marshall

lunedì, aprile 17, 2006

Dubbi sull'Italia dal Financial Times

Ora anche il Financial Times, che pure aveva auspicato una vittoria del Centrosinistra per la soluzione dei problemi che attanagliano l’Italia, ha dei seri dubbi sulla realizzazione del suo programma, dato la risicata vittoria elettorale.
L’autorevole quotidiano, pone anche come limite l’anno 2015 affinchè vengano realizzate le importanti riforme. Pena l’esclusione dall’Eurozona che risolverebbe in un solo colpo il problema del nostro enorme debito pubblico.
Non avevo dubbi su un aut-aut del genere. E spero che questo monito serva a risvegliare la gente e il governo alla realtà che ci sovrasta. Basta con le illusioni. Altrimenti saranno i mercati a decidere per noi, come è stato nel ’92.
Ma quella fu ben piccola cosa rispetto a quanto ci potrebbe accadere.
Certo chi non ha nulla non rischierebbe nulla, ma solo apparentemente, perché in realtà perderebbe di colpo il suo tenore di vita, per quanto basso o esiguo possa sembrare.
E come decideranno i mercati nel caso di un’uscita dell’Italia dall’Eurozona?
E’ semplice.
Con una manovra speculativa internazionale sulla nostra moneta, e sui nostri titoli di Stato, come è avvenuto, in misura ridotta, nel ’92. Manovra che ne ridurrebbe, in un determinato lasso di tempo, il reale potere d’acquisto e il reale valore fino ad un terzo del suo potere d’acquisto attuale.
Tale manovra avrebbe l’effetto di ridurre, come “per incanto” – si fa per dire -, il nostro debito pubblico, poniamo, ai 900.000 miliardi di vecchi lire, entità sopportabile.
Un discorso analogo al mio, l’aveva già fatto, nei primi anni novanta, l’ex ministro leghista Paglierini. Egli considerava anche allora come livello sostenibile del debito pubblico sull’economia nazionale (o che dir si voglia sul PIL) un valore pari al massimo di un terzo del debito pubblico di allora, e quindi sui 500.000 miliardi (da qualche parte ho ancora il testo di quell’intervista apparsa, credo, su “Espansione”).
Follie? Vagheggiamenti?
Anche allora c’era chi diceva “sempre a pensare al debito pubblico” (nel frattempo però le case si sono quintuplicate di prezzo!!!).
No. Non credo che siano dei vagheggiamenti.
Anche se i numeri non saranno tali - perché, per fortuna, il nostro debito pubblico è detenuto in larga parte da cittadini, enti, istituzioni, banche, assicurazioni italiane - l’esclusione da Eurozona ci porterebbe ad una situazione anni ’80.
E quando Funari dice che i vecchi si sono mangiati l’Italia, probabilmente si riferisce a questi concetti.
Perciò non aspettiamo che siano i mercati, poi, a fare, traumaticamente, quello che possiamo fare noi, ora, tranquillamente.

Aspetto vostre idee.

1 Comments:

  • In un suo post del 12/3, Riccardo

    (www.quadre10.blogspot.com)

    ha compilato una tabella esatta di quanto percepisce un parlamentare e quali sono tutti i suoi privilegi.
    Occorre che un governo veramente coraggioso riveda tutta la materia per dare segnali di credibilità, per primo a se stesso.

    By Blogger marshall, at 18 aprile 2006 alle ore 11:08  

Posta un commento

<< Home


 

Heracleum blog & web tools