marshall

sabato, febbraio 16, 2013

Vicenda Finmeccanica

I detentori di azioni Finmeccanica han vissuto una settimana da incubo. Non è stata la prima volta, a dire il vero, ma ora è stata la magistratura, organismo all'interno del suo socio di maggioranza, a decretarne la debacle. E' come a dire che per colpa di un suo organo, lo Stato si è buttato la zappa sui piedi. Da lunedì pomeriggio, infatti, le azioni Finmeccanica han perso circa il 20%. Fate voi il calcolo di quanto han perso in capitalizzazione il pacchetto di azioni detenute dallo Stato in Finmeccanica, in tal modo, poi, calcolate quanto lo Stato, e quindi tutti noi, abbiamo perso in cinque giorni grazie al solerte intervento di un organismo dello Stato. Da notare che l'azienda non era in crisi e non aveva mancanza di lavoro o di commesse. Ma ora la vedo assai grigia per Finmeccanica, perchè ora, giocoforza, verrà messa nella lista nera da parte di molti stati. E ciò le pregiudicherà la possibilità di partecipare a gare internazionali per ottenere commesse. 

Molte volte ho scritto di questa società, e come son lontani i tempi in cui Finmeccanica, per bocca di D'Alema valeva molto di più dei 30 euro con cui fu privatizzata nel maggio 2000 (sic! ora vale 4 euro, e anche meno). In realtà Finmeccanica venne privatizzata ad euro 1,5 ma poi ci fu un raggruppamento mediante il quale 20 (venti) azioni divennero 1 (una).

Alla luce dei fatti di questi gioni (ENI, SAIPEM, FINMECCANICA, ecc. ecc.) vien da chiedersi a quale pro un piccolo risparmiatore debba continuare a credere alla borsa quale fattore di sviluppo? E' il caso di credere ancora all'istituzione borsa se basta uno stormir di fronda per distruggere valore?
Di questo passo, vedo assai buio il futuro dell'Italia. E a questo proposito c'è questo articolo ben fatto di Barbara di Salvo su Il legno storto http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=36223

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-i-tifosi-del-suicidio-industriale-italiano-5819.htm

2 Comments:

  • E non solo Finmeccanica. L'attacco all'Eni, ad esempio, che ha portato il titolo da 19,40 sotto i 18. E per fortuna che è bastata la conferma di un cospicuo dividendo per farle riprendere oltre il 2%. Così si distruggono i gioielli italiani,lasciando agli stranieri, che non hanno simili fisime e paturnie sulle commissioni da pagare negli stati del terzo mondo, succulente commesse. Una class action ? Già, a decidere sarebbero altri magistrati ... :-(

    By Blogger Massimo, at 16 febbraio 2013 alle ore 17:24  

  • Sì, una class action, magari portata davanti al tribunale di Bruxelles. Già perchè può darsi che, come nel caso del crollo "pilotato" di Saipem, ci potrebbe essere qualche addetto dei tribunali dalla lingua lunga, che ha spifferato in giro qualcosa per "arrotondare" lo stipendio. Sai, potrebbe essere capitato.

    By Blogger marshall, at 16 febbraio 2013 alle ore 19:37  

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