marshall

mercoledì, marzo 10, 2010

Possibile prova scientifica dell'esistenza di Dio

Nel racconto che sto per fare, ed è bene sottolineare che di racconto trattasi - al limite quasi un racconto fantascientifico, ma sempre racconto - Marcello è agnostico ed io sono diventato convinto credente da poco tempo, dopo aver constatato di persona la fondatezza del Credo, quella che per me è la più bella preghiera per un cristiano, la più "istruttiva" carica di suggestivi significati. Al percorso ci sono arrivato anche grazie alla lettura appassionata della Divina Commedia. Con questo preambolo voglio dire che non sono affatto bigotto, nel senso quasi dispregiativo che i più danno a questo termine; non sono diventato affatto frequentatore assiduo di chiese e preti. Ma ragionando un giorno con Marcello, se possa esistere una prova scientifica dell'esistenza di Dio, e in quanto lui ne ha già formulata una nel suo blog, sembra quasi d'averne trovata un'altra, grazie anche al commentario del blog Il Giardino delle Esperidi , a riguardo di un post sul pittore Ottone Rosai .
Trattando di un quadro del Rosai - Via Toscanella - si era passati a ragionare di prospettiva sferoidale, della quale Cezanne fu antesignano, perchè fu il primo nella storia della pittura ad averla sperimentata, e si era poi passati a ragionare di spazio euclideo applicabile in pittura, da lì, poi, alla teoria della relatività , portando, come esempio, un aereo che viaggi a velocità prossima a quella della luce.

La straordinarietà del fatto è che, forse, a quella velocità l'aereo si "dissolve", diventando esso stesso luce.

Questa la risposta da me data a Marcello in seguito alla sua congettura.

N.B.: per comprenderne pienamente il senso, bisogna forse fare riferimento al post ed ai suoi relativi commenti, dove, al posto di Sarcastycon è stato messo il nome di fantasia Marcello.

Marcello, scrivi: "Più ci si avvicina alla velocità della luce più le misure si accorciano e più il tempo si dilata".

E' questo l'argomento in questione, ma poi ho pensato che non sarebbe questa la sede per parlarne: si tratta infatti di dover parlare dei grandi misteri che attanagliano l'uomo: Dio e l'Universo, "creazione dell'uomo e di tutte le cose visibili e invisibili", Big Bang, Eternità o infinità, ecc.
Lo spunto mi è venuto da quanto sopra e da quel commento dove parli di quell'aereo.
Per farla breve, dato che questa non mi sembra la sede appropriata, credo che quell'aereo, se dovesse raggiungere la velocità della luce (limite massimo, oltre il quale nulla può - "o forse potrebbe" - andare), diverrebbe esso stesso luce. A quella velocità, infatti, tutte le forze subatomiche che tengono "insieme" gli elettroni ai nuclei, gli atomi agli atomi a formare le molecole, ecc. verrebbero annullate, controbilanciate dalla velocità a cui sta andando tutta la massa di quell'aereo. E quindi, tutte quelle particelle elementari (elettroni, atomi, ecc.) si scioglierebbero da tutti i legami subatomici, assumendo "vita" autonoma e propria. L'aereo, così come lo conoscevamo, non esisterebbe più; sarebbe diventato anch'esso un fascio di luce.
Come vedi, tutto questo ci porterebbe a immaginare una forza misteriosa di potenza inimmaginabile (che i credenti identificano con Dio) che ha dato origine e inizio al creato. Poichè prima, prima del BIG BANG, come posso supporre, sia stata tutta luce; intesa come infinità, elevata all' infinita potenza, di microparticelle vaganti liberamente in quello spazio che, come posso ora supporre, sia stato l'infinito stesso.

Ecco il punto: che quadro ne verrebbe, se quell'aereo raggiungesse la velocità della luce, come tu hai immaginato?

Alla luce di quanto sopra, che ti direbbe, quindi, quella pala di Tiziano Vecellio, conservata in quella chiesa di Venezia: Trasfigurazione di Cristo?

Credo che con quel ragionamento dell'aereo alla velocità prossima della luce, tu ti sia avvicinato di molto alla quasi dimostrazione scientifica dell'esistenza di "un" "Creatore": Dio.

