marshall

domenica, aprile 23, 2006

Storie d'altri tempi

Questo post è dedicato a mia figlia e alla bloggista ape.

E’ dedicato a tutti quei giovani che pensano e credono che tutti i mali d’Italia siano dovuti o per colpa di Berlusconi.
E’ dedicato a quei giovani che, come i grandi, dicono che ha governato male, che ha fatto tutte leggi sbagliate e tutte ad personam - questa parolina la usavano quando non sapevano dire nientaltro.
Ma se gli chiedi - dimmene almeno una – non ti sanno rispondere. O, se ti rispondono, e gli chiedi una spiegazione, si arrampicano sugli specchi.
E’ dedicato a tutti i giovani e grandi intellettuali che non avrebbero sopportato altri cinque anni del passato governo e che se ciò fosse accaduto sarebbero andati all’estero.
E’ dedicato a quelli che sognano la Francia - anch’io la sogno, ma per altri motivi -, che tifano Luxuria (io sono antiquato e tifo per altre).

Cari giovani ora che D’Alema e Bertinotti - con tutto il rispetto che ho per loro, sia ben chiaro, e certe leggi del governo D’Alema le avevo appoggiate anch’io – il problema della casa e del lavoro, per voi, è risolto (perdonatemi la sottile ironia).

Casa
La prima l’ha costruita mio padre lavorando sera, sabato, domenica, feste e ferie.
La seconda. Sono vent’anni che ambisco (ambivo perché ora, non più) a comprare una casa al mare, in Liguria (per la mia salute sarebbe stata un toccasana), ma ogni volta non era il momento buono: anno dopo anno i prezzi lievitavano sempre più. Speravamo nel “colpaccio”, in una retrocessione dei prezzi, in un piccolo “miracolo”. Niente. E’ stato un sogno e tale resterà.
La stessa cosa sarà per voi. Non illudetevi che qualcuno vi risolva il problema casa se non vi rimboccherete le maniche: tanto meno lo potranno fare i politici per voi. Credetemi!

Lavoro
Nel ’92 facevo il rappresentante. Molte ditte, in quel momento, andavano male. Tra queste, un mio cliente amico con 30 operai a libro paga.
Era molto indebitato perché si era attrezzato con costosi macchinari d’avanguardia, per competere e stare sul mercato. Nessuno gli dava più fido. Mi propose “l’affare della mia vita”. Lui era inarrivabile, era un genio nel suo lavoro: sapeva cercare e studiare la soluzione a tutto. Io, secondo lui, sarei stato un ottimo amministratore e, con le mie conoscenze (secondo lui) gli avrei trovato i soldi per superare quel momentaccio: riprendere a pagare gli operai in modo da riprendere l’attività.
Vengo al sodo.
La mattina della firma del contratto, e del pacco di cambiali, un piccolo incidente mi costrinse a rimandare all’indomani. In realtà era stato il famoso angioletto dell’altro post che, in quel modo, voleva dissuadermi da quel passo. La notte mi venne in sogno e mi disse “Non farlo!”. E così fù.
E gli operai persero il posto di lavoro sicuro, perché nessuno di loro, ed estranei men che meno, fu disposto a prendere il mio posto resosi disponibile.

Morale della favola (storia vera).
Cosa sarebbe stata la mia vita in questi ultimi 14 anni, a parte poi quello che mi è capitato addosso di ben più grave?
Si è generalmente portati a guardare solo un lato della medaglia, quella che a ciascuno fa più comodo. E da lì nascono le invidie per le ricchezze altrui. E dalle invidie si arriva a tutto il resto.

Perciò non crediate che D’Alema o Bertinotti possano risolvere il problema lavoro. Anzi, secondo me, non lo miglioreranno. Perché tanti che si troveranno in quelle condizioni mie del ’92, avranno ora un minor incentivo personale a quella prova di coraggio che non ho avuto, fino in fondo, io.

14 Comments:

  • Mi sembra chiaro che l'odio viscerale nei confronti di Berlusconi sia dovuto all'invidia che la gente prova per lui e per l'enorme quantità di soldi che ha.

    Non lo ritengo una buona persona. Non mi piacciono quelli troppo sicuri di sè. Mi sembra anche un pò deviato, nel senso di uno che ormai ha raggiunto livelli così alti che non ammette nessuna retrocessione.
    Non mi è piaciuto nel suo "offrire" una grande coalizione alla sinistra.
    Non appoggio la difesa della legge Biagi.
    Lo so che è un momento difficile... però vedere uno che ti dice sempre Va tutto bene un pò mi da fastidio.

