Mozart: Le Nozze di Figaro
Per rispondere a Riccardo, ho appena finito di riascoltare Mozart: Le nozze di Figaro.
Non so quante volte l’ho ascoltata, finora. La prima volta fu nel ’96, dieci anni fa. Mi dissero: ascolta Mozart. E mi regalarono il trittico italiano: Don Giovanni, Le nozze di Figaro,
Così fan Tutte.
Non avrebbero potuto farmi un regalo migliore. Fino a quel giorno, per me l’opera voleva dire: Verdi, Puccini, Rossini. Poi, dopo Mozart, vennero anche tutti gli altri grandi italiani e francesi. E che grandi!: Bellini, Donizetti, Mascagni, Leoncavallo, Giordano, Massenet, Bizet, Gounod.
Mi sono distratto, ora torno su Mozart.
La prima volta che lo ascoltai, fu come una sassata che squarcia un velo, oltre il quale scopri un mondo nuovo.Ascoltai più volte, i finali soprattutto. Perché all’ascolto si rimane estasiati. E’ musica celestiale, che viene dall’aldilà. La sensazione che produce in me, ogni volta che l’ascolto, è che mi trascina in un mondo ignoto dove c’è solo pace e serenità.
Eppure, chi la compose era un ragazzino ribelle, del quale mai e poi mai avreste immaginato che sarebbe arrivato a comporre pagine così divinamente belle.
Ho ascoltato anche brani delle altre sue opere, scritte nella sua lingua madre. E anche lì, pur non conoscendone la lingua, ti basta la musica per entrare nel suo mondo fantastico.
Non so quante volte l’ho ascoltata, finora. La prima volta fu nel ’96, dieci anni fa. Mi dissero: ascolta Mozart. E mi regalarono il trittico italiano: Don Giovanni, Le nozze di Figaro,
Così fan Tutte.
Non avrebbero potuto farmi un regalo migliore. Fino a quel giorno, per me l’opera voleva dire: Verdi, Puccini, Rossini. Poi, dopo Mozart, vennero anche tutti gli altri grandi italiani e francesi. E che grandi!: Bellini, Donizetti, Mascagni, Leoncavallo, Giordano, Massenet, Bizet, Gounod.
Mi sono distratto, ora torno su Mozart.
La prima volta che lo ascoltai, fu come una sassata che squarcia un velo, oltre il quale scopri un mondo nuovo.Ascoltai più volte, i finali soprattutto. Perché all’ascolto si rimane estasiati. E’ musica celestiale, che viene dall’aldilà. La sensazione che produce in me, ogni volta che l’ascolto, è che mi trascina in un mondo ignoto dove c’è solo pace e serenità.
Eppure, chi la compose era un ragazzino ribelle, del quale mai e poi mai avreste immaginato che sarebbe arrivato a comporre pagine così divinamente belle.
Ho ascoltato anche brani delle altre sue opere, scritte nella sua lingua madre. E anche lì, pur non conoscendone la lingua, ti basta la musica per entrare nel suo mondo fantastico.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home