Da qui, a dimostrare l'infinito, o immensità, visto che a te piace di più questo termine, il passo è breve. Per tornare alla tua affermazione iniziale, basta pensare alla massima dilatazione del tempo, ad una sua dilatazione infinita e giungere così all'eternità, dove di tempo non ha più nessuna logica parlare.
---
Nota: Il commento è stato trascritto integralmente, senza modifiche o correzioni di sorta, per non perdere quell'originalità che solo l'immediatezza può dare. Si prega, quindi, di comprendere e perdonare se in esso vi si scoprono errori o imprecisioni.

Etichette:

13 Comments:

  • Marshall
    dammi un po' di tempo per preparare una rispota che non sia eccessivamente complessa o troppo divulgativa.Cmq non ho mai detto di essere ateo, ma agnostico nel senso originario del termine: ossia "non ho informazioni sufficienti per dare una risposta", la posizione atea è assurdamente dogmatica ed antiscientifica.
    a presto
    Sarc.

    By Anonymous sarcastycon, at 10 marzo 2010 alle ore 13:58  

  • Sarc.,
    è proprio quello che avevo in mente di te, nel presentarti; ma non avevo ancora grande dimestichezza che non la differenza sostanziale tra i due termini...ed ecco il patatrac. Comunque ho corretto e, da qui in poi, la differenza mi è ben chiara.
    ---
    Prenditi pure il tempo che vuoi; e sempre che tu voglia partecipare con un tuo commento. Non ne sei minimamente obbligato, sapendo anche che ti affaticherebbe non poco.

    Ciao.

    By Blogger marshall, at 10 marzo 2010 alle ore 14:21  

  • Questa volta passo davvero Marshall: troppo complicato per me!

    By Blogger Lunatika, at 10 marzo 2010 alle ore 21:12  

  • Lunatika,
    ti capisco. Per intendere qualcosa di questo post, dovresti leggere tutti i commenti del post su Rosai. Ma ti conviene lasciar perdere, altrimenti impazziresti. Prendi per buono che una prova forse è possibile.
    Ciao.

    By Blogger marshall, at 10 marzo 2010 alle ore 21:36  

  • Marshall
    OT
    ho un problema quello che ho scritto contiene delle formule che non vengono accettate dalla finestra dei commenti.
    Se sei d'accordo lo pubblico su s3 e poi, se credi lo riporti o lo linky, altrimenti te lo leggi e basta.
    E' una prima parte relativa alla contrazione delle lunghezze e alla dilatazione del tempo.
    Succesivamente scriverei qualcosa sul Big Bang e le sue implicazioni filosofiche, per essere aderente al tema del tuo post.
    Fammi sapere cosa vuoi fare.

    By Anonymous sarcastycon, at 11 marzo 2010 alle ore 09:15  

  • Sarc.,
    Sta bene, pubblicalo su Sarcastycon 3.
    Vedo che la "faccenda" si va facendo impegnativa!: formule?
    A quel punto spererò di capirci io qualcosa.
    Ciao. Lo leggerò nel tardo pomeriggio.

    By Blogger marshall, at 11 marzo 2010 alle ore 09:41  

  • Son pure io agnostico.Il tuo post e suggestivo e poetico,ma è ben lungi da dimostrare l'esistenza che tu credi.Non c'è un legame logico tra infinita luce o energia e un'entità divina.Il Big Bang è solo una teoria e come tale suscettibile di essere invalidata.E' la storia della scienza,di non dar mai nulla per definitivo,anche perchè conosciamo solo un infinitesimo dell'universo.
    Chissà se le nostre leggi sono valide in ogni suo angolo? Anche le teorie newtoniane erano considerate valide in assoluto,ma poi si è scoperto che non lo erano in situazioni di velocita luce o quantistiche.Altro ramo dove alcune leggi universali non hanno campo.Le particelle subatomiche hanno altre leggi.
    In sintesi,non c'è mai nulla di definitivi,almeno fin a quando non si conoscerà di più sull'universo grande ed infinitivamente piccolo.
    Quindi per credere in dio basta la fede,per chi l'ha ed è inutile addentrarsi in dimostrazioni impossibili,ancge se poeticamente affascinanti.
    Val più una messa di Palestrina che cento dimostrazioni.

