marshall

venerdì, ottobre 22, 2010

I viaggi di San Benedetto

(cliccare per ingrandire)

Anche questo post è tratto dal commentario dell'ultimo post su Il Giardino delle Esperidi, in cui si parla di Forte Fuentes.

Al sagace commento di Hesperia,
"L'unica cosa che non condivido è la disinvoltura con cui i nostri migliori siti geografici diventano "patrimonio dell'umanità" con la sigla UNESCO. Per me, una forma di cessione di sovranità agli organismi dell'Onu. In questo senso, è il caso di dire che il Forte, l'ha scampata bella.",

è che non avevo mai pensato in questi termini...alla perdita di territorialità quando un nostro sito archeologico, storico o locale (come I Sassi di Matera, tanto per fare un facile esempio) diventa Parimonio Mondiale dell'Umanità. E siccome i nostri bei siti, diventati patrimonio dell'Unesco sono ormai tanti, tanti, non vorrei che a lungo andare si approprino di tutta l'Italia. Infatti, anche il più "banale" dei nostri circa 8100 comuni ha qualcosa di storico da tramandare alle future generazioni.

Si prenda il caso del "paesello", dove da generazioni e generazioni avevan vissuto i miei avi, dal quale è storicamente accertato che San Benedetto lo attraversava spesso, e vi si fermava per una sosta, e una rinfrescata con la sua acqua di sorgente, per poi raggiungere in giornata la cima del monte dove è sorta l'Abbazia di Montecassino (vedere il post La città e l'Acropoli di Cassino), alla stregua di tanti siti non sarebbe degno di essere annoverato tra il Patrimonio Mondiale dell'Umanità?

In fondo, se l'Umanità non è stata trascinata indietro di oltre mille anni dall'incalzare della barbarie, lo si è dovuto a lui, che infatti è stato proclamato patrono d'Europa.

Il "paesello" di cui sopra è compreso a pieno titolo nel territorio cosiddetto della Terra di San Benedetto (foto sopra, da Wikipedia). Alla stregua di quanto sopra, tutto quel territorio dovrebbe far parte anch'esso del Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Foto qui sopra: Subiaco, monastero di San Benedetto, detto anche Sacro Speco, da Organizzazione Benedettini-Subiaco, tratta dal sito Beroad

6 Comments:

  • Marshall
    anch'io la penso un po' come Hesperia, certi organismi internazionali tendono a globalizzare quello che non può e non deve essere globalizzato come la cultura di una Nazione.
    ciao
    Sarc.

    By Anonymous sarcastycon, at 23 ottobre 2010 alle ore 13:47  

  • Sarc.,
    i vostri interventi, tuo e quello di Hesperia, mettono l'accento su un aspetto di non poca rilevanza della messa sotto tutela Unesco di siti e luoghi che hanno segnato tappe importanti del progresso Umano. E non a caso dico "progresso umano", se si pensa che il primo sito italliano riconosciuto come Patrimonio dell'Umanità è stata la Val Camonica con le sue Incisioni Rupestri: credo di ben immaginare che, per quanto riguardano Italia ed Europa, in quell'epoca ci fu il netto passaggio da Homo animale, ad Homo Sapiens, e quindi a uomo. Credo quindi che quella tappa abbia contrassegnato il momento della netta distinzine tra Uomo ed Animale.
    Bene ha fatto quindi l'Unesco ad indicare quel luogo come Patrimonio Mondiale dell'Umanità "a futura memoria".
    Non a caso ho immesso all'inizio del post la foto del territorio del cassinate, dove a destra vedete, arroccata su quel monte, l'Abbazia di Montecassino.
    All'epoca di San Benedetto la barbarie stava per avere il sopravvento sulla civiltà, rischiando di fare tornare indietro l'Umanità di mille e forse più anni. Roma stessa da città di forse più di un milione di abitanti dei tempi di Nerone, si era ridotta ad una landa deserta di forse appena 40.000 abitanti.
    Credo che San Benedetto non si sia scelto spontaneamente quel ruolo (studiava da avvocato), ma fu senzaltro per merito suo che l'Unanità non ha visto perdere nel nulla il progresso conquistato in quei forse più di mille anni.

    Il territorio che lui percorreva in lungo e in largo incuotendo negli animi fiducia e speranza per il futuro, in suo onore prese il nome di Terra di San Benedetto. Mi chiedo: non dovrebbe, alla stregua dei tanti siti similari (e anche molto meno importanti di questo), appartenere anch'esso al Patrimonio dell'Umanità?

    I miei avi, e quindi me stesso, provengono da quella Terra forse, e quasi sicuramente, fin dai tempi di San Benedetto; come dovremmo chiamarci allora, qualora il sito Terra di San Benedetto venga posto sotto tutela dell'Unesco?
    Conosco bene la cultura di quella terra, fatta di dedizione al lavoro (non a caso costituì il cuore di quella che fu chiamata Provincia della Terra di Lavoro .

    Sto andando troopo per le lunghe: riprenderò l'argomento sviluppandolo in un post.
    Ciao.
    Marsh

    By Blogger marshall, at 24 ottobre 2010 alle ore 10:17  

  • non sapevo che essere annoverati tra i patrimoni della umanità comporti una perdita di sovranità.
    mi vorrei documentare a riguardo.dove la avete letta questa notizia?

    By Anonymous gino, at 25 ottobre 2010 alle ore 11:56  

  • Gino,
    nessuna perdita di territorialità, solo un senso di una certa quale intromissione nelle nostre cose (così almeno mi pare d'aver capito).
    Ma d'altronde, penso che quei luoghi posti sotto tutela dell'Unesco abbiano enormi vantaggi da ciò; in primis una grande visibilità mondiale e poi finanziamenti agevolati o a fondo perduto per mantenere in ordine quel dato sito.
    Bisognerebbe chiedere ad Hesperia e a Marcello un approfondimento del loro pensiero.
    Comunque, per quel che ne so io allo Stato non deriva perdita di territorialità.
    Grazie del passaggio con commento.

    By Blogger marshall, at 25 ottobre 2010 alle ore 19:53  

  • In effetti è tutto patrimonio dell'Unesco! Con aumento del turismo...
    Piuttosto, questa estate su Vanity Fair ho letto un articolo interessante sul fatto che molti patrimoni dell'umanità piuttosto che simili sono a rischio, proprio per il troppo turismo che è nato con il pubblicizzarli..tipo Machu Picchu...cercherò l'articolo e te lo manderò!

    By Blogger Lunatika, at 25 ottobre 2010 alle ore 23:03  

  • Lunatika,
    resto in attesa dell'articolo.
    Ciao

    By Blogger marshall, at 28 ottobre 2010 alle ore 19:26  

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