marshall

sabato, gennaio 06, 2007

Il catalogo delle atrocità

(vedere il postscriptum)

Volevo lasciare nel silenzio la vicenda Saddam Hussein e tutti gli strascichi che ne sono seguiti, ma dopo la lettura del blog di Zener su questo caso, non posso restarne indifferente.

Zener fa un elenco pressochè completo delle atrocità (uso questa parola perchè non me ne viene in mente una più appropriata) compiute da o per conto di quel dittatore. Atrocità che trascrivo:

- decapitazione in pubblico con scimitarra
- taglio delle mani
- taglio della lingua
- amputazioni con riprese filmate
- lacerazioni della pelle senza anestesia
- lacerazioni delle gambe (vittime legate ad un palo e ad un'automobile)
- esplosione delle vittime
- strappo dei denti
- lancio del condannato dall'ultimo piano di un edificio piuttosto alto
- essere dati in pasto a belve affamate.

Si conosceva da tempo il modo di fare "giustizia" di Saddam Hussein. Dovevano saperlo soprattutto i paladini dei diritti umani, quelli che organizzano manifestazioni per la raccolta di fondi contro la pena di morte e le torture, che organizzano scioperi della fame e altro. Dovevano saperlo soprattutto Marco Pannella e i suoi seguaci, ma non mi risulta abbiano mai inscenato - se sbaglio, correggetemi - una forte manifestazione in favore del popolo irakeno martoriato, uno sciopero della fame di gruppo, e ad oltranza, in modo specifico per i condannati a morte di Saddam Hussein: e che orrenda morte!

Mettendo in relazione questo fatto e la notizia di Marco Pannella che iniziò lo sciopero della fame alla notizia della condanna a morte di Saddam Hussein, sciopero che ha poi continuato anche dopo l'esecuzione della condanna, non posso che restare indifferente alle notizie riguardanti quest'ultimo caso.
E non posso che restare apatico e indifferente alle dichiarazioni di Romano Prodi - dichiarazioni rimandate al mittente da parte del presidente irakeno - e alle dichiarazioni del nostro Presidente della Repubblica. Forse, costoro avrebbero fatto meglio a tacere sulla vicenda.

La scena più bella che mi è rimasta impressa è l'esplosione di giubilo della popolazione irakena, trasmessa dalle televisioni, dopo l'avvenuta esecuzione.

Va dato atto al popolo americano, e ai suoi oltre tremila soldati morti, di aver reso possibile la fine delle rappresentazioni "tratte" dal catalogo delle atrocità.

Postscriptum del 10 gennaio, ore 21.

Dietro suo invito, ho letto il post di www.santosepolcro.splinder.com dedicato al digiunatore.
Il titolo, azzeccatissimo, è "Don Camillo e Marco Pannella".
L'ho letto con piacere e commozione. Mi ha riportato indietro negli anni, a quando anch'io ero un frequentatore assiduo della chiesa e di tutte le istituzioni ad essa collegate - infatti mi sono anche diplomato dai Salesiani.
Ricordo con piacere il mio parroco di allora, anche lui un don Camillo in perenni animate discussioni, e non solo, con i comunisti di quel tempo. Ricordo ancor più con piacere il suo giovane coadiutore di allora, giovane come noi e sempre in mezzo a noi. E sono certo che oggi sarebbero schierati con il mio gruppo del castello. Anche i circa trenta salesiani di quella scuola, so per certo che, per la maggior parte, sarebbero schierati con il mio gruppo, perchè le mie idee, in fondo, me le hanno inculcate loro.
Oggi, non so più che idee girano in quegli ambienti ma, dopo aver letto quel pezzo di Santosepolcro, mi sento molto incoraggiato e vedo con più fiducia nel futuro perchè sento che ci sono ancora tanti educatori di vecchio stampo, come lo furono ai miei tempi.
Parroci e coadiutori che non si lasciano intimorire e convincere dalle tendenze che fanno trend.
Parroci e coadiutori che sanno dire pane al pane e vino al vino.

