Le bugie del ministro Bersani
Non è vero che la legge 40/2007 in tema assicurativo R.C.A. faccia risparmiare soldi agli automobilisti, tuttaltro.
Ingabbiando gli assicuratori, togliendo loro ogni potere discrezionale, ogni possibilità di calibrare i contratti basandosi sulla storia assicurativa del loro cliente, la legge 40/2007 ne ha di fatto aumentato i costi e ridotto enormemente le possibilità di concorrenza tra compagnie, avendole obbligate dentro schemi rigidi.
Tutto questo alla fine si traduce in maggiori costi e maggiori tribolazioni per gli assicurati e assicurandi in cerca di risparmi. Esattamente il contrario di quanto la montatura di questa legge avevano creato nelle aspettative della gente.
L'esempio pratico che segue, dimostrerà quanto sopra. E dimostrerà altresì che a sinistra c'è tanta più gente che a destra disposta a farsi abbindolare.
Una coppia, marito e moglie, è proprietaria di due autovetture, entrambe intestate al marito, ma ciascuna con la propria storia assicurativa e col proprio contratto assicurativo. Nel 2003, approfittando della legge di incentivo all'acquisto di auto ecologiche, la moglie cede la propria vecchia autovettura ad un famigliare convivente, e fanno anche, a quest'ultimo (con la consapevolezza e il pieno accordo della direzione della compagnia), la voltura del contratto assicurativo, compresa la classe di merito: classe zero, poichè indenne da sinistri dal tempo della prima stipula avvenuta qualche decennio prima.
La nuova vettura, una Euro 4, intestata alla moglie, e non più al marito come la precedente, viene fermata e disassicurata alla scadenza naturale del contratto nel luglio 2006.
Ora la si vuole rimettere in circolazione, ma sorgono problemi di assicurazione.
In base alla legge Bersani, il passato assicurativo, indenne da sinistri, non ha alcuna rilevanza, non se ne può tener conto anche se l'assicuratore ha una conoscenza specifica comportamentale ultradecennale dell'assicurato. Il nuovo contratto deve essere stipulato in base alle norme della legge Bersani e quindi si deve partire dalla classe più alta, la diciottesima, con quel che comporta in termini di maggiori costi (e che costi!).
In base a tale legge, i nuovi contratti devono essere obbligatoriamente intestati al proprietario della vettura.
E quindi uniche possibilità di deroga, uniche scappatoie per il caso preso in considerazione, sono: che la moglie intesti l'auto al marito, il quale godendo già di una classe di merito bassa, potrà assicurare l'auto ad un prezzo contenuto; poichè non vi sono limiti al possesso di auto.
Oppure, la moglie venda l'auto a terzi (figuriamoci! una Euro 4 dell 2003! valore commerciale 3700 euro, valore reale non meno di 7000 euro), ne riacquisti una nuova o usata, (l'importante è che ci sia un atto d'acquisto. Insomma, che si spendano soldi !) ci sia in mezzo una compravendita di auto: e allora, in questo caso, sempre in base alla legge Bersani (una vera vaccata, su questo punto!) si potrà far rientrare la polizza R.C.A. in una classe di merito bassa.
Questa vicenda dimostra chiaramente come la legge Bersani in tema di assicurazioni sia una presa in giro per i contribuenti assicurandi e sia una fetta di salame sugli occhi di quanti ancora oggi credono nella bontà delle lenzuolate Bersani: con buona pace di tutti.
Ingabbiando gli assicuratori, togliendo loro ogni potere discrezionale, ogni possibilità di calibrare i contratti basandosi sulla storia assicurativa del loro cliente, la legge 40/2007 ne ha di fatto aumentato i costi e ridotto enormemente le possibilità di concorrenza tra compagnie, avendole obbligate dentro schemi rigidi.
Tutto questo alla fine si traduce in maggiori costi e maggiori tribolazioni per gli assicurati e assicurandi in cerca di risparmi. Esattamente il contrario di quanto la montatura di questa legge avevano creato nelle aspettative della gente.
