Densità della popolazione
Nelle pagine di questo blog si è spesso affrontato lo spinoso tema della densità di popolazione. Uno dei migliori studi in materia l'aveva effettuato il blogger Pseudosauro (il link qui a destra). Da una tabella elaborata da Studenti.it , si evince, poi, che le aree con più di 100 abitanti a kmq sono da considerarsi ad alta densità abitativa.
Ho tra le mani I Luit, Foglio informativo di Lega Nord Padania - Sezione di Nova Milanese, nel quale, Davide Termine affronta il tema, descrivendovi i dati di una sua accurata analisi.
Nova Milanese , isola felice fino a pochi anni fa (ma che ancora potrebbe esserla), è un piccolo comune del nord milanese, ora in provincia di Monza e Brianza, di appena 5,81 kmq di estensione totale, con una polazione di 23.210 abitanti, e dunque una densità di popolazione di 3995 abitanti per kmq. Secondo lo studio di Davide Termine la popolazione dovrebbe crescere di altri 4.250, a seguito del nuovo PGT che prevede altri 425.000 mq di terreno sottratti al verde, 611 nuovi appartamenti, e, appunto, 4250 nuovi abitanti. La densità totale di popolazione diventerà così di 4.726 abitanti per kmq (27460 abit. diviso 5,81 kmq), un notevole numero di abitanti, sparsi su un'esigua estensione territoriale. E i servizi? si chiede l'articolista. E l'inquinamento atmosferico da CO2 - si chiede ancora - dove andrà a finire? I 4.250 nuovi abitanti previsti, porteranno inevitabilmente con se almeno 2800 automobili in più (la media nazionale è di due e anche tre auto per famiglia. Due auto per famiglia di tre persone; quindi 4.250 : 1,5 = 2833. Appunto!).
L'articolista fa il conto che le 2.800 auto in più, occuperanno 12.600 metri lineari di parcheggi (12,6 km di auto incolonnate da Nova a Milano).
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Nova, dicevo, era, e potrebbe esserla ancora, un'isola felice del nord Milanese. Situata a pochi km di distanza dai più bei laghi europei, lago di Como e lago Maggiore, dei quali ne ha scritta l'apoteosi Stendhal, nel romanzo semistorico La Certosa di Parma, gode ancora di un clima relativamente mite e sopportabile: non troppo caldo durante l'estate, nè troppo freddo durante l'inverno. La strada che la collega a Cinisello, storicamente ha fatto parte della Strada della Regina. Si narra che l'avesse fatta costruire la Regina Teodolinda per andare a pregare nel santuario fatto erigere a Lanzo d'Intelvi, cittadina con vista panoramica sui tre laghi: Como, Maggiore e Lugano. Si narra che la Strada della Regina partiva da Crescenzago, a nord est di Milano, dove i Longobardi avevano stabilito la loro capitale principale (e a Monza la residenza estiva, perchè gode di un clima migliore, con temperature estive assai più miti che non a Milano). Narra la leggenda che, partendo da Crescenzago, col suo seguito di dame di compagnia e cavalieri di scorta, dopo aver fatta una sosta di preghiera obbligata al santuario di Sant'Eusebio di Cinisello Balsamo, la comitiva della regina Teodolinda s'inoltrava poi nell'allora fitto bosco esistente tra Cinisello e Nova. Il bosco diventato in seguito zona di caccia preferita dai Visconti, signori di Milano, era esistito da quei tempi, e, prima ancora, dal tempo dei Romani. Ora non esiste più da decenni e al suo posto vi transita la superstrada Monza-Rho; il terreno, invece, è stato occupato da capannoni industriali, per quanto attiene l'area di Nova Milanese, mentre l'area sita in territorio comunale di Cinisello Balsamo, è stata salvata da cementificazione certa, mediante la coraggiosa iniziativa di costituire il Parco di Sant'Eusebio, facente parte, a pieno diritto, del più vasto Parco Grugnotorto Villoresi . Nell'area del parco di Sant'Eusebio, che è proprio a ridosso della romanica chiesetta, circa 20 anni fa vi ho visto piantare quantità enorme di fitte piantine. Ora, stanno per diventare il fitto bosco di un tempo. Peccato che Nova Milanese non abbia nel frattempo saputo fare altrettanto, almeno su uno dei due lati di quella che sta diventando l'arteria cittadina più importante: l'accesso allo svincolo della superstrada Monza-Rho.
