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domenica, dicembre 23, 2007

Le tipografie di Pavia - 3

Castello Visconteo

Se a Milano c'erano le Arti Grafiche (sto parlando degli anni '70) a Pavia c'erano le Tipografie. E a ben ragione, dato che ciascuna godeva del proprio primato. Milano era, e credo lo sia tuttora, la capitale mondiale della stampa. Milano era conosciuta e rinomata in tutto il mondo per le sue stampe di qualità. Pavia era conosciuta e rinomata, nel mondo degli stampatori di tutt'Italia, e nei luoghi di stampe di qualità a livello internazionale, per la FTP Fonderia Tipografica Pavese che produceva, e ancora produce, oltre agli innumerevoli macchinari che facilitano il lavoro a coloro che si occupano di stampa e cartotecnica, i migliori caratteri mobili tipografici d'Italia. Questa era un'opinione diffusa tra gli stampatori dell'epoca. E infatti, mio suocero, che aveva avuto una tipografia nel Ragusano, era stato un estimatore di detti caratteri, oltre che a quelli della Nebiolo di Torino. Va da sè, quindi, che a Pavia dovesse esistere un connubio perfetto tra produzione di macchinari e caratteri da stampa e utilizzatori degli stessi: quindi tipografie. E poichè la FTP ha origini molto antiche, allo stesso modo credo che Pavia sia stata una fucina di idee nel campo della stampa tipografica, e non solo. Non a caso, credo che la celeberrima PEDALINA - famosa per tutti gli stampatori fino a quell'epoca - venisse prodotta proprio da queste parti. E l'idea sulla "fucina d'idee"mi venne avvalorata dopo frequenti visite di lavoro presso le tipografie del Cav.Luigi Ponzio, e delle antiche tipografie Fusi di Ripa e Tipografia Popolare. Il Cav. Luigi Ponzio era stato anche Presidente e Vice Presidente dell'Associazione che riuniva gli stampatori di Milano e Pavia, la cui sede era a Milano in corso di Porta Vigentina.

nota: chiedo venia per eventuali errori ed omissioni
(segue)


 

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