
Ci sono malattie altamente invalidanti, come
Sclerosi Multipla, Parkinson, SLA, che, giunte ad un certo livello evolutivo, portano come conseguenza indiretta anche alla
depressione cronica. Un buon stile di vita, coadiuvato da spontanee sane risate da farsi di tanto in tanto, aiutano perlomeno a tener lontana anche questa bestia nera che è la depressione. Chi ci è passato sa che è come trovarsi in un vicolo cieco dotato di alte mura laterali e di fronte; l'unica via d'uscita sta lì, dietro le spalle, ma sembra quasi non si abbia voglia o forza per girarsi, onde uscirne; sembra quasi di essere in un labirinto del quale non si riesce a trovare la strada d'uscita, nonostante la buona e ferrea volontà di uscirne.
Sembra quasi non ci sia nulla da fare. Bisogna proprio che la depressione faccia il suo decorso, e pazientare, pazientare (soprattutto per chi sta vicino al malato), alla stregua di una qualunque altra malattia. Bisogna che l'ammalato - perchè di vera malattia si tratta - si faccia una ragione della causa che lo ha condotto a quel malessere interiore, a quel mal di vivere. Deve anzitutto smetterla di piangersi addosso. Dopo di chè ne uscirà, lentamente, con pazienza, e quasi inconsapevolmente, senza che quasi nemmeno se ne accorga. La vita gli tornerà splendente come prima: l'importante è di non lasciarsi andare. Dicevamo delle risate, che io oggi ho già degustate per la mia dose quotidiana.
Che mi aiutano moltissimo, in questa rigorosa disciplina del
"saper ridere e sorridere", sono le vignette di
Sarcastycon - che seguo costantemente da ormai quasi cinque anni - alle quali si sono ora aggiunti gli articoli al formicotone di
Johnny Doe.
Vorrei molto soffermarmi sulle qualità benefiche e taumaturgiche dei loro scritti, per gli affetti benefici che hanno su malattie del tipo della mia, ma potrebbero essere intese come sviolinate, e quindi me ne astengo. Però, a chi volesse ridere un pochino delle astrusità della vita, e di quanti personaggi pubblici rasentano di essere inconsapevoli macchiette, consiglio la
visione di questa vignetta di Sarcastycon, unitamente alla lettura di tutto il relativo commentario, e questo
articolo di Johnny doe, sempre corredandolo dalla lettura del relativo commentario.
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Agli affezionati della risata, intesa come metodo aggiuntivo e complementare, da affiancare ad un uso regolare dei sempre più moderni farmaci consigliati e prescritti per la cura della subdola malattia che è la depressione, consiglio di interessarsi del nuovo metodo mondiale dello yoga della risata.
Il 2 novembre alle re 15, si svolgerà a Genova, al Festival della Scienza, presso il Palazzo Ducale, nella sala del Minor Consiglio, l'evento straordinario dello YOGA DELLA RISATA.
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Che cos'è lo yoga della risata? "E' una pratica di grandissimo valore ideata da un medico in India e praticata ora in tutto il mondo, con migliaia di Club della Risata su tutti i continenti. Si tratta della unione tra alcune pratiche di yoga pranayama, legato alla respirazione, e dell'aspetto ludico e relazionale della risata.
Questo tipo di yoga è adatto a chiunque, con benefici straordinari per il corpo e per la mente, soprattutto in rapporto allo stress quotidiano. E' anche utilizzato da aziende in Australia, Inghilterra e Svezia per creare un ambiente di lavoro positivo ed efficace".
Aggiornamento delle ore 15.30
Mi son fatto un altro giro nel blog di Johnny doe, e mi son fatto il supplemento di risate pomeridiane, solo al leggere i titoli dei post che appaiono. Articoli seri, ovviamente, ma la descrizione dei personaggi che si intravvedono, unitamente alla descrizione di quel che fanno o hanno fatto nella vita, per meritare di essere oggetto di satira, li rende al limite di straordinarie figure macchiettistiche; leggete i post e converrete con me.
Questi i titoli, e ridete con me:
- Dal Caimano a Pere Ubu
- La nazione dei pagliacci indiani
- Barbarella mercatone show
- Barbarella il piagnone e la bollita, con Michelino chiagnefotte e Conchita la bollita
- Tolleranza amore mio
- Asini o cavalli?
- Democrasserie
- Lipperini Cippa-Lippa