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mercoledì, febbraio 15, 2012

Tassazione dividendi azionari

Dicono che Victor Uckmar sia il più famoso fiscalista e tributarista italiano, e questa settimana Rai 1 gli sta tributando l'onore di ritagliargli uno spazio di 5 minuti al giorno, all'interno della rubrica TG1 Economia.
Sono però rimasto perplesso da quanto gli ho sentito dire ieri. Secondo lui i redditi da dividendi andrebbero tassati per almeno il 50%, anzichè il 20% come sarebbe tuttora. E dico sarebbe perchè in realtà tale tipologia di redditi in capo a piccoli azionisti subisce già una tassazione secca del 47,5%, indipendentemente dal reddito di ciascuno. Al 20 % che si paga all'atto dell'incasso, bisogna infatti aggiungere un 27,5% che le società pagano sull'Utile Lordo, prima di distribuire il dividendo. Sono quindi perplesso per questa affermazione, fatta oltretutto da un luminare del settore (vedi al link L'imposta sui profitti societari - l'IRES). In pratica credo si auspichi che i redditi da dividendo vengano tassati per intero una seconda volta; il che sarebbe troppo.

Faranno quindi il bene del paese quei tributaristi che non seguiranno Uckmar su questa strada, perchè ciò provocherebbe l'allontanamento definitivo dei piccoli risparmiatori dall'investimento azionario.

2 Comments:

  • Concordo dicendo che molti luminari sono solo dei piccoli lumi
    Hanno la bravura di fare i conti in tasca ai piccoli imprenditori che faticano a sbarcare il lunario,il bello è che ci chiedono di investire nella azienda.
    Oggi è difficile credere nella propria azienda.
    se abbassano il livello di tassazione si potrebbe pensare .
    Almeno ci è rimasta la volontà di pensare
    finche non tasseranno anche questa

    By Anonymous Anonimo, at 22 maggio 2012 alle ore 11:01  

  • Aonimo,
    infatti, con questo andazzo di voler dare sempre addosso alle cosiddette rendite finanziarie (ma quali rendite ???, infatti in borsa c'è solo il mordi e fuggi, nessuno che ha più voglia di tesaurizzare), e dal momento che molti titoli sono scesi del 90% nell'ultimo decennio, voglio proprio vedere se alla borsa si accosterano nuovi "allocchi". E nel caso spariscano i piccoli azioonisti, chi investirà in nuove attività: lo stato ultraindebitato?? i sindacati?? i famosi luminari?? i partiti di sinistra?? La vedo brutta, perchè quella è gente che non ha voglia di rischiare in proprio, ed è solo capace di campare sul rischio di altri.

    Ti ringrazio per il passaggio, così trasformo questo commento in post.

    By Blogger marshall, at 22 maggio 2012 alle ore 12:14  

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