Meglio tardi che mai
Questo post mi è stato ispirato dal post di Massimo: Una voce a sorpresa contro la cittadinanza facile, dove la voce è quella di Giovanni Sartori.
L'articolo mi è interessato perchè ha preso di mira un pensatore che non perdeva occasione per sparare le sue bordate contro Berlusconi. Ma si sa Berlusconi è un uomo molto ricco, che si è fatto dal nulla, e quindi deve aver suscitato parecchie invidie. Ma ne avesse avuti l'Italia di imprenditori che si fossero dati alla politica attiva come ha fatto lu! Checchè ne dicano i cervelloni, l'Italia non sarebbe certo nello stato in cui si trova.
Il punto dell'articolo di Massimo che più mi ha colpito, è quello in cui si chiede cosa mai avesse fatto Berlusconi a Sartori, per via di quella avversione che costui gli ha sempre dimostrato in ogni possibile occasione. Cerco di dare una interpretazione plausibile al quesito, attingendo da una mia esperienza personale. Secondo me nulla gli fece Berlusconi, era solo invidia; quella sottile invisibile invidia che s'annida in certi animi. Un fatto analogo era successo tempo addietro anche a me, e in questi giorni sono finalmente pervenuto ad una logica conclusione: era invidia. Era invidia per un qualcosa che io avevo e invece l'altro aveva di meno. Già perchè altrimenti non saprei spiegarmi il comportamento astioso che un gruppo di persone, capeggiate da costui, ebbe nei miei confronti. Già perchè si può invidiare uno che trascorre la vita da una sedia a rotelle?
Era solo invidia per un qualcos'altro.
Era successo un fatto che fece scatenare l'ira di costoro nei miei confronti, un fatto inaudito che mi portò a rodermi e chiedermi per tanto tempo che cosa mai avessi fatto loro per subire quel trattamento ostracistco. Alla fine, l'unica conclusione logica a cui sono pervenuto, dopo un pò di tempo, è stata quella che quel tale nutriva parecchia invidia nei miei confronti; non saprei darmi altre spiegazioni. E' sì perchè come si può essere così invidiosi e cattivi verso un uomo costretto in sedia a rotelle? Detto questo non saprei dare altre spiegazioni sul comportamento di coloro che, come Giovanni Sartori, sparavano bordate gratuite contro Berlusconi. Credo lo considerassero un alibi alle loro frustrazioni e invidia verso l'uomo Berlusconi. Ecco perchè, come ho scritto in altro post, sono contento del fatto che non ci sia più Berlusconi a governare, così almeno è finito il grande alibi. Ora al governo Monti vien concesso di fare quello che è stato impedito di fare a Berlusconi, se si vuol salvare la nave Italia.
Comunque sia andata a finire, sono rimasto sorpreso anch'io nel leggere del cambio di atteggiamento di Sartori verso la politica in generale. Sorpreso, ma non troppo, ripensado a quell'altro articolo pubblicato sul Corriere nel giugno 2009, e che mi diede una buona impressione sul suo autore; il brano, molto cliccato, anche su questo blog, era intitolato Il pozzo di san Patrizio.
E forse, sul tema della cittadinanza facile, che è il tema affrontato di recente dal politologo, c'è stato un tempo in cui anch'io, al pari di Fini ed altri, avevo parteggiato per la cittadinanza veloce, ma me ne dissuase subito Marcello, alias Sarcastycon, con argomenazioni molto intelligenti. Oggi alla luce della mia piena presa di coscienza del gravoso problema, mi unisco al coro dei Sartori, dei Massimo, delle Nessie, col dire anch'io: "Finalmente anche gli "intellettuali" cominciano a ragionare sul tema dell'immigrazione...".
E Dio sa quanto mi sia costato in termini di tempo e di studi l'essere arrivato a questa risoluzione!
1 Comments:
Sì, anche io penso che tutto sia racchiuso nell'invidia che piccoli uomini provano nei confronti di quelli che sentono essere loro nettamente e irreversibilmente superiori. Grazie per la citazione.
By Massimo, at 28 gennaio 2012 alle ore 14:47
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