Ahh!, se tante parrocchie potessero avere la fortuna di avere un parroco come quel don Camillo del nostro amico blogger Santosepolcro, le nostre chiese tornerebbero a riempirsi di nuovo come ai bei tempi degli anni '50, '60 e '70.

15 Comments:

  • E quelli che volevano graziarlo sono anche, in buona parte, quelli che scesero per le strade per mantenerlo al potere perchè potesse proseguire nella sua attività di torturatore e assassino ... Chi è più dalla parte dell'Umanità ?
    Chi è favorevole a giustiziare simili esseri o chi li voleva mantenere in servizio e, tenendoli in vita, consentire loro, cambiando le circostanze, di riprenderlo quel servizio ?

    By Blogger Massimo, at 6 gennaio 2007 alle ore 13:17  

  • Oltretutto queste persone pensano sempre ai casi "umanitari", solo quando di mezzo ci sono gli USA. Sicuramente la guerra è stata condotta male, ma Saddam era un assassino e quello che ha fatto imperdonabile.

    By Anonymous Anonimo, at 7 gennaio 2007 alle ore 23:56  

  • Caro Marsh, come scrivo anche sul mio blog, la vicenda di Saddam è un po' difficile da valutare coi parametri della razionalità. La testa ci dovrebbe dire che la pena di morte è una barbarie, ma il cuore ci dice che Saddam era un maiale, e che la morte è il minimo che possa toccare a un maiale.
    Mettiamola così: Saddam non avrebbe dovuto essere giustiziato, ma sarebbe troppo chiedermi di essere dispiaciuto per la sua impiccagione...
    Un saluto!

    By Anonymous Anonimo, at 8 gennaio 2007 alle ore 13:26  

  • il problema è che si inscenano sciperi della fame solo quando a salire sul patibolo sono ex potenti come il barbuto Rais.
    generalmente non sono per la pena di morte ma Saddam meritava altro supplizio che l'impiccagione.
    Forse anche il potere delle immagini ha fatto il suo corso.
    Lo avessero impiccato dandone semplice notizia sulla carta stampata non ci sarebbe stato il seguito che conosciamo.
    Immaginatevi un'esecuzione qualsiasi ma supportata dalle immagini: più o meno l'effetto sarebbe stato lo stesso.

    Ora aspetterò che sul patibolo salgano anche gli altri due barbuti malfattori...vediamo cosa succederà.

    Lo trovo rivoltante questo finto perbenismo nei confronti di un assassino come Saddam: se solo provate a VISUALIZZARE le pene che ha inflitto (su internet volendo c'è qualcosa ma ve lo sconsiglio) non dubitereste un secondo sul fatto che l'impiccagione è stata quasi un regalo per quel maiale di Saddam.
    Zener

    By Anonymous Anonimo, at 8 gennaio 2007 alle ore 13:49  

  • Siro,
    negli ultimi giorni trascorsi, il tuo blog creava problemi. Una volta entrati, era difficile uscirne, sia con la freccetta "indietro" sia con la X di chiusura pagina. In pratica dovevo spegnere il computer e ripristinare.
    Vedi se è ancora così, e fammi sapere.

    By Blogger marshall, at 8 gennaio 2007 alle ore 14:50  

  • Massimo,
    complimenti! Vedo che hai un'ottima memoria.
    E' proprio vero. Ora che ci penso, quelli che sbraitavano per la grazia sono gli stessi che volevano mantenerlo al potere.
    Al potere per continuare a praticare le sue efferratezze in nome della sovranità popolare.
    Certo che hanno una gran bella faccia tosta quei politici paladini di costui, a dichiararsi poi umanisti, tolleranti, pacifisti e quantaltro ambiscono farsi chiamare!

    By Blogger marshall, at 8 gennaio 2007 alle ore 22:25  

  • Qualcosadidestra,
    da quanto scrivi, ciò che ho detto a Massimo, vale anche per te.
    Certi epiteti, come "Armata Brancaleone", se li vanno a cercare.
    Ce ne sarebbe più di una ogni giorno per incazzarsi con questo governo di "pelegrit", ma soprassediamo!

