Concertone del I° Maggio
C'è una festa per il lavoro che gli italiani dovrebbero commemorare il 2 luglio, in aggiunta o in alternativa a quella del I° Maggio; è la data dell'affondamento della nave Arandora-Star che trasportava 48 italiani, molti dei quali di Bardi, presi con la forza dalle loro case, attività, negozi, botteghe, e il cui unico loro torto era stato quello di essersi trovati emigranti in Inghilterra per motivi di lavoro. Oppure l'evento che nel maggio 1898 spinse il Generale Bava Beccaris ad aprire il fuoco sul popolo lavoratore assiepato per le strade di Milano, che causò la morte di 80 di loro. Insomma, ne avremmo motivi nostri per "ricordare" vittime del lavoro in accorato e dovizioso silenzio, anzichè essere obbligati a seguire pedissequamente l'imposizione di festeggiare rumorosamente il ricordo di un evento doloroso: i martiri del lavoro di Chicago.
E invece del silenzio, si organizzano feste assordanti, come quella del concertone di Roma, che interessa solo una frangia, forse pur grande, di persone, ma che invece tutti sono costretti a contribuire nelle spese, pagandola in un modo o nell'altro. Quello di quest'anno, poi, gli organizzatori avrebbero avuto, nel terremoto d'Abruzzo, un motivo in più per soprassedere e dedicare quelle risorse agli aiuti per i terremotati. E Vasco Rossi, che nella pubblicità televisiva per promuovere l'evento parla di solidarietà, e di voler rendere agli italiani quanto da loro ha ricevuto, sarò curioso di sapere se lo farà gratis, secondo le sue apparenti buone intenzioni, o se invece lo farà a pagamento, tirando in ballo questione di costi. Lo stesso vale per i personaggi che interverranno all'evento.
Le feste dovrebbero essere indette per ricordare eventi felici, infatti, i Celti, che hanno abitato per secoli le terre del nord, Italia compresa, avevano istituito la vera festa del Primo Maggio, che si era protratta forse per più di un millennio, fino a secoli dopo la conquista delle loro terre da parte dei Romani.
(segue)
E invece del silenzio, si organizzano feste assordanti, come quella del concertone di Roma, che interessa solo una frangia, forse pur grande, di persone, ma che invece tutti sono costretti a contribuire nelle spese, pagandola in un modo o nell'altro. Quello di quest'anno, poi, gli organizzatori avrebbero avuto, nel terremoto d'Abruzzo, un motivo in più per soprassedere e dedicare quelle risorse agli aiuti per i terremotati. E Vasco Rossi, che nella pubblicità televisiva per promuovere l'evento parla di solidarietà, e di voler rendere agli italiani quanto da loro ha ricevuto, sarò curioso di sapere se lo farà gratis, secondo le sue apparenti buone intenzioni, o se invece lo farà a pagamento, tirando in ballo questione di costi. Lo stesso vale per i personaggi che interverranno all'evento.
Le feste dovrebbero essere indette per ricordare eventi felici, infatti, i Celti, che hanno abitato per secoli le terre del nord, Italia compresa, avevano istituito la vera festa del Primo Maggio, che si era protratta forse per più di un millennio, fino a secoli dopo la conquista delle loro terre da parte dei Romani.
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12 Comments:
L'organizzatore Godano: «Grazie ad alcuni sponsor
In futuro l'aiuto pubblico, come in Francia con Sarkozy».
Se Sarkozy ha soldi da buttare, è libero di farlo per il concerto francese del primo maggio. In italia ci sono altri problemi, ci sono altre persone da aiutare coi soldi pubblici che ne hanno davvero bisogno. Il concerto del primo maggio, se glieli danno gli sponsor lo fanno, altrimenti amen. Non è argomento per il quale non dormirci la notte. Dobbiamo finirla con il parassitismo.
By Elly, at 28 aprile 2009 alle ore 12:51
Beh, dovevamo immaginare che dopo il 25 aprile c'è sempre il 1°maggio. Altri cortei, altre bandiere ...rosse.
Ma quand'è che le metteranno per sempre in naftalina?
By Nessie, at 28 aprile 2009 alle ore 18:17
Nessie,
ho visto or ora il filmato SOS PADOVA, dal tuo penultimo post.
Sono rimasto allibito e... arrabbiato.
Forse, da quelle e queste parti sarà il caso di tornare ad essere celtichi.
By marshall, at 28 aprile 2009 alle ore 18:30
Elly,
il link al Giornale l'avevo ricavato dal tuo blog, dove c'è anche quel tuo bel commento iniziale su Godano-Sarkozy.