L'esempio pratico che segue, dimostrerà quanto sopra. E dimostrerà altresì che a sinistra c'è tanta più gente che a destra disposta a farsi abbindolare.
Una coppia, marito e moglie, è proprietaria di due autovetture, entrambe intestate al marito, ma ciascuna con la propria storia assicurativa e col proprio contratto assicurativo. Nel 2003, approfittando della legge di incentivo all'acquisto di auto ecologiche, la moglie cede la propria vecchia autovettura ad un famigliare convivente, e fanno anche, a quest'ultimo (con la consapevolezza e il pieno accordo della direzione della compagnia), la voltura del contratto assicurativo, compresa la classe di merito: classe zero, poichè indenne da sinistri dal tempo della prima stipula avvenuta qualche decennio prima.
La nuova vettura, una Euro 4, intestata alla moglie, e non più al marito come la precedente, viene fermata e disassicurata alla scadenza naturale del contratto nel luglio 2006.
Ora la si vuole rimettere in circolazione, ma sorgono problemi di assicurazione.
In base alla legge Bersani, il passato assicurativo, indenne da sinistri, non ha alcuna rilevanza, non se ne può tener conto anche se l'assicuratore ha una conoscenza specifica comportamentale ultradecennale dell'assicurato. Il nuovo contratto deve essere stipulato in base alle norme della legge Bersani e quindi si deve partire dalla classe più alta, la diciottesima, con quel che comporta in termini di maggiori costi (e che costi!).
In base a tale legge, i nuovi contratti devono essere obbligatoriamente intestati al proprietario della vettura.
E quindi uniche possibilità di deroga, uniche scappatoie per il caso preso in considerazione, sono: che la moglie intesti l'auto al marito, il quale godendo già di una classe di merito bassa, potrà assicurare l'auto ad un prezzo contenuto; poichè non vi sono limiti al possesso di auto.
Oppure, la moglie venda l'auto a terzi (figuriamoci! una Euro 4 dell 2003! valore commerciale 3700 euro, valore reale non meno di 7000 euro), ne riacquisti una nuova o usata, (l'importante è che ci sia un atto d'acquisto. Insomma, che si spendano soldi !) ci sia in mezzo una compravendita di auto: e allora, in questo caso, sempre in base alla legge Bersani (una vera vaccata, su questo punto!) si potrà far rientrare la polizza R.C.A. in una classe di merito bassa.
Questa vicenda dimostra chiaramente come la legge Bersani in tema di assicurazioni sia una presa in giro per i contribuenti assicurandi e sia una fetta di salame sugli occhi di quanti ancora oggi credono nella bontà delle lenzuolate Bersani: con buona pace di tutti.
5 Comments:
Della serie: le bugie hanno l egambe corte (come quelle della finanziaria dell'anno scorso e di quest'anno :-)
By Massimo, at 6 ottobre 2007 alle ore 11:59
Massimo,
eppure c'è chi si ostina a riconoscere grandi meriti alle liberalizzazioni di Bersani, per primo lui stesso.
Quali vantaggi, poi, è tutto lì da dimostrare.
By marshall, at 6 ottobre 2007 alle ore 21:03
Grazie per queste informazioni ! Buona domenica!
By BLOG NEWS, at 7 ottobre 2007 alle ore 16:24
Liberalizzazioni di bersani?
Certo che ci sono soggetti chi gli riconoscono grandi meriti!!!
Prova chiederlo a quegli evasori delle tasse che rispondono al nome di coop.....con i farmaci da banco e la benzina.
Poi chissà cos'altro inventerà...se non si riesce a cacciarlo via insieme al resto della cupola.
By Anonimo, at 13 ottobre 2007 alle ore 23:46
Io Bersani lo trovo un grane..Ma ci siamo dimenticati la tassa sulle ricariche dei cellulari?E cmq a me l'assicurazione dell'auto è diminuita di un bel po'.Siete sicuri che il prossimo Ministro dello Sviluppo dell'Economia faccia meglio? Io non credo proprio!
By Anonimo, at 6 maggio 2008 alle ore 23:36
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