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martedì, settembre 25, 2007

La legge di Bol

Ora, se per tanto poco - con ovvio riferimento a quel contesto di mille anni fa - San Pier Damiani dava indirettamente del ladro a quei monaci che, vestendo abiti meno poveri, si privavano di parte dei mezzi, ricevuti mediante le elemosine, necessari per portare aiuto ai poveri (era come se rubassero ai poveri), oggi, ed a maggior ragione, si può senzaltro dare del ladro a colui che ruba beni e risorse prodotti col sudore altrui, estendendo il concetto a tutti i ranghi della vita pubblica.
Ricapitolando, la teoria formulata da Bol, vista in questa nuova luce dell'insegnamento lasciatoci da San Pier Damiani, ritengo si possa senzaltro tramutare in Legge di Bol:

"Ladro è colui che ruba beni e risorse prodotti col sudore altrui"

Diamo a ciascuno il termine appropriato. L'evasore, quindi, non è un ladro. Egli, attenendoci al principio plateale/accomodante adottato dai giudici per dirimere il caso Visco/Speciale, commette un fatto illecito ma non illegittimo. E non lo ritiene illegittimo perchè vede continuamente che i soldi sottrattigli con le tasse, prodotte col suo impegno e sudore, vengono malamente spesi, sperperati, distratti, in ultima analisi come se gli fossero stati rubati.

Prendiamo, per esempio, quanto detto da Paolo Mieli in Ballarò di martedì scorso in merito al costo dei nostri parlamentari. Essi negli anni '50 costavano l'equivalente del costo di sette operai qualificati per un'azienda. Oggi, questa disparità si è notevolmente dilatata, portando il divario da sette a sessantuno (oltre 1,5 milioni di euro di costi per ciascun parlamentare contro i circa 25 mila euro di costo per un operaio qualificato: fonte Radio24, e quindi Sole24Ore). A giustificare questo dato allarmante, gli interessati e gli addetti ai lavori tirano in ballo miriadi di giustificazioni, alcune valide, ma tante inutili e pretenziose; e tra queste spicca quella che ci viene rifilata più di sovente: "sono i costi della democrazia". Tutte balle per chiudere gli occhi alla gente su quel che sta sotto!

Se poi prendiamo il caso del milione di esuberi/assenteisti nel pubblico impiego, di quelli di tale settore che si fanno pagare gli straordinari senza farli, di quelli che timbrano il cartellino in entrata e tornano a timbrarlo per l'ora d'uscita, con evidente complicità dei loro superiori (qualora non siano anch'essi impelagati e loro stessi assenteisti), il quadro si fa veramente sconsolante.

(A seguire. Forse)

1 Comments:

  • Ottimo il rapporto illegittimo/illegale, con tanto di timbro della magistratura, trasportato in campo fiscale ... è un suggerimento per gli avvocati dei perseguitati dal Visco :-)

    By Blogger Massimo, at 26 settembre 2007 alle ore 06:52  

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