferiscono, in senso letterale e metaforico, un'aria mediterranea.

Seguiranno altre chicche molto interessanti, e anche divertenti di questo fervido scrittore.

Note.
L'Australia è grande 25,5 volte l'Italia; ha una popolazione di 25 milioni di abitanti, contro gli oltre 60 milioni dell'Italia.
Metà del suolo australiano è deserto e savana.
Metà dell'esiguo territorio pianeggiante italiano è cementificato.
La zona desertica dell'Australia, si presume sia ricca di petrolio e minerali, e servirà, comunque, per installare le celle fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica dal sole.
La popolazione australiana è per la quasi totalità di origine europea; infatti, fino al 1970 gli unici immigrati ammessi a rimanere sul territorio australiano, doveva essere di origine europea.
Il viaggio raccontato nel suo libro da Bill Bryson è avvenuto nel gennaio 1998.

L'Italia non ha niente di tutto questo: come può pensare così in grande?

domenica, dicembre 24, 2006

Segnali di dialogo, distensione, pace.

(il mio presepe)

Ieri, un mio coetaneo, che ha un nipotino alle scuole elementari, mi ha raccontato questo fatto.

Nella sua classe c'è un bambino islamico che alla mensa scolastica non vuol mangiare carne.
Suo nipote, allora, ha chiesto al compagno islamico il perchè di questo rifiuto.
"Perchè mio papà non vuole", è stata la sua risposta. E questo "Mangiala ugualmente, tanto tuo papà non ti vede".

Risposta del bambino islamico: "E no. Tanto mio papà dice che quando saremo al potere, non la mangerete neanche voi" !!!!!!

BUON NATALE A TUTTI !

E vi invito a leggere la storia-leggenda, molto bella e istruttiva, su Babbo Natale, ovvero San Nicola, dal Blog di Eleonora.

domenica, dicembre 17, 2006

Il ministro bamboccio

Che il nostro ministro dei beni culturali fosse un bamboccio, personalmente l'ho sempre pensato. Ma che ora lo dimostrasse anche così palesemente ai telespettatori di Porta a Porta, forse non mi era ancora stato dato modo di assistervi.
Io non ho visto il Porta a Porta in questione, mi baso quindi sul resoconto che me ne è stato fatto giornalisticamente, e che Eleonora ha avuto l'accortezza e l'acume di notare e archiviare.
Vi invito pertanto a leggere http://eleonoraemme.splinder.com/post/10252477/Feltri+Vs+Rutelli

sabato, dicembre 16, 2006

Schiavi in democrazia

"Lurido bastardo" è una delle imprecazioni che si rivolgono a chi non è di parola, che non è leale. La si usa tra gente comune: perchè non la si può usare anche contro politici di professione, senza rischiare di essere tacciato per un politically scorretto?

Romano Prodi ha dato del fascista ad un ragazzo che, al Motor Show di Bologna, ha avuto il coraggio di contestarlo vivamente con fischi e un sonoro "buffone", assieme ad un nutrito gruppo di suoi coetanei.
Contestazione che, d'altronde, Prodi si è ampiamente meritata.

In campagna elettorale, per essere votato, Prodi, fra le tante promesse, promise anche la riduzione del numero dei parlamentari, e invece non ne ha ancora parlato, e nemmeno accennato durante la messa a punto di questa contestatissima finanziaria.
Anzi, una volta eletto - e sappiamo tutti in che modo - ha fatto il contrario di quanto promesso, aumentando il numero di ministeri e sottosegretari che ha fatto lievitare ulteriormente i costi della nostra burocrazia, che erano già i più elevati tra i paesi membri dell'Europa Unita.
Poi tutta l'altra serie di promesse non mantenute, ad iniziare dalla promessa di riduzione delle tasse.