    Però mi sembra davvero ridicolo pensare che i problemi italiani siano colpa sua. E mi sembra ancor più ridicolo pensare che uno come Prodi possa risolverli.

    Mi fa ridere il discorso del conflitto di interessi.
    Io le informazioni le voglio e le informazioni le trovo.
    Leggo, navigo, faccio ricerche. Non mi sembra che ci sia questo ostracismo nei confronti dell'informazione.
    Certo che se vogliamo la pappa pronta del tg allora ben ci sta se ci fanno vedere solo morti o tette e culi.

    By Blogger riccardo, at 23 aprile 2006 alle ore 12:44  

  • Si può discutere e parlare della sua onestà. Ma solo parlarne come in una discussione tra amici, non certo gettare sentenze come taluni bloggisti. E quindi mi schiero anche, in toto, e controcorrente, dalla parte dei ricchi "ONESTI" perchè ho avuto modo di sperimentare anche le loro virtù "segrete" (scusa se parlo per enigmi). Non sono certo come quegli scrittori di grido - o presunti tali - che, per fare cassetta, prendono di mira il ricco politico di turno e ne "fanno scempio".
    E nessuno mi "paga" per dire e scrivere quello che penso. Infatti, mentre oggi buona parte degli italiani è al mare o in montagna, io sono qui tra le mie mura. Non che potrei permettermi, ogni tanto, una vacanza extra, considerando anche le mie difficoltà motorie, ma devo comunque stare attento a come li spendo.
    Per quanto riguarda la legge Biagi, ho parlato della mia esperienza personale e ti posso garantire che, se ci fosse stata allora, mi sarei buttato con coraggio nell'impresa e oggi non sarei qui a scrivere i post e a vivere di ricordi.
    Sei tra i miei bloggisti preferiti - non è una sviolinatura - lo sento leggendo i tuoi post che hanno, chi più, chi meno, un contenuto di sostanza dai quali apprendo anch'io qualcosa di nuovo (non te li stò a citare, basta guardare dove c'è un mio commento).
    In bocca al lupo! Tu ce la farai!

    By Blogger marshall, at 23 aprile 2006 alle ore 15:09  

  • Leggi ad personam in favore di Silvio Berlusconi:
    - depenalizzazione del falso in bilancio;
    - legge sulle successioni e donazioni;
    - legge Gasparri;
    - rogatorie internazionali;
    - conflitto di interessi;
    - legge ex Cirielli…


    C’è una parte d’Italia che secondo me ha un problema: pensa solo a se stessa e se ne frega del prossimo e crede, oltretutto, che chi si comporta così su larga scala li possa rappresentare…Ma c’è un problema: chi se ne frega, se ne frega sempre e se ne frega di tutti. INDISTINTAMENTE. Pensa solo a se stesso, per essere più chiari.
    Questa parte d’Italia crede di “essersi fatta da sola” e si dimentica che anche chi ha un’attività in proprio, fa una libera professione, ha bisogno dei clienti, degli utenti. Il rapporto è reciproco, come tra industriali e operai: non si vive gli uni senza gli altri.
    Non è solo questa parte d’Italia che si è costruita con sacrificio la casa che abita o magari una seconda, non è solo questa parte d’Italia che fa i sacrifici per andare i figli all’università…

    Sarebbe bello se qualcuno potesse fare un “miracolo” e mettere a posto tutto quello che in Italia non va, però non viviamo nel mondo delle favole e direi che si dovrebbe ben essere in grado di distinguere tra chi fa pubblicità (e nessuno gli nega le sue capacità in questo campo) e chi ha competenza.
    Per la cronaca, essere un bravo imprenditore non significa saper governare uno Stato perché uno Stato non è un’azienda privata. Ha un fine, quindi, più ampio del mero fine di lucro. Do you know Welfare State?
    E non diciamo che i servizi pubblici non funzionano. Non funzionano perché, tra i motivi principali, c’è che mancano i soldi e i soldi mancano, in primo luogo, perché molti, troppi evadono le imposte. E poi hanno anche il coraggio di lamentarsi.
    E non diciamo che sono troppo alte e basta. Sono troppo alte, si, perché troppa gente non le paga, violando la legge.

