Cantonate da esaltazioni
Dipende tutto dal genere d'immagine che taluni nostri giornalisti esportano all'estero; oppure dipende dal fatto che taluni giornalisti, nostrani ed esteri, abbiano talmente malanimo o rancore verso chicchesia, oppure, mostruosità peggiore, che stiano ad ingaggio presso organizzazioni le quali potrebbero avere tutti gli interessi a che l'Italia vada a rotoli; sta di fatto che le male lingue contro l'Italia Felix sono parecchie, compresa quella del mastodontico regista americano Michael Moore. Mi chiedo cosa gli possa aver fatto di male l'Italia, se lui ha tutto quell'astio, quel livore, quell'odio verso il suo Primo Ministro Berlusconi. Nel già citato post de Il Giardino delle Esperidi, questo , Aretusa, l'autrice, ha linkato l'articolo tratto da Repubblica del 7 settembre 2009, questo , nel quale il regista Moore invita gli italiani a liberarsi in fretta di Berlusconi ?
Poi, però, lo stesso Moore è tutto culo e camicia con Chavez, il dittatore venezuelano, del quale l'opposizione esule ne dice di cotte e di crude ( leggere cliccando qua ) . Ora, se, dopo aver letto attentamente la lettera di Federico Accorsi, riprodotta in calce a tale articolo, si sia dell'idea di dar ragione alle tesi stravolte del testè regista Michael Moore, circa la necessità, da lui propinata, che per gli italiani sia urgente "liberarsi di Berlusconi", e di dotarsi invece di altro genere di "governanti" (magari alla Chavez, poichè lui ne esalta le qualità di buon capo di governo), penso ci prenderemmo delle belle cantonate. Da quanto si evince dalla lettera dell'Accorsi, le condizioni di vita degli italiani, mi par di capire, non sono certo inferiori a quelle degli attuali venezuelani, che avrebbero comunque, enorme vantaggio in più rispetto a noi, dalla loro parte le immense ricchezze derivanti dai loro ricchi giacimenti petroliferi. E non solo quelli. E visto che il Moore pare additi le condizioni di vita dei venezuelani come esempio da imitare, penso proprio abbia preso una bella cantonata e che le abbia un tantino stravisate.
Poi, però, lo stesso Moore è tutto culo e camicia con Chavez, il dittatore venezuelano, del quale l'opposizione esule ne dice di cotte e di crude ( leggere cliccando qua ) . Ora, se, dopo aver letto attentamente la lettera di Federico Accorsi, riprodotta in calce a tale articolo, si sia dell'idea di dar ragione alle tesi stravolte del testè regista Michael Moore, circa la necessità, da lui propinata, che per gli italiani sia urgente "liberarsi di Berlusconi", e di dotarsi invece di altro genere di "governanti" (magari alla Chavez, poichè lui ne esalta le qualità di buon capo di governo), penso ci prenderemmo delle belle cantonate. Da quanto si evince dalla lettera dell'Accorsi, le condizioni di vita degli italiani, mi par di capire, non sono certo inferiori a quelle degli attuali venezuelani, che avrebbero comunque, enorme vantaggio in più rispetto a noi, dalla loro parte le immense ricchezze derivanti dai loro ricchi giacimenti petroliferi. E non solo quelli. E visto che il Moore pare additi le condizioni di vita dei venezuelani come esempio da imitare, penso proprio abbia preso una bella cantonata e che le abbia un tantino stravisate.
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