Se fosse un cittadino comune, si meriterebbe ampiamente il titolo di lurido bastardo. Quindi, da parte sua, non dovrebbe proprio rammaricarsene: incassare, e zitto. Invece, come i bambini viziati, va in cerca di ridicole attenuanti e scusanti per tutte le bugie e promesse non mantenute.
A chi lo criticava per l'aumento dei costi, dovuto all'aumento del numero dei ministeri, disse che "è il costo della democrazia".
A chi lo critica per questa pesante legge finanziaria dice che "la medicina, per far bene, deve essere amara".
A chi lo critica per l'aumento delle tasse, dice che le aumenta perchè poi le diminuirà. Mi chiedo dove sarà la promessa diminuzione se adesso le aumenta? Mà, mistero!
Nessun accenno, invece, al da fare per ridurre i costi della faraonica impalcatura burocratica su cui si regge la fasulla e ora precaria democrazia di questo paese.
In merito a questi argomenti, sono stati scritti, da gente comune come me, moltissimi blog, dalla lettura dei quali ho tratto la personale conclusione che se si vorranno liberare i cittadini di questa nazione da quella sorta di schiavitù che è stata indotta dalla democrazia, bisognerà sgravare il popolo dalla imposizione diretta: azzerandola, per le fasce più deboli, e riducendola per le fasce medio alte. Le imposizioni indirette sono già moltissime, e, da sole, potrebbero coprire i costi non burocratici dello stato.
Tale utile e necessario sgravio sarebbe compensato dal taglio netto e risoluto dei maggiori, inutili e inventati costi della nostra macchina burocratica.
E credo che i politici dovrebbero pensare seriamente a questa eventualità di sgravio, prima che sia il popolo a far innescare un movimento di massa, dagli esiti inimmaginabili, che porti a questo risultato.
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Per la cronaca e per mantenere aggiornata la classifica dei premi Bamba, quello di lunedì scorso, 11 dicembre, è andato a Francesco Caruso, gran capo dei noglobal meridionali, ora deputato del Parlamento italiano e quindi, di diritto "acquisito" superstipendiato e futuro superpensionato della Repubblica Italiana. Per le motivazioni del premio, rivolgersi alla redazione di Libero.

sabato, dicembre 09, 2006

Io sto con gli evasori

Titolo provocatorio, che ho voluto coniare parafrasando il titolo del film di Bud Spencer e Terence Hill: Io sto con gli ippopotami.

Sono alle prese con con una comunicazione dell'Agenzia delle Entrate, con la quale il mio assistito (l'amico al quale redigo il modello Unico) è invitato a pagare, entro 30 giorni, una somma di poco più di 100 euro, per aver dichiarato un credito d'imposta - scaturita da una ritenuta d'acconto - che, a dire dell'Agenzia, non è dovuto.
Da un controllo accurato ho appurato la congruità del credito spettante.

Finora, per pratiche simili ho sempre risolto telefonicamente. Ora no. Ora bisogna fare istanza scritta, documentata e inviata a mezzo fax. E a mezzo fax si riceverà una risposta.
Problema che si poteva risolvere con una telefonata di tre minuti, ma che, grazie ai buontemponi che nelle pause pranzo si divertivano ad "ispezionare" le dichiarazioni di "chiunque", ora, per accedervi, c'è bisogno di un permesso speciale: ecco il perchè della richiesta circostanziata a mezzo fax.

Saremmo quasi tentati dal pagarla e chiusa lì. Quanto mi costerà seguire una pratica di rimborso di 100 euro, oltretutto non mia?

Ho preso spunto da questa vicenda per riparlare di chi paga - e deve pagare - le tasse e chi, invece - avendone ricevuto il mandato - si arzigogola alla ricerca di nuove maniere per sprecare le sudate tasse pagate dagli italiani.

Quanti esempi di spreco abbiamo sotto gli occhi, da che si è insediato questo governo? Questo governo che doveva essere il governo delle non-tasse, della riduzione degli sprechi che faceva, a loro dire, il governo precedente? iniziando dalla carica dei 101, e via via con la promessa non mantenuta della riduzione del numero dei parlamentari. Il mantenimento dei senatori a vita - uno spreco e una grandeur fuori dal mondo e tutta italiana - tutta gente benestante. Le pensioni d'oro dei politici in carica, e tra essi Cossutta, Diliberto, Bertinotti, Napolitano. Ma anche l'amministrazione di Milano, che si è avvalsa di 55 nuovi dirigenti - che non si sa bene a cosa serviranno - è nella lista degli spreconi. L'inutilità delle province, come detto anche dal professor Gennaro Capodanno.
E via di questo passo. E mi fermo qui con la catalogazione, tanto è nutrita!

E poichè il Nord - in primo luogo Lombardia e Veneto - contribuisce col 64 % alle entrate fiscali dello stato italiano, sarebbe bene che anche queste regioni si facessero furbe e cominciassero veramente a ragionare come il Sud.
Conosco molto bene quella mentalità, perchè sono di origini meridionali e perchè due terzi del mio clan famigliare vive ancora in quelle regioni del sud. E il mio amico e compagno d'infanzia e di gioventù, che è rimasto in quel borgo dell'Italia centro-meridionale, il quale, in mancanza di valide alternative, accetta lui come sindaco da diversi mandati, mi aveva ben descritto quella mentalità, che noi cittadini del nord non sapremmo comunque mettere in pratica

Traendo ancora spunto dalla vicenda delle bollette ENEL impagate da quei comuni ed enti del sud e ragionando con la mentalità che mi aveva insegnato quell'amico sindaco, quelli del Nord farebbero mancare allo stato unitario la materia prima che serve ai governanti - in generale - per dare sfoggio della loro prodigalità, della loro magnificenza, del loro assistenzialismo incondizionato, della loro ambizione di protagonismo e di ben figurare davanti all'opinione pubblica mondiale (tanto comunque a pagare saranno sempre "gli altri").