    Ma poi, volevo sapere: perché quando le promesse (alcune veramente sparate incredibili, materialmente impossibili da realizzare, come quella dell’ICI) le fa Berlusconi certi italiani ci credono a bocca aperta e quando provengono da qualcun altro (e magari sono più modeste e materialmente più abbordabili) no? Direi che è il fascino della pubblicità. Non ho altra spiegazione.

    Quanto al lavoro, io non ho mai pensato né andare a chiederlo a destra né a sinistra. Il lavoro me lo cercherò, me lo creerò magari. Augurandomi che tutto vada per il meglio e, ovviamente, rimboccandomi le maniche. Come ho fatto finora in quelli che sono stati i miei compiti.

    Personalmente non credo alla storia dell’invidia. Gli Agnelli sono molto ricchi e hanno fior di conoscenze, ma l’Avvocato non ha mai suscitato sentimenti di antipatia simili a quelli suscitati da Berlusconi. Renato Soru, fondatore di Tiscali e ora presidente della Regione Sardegna, non fa quell’effetto lì.
    Il problema non è essere ricchi, il problema è l’onestà, la trasparenza, la serietà, l’umiltà (e non mi si dica che Berlusconi è una persona umile! Per non dire altro…)
    E a proposito di ONESTÀ, parliamone. Perché quando dopo Tangentopoli, Berlusconi si faceva paladino di una nuova classe politica non corrotta, parlare di onestà andava bene e ora no? Perché ora vale il “tanto sono tutti uguali”?
    Ha ragione Paolo Rossi quando dice che ormai l’unica regola è NON RISPETTARE LE REGOLE. Soprattutto quando non fanno comodo. E sta diventando, insieme al menefreghismo, una cultura, uno stile di vita, legittimato dall’alto.

    E poi, Ricky, direi che trascuri un dettaglio: non tutti possono o vogliono usare internet e altri mezzi per informarsi (pensa ai vecchietti, a chi non ha un computer a casa, non è fantascienza…). E perché dunque, al di là delle iniziative personali, un diritto di tutti (l’informazione) deve essere solo una libertà di pochi? O comunque di meno della totalità o della maggioranza della popolazione?
    Il conflitto di interessi, peraltro, c’è e non riguarda solo l’informazione. Possedere un’impresa di grandi dimensioni e che svolge attività in una molteplicità di settori, oltre l’impresa televisiva che è quella più nota ed evidente, comporta che sia abbastanza probabile che, anche indirettamente, sia facile – se uno vuole – “farsi un favore”.
    Se uno ci tiene a fare politica, che problema ha ad abdicare (realmente) dalle proprie attività private? Per la cronaca, dopo l’esito delle ultime elezioni Berlusconi ha dichiarato: «Non lascerò mai la politica. Resterò per difendere la mia famiglia, i miei figli, i miei interessi!»…
    Perché poi non può provare a risolverli Prodi i problemi dell’Italia? Perché non si è fatto il lifting? Perché non ha la parlantina sciolta? Perché non parla per slogan?
    Ricky, per favore, approfondisci ancora, tu che sei in grado di farlo!

    PS: neanche io sono pagata per scrivere quello che penso. Lo faccio più che volentieri.

    By Blogger kla, at 25 aprile 2006 alle ore 15:54  

  • io non parlo di Silvio come un imprenditore senza scrupoli, assetato di denaro..è esibizionista e tronfio e di questo però bisogna dargliene atto.

    Il signor B. non è un politico e come tale non può vomitare parole e pensieri come un normalissimo cittadino: se deve essere politico, che politico sia, rispettando le regole della res publica. E' questo che non mi piace di B e se ho votato per l'altra parte politica è per cacciarlo via.

    Se dovessi parlare delle leggi, delle manovre economiche e finaziarie varate dall'amministrazione Berlusconi, non ne sarei capace, ma posso dire per certo che qualche diminuzione di tasse "chez moi" c'è stata.
    Nonostante qualche risparmio in più, B non mi piace nè come uomo nè come personaggio politico.

    By Blogger aroti, at 25 aprile 2006 alle ore 22:07  

  • Per Tutti,
    rileggerò con più calma e più tempo la lunga lettera di kla.
    Però ho imparato molto dalla filosofia di Riccardo - filosofia che era già mia.
    Se devo scegliere tra due mali (ammesso che siano tali), scelgo quello che per me è il minore.

