Omar, una storia italiana
Ringrazio Nemo, per l'apprezzamento che fa del mio blog un suo toccasana. E ringrazio Giovanni Tombolato di Progetto Emilia ( www.progettoemilia.org ) che, nel post "Cristianesimo", mi ha messo al corrente di due loro importanti iniziative e mi ha chiamato "mitico marshall", risollevandomi il morale abbastanza provato. Ultimamente ho dovuto limitare la presenza nel blog perchè dai primi di novembre, forse anche in concomitanza con l'arrivo del freddo, ho avuto una improvvisa recrudescenza della mia patologia che, per gli spostamenti fuori casa, mi obbliga a servirmi, spero solo momentaneamente, della sedia a rotelle. A questo proposito, avevo accennato, in un commento a Nemo, del mio obbligo morale di dover raccontare la storia di Omar, un egiziano. Racconto che andrebbe anche letto in coda al post "Cristianesimo", perchè pensato in quella circostanza. Penso anche che dati i tempi e data la mia simpatia per il Partito della Lega Nord (anche se non sono ancora un loro elettore), data la mia simpatia per Monsignor Maggiolini, data la mia simpatia per le organizzazioni del tipo Maialino-day, molti resteranno sorpresi nel leggere questo post a favore di un islamico. Ma tantè, glielo devo.
Omar, nome di fantasia, è emigrato qui da noi, in cerca di un lavoro, poco più che ventenne. Eravamo agli inizi degli anni '90. In quel periodo, nel mio grande condominio avevamo grossi problemi con le imprese di pulizia. Tra l'88 e il '92, il loro turn-over avveniva ogni 3/6 mesi. Io ero tra i consiglieri. Ricevevamo continue lamentele, spesso molto dure, circa la qualità del servizio di pulizia scale, ascensori, vetrate, vialetti, ecc. In quei tre o quattro anni andammo avanti a sostituire, e quindi vagliare e testare nuovi appaltatori. In una di quelle ennesime sedute, si presentò Omar.
Seppur vagamente, ricordo ancora quella sera in cui egli fu invitato ad entrare nella sala al cui tavolo erano seduti quattro o cinque consiglieri, me compreso, e l'amministratore. Ricordo chiaramente che fui tra i sostenitori della sua assunzione: mi aveva ispirato la grande fiducia, "a colpo d'occhio", che avevo riposto in lui. Il tempo mi ha dato ragione, perchè ancor oggi è lui e la sua impresa che effettua tutti i servizi di pulizia, manutenzione, giardinaggio, sostituzione portiere quando occorre, ecc. All'inizio svolgeva tutte le mansioni come dipendente di un suo zio, titolare di partita IVA, oggi è lui stesso ad essere diventato un grande imprenditore con parecchie decine di persone al suo servizio: infatti lavora per una trentina di condomini. Nel frattempo, ha acquistato casa qui da noi, è diventato uno dei condomini modello, fa il consigliere da alcuni anni, e ci dà una grande mano nel "tenere a bada" le altre tredici famiglie (su un totale di 200 condomini) extracomunitarie, proprietarie o inquiline, che nel frattempo si sono insediate qui da noi.
Mi fa obbligo aggiungere che vi furono due fattori concomitanti che influirono a farmi sponsorizzare la sua candidatura: non c'era ancora la tensione e quindi la prevenzione che c'è attualmente verso gli extracomunitari, in particolare verso gli islamici, e in quel periodo ero talmente immerso negli studi sull'Antico Egitto, che tutto ciò che sapeva di Egitto riempiva la mia vita galvanizzata dalle curiosità e interessamenti per quell'Antica Civiltà. Era un periodo per me fecondo di ricerche spasmodiche di libri, documenti e filmati che trattassero di quell'argomento. Questo fatto fu un vero colpo di fortuna per Omar perchè convinsi tutti della bontà in una sua assunzione.
Il giorno 6 novembre Omar mi ha ripagato dell'amore che ho per il suo Antico Egitto, e del quale lui ne è a conoscenza.
(Segue)
Omar, nome di fantasia, è emigrato qui da noi, in cerca di un lavoro, poco più che ventenne. Eravamo agli inizi degli anni '90. In quel periodo, nel mio grande condominio avevamo grossi problemi con le imprese di pulizia. Tra l'88 e il '92, il loro turn-over avveniva ogni 3/6 mesi. Io ero tra i consiglieri. Ricevevamo continue lamentele, spesso molto dure, circa la qualità del servizio di pulizia scale, ascensori, vetrate, vialetti, ecc. In quei tre o quattro anni andammo avanti a sostituire, e quindi vagliare e testare nuovi appaltatori. In una di quelle ennesime sedute, si presentò Omar.
