marshall

lunedì, marzo 24, 2008

Milano in età Romana: il porto


In età pre Romana, e fino ad un certo momento dell'epoca Romana, a sud-est di piazza Duomo, a Milano, esisteva un laghetto naturale formatosi da un allargamento del fiume Seveso. Esso era localizzato in un'area compresa tra le vie Francesco Sforza, via Pantano, via Larga e via Laghetto: in pratica nel riquadro dove è situata l' Università degli Studi di Milano (la foto qui sopra, che dovrebbe rappresentare l'interno di un cortile universitario, è stata ripresa dalla lettera di presentazione dell'ateneo con annessa storia dello stesso. Il documento, in rete fino a qualche giorno fa, non è più reperibile). Via Pantano e via Laghetto, nomi di due strade che si trovano sulle sponde opposte di quell'antico laghetto, ci ricordano quel sito storico. E' assai probabile che, a quell'epoca, nei momenti di piena, le zone circostanti il fiume e il laghetto venissero sommerse. Fu durante un'alluvione di eccezionale portata, quella del 53 d.C., di cui si hanno notizie storiche certe, e ricordata anche in http://www.storiadimilano.it/ , che Milano andò "sott'acqua" subendo danni inimmaginabili. Dopo quell'evento si decise di dar mano a imponenti opere di assetto idrogeologico della città. E fu così che si pensò, forse, e in quella occasione, alla realizzazione di quel capiente canale navigabile e di quel ponderoso porto, che, si presume fu il catalizzatore del grande sviluppo registrato dalla città di Milano nei quasi quattro secoli successivi.
E' da ricordare che parallelamente a Milano, si andava sviluppando la città di Treviri, città strategica per Roma. Essa era ricca di edifici pubblici e monumenti, molti dei quali si trovano tuttora in un ottimo stato di conservazione. La Treviri attuale può così fornirci un'idea, seppur riduttiva, di come possa essere stata Milano in quell'epoca.

Al culmine dei lavori di abbellimento della città, nel 93, sotto l'imperatore Traiano fu dato inizio alla costruzione dell'anfiteatro che per dimensioni risulta essere stato il terzo, sui circa 220 presenti su tutto il territorio dell'Impero Romano. E se, dalle dimensioni dell'Arena si poteva presumere il grado di importanza della città, possiamo desumere che Roma avesse un occhio particolare per Milano già dai primi anni dell'impero (forse ne intravedeva già l'importante posizione strategica, rivelatasi in pieno tre secoli dopo). Dalla seconda metà del I secolo Milano conobbe l'inizio di un periodo di grande sviluppo urbano, tanto da essere scelta come dimora degli Imperatori Romani dal 282 fino al 402. La presenza di imperatori a Milano presupponeva vi fossero imponenti edifici pubblici, secondo i costumi dell'epoca, consoni ad una capitale imperiale. Alla fine del I secolo fu iniziata la costruzione dell'anfiteatro che, per dimensioni, risulta essere stato il terzo su un totale di circa 220 anfiteatri censiti in tutto l'Impero Romano, di cui si hanno notizie certe. Il suo completamento richiese oltre un secolo di lavori, ma è andato tutto perduto. Sembrerebbe che le dimensioni degli anfiteatri venissero stabilite in base all'importanza assegnata alla località. L'Anfiteatro milanese veniva dopo quello di Roma (Anfiteatro Flavio o Colosseo) e quello di Capua. A Milano faceva seguito quello di Verona (diametri esterni, metri 152 x 123, contro i 155 x 125 per quello di Milano), di poco inferiore per dimensioni a quello di Milano. L'Anfiteatro di Verona, conosciuto da tutto il mondo come Arena di Verona, può così darci un'idea visiva di come sarebbe stato l' Anfiteatro di Milano (detto anche Arena).

Massimiano, (imperatore dall'1/3/286 al 305) che aveva fissato la sede imperiale a Milano (foto in alto: resti del Palazzo Imperiale. Fotografia di Stefano Gusmeroli), dotò la città del Circo, costruendolo di fianco alla propria dimora, affinchè lo potesse raggiungere senza dover "passare per strada". Il Circo di Milano era il più grande (metri 470x 85) dell'epoca della tetrarchia. Di esso sono rimasti soltanto i ruderi ed una delle due torri monumentali, inglobata in un monastero nell'VIII secolo a costituire la torre campanaria, che facevano parte della struttura circense. I circhi erano strutture con costi altissimi per il mantenimento dei cavalli; tanto che potevano essere mercè soltanto di imperatori. E infatti, in tutto l'Impero Romano, i circhi più importanti, quelli dalle dimensioni grandiose, si trovavano a Roma (il Circo Massimo), a Costantinopoli e a Milano, che erano, appunto, sedi imperiali.
(segue)

6 Comments:

  • Ciao
    Marshall
    molte cose non le sapevo
    grz.
    Sarcastycon

    By Anonymous Anonimo, at 24 marzo 2008 alle ore 21:13  

  • Sarc.,
    anch'io non ero a conoscenza di moltissime cose che sto apprendendo solo ora, e ciò mi rende assai piacevole la lettura della storia di Milano. Vedrai che bello, poi, quando comincerò a scrivere qualcosa sulla CRISTIANIZZAZIONE del mondo Romano, partita da Milano: storie fantastiche, incredibili. Ne sa certamente qualcosa Magdi Allam che vive da anni in questa città impregnata di cristianesimo "intelligente" (parola che sottintende molti concetti, tra i quali "buono si ma non scemo") e che ieri si è convertito ufficialmente al cristianesimo, facendosi battezzare, cresimare e comunicare da Papa Benedetto XVI.
    Ciao.

    p.s.
    credo che scriverò un post nel quale verrete coinvolti tu e Stealth. Coinvolti nel senso che sarete chiamati a disegnare o descrivere determinate scenette. Il post è in bollente gestazione. Non vedo l'ora di scriverlo, ma il tempo a disposizione è quello che è :-)

    By Blogger marshall, at 24 marzo 2008 alle ore 22:54  

  • Bene
    per il post
    stealth l'avviso io
    ciao
    Sarc.

    By Anonymous Anonimo, at 28 marzo 2008 alle ore 12:05  

  • Eppure, caro Marsh, dell'Arena di Milano non si sente parlare praticamente mai...

    By Anonymous Anonimo, at 28 marzo 2008 alle ore 12:59  

  • Siro,
    hai ragione. Non solo non sento parlare di quella Antica, della quale è andato tutto perso, perfino il ricordo del luogo esatto dove era stata costruita, ma nemmeno di quella Moderna. Eppure, negli anni '70, in quell'Arena avevo assistito ad un episodio memorabile: il record mondiale di Fiasconaro. Io c'ero. Che falcate!!

    By Blogger marshall, at 29 marzo 2008 alle ore 19:40  

  • Sarc.,
    ho scritto un'anticipazione. Vi aspetto al varco con le vignette sui vostri blog!

    By Blogger marshall, at 29 marzo 2008 alle ore 19:41  

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