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domenica, dicembre 26, 2010

La leggenda della Rosa d'Oro

Ad una leggenda legata all'epica vita di Papa Gregorio Magno, santo e dottore della chiesa, risale la documentazione storica del prestigioso riconoscimento della Rosa d'Oro. Sul libro di Daniela Pizzagalli, dedicato a Bianca Maria Visconti andata in sposa a Francesco Sforza, ritrovo le origini della leggenda, che volentieri trascrivo. A Francesco Sforza fu riconosciuta la titanica opera di paciere per mezzo di un riconoscimento religioso di grande prestigio: la Rosa d'Oro.
Fu l'oratore sforzesco a Roma, Giacomo Calcaterra, a dare per primo l'annunzio a mezzo lettera dell'ambito riconoscimento al duca e alla duchessa. Nella lettera raccontava poi la leggenda sull'origine della sacra tradizione:
"Al tempo della beata memoria del papa Gregorio primo, c'era un santo eremita che nel roseto del suo orticello trovava ogni anno una sola rosa fiorita e bella, in tale dì come quello di ieri (la lettera è dell'8 marzo 1456) e con sommo piacere, come per volontà di Dio, pigliava quella rosa e la portava a papa Gregorio. Esso papa considerando questo come un miracolo di Dio, che in tale tempo, quasi d'inverno, si trovasse simile rosa così bella, la pigliava con letizia e la benediceva. Il papa deliberò di donare quella rosa a qualche signore della cristianità dei più devoti e fedeli cattolici e così faceva ogni anno. Venendo poi a morte il suddetto santo eremita, l'apparizione della rosa venne a mancare, ma per mantenere la buona usanza fu ordinato che se ne facesse una d'argento e d'oro"

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Foto da Wikipedia: Rosa_d'Oro commissionata da papa Giovanni XXII e consegnata a Rodolfo III di Nidau, nel 1330.

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