Un blogger ottimista "d'altri tempi"
Quello che leggerete qui sotto, è il contenuto di una mail inviatami da un amico, il 22 luglio 2008; dal suo tenore, sembra passata un'eternità. E' il copia-incolla del blog di un ignoto professionista della carta stampata, specializzato in economia e finanza. Parla della situazione economica mondiale, con preciso riferimento all'andamento delle borse internazionali, così per come veniva vista dall'autore alla fine di luglio. Dal come stavano andando le cose, sembrava di essere ormai prossimi ad una debacle generale, mentre invece, l'ignoto e alquanto ottimista autore del blog aveva tutt'altra visione della situazione mondiale di quel momento (solo quattro mesi fa). In giro per il mondo - diceva l'autore di quel post, che ho pubblicato qui di seguito - c'è molta liquidità pronta ad avventarsi ad avvoltoio sulle borse, quando i prezzi dei titoli saranno giunti all'ecatombe finale. Alla luce di quanto accaduto dopo tale data, sarà ancora di tale ottimismo, o si sarà buttato anche lui nella schiera di quelli che vedono tutto nero? Di quelli che vedono a tempi brevi l'inizio di un "disastro mondiale"? Anche il meno 5 % circa della chiusura odierna della borsa italiana, non fa presagire niente di buono. Che ne sarà del futuro? Solo ai posteri è dato ciò di sapere. A noi resta solo di cercare nuovi modus vivendi. "Leggendo tra le righe" dei listini borsistici mondiali, e in primis in quello dell'Italia, sembra quasi di scorgere, intravedere quella che sembra essere "la resa dei conti", la fine della civiltà dei consumi "ad ogni costo".
Tornando al post, contenuto in quella mail, lo ripubblico volentieri (non avendolo fatto finora), per via di quella ventata di ottimismo e fiducia che vi si coglieva; sperando che l'autore si possa far vivo e ci scriva il seguito di quello che oggi sembra essere solo un bel racconto a lieto fine a venire.
E’ partito il Gran Premio Internazionale del "Catastrofista 2008". Ormai e’ una gara tra chi aveva previsto per primo la crisi e tra chi fa la previsione piu’ tragica. Sembra esserci una sorta di compiacimento perverso nel dipingere il nero sempre piu’ cupo e buio, quasi come il dramma fosse sinonimo di successo, dimenticando che in questo mondo dobbiamo viverci, e chi scrive (compreso il sottoscritto) e’ parte integrante del componimento. Siamo nel momento del bisogno, e quasi nessuno propone soluzioni (anche fantasiose come quelle del Berlusconi), vie d’uscita o possibili rimedi ai gravi problemi. Eppure esistono. Utopista ed idealista io? Pessimisti quelli del Gran Premio Internazionale? O forse i numerosi report che prevedono il peggio sono semplicemente un bagno di realismo? Leggo molte cose che non mi piacciono, si criticano professionisti che da anni si mettono continuamente in gioco, raccontando e cercando di interpretare i mercati, soprattutto nei momenti caldi di vero panico, non si sono mai sottratti alle responsabilita’ di scrittura. Si critica chi cerca di dare una sferzata all’attuale momento negativo, quasi come il "colpevole" fosse chi oggi sta cercando il rimedio. Si enfatizzano i difetti ed eventi in modo a mio avviso strumentale, con lo scopo dell’accaparramento del cliente o peggio della mente e del pensiero del risparmiatore. Capisco che per molti questo e’ un momento difficile, soprattutto a livello psicologico, pero’ bisogna anche imparare a saper gestire la situazione, pensando (e scrivo una cosa banalissima) che gli affari si fanno quando i prezzi sono bassi e non il contrario. Al risparmiatore ed al mercato in generale manca un elemento importante: la FIDUCIA. Ed e’ proprio questo che le istituzioni, con le siringate di liquidita’, stanno cercando di fare, ben sapendo che con il riacquisto di questa virtu’, il mondo improvvisamente apparira’ diverso. Sull’operazione salvataggio Fannie Mae e Freddie Mac si puntano gli indici dei critici, ma non e’ la prima volta che assistiamo all’intervento dello stato nel libero mercato. Memoria troppo corta? Fa parte del gioco.CASH IS KING: intanto chi ha i soldi (perche’ la liquidita’ c’e', esiste!) fa affari, coglie al volo i saldi e compra. E’ di ieri la notizia che il Banco Santader si compra per pochi spicci l’inglese Alliance & Leicester, PHILIPS pubblica un bilancio migliore delle aspettative e British Telecom si e’ lanciata in un forte investimento nelle fibre ottiche. Non sara’ la guarigione, ma tra tante nubi, si vede anche qualche raggio di sole. Per deformazione professionale, tendo sempre a vedere i possibili problemi quando le cose vanno troppo bene, quando nello spreco di energia si accumulano bacilli, ed al contrario a vedere le possibilita’ di guarigione quando la situazione e’ difficile, quando stiamo vivendo la malattia. Qualcuno dice che non e’ elegante ricordare quanto si e’ scritto, a me invece sembra doveroso, nel bene e nel male, altrimenti che senso avrebbe scrivere? L’anno scorso in questo blog (sin da Gennaio) si e’ piu’ volte avvertito sul rischio di una crisi finanziara, non certo per voler sfidare l’Olimpo, ne’ per voler andare ad ogni costo controcorrente, meno ancora per voler menare gramo, semplicemente perche’ si vedevano i sintomi e perche’ i rischi erano forti. Sbagliero’, ma da questa crisi ne usciremo piu’ forti, il mondo si sta finalmente riequilibrando, la finanza si sta disintossicando, e l’eccessiva finanziarizzazione dell’economia sembra aver toccato lo zenith, il Debito non e’ piu’ una virtu’, ma un difetto, il Credito riprende finalmente il suo ruolo qualitativo. Il peggio era ieri, quando si vive di vizi prima o poi si paga, oggi ci stiamo solo curando la sbornia degli anni passati, non ci resta che avere pazienza ed attendere con fiducia, cercando, nel nostro caso, le occasioni migliori. L’orizzonte non e’ tempestoso, ma ricco di luce, pero’ ricordate anche che l’orizzonte non e’ domani, mentre in borsa, dove si macina il futuro, ogni momento e’ buono per una violenta inversione, basta solo non farsi condizionare dal momento…
Tornando al post, contenuto in quella mail, lo ripubblico volentieri (non avendolo fatto finora), per via di quella ventata di ottimismo e fiducia che vi si coglieva; sperando che l'autore si possa far vivo e ci scriva il seguito di quello che oggi sembra essere solo un bel racconto a lieto fine a venire.
