Una grana per ENEL
Questa mattina, Radio Padania (103,50 Mhz per Milano) ha dato ampio risalto ad una notizia apparsa sul Corriere di oggi.
Tale notizia si riferisce ai grossi debiti che enti locali, comuni, provincie, regioni hanno verso Enel.
La sua ora di programma, Matteo Salvini l'ha dedicata tutta a questo argomento ed ha ricevuto numerose telefonate dai suoi radioascoltatori interessati alla questione.
Lo stesso Salvini ha poi tentato più volte di collegarsi con la A.s.l. n°1 /Campania (11000 dipendenti) e con il comune di Taranto per chiedere conferme sui crediti che l'Enel asserisce di vantare nei loro confronti.
Tali entità figurano ai primi posti di un elenco di venti, che il Corriere ha pubblicato.
Non sono in grado di citare cifre esatte, non avendo il Corriere sottomano, ma il loro totale assomma a cifre spaventose - detta brutalmente.
Poichè tra i blogger di mia conoscenza, ci sono valenti commercialisti e revisori di conti, chiedo loro di esprimere un parere circa la possibilità che questi crediti, praticamente inesigibili - a meno che non se li accolli lo stato - possano influire negativamente sulla quotazione del titolo.
Tutto questo perchè mi risulta siano ben oltre il milione il numero di azionisti ENEL.
Tale notizia si riferisce ai grossi debiti che enti locali, comuni, provincie, regioni hanno verso Enel.
La sua ora di programma, Matteo Salvini l'ha dedicata tutta a questo argomento ed ha ricevuto numerose telefonate dai suoi radioascoltatori interessati alla questione.
Lo stesso Salvini ha poi tentato più volte di collegarsi con la A.s.l. n°1 /Campania (11000 dipendenti) e con il comune di Taranto per chiedere conferme sui crediti che l'Enel asserisce di vantare nei loro confronti.
Tali entità figurano ai primi posti di un elenco di venti, che il Corriere ha pubblicato.
Non sono in grado di citare cifre esatte, non avendo il Corriere sottomano, ma il loro totale assomma a cifre spaventose - detta brutalmente.
Poichè tra i blogger di mia conoscenza, ci sono valenti commercialisti e revisori di conti, chiedo loro di esprimere un parere circa la possibilità che questi crediti, praticamente inesigibili - a meno che non se li accolli lo stato - possano influire negativamente sulla quotazione del titolo.
Tutto questo perchè mi risulta siano ben oltre il milione il numero di azionisti ENEL.
4 Comments:
Beh chiunque lavori con enti pubblici sa che le fatture verranno onorate se è fortunato dopo mesi e mesi.
By Jakala, at 5 dicembre 2006 alle ore 17:29
Ma sa anche che ogni comune ha beni pignorabili, se non altro beni artistici che potrebbero ben coprire i debiti. Basta agire ... ;-)
By Massimo, at 5 dicembre 2006 alle ore 17:45
gira e rigira c'è sempre la campania di mezzo. e si che a livello istituzionale è più che rappresentata. napolitano, mastella, pecoraro scanio, de mita, non sono mica micio micio bau bau. c'è solo da ridere perchè non voglio piangere per certa gente che farebbe solo piangere. avendo passato un bel periodo della mia vita a napoli, preferisco pensare a gente seria che faceva ridere e divertire, i vari TOTO, PEPPINO EDUARDO E TITINA DE FILIPPO. saluti Cornelio.
PS: egr.MARSHALL Riccardo è in TASMANIA.
By Anonimo, at 6 dicembre 2006 alle ore 12:04
Cornelio,
Riccardo sta facendo quel viaggio anche per noi.
Io lo sto seguendo pari pari con la fantasia.
Appena mi sintonizzo sul suo blog è come se fossi là in Australia e, con atlante e guide turistiche alla mano, cerco di ambientarmi in quei posti.
Ha fatto bene a scendere in Tasmania, perchè adesso sul continente fà molto caldo.
E poi la Tasmania era il suo sogno preferito. Ho letto un suo racconto, all'inizio del suo blog n.1, che mi è rimasto impresso.
Certo che per lui è una gran bella avventura che si ricorderà per sempre.
Adesso attendiamo i suoi reportage dalla Tasmania.
Per quanto riguarda la Campania, ai tempi di Totò, Peppino, Eduardo e Titina, mi sembra che non fosse così conciata come viene descritta ai giorni nostri.
Io ne ho parlato bene nell'altro post, L'oro di Napoli, ma, da quello che sento da Radio Padania, stò cominciando a ricredermi su tanti punti.
Comunque chi vivrà, vedrà, e avremo modo di parlare della Campania fino a stancarci.
By marshall, at 6 dicembre 2006 alle ore 18:17
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