marshall

lunedì, febbraio 08, 2010

Un'azienda e la sua città - 5


Pausa di intermezzo della storia, per dare spazio all'idea suggeritami dalla blogger Lunatika: propone di trasformare in fiction il racconto che si va dipanando. Mi sento gratificato per una tale proposta, segno che il mio blog è seguito anche da giovani che cercano storie relative ad un periodo ancora abbastanza vicino a noi, ma che essi non hanno vissuto in prima persona, perchè ancora troppo giovani. Sto parlando degli anni '60 e '70, gli anni della nostra storia e gli anni dei Beatles e di Lucio Battisti, del '68, dello sbarco sulla Luna e degli anni di Piombo. Credo che per un giovane ventenne, ascoltare fatti di quegli anni, sia come per me quando sentivo raccontare fatti avvenuti trent'anni prima, durante la guerra. Fatti che per me avevano dell'irreale e dell'incredibile perchè ancora non c'ero. Sono quindi gratificato che le mie storie su fatti di 30 o 40 anni fa piacciano soprattutto ai giovani.
Fatta questa premessa, una storia trasformata in fiction, o film sulle Cartiere Sterzi potrebbe interessare solo il pubblico facente parte di specifici settori d'attività quali: cartai, editori, tipografi, cartolai ecc. Più interessante sarebbe trasformare in fiction, o film, la storia della vita del conte Bruno Sterzi, anche se il personaggio mi risulta sia poco o per nulla conosciuto dal grande pubblico. La storia risulterebbe comunque interessante per il grande pubblico perchè dovrebbe coinvolgervi la storia della Mille Miglia, della Formula 1 e, dulcis in fundo, la storia della squadra calcistica dell'Inter. Per quanto riguarda Formula 1 e Mille Miglia, basta leggere le notizie che appaiono su Google, alla voce Bruno Sterzi. Per quanto riguarda invece la storia dell'Inter, il grande pubblico forse non sa che Bruno Sterzi è stato uno dei candidati alla presidenza, nell'epoca in cui è stata presieduta da Fraizzoli e da Moratti padre. Conosco poco dei trascorsi giovanili del conte Bruno Sterzi, ma suppongo che da giovane abbia avuto una vita sportiva molto attiva, e...anche spericolata. Lo si potrebbe dedurre dalle sue passioni per le macchine di grossa cilindrata, e per il mondo del calcio, ma anche per l'assidua frequentazione della località montana di Sant Moritz che lo vedeva impegnato come sciatore. Catapultato giovanissimo alla direzione dell'impero industriale creato da suo padre Antonio, Bruno Sterzi scaricava così le sue tensioni. Ma credo avesse anche passione per l'arte (era assiduo frequentatore di mostre di pittura), per la musica (possedeva anche un bel pianoforte, legato al quale conosco un allegro aneddoto) e per il cinema (durante le riunioni collegiali del lunedì non mancava mai di parlare dell'ultimo film visto. Una volta si era soffermato a lungo su un film di Celentano, perchè in alcune scene aveva visto scatole di sue buste: buste prodotte dalla Sterzi, contenute in belle scatole dalle molteplici bande multicolori, a seconda del tipo di buste contenute. Si era anche soffermato sul fatto che non aveva pagato nulla per quella sorta di pubblicità occulta, indiretta).

Mi diverto a spingermi oltre, pensando a qualche nome di regista che potrebbe occuparsi di una tale fiction, o film. La scelta primaria potrebbe cadere sul regista Gabriele Salvatores. Salvatores ha il pregio di essere un napoletano trapiantato a Milano, che sta cercando idee per creare buoni film da storie accadute nella Milano di quei decenni del dopoguerra. Si da il caso che Bruno Sterzi avesse l'innata attitune di aiutare concretamente soprattutto i giovani, anche e soprattutto di origini meridionali. Li faceva assumere (ogni qualunque decisione aziendale doveva avere il suo assenso, anche acquisti di minuta cancelleria) a prescindere, purchè dimostrassero di avere intelligenza, buona volontà e innato spirito di sacrificio (a tal proposito, conosco vari aneddoti che racconterò strada facendo). Non a caso aveva creato depositi diretti per la sua struttura, in tutta Italia, a marchio Sterzi e con personale diretto. Unico caso, nell'Italia di quegli anni, di una cartiera che avesse suoi depositi sparsi nella penisola. Aveva depositi perfino a Roma, Napoli e Bari, e quelli di Palermo e Cagliari li aveva creati in società con grossisti del luogo. Quando, per esempio, inaugurò il deposito di Milano, a Cinisello Balsamo, vi aveva messo un laziale a dirigerlo. Venuto appositamente da Roma, era dotato di memoria di ferro e di grande carica umana: sapeva caricare e motivare i venditori. Lo ricordo con piacere.