E non mi vengano, i moralisti e i bempensanti, ad impartire lezioni di civismo e moralità.

Fintanto che costoro non daranno prove tangibili e concrete, e che tradurranno in fatti le loro belle parole di "filosofia della morale", io, con profondo rammarico, mi schiererò sempre dalla parte di chi si sforzerà di cercare le maniere legali per eludere il fisco.

giovedì, dicembre 07, 2006

La maledizione di Montezuma

Il caso delle bollette ENEL non pagate da enti, comuni e provincie, quasi tutte del sud, e il cui importo complessivo ammonta ad euro 305 milioni (600 miliardi circa di vecchie lire), mi riporta alla mente la famosa frase di Massimo d'Azeglio: "L'Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani".

Quando d'Azeglio coniò questo motto, non aveva previsto che dopo quasi 150 anni il programma sintetizzato in quella frase sarebbe stato ancora lungi dall'essere completato, e che, anzi, forse, sarebbe stato un sogno impossibile da realizzare nella forma da lui vagheggiata "dell'unita in tutto, dalle Alpi alla Sicilia".

Nella graduatoria di Enti, Comuni e Provincie insolventi verso l'ENEL, i primi venti sono tutti del Sud, con l'eccezione di Asl Latina al sesto posto, e Asl Roma G all'undicesimo posto.

E poichè la gente comune del Nord ha la vaga impressione che tale debito verrà fatto pagare alla fiscalità generale, si chiede anche, a questo punto, se, con l'unificazione dell'Italia, il Nord non si sia tirato addosso anche la maledizione di Montezuma.

Poichè il Regno delle due Sicilie fu conquistato con la forza dai Piemontesi, incoraggiati e appoggiati da Francia e Inghilterra, mi vien quasi da pensare che nella mentalità meridionale sia rimasto il tarlo del "mi hai conquistato, mi mantieni".

Questo tipo di mentalità ebbi modo di provarlo di persona, poichè discendo da famiglie meridionali e ho trascorso le mie vacanze estive per trent'anni in quelle terre.

Ricordo ancora gli sfottò a cui ero sottoposto dai ragazzi "del posto", quando mi recavo laggiù in vacanza. Faceva parte del loro linguaggio abituale rivolgermi battute del tipo: voi del nord lavorate e pagate le tasse, che noi ce le godiamo.

Questo concetto mi veniva spesso ricordato, in maniera molto scherzosa e goliardica, dal più grande amico che ho avuto in quella terra, e che ora è sindaco da diversi mandati.

Devo sperare, ora che è sindaco riconfermato "a vita", che non usi più pensare o esporre concetti di quel genere, neanche scherzosamente.

Ciò, comunque, mi porta a pensare che la mentalità comune del meridionale sia stata quella; e forse lo è ancora; e il fatto delle bollette ENEL insolute me ne dà la dimostrazione.
Infatti, se leggete l'articolo di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, troverete prove di quel modo di pensare, deducendolo da certi loro comportamenti.

Procuratevelo e leggetelo: è istruttivo e molto interessante.

martedì, dicembre 05, 2006

Una grana per ENEL

Questa mattina, Radio Padania (103,50 Mhz per Milano) ha dato ampio risalto ad una notizia apparsa sul Corriere di oggi.
Tale notizia si riferisce ai grossi debiti che enti locali, comuni, provincie, regioni hanno verso Enel.
La sua ora di programma, Matteo Salvini l'ha dedicata tutta a questo argomento ed ha ricevuto numerose telefonate dai suoi radioascoltatori interessati alla questione.
Lo stesso Salvini ha poi tentato più volte di collegarsi con la A.s.l. n°1 /Campania (11000 dipendenti) e con il comune di Taranto per chiedere conferme sui crediti che l'Enel asserisce di vantare nei loro confronti.
Tali entità figurano ai primi posti di un elenco di venti, che il Corriere ha pubblicato.

Non sono in grado di citare cifre esatte, non avendo il Corriere sottomano, ma il loro totale assomma a cifre spaventose - detta brutalmente.

Poichè tra i blogger di mia conoscenza, ci sono valenti commercialisti e revisori di conti, chiedo loro di esprimere un parere circa la possibilità che questi crediti, praticamente inesigibili - a meno che non se li accolli lo stato - possano influire negativamente sulla quotazione del titolo.