Seppur vagamente, ricordo ancora quella sera in cui egli fu invitato ad entrare nella sala al cui tavolo erano seduti quattro o cinque consiglieri, me compreso, e l'amministratore. Ricordo chiaramente che fui tra i sostenitori della sua assunzione: mi aveva ispirato la grande fiducia, "a colpo d'occhio", che avevo riposto in lui. Il tempo mi ha dato ragione, perchè ancor oggi è lui e la sua impresa che effettua tutti i servizi di pulizia, manutenzione, giardinaggio, sostituzione portiere quando occorre, ecc. All'inizio svolgeva tutte le mansioni come dipendente di un suo zio, titolare di partita IVA, oggi è lui stesso ad essere diventato un grande imprenditore con parecchie decine di persone al suo servizio: infatti lavora per una trentina di condomini. Nel frattempo, ha acquistato casa qui da noi, è diventato uno dei condomini modello, fa il consigliere da alcuni anni, e ci dà una grande mano nel "tenere a bada" le altre tredici famiglie (su un totale di 200 condomini) extracomunitarie, proprietarie o inquiline, che nel frattempo si sono insediate qui da noi.
Mi fa obbligo aggiungere che vi furono due fattori concomitanti che influirono a farmi sponsorizzare la sua candidatura: non c'era ancora la tensione e quindi la prevenzione che c'è attualmente verso gli extracomunitari, in particolare verso gli islamici, e in quel periodo ero talmente immerso negli studi sull'Antico Egitto, che tutto ciò che sapeva di Egitto riempiva la mia vita galvanizzata dalle curiosità e interessamenti per quell'Antica Civiltà. Era un periodo per me fecondo di ricerche spasmodiche di libri, documenti e filmati che trattassero di quell'argomento. Questo fatto fu un vero colpo di fortuna per Omar perchè convinsi tutti della bontà in una sua assunzione.
Il giorno 6 novembre Omar mi ha ripagato dell'amore che ho per il suo Antico Egitto, e del quale lui ne è a conoscenza.
(Segue)
7 Comments:
Bella storia, Marsh, ma come dici giustamente anche tu, mi sa che oggi i tempi sono cambiati...
By Anonimo, at 1 dicembre 2007 alle ore 21:39
Siro,
si è vero, è una gran bella storia. E mi spiace sinceramente del fatto che oggi una storia analoga sarebbe quasi impossibile riscriverla.
By marshall, at 1 dicembre 2007 alle ore 22:45
un saluto
sarc.
By Anonimo, at 1 dicembre 2007 alle ore 23:04
Sarc.,
altrettanto a te.
Ho letto profondamente il tuo ultimo post sull'esistenza di Dio, e qualcuno dei commenti, tra i quali quello del "profondamente ateo". Alla lettura di essi, non me la sono sentita di lasciarti il mio perchè forse sarei sceso in banalità, rispetto a quanto ho letto degli altri e delle risposte da te date.
Ciao.
By marshall, at 1 dicembre 2007 alle ore 23:39
Marshall, credo che questa storia sia preziosa, perchè ci ricorda che sempre, tra gli immigrati, c'è chi merita di essere accolto. Peccato che oggi l'illegalità domini a tal punto da rendere molto pochi gli esempi positivi com il tuo e molti, decisamente troppi, gli esempi negativi come quello ho raccontato nel mio ultimo post, e che ha colpito mio padre.
By Old Whig, at 5 dicembre 2007 alle ore 12:48
Forse stavolta ce la faccio a postare :questa la dimostrazione,ove richiesta , che le persone perbene , indipendentemente dalla provenienza ,sono ben accette anche a destra .Salutoni
By Anonimo, at 5 dicembre 2007 alle ore 21:06
Caro "MITICO" Marshall ,ho letto la tua storia e ho paura di dire che i tempi sono cambiati ,comunque anchio mantengo un patto di fratellanza con il figlio di MOUNTAGA TALL (penso sia la famiglia più conosciuta in Senegal in ambito religioso),persona a cui mi sono molto affezionato negli anni .
IO sono leghista da sempre ,20 anni ,ma le brave persone ,sono e saranno SEMPRE rispettate da me
Ti auguro un rapidissimo miglioramento ,un abbraccio
Giovanni Tombolato
By Anonimo, at 10 dicembre 2007 alle ore 22:39
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