marshall

mercoledì, settembre 16, 2009

A proposito di certi intellettuali

Traggo spunto da un articoletto apparso sul Corsera di ieri, in fondo a pagina 6. Mi riferisco ad alcune parole pronunciate da Claudio Magris, a margine del discorso fatto l'altro ieri a Madrid, per l'inaugurazione di un corso. Per dirla con una terminologia meno scurrile, suggeritami da Nessie, il succo di quelle parole m'ha fatto ulteriormente girare gli zebedei. Questione di opinioni: lui ha le sue, io ho le mie.
Claudio Magris ha così espresso insoddisfazione per l'attuale classe politica e per Berlusconi, che ritiene abbia portato l'Italia a una "situazione disastrosa", ma che giudica "estremamente itelligente", perchè ha capito prima di tutti la trasformazione sociale che stava attraversando il nostro Paese. Magris ha poi concluso la sua arringa spiegando che...i valori sono mutati, e non c'è più ipocrisia, questo è come rendersi conto che si può fare del vizio una virtù.

Le parole conclusive cozzano, come si può vedere, con quanto espresso ieri dal vescovo de L'Aquila (vedere post precedente), durante la cerimonia di consegna delle prime case ai terremotati. Inoltre, queste parole di Magris mi riportano alla mente una bella frase, pronunciata dal ministro Brunetta, a proposito di certi intellettuali (vedere il commentario al post Una passerella rosso shocking sul blog, linkato a lato, Il Giardino delle Esperidi).

Vorrei chiedere a Magris cosa intende con quella frase finale "che si può fare del vizio una virtù", nel contesto di quel discorso a proposito dell'Italia e di Berlusconi.
Siamo alle solite!

7 Comments:

  • secondo me il suo pensiero è grossomodo questo che a suo tempo manifestò la dtt.ssa

    http://pensierorganizzato.blogspot.com/2009/07/dal-mito-degli-intellettuali-quello.html

    By Blogger LL, at 16 settembre 2009 alle ore 14:38  

  • LL,
    grazie. Vado subito a leggere l'articolo.

    By Blogger marshall, at 16 settembre 2009 alle ore 15:16  

  • LL,
    ho letto il post.
    Basta non farsi infinocchiare ne da gli uni ne da gli altri; mantenersi sempre guardinghi; stare sulle proprie posizioni, assimilando quello che ci sembra il meglio possibile che ci viene propinato da fuori.
    Agli intellettuali, che predicano morale, e sono per questa loro attività pagati, dico di tramutare, o darsi da fare fattivamente per far tramutare in atti ciò che scrivono. Lì si vedrebbe la valenza delle loro idee. Preferisco i "pratici" alla Berlusconi, che i "teorici" tutte idee, e basta. Perchè il difficile e il faticoso è proprio il tramutare poi le idee in atti concreti. E, almeno, i "pratici" fanno qualcosa, anche se talvolta sbagliano. E, se non altro, Berlusconi fa, come ha dimostrato ormai in parecchie occasioni.
    In fondo, in fondo, anche noi due ormai, e tutti i costanti dei blogs, potremmo essere paragonati a degli intellettuali, però, almeno, non campiamo di ciò che scriviamo. E per questo siamo anche più genuini, perchè non abbiamo "padroni" cui rispondere. Siamo dei volontari prestati alla trasmissione delle proprie idee.

    By Blogger marshall, at 16 settembre 2009 alle ore 18:10  

  • Marshall
    "Siamo dei volontari prestati alla trasmissione delle proprie idee."
    Bellissimo questo concetto!!
    Che dire di quel "signore" di cui parli nel post? Niente come il nulla che lo pervade.
    I suoi sono solo pseudopensieri per fare soldi.
    ciao
    Sarc.

    By Anonymous sarcastycon, at 17 settembre 2009 alle ore 08:03  

  • Sarc.,
    vedo che lo conosci bene. Io so ben poco del suo curriculum, tranne che ho letto qualcosa di lui, sul blog di Nessie.
    In linea con quel concetto, ho pubblicato altri due post. Questione di opinioni: ognuno sbandiera liberamente le proprie; io lo farò con le mie, ancor più vivacemente del solito. E motivate!
    Ciao.

    By Blogger marshall, at 17 settembre 2009 alle ore 19:59  

  • sulla doc garantisco io, è una gran brava e onesta persona.
    è una mia amica da tanti anni. e seppur non sono un sociologo nè uno psicologo condivido quel suo articolo.

    sugli intellettuali detta genericamente non mi pronuncio ma effettivamente spesso non brillano per coerenza.

    su berlusconi credo non sia il demonio come qualcuno lo dipinge, ha certamente qualità organizzative, capacità di leadership; nella sua vita ha fatto tanto, i fatti parlano. ha lavorato, pochi politici lo hanno fatto.

    però come persona e come politico ho una disistima totale, ho votato suoi alleati in passato ma lui no. e ora dallo schifo nemmeno i suoi alleati.

    By Blogger LL, at 17 settembre 2009 alle ore 20:41  

  • LL.,
    Sulle tesi della doc, non mi pronuncio. Te l'ho detto: questione di opinioni. Io ho le mie, lei ha le sue. Però, credo d'avere un pò di anni più di te e quindi governi ne ho visti passare tanti. Di politici, poi, non ne parliamo. E, secondo la mia opinione, credo non ci sia mai stato un governo migliore di questo. Come detto, è una semplice questione d'opinione. Per quanto riguarda Berlusconi, come già raccontato in uno dei miei primi post, fino al '92 eravamo su fronti opposti, praticamente nemici. Cos'è stato allora che mi ha fatto convincere a passare dalla sua parte? Forse perchè dietro lui ho trovato indecisionismo e il baratro delle idee?
    Quindi, al contrario di te, io ho piena stima di lui e l'ho pure votato convintamente.

    By Blogger marshall, at 17 settembre 2009 alle ore 22:09  

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