    By Blogger marshall, at 8 gennaio 2007 alle ore 22:33  

  • Siro,
    infatti io avrei lasciato il fatto dell'impiccagione nella più completa indifferenza.
    Ma quando ho visto quell'elenco di misfatti, e sapendo di quanti si sono mobilitati per salvargli la vita, sono sbottato.

    By Blogger marshall, at 8 gennaio 2007 alle ore 22:44  

  • Eh già, quando fa comodo protestano contro la pena di morte data a Hussein, poi tacciono se le donne vengono lapidate o uomini che in confronto dell'ex raiss non hanno fatto veramente nulla eppure vengono "giustiziati" lo stesso. Fa comodo vedere certe cose e fa comodo non vederne altre peggiori. Tra l'altro il processo E' legale a tutti gli effetti. Non vedo proprio il motivo degli indignati per dover sbraitare così tanto.

    Pochi giorni fa l'unità assolveva i giustizieri di Mussolini e protestava contro la pena inflitta a Hussein, lo stesso l'unità avrebbe voluto giustiziato Pinochet e non Hussein... Mi indignano profondamente gli indignati, specie quando vanno a ficcare il naso in affari di stato.

    By Anonymous Anonimo, at 9 gennaio 2007 alle ore 00:11  

  • Secondo me state esagerando. D'accordo: Saddam in vita si è comportato in modo criminale, ma la vendetta non serve a nulla. Non serve a portare giustizia e non aiuta il popolo iracheno. Non venitemi a dire che le folle esultavano perchè voi (come anche io) non potete sapere la reazione del popolo iracheno. Anche a fine guerra ci facevano vedere masse di gente che distruggeva le statue di Saddam e accoglieva gli americani a braccia aperte; guardate come è andata a finire

    By Anonymous Anonimo, at 9 gennaio 2007 alle ore 22:39  

  • Anonimo,
    la parola "vendetta" evidenzia il tuo perbenismo di parte.
    La condanna a morte comminata dal tribunale iracheno è chiamata vendetta dai perbenisti. E' chiaro anche il collegamento, e lo scarico di responsabilità, agli Stati Uniti e i loro alleati, che viene fatta dai perbenisti.
    La violenza, invece, usata dai governi e/o dittatori di sinistra, è definita Giustizia.
    Strano modo di vedere il mondo a senso unico!
    Anch'io, da giovane, ero orientato a visioni idilliache del mondo, staccate, però, dalla realtà. Crescendo, ho visto e sperimentato le sue "porcherie". Ho visto la realtà nella sua nudità e crudezza. E, per sopravvivere, ho dovuto acquisire una visione realistica e aderente alla realtà del mondo in cui vivo.

    By Blogger marshall, at 10 gennaio 2007 alle ore 09:50  

  • Caro Marshall,
    sul Pannella digiunatore puoi leggere da me quello che ha scritto il Mio Parroco Domenica sul giornalino :-) !

    By Blogger Starsandbars/Vandeaitaliana, at 10 gennaio 2007 alle ore 18:29  

  • Oh e ancora qualcuno è convinto che la condanna a morte di Hussein sia una vendetta... ommioddio

    By Anonymous Anonimo, at 10 gennaio 2007 alle ore 18:53  

  • Elly,
    sei grande!
    Leggo i tuoi sintetici commenti sparsi un pò ovunque, e ammiro il tuo sostanziale realismo!

    By Blogger marshall, at 10 gennaio 2007 alle ore 21:00  

  • Starsandbars,
    ho visitato il tuo blog, oggi, attratto dal titolo "Vaticano - Italia 2 a 0": un post colto e di notevole approfondimento.
    Peccato non riesca a impostare la procedura per scriverti i commenti.
    Elly, Eleonora, che pure lei lavora con Splinder, ha un commentario di facilissimo accesso.
    Detto questo, passo a leggere cosa hai scritto sul digiunatore.

    By Blogger marshall, at 10 gennaio 2007 alle ore 21:08  

Posta un commento

<< Home


 

Heracleum blog & web tools