    By Blogger marshall, at 26 aprile 2006 alle ore 08:32  

  • Completamente d'accordo con kla e vengo al mio punto di vista.
    La società di oggi è stata imbustata singolarmente per ognuno di noi. La logica conseguenza è quella di ottenere una popolazione attenta solo al proprio presente o all'immediato futuro piuttosto che al lungo termine oppure al bene comune, valora cardine di una società.
    L'attenzione di Berlusconi in campagna elettorale (e anche in fase legislativa) è molto concentrata sugli interessi singoli, piuttosto che sui valori della collettività.
    Questo non è un buon modo di rappresentare tutti i cittadini, accresce le tensioni tra diversi ceti e disperde le risorse economiche singole che unite potrebbero offrire più benefici per tutti.
    Questo è un valore che dovrebbe condurci tutti i giorni, tutto il giorno.
    Sono un semplice libraio e faccio parte delle persone che pensano con la propria testa, e soprattutto non ho paura di dover fare sacrifici, per il bene mio e della società.
    Essere convinto nel non votare Berlusconi non significa fidarsi ciecamente degli altri. ridurre le variabili a due ( o con lui o per forza comunisti) intorpidisce il cervello e lascia il popolo supino per l'arrivo di un nuovo dittatore ( o pateticamente candidato a tal ruolo ).
    Finisco con la questione conflitto di interessi.
    E' più stupido chi si informa del proprio PRINCIPALE rappresentante in tutto il mondo e ne rileva i difetti o chi resta a guardarne le televisioni credendosi al sicuro?

    By Blogger Pie®, at 26 aprile 2006 alle ore 10:13  

  • io non sono invidiosa di B. nè dei suoi soldi: mio padre mi ha regalata una vita dignitosa,non mi ha mai fatto mancare nulla, ma senza il deplorevole gusto di specare tipico dei "ricchi borghesi".

    io non odio B.,ma chimicamente parlando non lo sopporto:hai presente quando conosci una persona e a pelle capisci che non fa per te? ecco, lo stesso effetto lo ha su di me il signor B.

    uno come Prodi (un "non politico") non può risolvere e colmare le lacune italiane: il problema è che, in questo periodo, non sembra esserci in giro un personaggio carismatico adatto a risolvere la "questione Italia".

    By Blogger aroti, at 26 aprile 2006 alle ore 10:18  

  • Per kla,
    e tu pensi invece che l'altra parte pensi agli altri e si interessi agli altri prima che - o per - se stessi?
    Se pensi o credi questo, sei una povera illusa.
    Sono casi rari quelli che ciascuno di noi può trovare, a livello individuale, nel corso della propria vita, figuriamoci di quelli a livello generale!
    (fine prima parte)

    By Blogger marshall, at 26 aprile 2006 alle ore 10:42  

  • Non mettermi in bocca cose che non ho detto. Sono idealista, ma fino a un certo punto. Però anch'io, fatti alla mano, voto il male minore.

    By Blogger kla, at 26 aprile 2006 alle ore 18:52  

  • Per kla,
    ho seri dubbi che Prodi sia più competente dell'altro. Comunque ora governa e potrà dimostrarlo coi fatti.
    Non giro più e quindi non ho più il polso della situazione come l'avevo negli anni '80 e '90, ma ti posso assicurare che se si dovesse ritornare a situazioni analoghe a quel periodo, la gente, ora, non lo accetterebbe più. Quindi se le tasse resteranno ai livelli attuali o giù di lì, va bene, ma se dovessero riprendere a salire, andrà male. Io sono come la Fallaci, non ho più niente da perdere e, volendo, potrò parlare anche più liberamente di ora.
    Allo Stato restano solo tre strade per riequilibrare i suoi conti - e bisogna che si affretti ad imboccarle, senza perdere altro tempo -. Esse sono quelle note a tutti: controllo, rigore e taglio delle spese, lotta seria/seria all'evasione fiscale, vendita del vendibile. Se non si farà tutto questo, ormai lo dicono tutti, non ci sarà speranza o possibilità di farcela. E' inutile aspettare il "miracolo".
    Alla luce di ciò, i punti da te indicati diventeranno solo un diversivo per distogliere la gente dall'interessarsi dei problemi veri.