E’ partito il Gran Premio Internazionale del "Catastrofista 2008". Ormai e’ una gara tra chi aveva previsto per primo la crisi e tra chi fa la previsione piu’ tragica. Sembra esserci una sorta di compiacimento perverso nel dipingere il nero sempre piu’ cupo e buio, quasi come il dramma fosse sinonimo di successo, dimenticando che in questo mondo dobbiamo viverci, e chi scrive (compreso il sottoscritto) e’ parte integrante del componimento. Siamo nel momento del bisogno, e quasi nessuno propone soluzioni (anche fantasiose come quelle del Berlusconi), vie d’uscita o possibili rimedi ai gravi problemi. Eppure esistono. Utopista ed idealista io? Pessimisti quelli del Gran Premio Internazionale? O forse i numerosi report che prevedono il peggio sono semplicemente un bagno di realismo? Leggo molte cose che non mi piacciono, si criticano professionisti che da anni si mettono continuamente in gioco, raccontando e cercando di interpretare i mercati, soprattutto nei momenti caldi di vero panico, non si sono mai sottratti alle responsabilita’ di scrittura. Si critica chi cerca di dare una sferzata all’attuale momento negativo, quasi come il "colpevole" fosse chi oggi sta cercando il rimedio. Si enfatizzano i difetti ed eventi in modo a mio avviso strumentale, con lo scopo dell’accaparramento del cliente o peggio della mente e del pensiero del risparmiatore. Capisco che per molti questo e’ un momento difficile, soprattutto a livello psicologico, pero’ bisogna anche imparare a saper gestire la situazione, pensando (e scrivo una cosa banalissima) che gli affari si fanno quando i prezzi sono bassi e non il contrario. Al risparmiatore ed al mercato in generale manca un elemento importante: la FIDUCIA. Ed e’ proprio questo che le istituzioni, con le siringate di liquidita’, stanno cercando di fare, ben sapendo che con il riacquisto di questa virtu’, il mondo improvvisamente apparira’ diverso. Sull’operazione salvataggio Fannie Mae e Freddie Mac si puntano gli indici dei critici, ma non e’ la prima volta che assistiamo all’intervento dello stato nel libero mercato. Memoria troppo corta? Fa parte del gioco.CASH IS KING: intanto chi ha i soldi (perche’ la liquidita’ c’e', esiste!) fa affari, coglie al volo i saldi e compra. E’ di ieri la notizia che il Banco Santader si compra per pochi spicci l’inglese Alliance & Leicester, PHILIPS pubblica un bilancio migliore delle aspettative e British Telecom si e’ lanciata in un forte investimento nelle fibre ottiche. Non sara’ la guarigione, ma tra tante nubi, si vede anche qualche raggio di sole. Per deformazione professionale, tendo sempre a vedere i possibili problemi quando le cose vanno troppo bene, quando nello spreco di energia si accumulano bacilli, ed al contrario a vedere le possibilita’ di guarigione quando la situazione e’ difficile, quando stiamo vivendo la malattia. Qualcuno dice che non e’ elegante ricordare quanto si e’ scritto, a me invece sembra doveroso, nel bene e nel male, altrimenti che senso avrebbe scrivere? L’anno scorso in questo blog (sin da Gennaio) si e’ piu’ volte avvertito sul rischio di una crisi finanziara, non certo per voler sfidare l’Olimpo, ne’ per voler andare ad ogni costo controcorrente, meno ancora per voler menare gramo, semplicemente perche’ si vedevano i sintomi e perche’ i rischi erano forti. Sbagliero’, ma da questa crisi ne usciremo piu’ forti, il mondo si sta finalmente riequilibrando, la finanza si sta disintossicando, e l’eccessiva finanziarizzazione dell’economia sembra aver toccato lo zenith, il Debito non e’ piu’ una virtu’, ma un difetto, il Credito riprende finalmente il suo ruolo qualitativo. Il peggio era ieri, quando si vive di vizi prima o poi si paga, oggi ci stiamo solo curando la sbornia degli anni passati, non ci resta che avere pazienza ed attendere con fiducia, cercando, nel nostro caso, le occasioni migliori. L’orizzonte non e’ tempestoso, ma ricco di luce, pero’ ricordate anche che l’orizzonte non e’ domani, mentre in borsa, dove si macina il futuro, ogni momento e’ buono per una violenta inversione, basta solo non farsi condizionare dal momento…
2 Comments:
Ciao Marsh, scusa il mio argomento che non c'entra col tuo post, ti avviso solo del fatto che ho cambiato blog. Basta che clicchi sul mio nick e trovi la mia nuova "residenza".
By Anonimo, at 1 dicembre 2008 alle ore 21:46
OK, fatto.
By marshall, at 3 dicembre 2008 alle ore 22:21
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