By marshall, at 28 aprile 2009 alle ore 18:33
Caro Marshall,
è tanto che non ci "sentiamo": ultimamente sono stato un po' meno "attivo" al computer e così non ci sono più state occasioni.
Bell'argomento quello delle "feste" civili (25 aprile. 1 maggio ecc.), che, per noi italiani, non sono mai unificanti, mai sentite da tutti, sempre pretesti per polemiche.
Su quella del 25 aprile in particolare, e sui passi avanti per renderla un po' più "nazionale" e meno di parte, se vuoi, puoi leggere le mie modeste considerazioni sul mio solito blog all'indirizzo www.tommasopellegrino.blogspot.com.
Ti aspetto. A presto.
Tommaso Pellegrino-Torino
By Tommaso Pellegrino, at 29 aprile 2009 alle ore 17:58
ti ho risposto ora alla tua domanda sui celti, nostro dialetto e sul significato di belin.
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
copio incollo:
è una parola che noi usiamo spesso quasi a modi intercalare... dunque non la riteniamo affatto volgare anche se letteralmente in italiano equivale a dire "cazzo".
a quel che mi chiedi non so dare risposta, il nostro dialetto credo sia un mix di più lingue, purtroppo con parole che si stanno italianizzando, ti faccio qualche esempio.
ABBASTANZA:
in dialetto si sente talvota dire
abbastansa
ma sarebbe meglio dire
GUAI
-------------
su questa ambivalenza ci sono molte parole, ad esempio:
ABBACCHIARE (le olive) si dice
RAMARE
ma se riferito a
persona abbacchiata
si italianizza con
ABBACCHIAU
--------------
FURBO
storpiato in
furbu
ma il vecchio termiene sarebbe
ASPERTU
poi ci sono le parole molto simili al francese, esempio:
LAVORO:
in dialetto
TRAVAGLIO (si pronuncia quasi esattamente come il travaill della lingua francese)
esiste però anche il termine
LAURA, ma si usa per dire lavorare il terreno, arare, rivangare.
------------
infine le parole simili al vecchio latino, esempio:
LIMONE
si sente dire
LIMUN
ma si dice anche
SITRUN (termine del vecchio latino "citrus") però con questo sitrun si intendono specialmente gli aranci.
By LL, at 30 aprile 2009 alle ore 14:11
Luca,
ti ringrazio per il "vocabolario" di parole sicuramente d'origine celtica, che m'hai fornito: BELIN lo è di sicuro. Avevo qualche dubbio, sulla sua etimologia, e me l'hai fugato. BEL era il dio celtico-ligure della fecondità, e quindi anche della virilità; pertanto BELIN non poteva che avere quel significato originario.
La parola ASPERTO=FURBO la trovo anche nel dialetto siciliano (forse ESPERTO) ad indicare anche lì furbizia scroccona.
LAURA, con accento sulla ù, lo si usa anche nel cremonese per dire a qualcuno di lavorare, o di andare a lavorare, e quindi di non perdere tempo in chiacchiere o, come forse direste voi, in BELINATE varie.
TRAVAGLIARE viene usato in Sicilia per indicare anche là il lavoro, ma viene usato anche in ciociaria con lo stesso significato. Conosco una bella cantilena siciliana che allude ai fannulloni che non han voglia di TRAVAGLIARE=lavorare.
Dalla tua spiegazione sulla derivazione di molti termini liguri dal francese, osservo che anche nel dialetto siciliano (mia moglie è siciliana) vi sono molte parole derivate dal francese. Al momento non riesco a darmene una spiegazione, dal momento che l'isola è stata sotto la dominazione spagnola.
Per ora, grazie.
Ciao.
By marshall, at 30 aprile 2009 alle ore 18:51
Ieri era la festa del dio Bel, oggi è la festa dei belini, nel significato ligure della parola eheheH
ciao
sarc.
By sarcastycon, at 30 aprile 2009 alle ore 22:48
la sicilia è stata per anni anche sotto dominio francese
By LL, at 1 maggio 2009 alle ore 14:47
LL,
sedici anni, che son bastati per lasciare il segno.
By marshall, at 1 maggio 2009 alle ore 19:18
Sarcastycon,
certamente, se riferito a quell'articolo di Giacalone su AQUAEDUCTUS.
By marshall, at 1 maggio 2009 alle ore 19:20
Tommaso,
ok., ora passo.
By marshall, at 1 maggio 2009 alle ore 19:22
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