L'eventuale fiction, o film sulla vita di Bruno Sterzi non potrà ignorare del suo amore o passione per la Formula 1 e la Mille Miglia. Tale fiction, o film potrebbe essere l'occasione per il lancio di un giovane volonteroso regista alle prime armi: Gianfranco Firriolo. Ha firmato l'eccellente filmato sulla Mille Miglia di due anni fa, trasmesso da Canale 5, nel programma "Non solo Moda". Programmato in orari impossibili, veniva trasmesso alle ore 0,40 (mezzanotte e quaranta) del sabato notte, e replicato, qualche volta, la mattina dopo. Conteneva però ottimi servizi, che, se volevo vedere, ero costretto a registrare il programma. E' per questo che ora mi ritrovo ancora quel bel servizio sulle Mille Miglia, firmato da Gianfranco Firriolo, che ogni tanto vado a rivedere con piacere.
Foto: Mille Miglia 2009, dal sito http://www.ilblogdeimotori.com/

Aggiornamento del 5 maggio 2010
http://temporeale.libero.it/libero/news/2010-05-05_105506214.html dove è citato un lavoro di Gianfranco Firriolo.

Aggiornamento del 13 maggio 2010
Ho ricevuto in omaggio dall'autore dell'opera il DVD con LIBRO, scritto dallo stesso Gianfranco Firriolo, che ringrazio.
La Casa Editrice è la Feltrinelli di via Andegari 6 - Milano.

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5 Comments:

  • Certo che addirittura Salvatores:punti in alto!
    M'intriga invece la storia: con il volto di che attore posso immaginarmi il Conte Sterzi? E te, Marshall?

    By Blogger Lunatika, at 8 febbraio 2010 alle ore 20:11  

  • Lunatika,
    a Gene Hackman, il Conte Sterzi. Sia per la forte rassomiglianza che per la caratterizzazione di certi suoi film.
    Io, invece, ad un certo politico, cui rassomigliavo un pochino. Ora lui è un pochino più invecchiato ed imbruttito di me. Quando racconterò l'aneddoto lo scoprirai.
    Non voglio più rilasciare anticipazioni che rovinano le sorprese.
    Ciao.

    p.s.
    non mi hai commentato la parte dedicata ai giovani, e a te in particolare. Ho interpretato bene il vostro pensiero? E' giusto quello che ho scritto sui giovani? Che vogliono sapere tutto delle epoche dei 30/40 anni prima? di quando cioè i loro genitori erano ragazzini?

    By Blogger marshall, at 8 febbraio 2010 alle ore 21:05  

  • bè, i giovani sembrano annoiati quando i più "grandi" vogliono raccontare e raccontare. Poi hanno qualche momento in cui riflettono, forse si accorgono che stanno crescendo, e hanno voglia di risentire quelle storie prestandoci più attenzione. Mi è capitato di recente con mio papà, e con i miei nonni.
    Mia mamma invece ha scritto un libro con le sue memorie, perciò so che quello ci sarà sempre.

    By Blogger Lunatika, at 8 febbraio 2010 alle ore 22:15  

  • Lunatika,
    complimenti per la disponibilità all'ascolto dei tuoi.

    By Blogger marshall, at 9 febbraio 2010 alle ore 18:38  

  • Lunatika,
    oggi han parlato di Leonardo di Caprio, presentando il suo nuovo film; la parte del Conte giovanile la farei fare proprio a lui. Aveva interpretato il ruolo di figlio di Gene Hackman in un certo film, si presume abbiano quindi un che di somiglianza. Ecco perchè gli farei fare quella parte.
    Ciao.

    By Blogger marshall, at 9 febbraio 2010 alle ore 21:11  

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