Spunti dalla puntata di Anno Zero
Deve avere un gran grado di cultura, il leader uscente dei democratici italiani, se nella puntata di Anno Zero di giovedì scorso ha invitato a inchinarsi e magari a togliersi il cappello davanti a Giorgio Bocca. Paolo Granzotto, che ha un poco d'anni più di Franceschini, al contrario di questi conosce assai bene il curriculum vita di Giorgio Bocca, e, nell'articolo qui sotto, scritto per Il Giornale.it, ne traccia un profilo ben documentato, essendo stato testimone diretto dei fatti testè raccontati.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=385671&START=0&2col=
Da tale articolo si evince come Giorgio Bocca non sia quell'uomo di grandi virtù, come Franceschini vorrebbe farci credere sia, quando invita il popolo inedotto a scappellarsi di fronte a lui. Da questo racconto di Paolo Granzotto emerge la figura di un uomo che ha cavalcato l'onda. Un'opportunista, un uomo che ha mutato spesso le proprie opinioni e convinzioni, nell'eventualità, o sicura certezza, di poterne trarre un tornaconto personale, economico e d'immagine. E' sintomatico, a tal proposito, il tracciato di figura che ne fece Emilio Fede, durante un Tg4 delle 19. Quel giorno Giorgio Bocca ebbe a dire di Fede che lo avrebbe preso volentieri a calci nel di dietro (veramente Bocca usò un'espressione più scurrile, che lascio ben immaginare), per motivi che ora non ricordo, ma che sono scritti in un post che in quell'occasione ebbi modo di scrivere. Fede, allora, tirò fuori la faccenda di quando Bocca era stato tutto culo e camicia con i vertici di Mediaset, e quanto fosse stato ben remunerato (e, forse, in nero, a quanto ebbi modo di capire) per un programma d'opinione che aveva condotto sulle loro reti televisive.
Da questo fatto, e dal tracciato testè fatto da Granzotto, traggo l'immagine di una persona fortemente opportunista.
Un opinione del tutto personale: sono quindi credibili persone siffatte? e ci si deve proprio scappellare di fronte a costoro? E' chiaro che Franceschini incensi Bocca: ora ce l'ha tutto dalla sua parte. Ma in questa occasione ci farebbe proprio la figura di quello che non sa, del macaco, dell'ignorante in materia. Che poi Giorgio Bocca abbia scritto libri di grande valore anche storico culturale, non potrei smentirlo nè confermarlo, non avendone mai letti.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=385671&START=0&2col=
Da tale articolo si evince come Giorgio Bocca non sia quell'uomo di grandi virtù, come Franceschini vorrebbe farci credere sia, quando invita il popolo inedotto a scappellarsi di fronte a lui. Da questo racconto di Paolo Granzotto emerge la figura di un uomo che ha cavalcato l'onda. Un'opportunista, un uomo che ha mutato spesso le proprie opinioni e convinzioni, nell'eventualità, o sicura certezza, di poterne trarre un tornaconto personale, economico e d'immagine. E' sintomatico, a tal proposito, il tracciato di figura che ne fece Emilio Fede, durante un Tg4 delle 19. Quel giorno Giorgio Bocca ebbe a dire di Fede che lo avrebbe preso volentieri a calci nel di dietro (veramente Bocca usò un'espressione più scurrile, che lascio ben immaginare), per motivi che ora non ricordo, ma che sono scritti in un post che in quell'occasione ebbi modo di scrivere. Fede, allora, tirò fuori la faccenda di quando Bocca era stato tutto culo e camicia con i vertici di Mediaset, e quanto fosse stato ben remunerato (e, forse, in nero, a quanto ebbi modo di capire) per un programma d'opinione che aveva condotto sulle loro reti televisive.
Da questo fatto, e dal tracciato testè fatto da Granzotto, traggo l'immagine di una persona fortemente opportunista.
Un opinione del tutto personale: sono quindi credibili persone siffatte? e ci si deve proprio scappellare di fronte a costoro? E' chiaro che Franceschini incensi Bocca: ora ce l'ha tutto dalla sua parte. Ma in questa occasione ci farebbe proprio la figura di quello che non sa, del macaco, dell'ignorante in materia. Che poi Giorgio Bocca abbia scritto libri di grande valore anche storico culturale, non potrei smentirlo nè confermarlo, non avendone mai letti.
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