Tutto questo perchè mi risulta siano ben oltre il milione il numero di azionisti ENEL.

E' arrivato il "Bamba"

Non ha destato eccessiva sorpresa, il premio Bamba assegnato ieri sera dalla giuria presieduta da Vittorio Feltri, direttore di Libero, e condotto da Roberto Vallini.
L'annuncio del premiato, viene trasmesso in diretta alle ore 21,25 del lunedì, da Odeon Tv, e poi replicato un'ora dopo, al termine del programma Libero di sera.

Il premio Bamba, consistente in un ambito riconoscimento, del quale il vincitore può andare orgoglioso per il resto della sua vita, viene assegnato ogni lunedì sulla base delle performance conseguite nella settimana precedente dai candidati in lizza. Quello di ieri non ha destato clamore perchè era già nell'aria, ma si attendeva di valutare i meriti di altri due candidati molto meritevoli del premio.

Comunque, che stiano in campana quei due che si sentiranno esclusi dal premio! Che si diano da fare per migliorare la loro performance settimanale: potranno così riceverlo lunedì prossimo!

Dunque, il premio ieri sera è andato a Deaglio.

Tutti ricorderanno la vicenda legata al filmino legato alla rivista Diario che denunciava brogli sullo scrutinio delle schede elettorali del 9 aprile scorso. Brogli che consistevano nel fatto che, secondo lui, il computer del ministero degli interni avesse manipolato il risultato delle votazioni, tramutando le schede bianche in voti a favore di Forza Italia.

Non sto a ripetere i termini di come sia andata a finire la vicenda; la quale, per chi volesse approfondirla, non ha da fare altro che andare sul sito di www.siro.ilcannocchiale.it dove troverà tutti i ragguagli e tutti gli argomenti utili a togliersi ogni sospetto e ogni dubbio sulla vicenda sollevata da Deaglio.

Da questa vicenda posso dedurre che il Deaglio si è fatta una bella pubblicità. Pubblicità che, per quanto mi riguarda, è stata negativa e che, quindi, ne traggo la conclusione personale che non dedicherò tempo o soldi a leggere sue pubblicazioni.

E quindi, da questa prospettiva, direi che è stato un premio Bamba meritato.

sabato, dicembre 02, 2006

Anche i ricchi servono!

C'è un genere di invidia che i moralisti ammettono, anzi ne sollecitano la coltivazione perchè sprona a migliorarsi continuamente.
E', appunto, questo genere di invidia che oggi provo per i genovesi, i blogger genovesi e di uno di essi in particolare.

Ho visto la puntata odierna di Bellitalia, nella quale è andato in onda il servizio di Marco Hagge su "Le Vie Nuove e i Palazzi del Centro storico di Genova", diventate Patrimonio dell'Umanità.
In particolare Via Nuova e Via Garibaldi con i loro bei Palazzi d'epoca che vi si affacciano.
Palazzi che sono appartenuti o che appartengono a ricche famiglie genovesi, quali i Doria, i Balbi, gli Spinola, i Pallavicino, i Raggi, gli Imperiale, i Brignola.

Una meraviglia della quale avevo una conoscenza sommaria.

Oggi, invidio ancora di più quell'amico blogger genovese, perchè può andare ad ammirare tali meraviglie ogni qualvolta lo desideri.

Oggi, tali "splendori" sono fruibili e godibili da tutti quelli che hanno "gli occhi per vedere", siano essi ricchi o poveri, italiani o stranieri.

Mi chiedo: ci sarebbero state queste meraviglie se ai ricchi non fosse stato dato modo di esistere?

venerdì, dicembre 01, 2006

Questa è l'Italia dei Valori !!!

Se andate sul blog di Zener - cliccando il link qui a destra - troverete un'appassionante storia di assegni scoperti, assegni a vuoto emessi dal senatore Sergio De Gregorio del partito di Italia dei Valori.
Zener ha riferito la notizia di questo articolo che è apparso sul Sole 24Ore.
E' un pò lunga, ma io l'ho letta tutta perchè ne vale la pena.
Essa ti fa comprendere che ti devi guardare ancor di più le spalle da chi dice di essere il tutore della legalità, della morale, dei valori come appunto vorrebbe apparire alla vista dei suoi elettori, il partito dell' Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Nel quale, tra le altre, e tra gli altri milita anche la Signora Franca Rame, consorte del nobel Dario Fo.

Aggiornamento del 2 dicembre ore 9,30
Fino al 24/9 ha fatto parte di Italia dei Valori
Dal 25/9 è membro del Gruppo Misto del quale fanno parte tutti i senatori a vita, compresi gli ex presidenti della repubblica.


 

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