La genesi della Casta
(seguito)
La Casta, come ora ci siamo abituati a chiamare la classe politica dei nostri tempi, compresi gli ex politici e i personaggi a loro affini, cominciò il suo lento processo di genesi negli anni a cavallo tra il '50 e il '60. Prima di allora, e fino ai nostri giorni, la si conosceva ancora come classe politica.
Lavorare stanca.
E negli anni '60 stancava ancor più di oggi. Per un ragazzo di una normale famiglia di allora, e che non avesse grilli per la testa, la vita significava il lavoro a 14 anni (molto spesso anche prima). Chi poi avesse avuto buona volontà e desiderio di andare avanti, si iscriveva ad un corso di perito industriale nelle scuole serali, e così trascorreva i migliori anni della sua vita tra lavoro e scuola. Un impegno stressante della durata minima di 6 anni. Il 90% dei seralisti di giorno lavorava, e la sua giornata complessiva d'impegni diventava di 18 ore, dalle sei del mattino a mezzanotte (molto spesso anche oltre, fino alle notti bianche). Molti erano gli abbandoni nel primo triennio. Tantè che il secondo triennio aveva un minor numero di classi. In ogni modo, la maggioranza di quei ragazzi che sapeva quel che voleva, sapeva anche a cosa andava incontro e i sacrifici da affrontare per migliorare la propria vita. I più pensavano ad un impiego stabile ben retribuito, ma c'era anche chi aveva in mente un futuro da imprenditore, e magari di successo e di grande successo. C'era invece chi, già sui banchi di scuola, probabilmente pensava ed escogitava i mezzi e i modi per far carriera, guadagnare, guadagnare tanto col minimo sforzo possibile ed eventualmente spendere il meno possibile, escogitando le maniere per arrivare a creare una classe privilegiata: quella che noi oggi chiamiamo Casta.
Fausto Bertinotti era anche lui più o meno come uno di quei ragazzi. Figlio di ferroviere, studente Perito Industriale a Sesto San Giovanni (la Stalingrado dell'epoca). Neodiplomato, anzichè mettersi al lavoro come tutti, s'imbosca in politica e sindacato contemporaneamente. E da qui la storia del personaggio Bertinotti si fa veramente stucchevole dal racconto che ne fa qui, Vittorio Feltri:
http://www.bastia.it/news/news_item.asp?NewsID=5808
Sarà un caso? Forse. Ma sembrerebbe che la data di nascita della Casta - per come la ricostruiamo in questo racconto - possa concidere con l'ingresso nel mondo della politica e del sindacato, di Fausto Bertinotti.
(a seguire)
La Casta, come ora ci siamo abituati a chiamare la classe politica dei nostri tempi, compresi gli ex politici e i personaggi a loro affini, cominciò il suo lento processo di genesi negli anni a cavallo tra il '50 e il '60. Prima di allora, e fino ai nostri giorni, la si conosceva ancora come classe politica.
Lavorare stanca.
E negli anni '60 stancava ancor più di oggi. Per un ragazzo di una normale famiglia di allora, e che non avesse grilli per la testa, la vita significava il lavoro a 14 anni (molto spesso anche prima). Chi poi avesse avuto buona volontà e desiderio di andare avanti, si iscriveva ad un corso di perito industriale nelle scuole serali, e così trascorreva i migliori anni della sua vita tra lavoro e scuola. Un impegno stressante della durata minima di 6 anni. Il 90% dei seralisti di giorno lavorava, e la sua giornata complessiva d'impegni diventava di 18 ore, dalle sei del mattino a mezzanotte (molto spesso anche oltre, fino alle notti bianche). Molti erano gli abbandoni nel primo triennio. Tantè che il secondo triennio aveva un minor numero di classi. In ogni modo, la maggioranza di quei ragazzi che sapeva quel che voleva, sapeva anche a cosa andava incontro e i sacrifici da affrontare per migliorare la propria vita. I più pensavano ad un impiego stabile ben retribuito, ma c'era anche chi aveva in mente un futuro da imprenditore, e magari di successo e di grande successo. C'era invece chi, già sui banchi di scuola, probabilmente pensava ed escogitava i mezzi e i modi per far carriera, guadagnare, guadagnare tanto col minimo sforzo possibile ed eventualmente spendere il meno possibile, escogitando le maniere per arrivare a creare una classe privilegiata: quella che noi oggi chiamiamo Casta.
Fausto Bertinotti era anche lui più o meno come uno di quei ragazzi. Figlio di ferroviere, studente Perito Industriale a Sesto San Giovanni (la Stalingrado dell'epoca). Neodiplomato, anzichè mettersi al lavoro come tutti, s'imbosca in politica e sindacato contemporaneamente. E da qui la storia del personaggio Bertinotti si fa veramente stucchevole dal racconto che ne fa qui, Vittorio Feltri:
http://www.bastia.it/news/news_item.asp?NewsID=5808
Sarà un caso? Forse. Ma sembrerebbe che la data di nascita della Casta - per come la ricostruiamo in questo racconto - possa concidere con l'ingresso nel mondo della politica e del sindacato, di Fausto Bertinotti.
(a seguire)
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