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giovedì, febbraio 16, 2012

Negozi che riaprono


La Barca di Venezia riapre

In tempi come questi, la notizia diffusa in rete da Fausto M. ha del sensazionale.  Una  notizia  che  è anche di buon auspicio per tutti i bambini italiani che nasceranno in questo periodo:  quando saranno grandi, l'Italia sarà forse migliore.
Neanche un mese fa dedicai un post a tutti quei piccoli negozi che sono costretti a chiudere. Diedi così notizia della chiusura di quel tipico negozietto veneziano di frutta e verdura, La Barca, famoso soprattutto per quei turisti in cerca di location di famosi film. E il negozio La Barca, della famiglia Tiozzo, era diventato celebre per aver fatto da cornice ad una famosa scena nel film Indiana Jones e l'ultima crociata  (in questo post il video amatoriale di un turista a Venezia in cerca di location del film).



Il negozio La Barca era stato gestito ininterrottamente per 63 anni, fin dal 1947, dalla famiglia Tiozzo. Il 24 dicembre scorso il negozio fu costretto a chiudere per raggiunti limiti di età. Il celebre negozio, molto ben avviato, non trovava elementi giovani disposti a proseguire l'attività. Fare il fruttivendolo è infatti un lavoro duro, che implica gravosi sacrifici: levatacce mattutine per recarsi nei mercati ortofrutticoli a procurare i prodotti da mettere sui banconi per la vendita.



La notizia fantastica è che lunedì 13 febbraio 2012 il negozio La Barca ha ripreso l'attività. Dopo solo 50 giorni dalla chiusura, i veneziani, sgomenti per la chiusura di un loro simbolo, hanno trovato il modo di fargli riavviare l'attività, individuando nei tre giovani subentrati i degni sostituti dei signori Tiozzo.  

In tema di chiusura generalizzata dei piccoli negozi, questa è una gran bella notizia, degna di essere fatta conoscere. 
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Foto tratte dal blog della Alloggi Barbaria Venezia, per gentile concessione

2 Comments:

  • Mario, ti ringrazio per la citazione. In effetti la notizia della riapertura di questa attività ha portato a Venezia un po' di speranza in un periodo critico per l'economia. Lo Stato dovrebbe sempre e comunque favorire le piccole attività, gestite magari da decenni, o esse saranno costrette a chiudere a scapito delle grandi distribuzioni.
    Ciao.

    By Blogger Fausto, at 18 febbraio 2012 alle ore 11:41  

  • Fausto,
    mi trovi pienamente d'accordo. Anch'io avevo quel negozio (quello che avrei dato volentieri anche gratis a quella libreria di Venezia, che io e te sappiamo) che avevo dovuto chiudere perchè erano più le spese e le tasse che tutto il resto.
    Ma nel caso della Barca la questione è diversa. Nei prossimi anni il turismo cinematografico crescerà esponenzialmente, e la Barca ha quel privilegio che tutti conosciamo.
    Ciao.

    By Blogger marshall, at 18 febbraio 2012 alle ore 19:23  

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