    By Blogger johnny doe, at 11 marzo 2010 alle ore 22:13  

  • Jhonny Doe
    sono sostanzialmente d'accordo con te,solo che non credo che non si possa giungere,quando non lo so, a qualche certezza, in senso positivo o negativo. Tutte le spiegazioni che ci forniscono gli atei di professione non reggano al vaglio di un semplice domanda: come è cominciato il "tutto"?
    Si arrampicano sugli specchi dicendo, che l'universo è nato da una fluttuazione quantistica del vuoto, tutto da dimostrare ed altamente improbabile, è possibile che all'"inizio" ci fosse solo energia e che, come dimostrato da Einstein, si sia poi trasformata, almeno parzialmente, in materia. Ma questa energia da dove sarebbe venuta e perchè si sarebbe dovuta trasformare in materia?
    ciao
    Sarc.

    By Anonymous sarcastycon, at 12 marzo 2010 alle ore 09:05  

  • La faccenda del Big Bang è una teoria come un'altra,ora generalmente accettata,ma che può essere benissimo confutata in futuro.Quanto al resto,fin che non si conoscerà l'universo ,è impossibile arrivare ad una verità.potremmo benissimo essere il risultato di un esperimento genetico fatto da altri.

    By Anonymous johnny doe, at 12 marzo 2010 alle ore 19:45  

  • Johnny doe,
    il tuo è uno di quei commenti sui quali bisogna riflettere molto, prima di rispondere; anche per non essere banali.
    Ripasso quindi più tardi, o domani.
    Grazie per il commento.
    Un saluto.

    By Blogger marshall, at 12 marzo 2010 alle ore 20:24  

  • Finalmente ho ritrovato qui
    ( http://sarcastycon3.wordpress.com/2009/11/22/entanglement/ ) quell'articolo di Sarc., che parla dell'altra prova scientifica per arrivare a Dio.
    Per riprendere il filo del ragionamento, riporto qui uno di quei miei commenti:
    2.Evviva Sarc., che ogni tanto mi prende per mano e mi conduce ad esplorare dentro i misteri dell’Universo.
    La semplicità e l’estrema chiarezza con cui spieghi la Teoria di Bohm, la rendono estremamente comprensibile non solo a chi è digiuno di fisica quantistica, ma anche all’uomo della strada. Basta che ci si applichi con la precisa volontà d’apprendere.
    Dopo aver letto il sunto della Teoria di Bohm, mi concedo una pausa di riflessione su di essa. Ma credo che la parte interessante del post debba venire dall’interpretazione che ne fai, formulando poi quell’ipotesi che ti affascina… (“quel fascino di quell’ipotesi”). E chissà che il quell’idea di Bohm
    - “…siano immerse in un campo potenziale la cui caratteristica è l’informazione, ossia ogni elemento appartenente al campo “conosce” la posizione degli altri elementi ed è con essi correlato indipendentemente dalla sua localizzazione…” –
    sia racchiusa la chiave che dia agli atei qualche elemento su cui cominciare a basare il convincimento che possa esserci una ENTITA’ SUPERIORE, principio e fine dell’Universo, “Creatore del Cielo e della Terra”, come recita il Credo.

    Sarc.,
    come vedi anche in quel commento avevo scambiato gli atei per agnostici. Anche qui sopra, quindi, la parola ateo va sostiituita con AGNOSTICO.

    By Blogger marshall, at 19 marzo 2010 alle ore 20:41  

  • Marshall
    siamo sempre nel campo delle ipotesi
    Certamente c'è ancora molto che ci sfugge,ma penso, sempre che la ns.civiltà sopravviva,che un giorno, non so quanto lontano, molti di questi che oggi ci appaiono misteri verranno chiariti.

    L'universo ha circa 14 miliardi di anni, noi siamo usciti dal neolitico poco più di 5000 anni fa, in pratica un niente rispetto all'età dell'universo.
    La ns."finestra" sul mondo è piccolissima, ma il genere umano, salvo complicazioni, dovrebbe riuscire a capire com'è che siamo qui e perchè: ha tempo circa 5 miliardi di anni prima che la terra venga distrutta, semprechè muoia di morte naturale.
    ciao
    Sarc.

    ot
    scusa sono un po'assente dai blog
    ma ho qualche problema di troppo,
    ho visto altri due post li leggerò quanto prima.

    By Anonymous sarcastycon, at 21 marzo 2010 alle ore 16:56  

  • Sarc.,
    hai detto niente!
    Sopravviverà la Terra per altri 5 miliardi di anni???

    By Blogger marshall, at 22 marzo 2010 alle ore 17:13  

Posta un commento

<< Home


 

Heracleum blog & web tools