Ritorno all'antico?
Art.18, si continua a discutere del nulla.
Il post Un lavoro per Adriano parla delle discussioni incentrate in chi ha voglia di perder tempo; che è come fare discussioni attorno alla lana caprina, la quale, essendo una lana inconsistente, priva di qualità, è come stare a discutere attorno al nulla; discussioni che farebbero solo perdere del gran tempo.
Poichè sotto la spada di damocle dell'attuale Art.18 ci sono passato direttamente, come potenziale imprenditore, e indirettamente come spettatore di disgrazie altrui, personalmente, come privato non investirei mai in una nuova attività qui in Italia. Spiace doverlo dire, ma piuttosto che creare impresa farei beneficenza, almeno saprei in anticipo che più di quel tanto non potrei dare, pur magari volendo. Invece, creando impresa mi dovrei accollare rischi potenziali illimitati, alle quali contribuirebbe anche l'Art.18, così come è strutturato. Ne parlo a ragion veduta, essendoci passato sotto quella forca caudina, ed avendo assistito alla fine fatta da molti imprenditori che si erano avventurati fiduciosi in varie imprese.
Morale della favola: se l'Art.18 non viene modificato, più nessun privato si sognerà d'aprire un'impresa di rilievo qui in Italia, a meno che non sia un santo, o un sadico che voglia farsi male con le proprie mani. E quindi, unica possibilità di creare nuovo lavoro qui in Italia, sarebbe l'autarchia con il ritorno alle imprese di stato.
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