----Nova Milanese , isola felice fino a pochi anni fa (ma che ancora potrebbe esserla), è un piccolo comune del nord milanese, ora in provincia di Monza e Brianza, di appena 5,81 kmq di estensione totale, con una polazione di 23.210 abitanti, e dunque una densità di popolazione di 3995 abitanti per kmq. Secondo lo studio di Davide Termine la popolazione dovrebbe crescere di altri 4.250, a seguito del nuovo PGT che prevede altri 425.000 mq di terreno sottratti al verde, 611 nuovi appartamenti, e, appunto, 4250 nuovi abitanti. La densità totale di popolazione diventerà così di 4.726 abitanti per kmq (27460 abit. diviso 5,81 kmq), un notevole numero di abitanti, sparsi su un'esigua estensione territoriale. E i servizi? si chiede l'articolista. E l'inquinamento atmosferico da CO2 - si chiede ancora - dove andrà a finire? I 4.250 nuovi abitanti previsti, porteranno inevitabilmente con se almeno 2800 automobili in più (la media nazionale è di due e anche tre auto per famiglia. Due auto per famiglia di tre persone; quindi 4.250 : 1,5 = 2833. Appunto!).
L'articolista fa il conto che le 2.800 auto in più, occuperanno 12.600 metri lineari di parcheggi (12,6 km di auto incolonnate da Nova a Milano).
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Nova, dicevo, era, e potrebbe esserla ancora, un'isola felice del nord Milanese. Situata a pochi km di distanza dai più bei laghi europei, lago di Como e lago Maggiore, dei quali ne ha scritta l'apoteosi Stendhal, nel romanzo semistorico La Certosa di Parma, gode ancora di un clima relativamente mite e sopportabile: non troppo caldo durante l'estate, nè troppo freddo durante l'inverno. La strada che la collega a Cinisello, storicamente ha fatto parte della Strada della Regina. Si narra che l'avesse fatta costruire la Regina Teodolinda per andare a pregare nel santuario fatto erigere a Lanzo d'Intelvi, cittadina con vista panoramica sui tre laghi: Como, Maggiore e Lugano. Si narra che la Strada della Regina partiva da Crescenzago, a nord est di Milano, dove i Longobardi avevano stabilito la loro capitale principale (e a Monza la residenza estiva, perchè gode di un clima migliore, con temperature estive assai più miti che non a Milano). Narra la leggenda che, partendo da Crescenzago, col suo seguito di dame di compagnia e cavalieri di scorta, dopo aver fatta una sosta di preghiera obbligata al santuario di Sant'Eusebio di Cinisello Balsamo, la comitiva della regina Teodolinda s'inoltrava poi nell'allora fitto bosco esistente tra Cinisello e Nova. Il bosco diventato in seguito zona di caccia preferita dai Visconti, signori di Milano, era esistito da quei tempi, e, prima ancora, dal tempo dei Romani. Ora non esiste più da decenni e al suo posto vi transita la superstrada Monza-Rho; il terreno, invece, è stato occupato da capannoni industriali, per quanto attiene l'area di Nova Milanese, mentre l'area sita in territorio comunale di Cinisello Balsamo, è stata salvata da cementificazione certa, mediante la coraggiosa iniziativa di costituire il Parco di Sant'Eusebio, facente parte, a pieno diritto, del più vasto Parco Grugnotorto Villoresi . Nell'area del parco di Sant'Eusebio, che è proprio a ridosso della romanica chiesetta, circa 20 anni fa vi ho visto piantare quantità enorme di fitte piantine. Ora, stanno per diventare il fitto bosco di un tempo. Peccato che Nova Milanese non abbia nel frattempo saputo fare altrettanto, almeno su uno dei due lati di quella che sta diventando l'arteria cittadina più importante: l'accesso allo svincolo della superstrada Monza-Rho.
L'immagine sopra è tratta dalla Fotogallery del Parco Grugnotorto Villoresi
Etichette: storia del territorio
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