Dizionario della Crisi
Prima di pubblicare il mio prossimo post sul "chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto", con riferimento al pessimo andamento delle borse mondiali, ritengo sia di utilità generale la divulgazione di questo Dizionario di terminologia economico finanziaria. E' mio dovere ricordare che lo stesso è stato desunto dal Dizionario della Crisi, pubblicato oggi sul sito dei clienti di Fineco Bank. Si ringraziano pertano la stessa Fineco Bank, per il numeroso materiale tecnico informativo messo costantemente a disposizione della propria clientela, e Websim proprietaria dell'articolo in questione, come pure è titolare di gran parte degli articoli pubblicati da Fineco Bank per i propri clienti.
Si ha recessione quando: il Prodotto interno lordo (PIL) reale risulta in calo per almeno due trimestri consecutivi. Sintomi delle fasi di recessione possono essere la diminuzione della produzione, la crescita della disoccupazione, la diminuzione del tasso di interesse in seguito alla riduzione della domanda di credito da parte delle imprese, il rallentamento dell' inflazione causato dalla diminuzione della domanda di beni e servizi da parte dei consumatori.
Proprio nei giorni scorsi l'Istat ha comunicato che l'economia italiana è entrata in recessione in quanto per il secondo trimestre consecutivo il Pil è risultato in calo rispetto al trimestre precedente.
Si ha deflazione quando: si evidenzia nell'economia di un Paese una tendenza al calo dei prezzi. Può essere "buona", quando la diminuzione dei prezzi è dovuta ad abbondanza di offerta: progressi tecnologici o maggiore concorrenza. Basti pensare alle riduzioni dei prezzi dei pc o agli effetti della liberalizzazione delle telecomunicazioni. Oppure può essere "cattiva", quando è dovuta a contrazione della domanda. E' la situazione peggiore, perché il calo dei prezzi crea la tendenza nei consumatori a rinviare gli acquisti, con conseguente calo dei consumi, contrazione della domanda, degli investimenti e del Pil (nota mia: una situazione del genere è stata vissuta dagli italiani nei primi anni '70). Il Giappone ha sperimentato negli Anni '90 la deflazione e la Banca centrale ha reagito portando i tassi di interesse vicini allo zero.
Si ha disinflazione quando: si verifica un calo dell'inflazione, cioè un rallentamento nella dinamica di crescita dei prezzi.
Si ha depressione quando: si entra in una fase in cui l'economia di un Paese industriale è caratterizzata da bassi livelli di produzione e vendite, insieme a un elevato tasso di fallimenti di aziende e di disoccupazione. La depressione è identificata con il punto più basso del ciclo economico. Sono state svolte molte ricerche sulle cause delle depressioni; le più moderne teorie economiche la considerano il risultato di una violenta caduta della domanda, associata a una riduzione di investimenti e salari, riduzione che a sua volta deprime i consumi. La più grave depressione mai verificatasi fu la cosiddetta Grande Depressione, iniziata nel 1929 con il crollo di Wall Street, che di fatto durò fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale.
nota: si invitano Websim e Fineco Bank di segnalarmi l'eventuale non gradimento per la presente pubblicazione; nel qual caso provvederò prontamente alla cancellazione.
Si ha recessione quando: il Prodotto interno lordo (PIL) reale risulta in calo per almeno due trimestri consecutivi. Sintomi delle fasi di recessione possono essere la diminuzione della produzione, la crescita della disoccupazione, la diminuzione del tasso di interesse in seguito alla riduzione della domanda di credito da parte delle imprese, il rallentamento dell' inflazione causato dalla diminuzione della domanda di beni e servizi da parte dei consumatori.
Proprio nei giorni scorsi l'Istat ha comunicato che l'economia italiana è entrata in recessione in quanto per il secondo trimestre consecutivo il Pil è risultato in calo rispetto al trimestre precedente.
Si ha deflazione quando: si evidenzia nell'economia di un Paese una tendenza al calo dei prezzi. Può essere "buona", quando la diminuzione dei prezzi è dovuta ad abbondanza di offerta: progressi tecnologici o maggiore concorrenza. Basti pensare alle riduzioni dei prezzi dei pc o agli effetti della liberalizzazione delle telecomunicazioni. Oppure può essere "cattiva", quando è dovuta a contrazione della domanda. E' la situazione peggiore, perché il calo dei prezzi crea la tendenza nei consumatori a rinviare gli acquisti, con conseguente calo dei consumi, contrazione della domanda, degli investimenti e del Pil (nota mia: una situazione del genere è stata vissuta dagli italiani nei primi anni '70). Il Giappone ha sperimentato negli Anni '90 la deflazione e la Banca centrale ha reagito portando i tassi di interesse vicini allo zero.
Si ha disinflazione quando: si verifica un calo dell'inflazione, cioè un rallentamento nella dinamica di crescita dei prezzi.
Si ha depressione quando: si entra in una fase in cui l'economia di un Paese industriale è caratterizzata da bassi livelli di produzione e vendite, insieme a un elevato tasso di fallimenti di aziende e di disoccupazione. La depressione è identificata con il punto più basso del ciclo economico. Sono state svolte molte ricerche sulle cause delle depressioni; le più moderne teorie economiche la considerano il risultato di una violenta caduta della domanda, associata a una riduzione di investimenti e salari, riduzione che a sua volta deprime i consumi. La più grave depressione mai verificatasi fu la cosiddetta Grande Depressione, iniziata nel 1929 con il crollo di Wall Street, che di fatto durò fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale.
nota: si invitano Websim e Fineco Bank di segnalarmi l'eventuale non gradimento per la presente pubblicazione; nel qual caso provvederò prontamente alla cancellazione.
1 Comments:
Sintetico e chiaro dizionario della crisi, Marsh. Ciao :-)
By Nessie, at 27 novembre 2008 alle ore 00:11
Posta un commento
<< Home