    Anch'io, non solo Riccardo, sono in grado di farlo. O ritieni che ormai sono talmente radicato in una certa mentalità da non essere in grado di uscirne?
    Dimostrami con l'evidenza dei fatti che la politica prodiana - quella che metterà in piedi - è una buona cosa per l'Italia, ed io seguirò quell'ideale (tieni presente che gran parte dei forzisti sono stati democristiani, e quindi prodiani, in quegli anni).
    L'ho già detto in altri post.
    Per i cidiellini, Berlusconi rappresenta l'elemento fondamentale di coesione di quello schieramento; e quindi ne è il leader. Ruolo che prima o poi dovrà cedere. Ma non si scioglierà quello schieramento, finchè non ci sarà un "Prodi" talmente bravo da far convergere su di se tutti, o buona parte, dei voti che adesso vanno a Berlusconi.

    By Blogger marshall, at 26 aprile 2006 alle ore 23:50  

  • Tanto adesso vedremo cosa combina Prodi. Così tanti uccellini invece che cantare staranno un po' zitti. Avrà fatto qualche legge per suo tornaconto (mica scemo), ma, ora perchè è tardi, se mi mettessi a elencare tutte le riforme positive...una su tutte: l'informatizzazione di tante pratiche che prima per effettuar dovevi sorbirti chilometri di fila agli sportelli comunali...ecc...

    By Blogger Niccoló, at 29 aprile 2006 alle ore 00:49  

  • Imhotep,
    infatti ieri mi sono recato all'INPS, a braccetto di mia moglie e di un'amica, e ho risolto tutto in mezz'ora, fila compresa.
    Ci andai 15 anni fa e mi ci vollero 4 ore di fila con 40 davanti a me.

    By Blogger marshall, at 29 aprile 2006 alle ore 10:28  

  • Per prima cosa: non volevo essere sarcastica né tantomeno offensiva! Mi rivolgevo a Riccardo perché stavo espressamente rispondendo al suo commento e comunque mi riferivo alle persone che non hanno realmente i mezzi per cercare un po’ di informazione fuori dai canali cosiddetti ufficiali (tipo persone di una certa età, persone che non hanno internet…)
    In secondo luogo, i punti che io ho messo in evidenza non servono a distrarre nessuno dai reali problemi, sono anche quelli i problemi dell’Italia!!! A mio parere, ovviamente.

    Prodi sarà messo alla prova: è il suo momento per dimostrare come è in grado di governare il Paese. Si da fiducia fino a prova contraria.
    Io, in generale, non sono stata soddisfatta di questo governo di centrodestra, al di là di B.

    Certo, le tasse non possono aumentare eccessivamente, o all’infinito, ma non è realistico dire, come ha fatto B. in campagna elettorale: “tolgo questo e tolgo quest’altro”. Anche perché se devi finanziare la spesa per i servizi, puoi togliere da una parte magari, ma poi piglierai dall’altra!
    E poi, comunque, dopo una gestione “creativa” – per non dire allegra – come quella di questi ultimi anni, non ci si può aspettare altro che di dover stringere la cinghia e rimboccarsi le maniche! Perché è quello che ci stanno già chiedendo tutte le maggiori istituzioni finanziarie internazionali ed europee.

    Si, ho sentito anch'io parlar bene della legge Stanca. Tanto di guadagnato per tutti noi! E' così che la politica deve fare!!

    By Blogger kla, at 29 aprile 2006 alle ore 18:15  

  • Kla,
    come tanti fans di Berlusconi, che non avevano di meglio da scegliere, sono anch'io in fondo in fondo contento che abbia perso. Così adesso lui si metterà un pò a riposo e i suoi fans si potranno dedicare ad altro (vedere mio post: adesso vacanza).
    Adesso tanti forzisti e leghisti si metteranno a far figli per far pagare al governo i 200 euro al mese per i neonati fino a tre anni (per poi aumentare via via fino a 18 anni).
    Tanti "ricchi" venderanno le aziende e cominceranno a godersi i soldi. E non sappiamo se chi le rileverà avrà le capacità di conduzione pari a quelle di chi le avrà vendute. E sapete perchè le venderanno? Perchè si dovranno aumentare le tasse, e loro saranno i primi ad esserne maggiormente colpiti. E non volendo fare da cavia, faranno quel passo. E così, pian piano, comincerà un periodo di recessione perchè i "ricchi" sentendosi "bastonati" si disimpegneranno.
    Non è cattiveria. E' realismo.

    By Blogger marshall, at 29 aprile 2006 alle ore 22:11  

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