marshall

giovedì, dicembre 06, 2007

Omar, l'islamico buono

Concludo brevemente la storia nella quale Omar è il personaggio di spicco. Brevemente perchè riguarda soprattutto un fatto personale la cui esperienza potrebbe interessare a non più di 50.000 italiani. Anzi, a non più di 10.000 persone che nell'arco di cinque anni costituiscono i nuovi casi denunciati di sclerosi multipla. E di queste una piccola fetta viene colpita dalla forma classificata come paraparesi spastica.
Per chiudere il racconto, onde potermi dedicare ad un altro piacevole filone - sì, questa volta piacevole, almeno per me - descrivo i fatti salienti di quel 6 novembre, giorno in cui è avvenuta la svolta che mi era già stata preventivata dovesse avvenire cinque anni fa: la sedia a rotelle.

Dunque, quel 6 novembre mi recai dal fisiatra a seguito di una mia richiesta urgente. La mia rigidità muscolare era abnormmente aumentata in pochi giorni, nonostante il ciclo cortisonico da poco concluso e il raddoppio del miorilassante muscolare, Lioresal 25 mg. Uscire di casa, prendere l'ascensore, fare sei gradini, percorrere il vialetto per arrivare all'automobile, richiese un tempo 10 volte superiore: mezz'ora di orologio contro i cinque o sei minuti abituali; e senza raccontare delle traversie.

Il ritorno fu peggio che l'andata: il blocco era pressochè totale. In lontananza, vide e s'avvide del fatto Omar, l'islamico buono. C'erano anche altri presenti, ma lui senza che io lo chiamassi, lo cercassi, lo implorassi, si precipitò verso di noi, io e mia moglie, alla quale ordinò di andare a prendere una sedia. In un qualche modo riuscimmo a raggiungere la pavimentazione in marmo lucido all'interno del caseggiato, dopodichè mi spinse, io seduto, all'interno dell'ascensore. E così facendo mi portò fino in casa. Se ne andò soltanto dopo essersi assicurato delle mie condizioni psicofisiche. Dal giorno seguente esco di casa solo con la sedia a rotelle.

E così concludo frettolosamente il racconto su Omar perchè voglio pubblicare il mio "Omaggio a Ferrara e Milano", avendo letto, sul Corriere, dell'esistenza di un progetto per la riapertura di un ramo dei gloriosi Navigli di Milano.

2 Comments:

  • Molto interessante questo tuo post.Avere un amico che ti aiuti nel momento del bisogno,è la cosa più bella che ci può capitare.

    By Anonymous Anonimo, at 7 dicembre 2007 alle ore 00:20  

  • Quoto Frank, e ribadisco che il cuore dell'uomo è capace dei gesti più dolci, non perchè particolarmente grandi, ma perchè insospettabilmente istintivi e genuini.

    By Blogger Old Whig, at 9 dicembre 2007 alle ore 22:52  

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